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“Nessuno escluso”, in Lazio 600 euro agli stagisti fermi causa Coronavirus: domande da lunedì 4 maggio

Non solo Emilia Romagna, Calabria e Toscana: anche il Lazio decide di pensare a una misura dedicata agli stagisti, platea fortemente segnata dall’emergenza Coronavirus per la sospensione dei tirocini e la conseguente mancanza dell’indennità mensile. Il 30 aprile, infatti, la Regione ha pubblicato un provvedimento per andare incontro a chi dal 23 febbraio [ndr. data del primo decreto legge che introduceva misure di contenimento per l’emergenza, in Lombardia e Veneto, tra cui la sospensione della formazione universitaria] ha dovuto interrompere o sospendere lo stage. Ai tirocinanti in questione arriverà un’indennità di 600 euro: le domande si potranno presentare dalle ore 9 di lunedì 4 maggio attraverso la piattaforma generazioniemergenza.laziodisco.it. Accanto alla proroga fino al 17 maggio del periodo di sospensione dei tirocini che non possono essere proseguiti da remoto, stabilita con la circolare numero 392106 pubblicata il 30 aprile, la Regione attiva un sussidio cercando di venire incontro a questa grande platea fino ad ora poco curata dal mondo politico nazionale e stanzia 5 milioni e 400mila euro, pari quindi a 9mila indennità. Certo una goccia nel mare rispetto ai 34.876 tirocini extracurriculari attivati nel 2018 solo nel Lazio, ma comunque un segnale importante di interesse verso i giovani.Il bonus rientra nel progetto “Nessuno escluso” possibile grazie a fondi europei del Por Lazio 2014/2020 con l’avviso pubblico multimisura e multitarget definito “Un ponte verso il ritorno alla vita professionale e formativa: misure emergenziali di sostegno economico per i soggetti più fragili ed esposti agli effetti della pandemia”. All’interno dello stesso progetto sono previsti anche bonus per colf e badanti (con risorse pari a 4 milioni 200mila euro), per la sicurezza dei rider (un milione 600mila euro), per soggetti in stato di disoccupazione o sospensione dal lavoro (24 milioni), per facilitare la connettività di studenti universitari attraverso l’acquisto di computer, tablet, schede sim (4 milioni 800mila): tutti con date di scadenza successive. L’investimento sugli stagisti, quindi, è il secondo per importanza di risorse stanziate. Non solo, gli stagisti riceveranno l’indennità più alta al pari dei disoccupati e sospesi dal lavoro e di alcune categorie di colf e badanti. Il totale spesa ammonta quindi a 40milioni di euro a cui, a parte, si aggiungono 397mila euro dei costi di adattamento della componente informatica e di gestione dell’iniziativa a cura di Disco, ente regionale per il diritto allo studio e la promozione della conoscenza che ne presidia l’attuazione. Un provvedimento accolto positivamente da Eleonora Mattia, Presidente IX Commissione della Regione Lazio, “Lavoro, formazione, politiche giovanili, pari opportunità, istruzione, diritto allo studio”, «per stare vicino a tutti i cittadini e le cittadine, nessuno escluso». L’accettazione delle domande è fino ad esaurimento delle risorse finanziarie, quindi conviene non aspettare troppo per inviarle. Per avere informazioni non disponibili sul sito o chiarire dubbi, la Regione ha messo a disposizione due indirizzi mail a cui poter scrivere, nessunoescluso@laziodisco.it e assistenza@generazioniemergenza.laziodisco.it e un numero di telefono, 0649701850, a cui poter chiamare dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 16 e nei giorni festivi dalle 9 alle 14. Oltre a una pagina con tutte le faq sul tema. A disposizione sia sul sito della Regione che su quello dedicato al progetto tutta una serie di allegati, tra cui il testo del provvedimento e il riepilogo delle informazioni necessarie in fase di candidatura. Nel testo della determinazione si legge chiaramente che «qualora gli effetti della crisi attuale dovessero produrre effetti prolungati nel tempo, il Piano generazioni emergenza COVID-19 rientrerà nel novero della programmazione delle misure dirette e potrà altresì essere oppurtanamente integrato con ulteriori policy di intervento». Il che significa che se l’emergenza dovesse continuare, non si esclude di rinnovare un provvedimento del genere.Per fare domanda è necessario essere in possesso di tutti questi requisiti: essere cittadino italiano, residente o domiciliato nel Lazio, non essere percettore di Naspi o Discoll, essere titolare di un conto corrente bancario o postale anche cointestato: requisito indispensabile visto che il contributo verrà erogato direttamente sul conto. Il tirocinio per cui si chiede il diritto al sostegno deve essere realizzato in una sede della Regione Lazio, avviato non oltre il 5 marzo, essere interrotto e sospeso a partire dal 23 febbraio e fino alla data di pubblicazione dell’avviso. Il che significa che quanti hanno ripreso lo stage in modalità smart internshipping resa possibile in questa regione dal 30 marzo restano esclusi dal beneficio. Il contributo non è poi cumulabile con il reddito di cittadinanza o con altri incentivi comunitari, nazionali, regionali o locali erogati per le stesse finalità. Per fare domanda, quindi, è necessario registrarsi sulla piattaforma informativa, accedere, scaricare la domanda, stamparla, firmarla e scansionarla in formato pdf, caricarla sul portale insieme alla copia del documento di identità valido e inviarla. Gli elenchi delle domande ammesse ed escluse saranno poi pubblicati sul sito della Regione, sul portale dei finanziamenti regionali ed europei e su quello dell’Ente regionale per il diritto allo studio e alla conoscenza. Ai tanti giovani che in queste settimane hanno richiesto informazioni su possibilità di questo tipo in Lazio, non resta che raccogliere tutta la documentazione necessaria per fare domanda e lunedì 4 maggio inviarla, con la possibilità di ricevere una parziale boccata d’ossigeno in attesa che i tirocini, tutti, possano finalmente ricominciare.Marianna Lepore

La situazione stage regione per regione in emergenza Coronavirus

A quasi due mesi dallo scoppio dell’emergenza Covid-19, che ha avuto grandi ripercussioni sul mondo degli stage, la Repubblica degli Stagisti analizza regione per regione lo stato della situazione – in continuo divenire. Valle d’AostaDal 10 marzo con nota protocollare n. 1959 sono sospesi tutti i tirocini extracurriculari in corso «fino al perdurare dell’emergenza sanitaria». Consentito lo smart internshipping, ma non applicato. I tirocini curricolari possono essere svolti «con modalità assimilabili al lavoro agile». Bloccata l’attivazione di nuovi stage. Chiusi i centri per l’impiego fino al 17 maggio. Info sulla sospensione degli stage in homepage del sito regionale ma i dettagli sono sul portale dedicato alla ricerca di lavoro.  Aggiornato il file delle faq.  La ripartenza dei tirocini extracurricolari sospesi e l’avvio di nuovi stage sarà connessa alla tipologia del soggetto ospitante. La legge regionale n. 5 del 21 aprile 2020 prevede un indennizzo per i tirocinanti extracurriculari pari a 400 euro al mese per marzo e aprile. A breve verranno comunicate le modalità di presentazione delle domande. PiemonteDal 3 aprile con una Determina dirigenziale la Regione consente la prosecuzione in smart internshipping, in via del tutto eccezionale per i tirocini extracurricolari già in corso in precedenza (e che erano stati sospesi d’ufficio dal 9 marzo). Possibilità di modalità smart working anche per i tirocini curricolari in corso, altrimenti sospesi. Vietata l’attivazione di nuovi stage in smart internshipping, ma è possibile presentare la documentazione per cominciarli a fine emergenza. Le faq con le disposizioni sui tirocini sono aggiornate al 24 aprile. In homepage della Regione nessun richiamo ai tirocini: una scheda su come svolgerli a distanza è presente nella sezione lavoro della pagina dedicata al Coronavirus. LombardiaDal 12 marzo i tirocini extracurricolari possono essere interrotti, sospesi o proseguire in smart internshipping. Stessa sorte per i tirocini curricolari in corso. Dal 30 marzo la Regione, attraverso una semplice comunicazione, ha vietato l’attivazione di nuovi tirocini. La Regione ha emanato il 16 aprile 18 FAQ per guidare soggetti promotori e ospitanti durante l’emergenza. La pagina “tirocini” della sezione Lavoro del sito della Regione Lombardia non è aggiornata, nemmeno la sezione istruzione e formazione. La Regione non ha comunicato quando intende permettere l’attivazione di nuovi tirocini. Non sono previsti al momento sussidi per gli stagisti. LiguriaDal 12 marzo la Regione ha sospeso i tirocini extracurriculari «in ossequio alle norme volte a ridurre la mobilità sul territorio dei cittadini», ma contestualmente in una nota integrativa ha consentito la prosecuzione in modalità di lavoro agile. Nella home page del sito regionale non ci sono informazioni sui tirocini: le faq aggiornate sono invece nella sezione lavoro. Il 23 aprile la Regione ha stabilito che è possibile anche l’attivazione di nuovi tirocini extracurriculari in modalità smart training nel settore del turismo, per aiutare le categorie attualmente più fragili. Gli stage curricolari, invece, sono stati sospesi già dall'inizio di marzo. VenetoDal 13 marzo è possibile l’interruzione, la sospensione o la prosecuzione a distanza dei tirocini, ma non le nuove attivazioni. Con vari provvedimenti la sospensione è prorogata al 17 maggio e fino ad allora non sarà possibile nemmeno l’attivazione di nuovi stage. Il blocco vale anche per quei tirocini presso aziende ammesse a riprendere l’attività. Il sito è aggiornato con tutte le notizie che, però, sono presenti in sezioni diverse e non in home page, rendendo macchinosa la loro ricerca.Trentino Alto AdigeCon l’ordinanza n. 7 del 10 marzo la Provincia di Trento ha precisato che tutte le attività formative sono sospese ma è possibile lo svolgimento di attività formative a distanza. Prevista anche la possibilità di attivazione di nuovi tirocini extracurriculari in modalità da remoto. Non si trova sul sito una pagina dedicata allo stage in emergenza Covid19. Per quanto riguarda invece la Provincia di Bolzano, dal 23 aprile è ripresa la promozione dei tirocini presso quei datori di lavoro che possono riprendere l’attività, così come gli stage osservando le prescrizioni su sicurezza e igiene. Durante l’emergenza i tirocini extracurriculari che non potevano essere svolti in smart internshipping sono stati sospesi d'ufficio fino al 22 aprile. La Provincia ha anche previsto, a tutela delle persone coinvolte nei tirocini di inserimento lavorativo a favore di persone svantaggiate, l’erogazione di un’indennità mensile di 400 euro durante il periodo della sospensione.Friuli Venezia GiuliaIl 24 aprile la Direzione centrale lavoro della Regione ha precisato che i tirocini extracurriculari sono sospesi fino al termine dell’emergenza ma è consentita la modalità di svolgimento “agile”. Come già era stato deciso l’11 marzo contestualmente alla sospensione dei tirocini extracurriculari. Sul sito della Regione non c’è nessuna notizia in homepage né nella sezione dedicata al Coronavirus ma bisogna andare nella sezione dedicata ai datori di lavoro per trovare un aggiornamento. Nessuna notizia sui tirocini curriculari o su eventuali sussidi per gli stagisti.Emilia RomagnaSospesi tutti i tirocini extracurriculari già dall’11 marzo con la possibilità di svolgerli attraverso l'utilizzo delle tecnologie telematiche. Ventilata una possibile ripartenza degli stage sospesi, ma attualmente è possibile solo lo svolgimento a distanza. La Regione ha previsto con uno stanziamento di 11 milioni di euro un’indennità una tantum di 450 euro, 900 per gli stagisti disabili, a chi si è visto sospeso il tirocinio per l’emergenza. Le informazioni sono facili da reperire visto che in homepage del sito regionale c’è subito il link alla sezione Coronavirus e da qui un box sulle informazioni per il settore lavoro tra cui le disposizioni per i tirocini curricolari ed extracurricolari. All’interno del sito dell’assessorato alla formazione e lavoro sono presenti anche le indicazioni per lo svolgimento a distanza di attività di project work dei percorsi di istruzione e formazione professionale. ToscanaDal 16 marzo è consentito lo smart internshipping , dopo un primo periodo in cui i tirocini extracurriculari erano stati sospesi. Tutte le attività didattiche e formative, compresi i tirocini extracurricolari, restano ferme fino al 17 maggio, ad eccezione di quelle che possono essere svolti a distanza. Anche in questo caso nella homepage non sono inseriti richiami espliciti ai tirocini, né nella pagina dedicata all’emergenza né nelle sezioni dedicate a giovani, formazione e lavoro. Sul sito è però presente una raccolta quesiti con le domande più frequenti sul tema in ambito stage. L’assessora al lavoro ha annunciato che sono in arrivo contributi straordinari per chi ha visto il tirocinio sospeso: stanziati dalla Regione 5 milioni di euro  per questo scopo. L’avviso deve ancora essere pubblicato.MarcheLa Regione ha deciso che il tirocinio può proseguire «se il progetto formativo prevede attività che possono avvenire nelle forme del lavoro a distanza da remoto», ma l’autorizzazione deve avvenire caso per caso. Precedentemente si era optato per la sospensione di tutti i tirocini in corso. Gli stage non ancora avviati, invece, devono essere rinviati. Nella home page del sito regionale non si trovano informazioni riguardo i tirocini, né nelle sezioni istruzione  o lavoro. UmbriaIl 30 aprile la nuova determinazione direttoriale numero 469 ha prolungato al 17 maggio la sospensione dei tirocini extracurriculari confermando la possibilità di svolgimento a distanza. La precendete determinazione del coordinatore è dell'11 aprile e prolungava al 3 maggio la sospensione dei tirocini extracurricolari finanziati e non finanziati e attraverso disposizioni attuative in deroga ribadiva la possibilità di svolgimento a distanza dei tirocini extracurricolari. La possibilità dello smart internshipping è stata introdotta il 3 aprile con la proroga della sospensione degli stage. La prima circolare a bloccarli è la n. 2 del 10 marzo. L’attivazione di nuovi tirocini resta bloccata. Sul sito della Regione in homepage non ci sono notizie o richiami ai tirocini, nemmeno nella sezione lavoro. Le informazioni sono presenti, invece, sul sito Arpal Umbria dove in homepage sono pubblicati tutti gli avvisi evidenziando gli argomenti in oggetto.LazioIl 30 aprile la circolare 392106 ha prorogato il periodo di sospensione dei tirocini al 17 maggio, ad eccezione dei tirocini per cui è stato attivato lo smart internshipping, modalità permessa con la circolare 0255844 del 30 marzo che nella fase di emergenza sociosanitaria ha consentito l’attuazione e gestione dello stage mediante tecnologie digitali, autorizzando lo smart internshipping per tutti i tirocini extracurricolari (la modalità è correlata al perdurare dell’emergenza sanitaria in corso), cosa che in precedenza era stata vietata con la circolare 207548. Il tirocinio a distanza non è però permesso per gli stage del programma Garanzia Giovani che sono quindi sospesi. L’attivazione di nuovi stage è stata, invece, interrotta già il 12 marzo. Il 30 aprile la Regione ha pubblicato un provvedimento per venire incontro agli stagisti che hanno dovuto interrompere o sospendere il tirocinio a partire dal 23 febbraio: un bonus tirocinanti di 600 euro. Le domande si possono presentare dalle ore 9 del 4 maggio attraverso la piattaforma generazioniemergenza.laziodisco.it. Stanziati 5 milioni 400mila euro, pari a 9mila bonus. Nella home page del sito regionale non ci sono richiami ai tirocini anche se campeggia il link al provvedimento Nessun escluso i cui destinatari sono anche gli stagisti. Nemmeno nella sezione lavoro del portale regionale c'è un avviso in primo piano e bisogna arrivare all'elenco delle circolari per trovare qualche notizia.  AbruzzoL’ultima ordinanza numero 51 del 30 aprile sospende i tirocini extracurriculari fino al 17 maggio e arriva dopo la circolare del 13 aprile che proroga la sospensione fino al 3 maggio salva la possibilità dello smart internshipping. L'articolo 2 dell'ordinanza numero 51 al comma 2 introduce anche la possibilità di attivare tirocini in smart training, che erano invece bloccati fino a fine aprile. La sospensione di tutti i tirocini extracurriculari comincia già il 9 marzo con l’ordinanza numero 5, in cui il Presidente della giunta regionale ha disposto lo stop immediato anche nei casi in cui non sia stata predisposta la chiusura aziendale. L’articolo 2 dell’ordinanza consente anche il tirocinio a distanza, con esclusione di quelli attivati con Garanzia Giovani che sono quindi sospesi. La politica sta valutando eventuali misure di sostegno per gli stagisti. MoliseI tirocini extracurriculari sono sospesi fino al 17 maggio anche con la riapertura di alcune attività ripartite il 16 aprile. Il 6 aprile con la Determinazione n. 32 sono stati prorogate al 13 aprile le sospensioni degli stage, ma contestualmente è stato autorizzato lo svolgimento del tirocinio presso il domicilio del tirocinante in modalità assimilabile alla FAD/E-learning (cambiando quindi opinione rispetto alla determinazione n. 28 del 19 marzo che escludeva lo smart internshipping). I centri per l’impiego restano chiusi fino all’11 maggio e sul fronte tirocini curriculari c’è la possibilità, adottata dall’Università del Molise di svolgerli in modalità formativa a distanza. Nella homepage della Regione non sono presenti aggiornamenti sui tirocini, nemmeno nella sezione dedicata al Coronavirus o nelle faq. In homepage del portale dedicato all'apprendistato, invece la notizia sulla proroga dei tirocini è quella di apertura.CampaniaIl 29 aprile l’assessorato regionale al lavoro ha comunicato l’autorizzazione allo svolgimento a distanza dei tirocini extracurriculari così come la formazione a distanza. Modalità a distanza che può partire anche per la Garanzia giovani con l’autorizzazione per gli operatori accreditati ad attuarla per la presa in carico, l’orientamento e l’accompagnamento al lavoro. Gli stage sono stati inizialmente bloccati fino al 3 aprile, blocco prorogato al 4 maggio. Anche in questo caso non ci sono informazioni riguardo i tirocini nella homepage del sito regionale e bisogna scorrere la sezione news per ritrovare i comunicati sul tema, assenti anche nella sezione lavoro. PugliaRestano sospesi i tirocini extracurriculari ma la Regione sta studiando metodologie idonee per farli ripartire. La determinazione dirigenziale del 10 aprile consente il ricorso alla formazione a distanza per l'attuazione dei percorsi formativi finanziati dalla sezione formazione professionale. La Regione ha stanziato 10 milioni di euro per convertire online tutta la fase di iscrizione, patto di servizio e corso di formazione dei tirocini in Garanzia Giovani. I tirocini extracurricolari sono stati sospesi senza possibilità di smart working perché «i tirocini extracurriculari non costituiscono una forma di lavoro ma una tipologia di formazione caratterizzata da una modalità di apprendimento on the job». Nella homepage del sito regionale non ci sono informazioni sui tirocini, poche nella sezione lavoro e formazione. Le informazioni si trovano nella sezione Lavoro del portale per lo sviluppo e la promozione delle imprese, ma anche qui non sono lasciate in evidenza. BasilicataSospesi i tirocini extracurriculari al pari delle attività didattiche e formative in generale, ma se compatibile con gli obiettivi del progetto formativo è possibile la modalità in smart working assicurando il tutoraggio costante. La prima a dare direttive sullo stage in emergenza Covid 19 è stata l’Agenzia regionale del lavoro con una nota dell’11 marzo poi condivisa anche dalla Regione. Nella home page del sito regionale non ci sono informazioni sui tirocini. CalabriaLa circolare 105596 dell’11 marzo ha sospeso tutti i tirocini extracurricolari fino al 3 aprile, o a data successiva per eventuali proroghe del decreto. Posticipato al termine dell’emergenza anche l’avvio dei tirocini non ancora iniziati e non si prende in considerazione lo smart internshipping. La Regione non ha comunicato quando sarà possibile attivare nuovi stage e il sito è abbastanza non fornisce informazioni puntuali sulla situazione tirocini. La Calabria ha previsto un’indennità una tantum in favore di alcuni dei tirocinanti al momento fermi: circa 6.600 stagisti potranno ricevere un’indennità di 500 euro (i termini per fare richiesta sono scaduti il 29 aprile). Nella homepage del sito regionale non ci sono richiami alle notizie sui tirocini. Alcune informazioni si trovano scorrendo la pagina news del Dipartimento 7, Lavoro, Formazione e Politiche sociali, ma non sono di facile reperibilità.SiciliaSospesi gli stage extracurriculari senza possibilità di smart internshipping. L’ultima proroga della sospensione è del 3 aprile e fa seguito alla sospensione di tutte le attività propedeutiche all’avvio delle politiche attive del lavoro del 9 marzo. Poi due comunicati differenti, uno relativo ai tirocini extracurriculari l’altro relativo ai tirocini delle professioni ordinistiche, entrambi chiariti in un nuovo comunicato del dipartimento lavoro, hanno confermato esplicitamente la sospensione degli stage. In homepage del sito regionale non ci sono informazioni sui tirocini, nemmeno nella sezione dell'assessorato al lavoro. Bisogna fare varie ricerche per trovare i documenti all'interno della pagina del dipartimento del lavoro.SardegnaIl primo aprile è stata confermata la sospensione di tutti i tirocini extracurriculari in corso e di nuova attivazione fino a data da destinarsi. Ma è possibile lo smart internshipping autorizzato dal 27 marzo per tutti gli stage già attivi e fino a quel momento sospesi. Lo smart internshipping è applicabile a tutte le operazioni cofinanziate dal Por Sardegna, ad esclusione dei tirocini curricolari. In homepage del sito regionale mancano informazioni o richiami ai tirocini, così come nella sezione notizie. Le notizie sono sul portale dedicato al lavoro e alla formazione, SardegnaLavoro, ma anche qui non in homepage, solo all'interno della sottosezione avvisi.  Marianna Lepore

In Emilia Romagna 450 euro a chi ha perso lo stage: tutti i dettagli su come funziona la misura

Novecento euro agli stagisti disabili; la metà, quindi 450, per tutti gli altri. A tanto ammonta – e si tratta ora di importi ufficiali – l'indennità una tantum che sarà riconosciuta agli stagisti extracurriculari dell'Emilia Romagna a cui il tirocinio sia stato sospeso a causa dell'emergenza Covid-19. E che di conseguenza si siano ritrovati con le tasche vuote, senza quel rimborso spese che presumibilmente costituiva la loro unica entrata mensile. Sarà «una somma che li riaccompagna verso la ripresa produttiva, che li ripaghi del loro investimento nel tirocinio» aveva dichiarato l'assessore regionale al Lavoro Vincenzo Colla a metà aprile, nella diretta sul profilo Facebook della giunta regionale. «Non vogliamo lasciare soli tanti giovani impegnati in queste importanti attività di  avviamento al lavoro» ha spiegato.  L'Emilia Romagna fa dunque da apripista nelle misure a tutela dei tirocinanti, rimasti per lo più fuori da tutti i provvedimenti governativi a copertura delle perdite economiche subite dai lavoratori per colpa del virus. Sullo stesso binario si è mossa adesso anche la Calabria, e pure in Toscana potrebbero profilarsi alcune novità (tutte però da verificare). Circa un mese fa, a fine marzo, sul sito ufficiale della Regione Emilia Romagna era infatti apparsa una notizia in cui si annunciava di voler assegnare un sussidio alla platea degli stagisti extracurriculari che non avessero potuto proseguire il tirocinio in modalità smart working, restando così senza entrate di alcun tipo. Salvo poi lasciare tutto in sospeso per circa tre settimane. Fino allo sviluppo finale, la delibera numero 369 del 20 aprile scorso, che finalmente definisce i dettagli del provvedimento, rendendolo ufficiale. Lo stanziamento complessivo ammonta a circa undici milioni di euro: sette sono di provenienza dal Fondo sociale europeo, mentre i restanti quattro sono della Regione. I beneficiari secondo i calcoli della Regione saranno circa 15mila, «cioè i tirocinanti che non hanno potuto proseguire l’attività con modalità alternative alla presenza in azienda» si legge sul sito. Ma la particolarità del provvedimento è che agli stagisti non sarà chiesto di fare nulla per richiedere l'indennità. «A questi ultimi non è richiesto alcun impegno burocratico» spiega l'articolo perché «tutte le procedure, anche la richiesta e la corresponsione del sostegno economico, devono essere svolte dai  soggetti promotori, che si incaricheranno di contattare i tirocinanti». Non dovranno cioè preoccuparsi i tirocinanti rimasti senza stage di mandare mail o spedire moduli: a contattarli saranno gli stessi enti promotori. Ma solo alcuni: perché a farlo saranno solamente quelli elencati nell'allegato A della misura, dove è stilata una lista di circa duecento soggetti. A ciascuno di questi è assegnato un fondo commisurato al numero di tirocinanti impiegati, e di cui è indicato il numero esatto. Un modo, si spera, per essere certi che le risorse arriveranno ai loro destinatari senza percorrere altre strade. E che è proprio una delle criticità rilevate da Nidil Cigil Emilia Romagna, pur reputando «corretto» il provvedimento. «Ci aspettiamo che vi siano i dovuti controlli da parte della Regione, anche sulla veridicità dei tirocini» è il commento rilasciato alla Repubblica degli Stagisti da Luisa Diana, responsabile della sigla sindacale su Bologna. «C'è da fare enorme attenzione perché molti tirocini risultano poi essere fasulli» segnala. E su questo, assicura, «noi vigileremo come abbiamo sempre fatto». Di certo c'è che le procedure per la rendicontazione da parte degli enti promotori che riceveranno i finanziamenti sono indicate passo passo nella delibera, quasi a prova di truffa. E attenzione andrà prestata anche a un altro aspetto. Gli enti promotori riceveranno a loro volta una indennità, che – si legge nella delibera – «ricomprende le azioni di tutoraggio, messa in disponibilità delle opportunità formative fruibili in modo autonomo dalle persone e gestione delle procedure per la corresponsione del sostegno economico a favore del tirocinante». La cifra è pari a euro cento euro per ciascun tirocinante in carico». A ogni ente promotore andrà in sostanza un importo commisurato alla quantità di tirocinanti gestiti. Va ricordato che tra i 15mila beneficiari non vi saranno i tirocinanti curricolari, cioè chi stava facendo stage nell'ambito di un percorso formativo (es. una facoltà universitario, un master, un corso professionalizzante): questa misura copre esclusivamente quelli extracurricolari, cioè svolti da persone non in formazione. Gli studenti dell'Alma Mater di Bologna e delle altre università della Regione dunque non sono coperti da questa misura.Il documento fornisce anche dettagli riguardo le tempistiche. Innanzi tutto mette in chiaro un ulteriore requisito che dovranno presentare i tirocini ammessi al finanziamento, e cioè che gli stessi dovranno risultare attivi alla data del 23 febbraio 2020. Quanto invece alla presentazione delle richieste di finanziamento da parte degli enti promotori, queste dovranno pervenire tra il 7 e il 14 maggio. «Questa misura serve da un lato a garantire sostegno  a chi rischia di non avere altri mezzi a disposizione» ha dichiarato l'assessore regionale al Bilancio, Paolo Calvano, «dall’altro a non interrompere quei percorsi che possono offrire ai tirocinanti l’opportunità di diventare lavoratori». Ma facendo un rapido calcolo meglio essere da subito consapevoli che non ci sono molte speranze, per i tirocinanti, di ricevere le somme prima di fine maggio. E verosimilmente si finirà ben oltre, perché sarà poi necessaria l'approvazione delle procedure di istruttoria, «entro 30 giorni» specifica l'atto. Ilaria Mariotti  

Indennità una tantum per gli stagisti: in Calabria ci sarà, ma non per tutti

Non solo Emilia Romagna: a sopresa anche la Calabria decide di venire incontro agli stagisti che causa Coronavirus hanno visto da un giorno all’altro i propri tirocini interrompersi con il conseguente blocco dell’indennità mensile. Scade, infatti, mercoledì 29 aprile il termine ultimo per presentare domanda per l’indennità di sostegno una tantum per l’emergenza Covid-19, avviso approvato su proposta dell’assessore al lavoro Fausto Orsomarso. I destinatari sono «circa 7mila persone, per lo più ex percettori di mobilità in deroga, nel corso degli ultimi anni impegnati in percorsi di politiche attive del lavoro e di inclusione sociale», ha spiegato l’assessore durante la presentazione dell’avviso.Un’altra regione, dunque, viene in soccorso di una platea fortemente colpita dall’emergenza Covid-19, gli stagisti appunto, di cui la politica nazionale non sembra particolarmente interessata. Basti pensare che l’unico emendamento presentato in commissione Bilancio alla Camera dei deputati, prima firmataria Chiara Gribaudo del Pd, non è stato nemmeno messo in votazione. Nel caso invece fosse stato approvato avrebbe consentito agli stagisti extracurricolari di fare richiesta per il “reddito di ultima istanza”.La platea destinataria dell’avviso calabrese è rappresentata da quanti hanno partecipato negli ultimi tempi a una serie di politiche attive messe in campo dalla Regione per una particolare fetta di lavoratori disagiati: fuoriusciti dal mercato del lavoro, cassintegrati, esodati. In pratica non tutti gli stagisti possono accedervi. Per esempio non chi ha svolto negli ultimi mesi il suo tirocinio all’interno di un negozio. O in un’impresa privata.I possibili richiedenti hanno ricevuto in media mensilmente circa 500 euro fino alla diffusione dell’emergenza Covid-19. Una cifra che negli ultimi due mesi, quindi, è mancata. Non includerli in alcun provvedimento è stato «una grave ingiustizia» secondo Orsomarso, ed è qui che la Regione ha cercato di correre ai ripari, stanziando 3milioni e trecentoquindicimila euro a valere sui fondi del Piano azione e coesione della Calabria 2014-2020 e risorse provenienti dalla riprogrammazione interna al PAC 2007-2013. La misura di inclusione sociale non comporta, quindi, oneri a carico del bilancio annuale e pluriennale regionale, come attestato anche dal Dirigente generale del Dipartimento bilancio, patrimonio e finanze della Regione Calabria, Filippo De Cello.I destinatari sono i partecipanti alle «politiche attive regionali realizzate in forza delle intese raggiunte con uffici giudiziari regionali, segretariato regionale Mibact, ufficio scolastico regionale Miur che abbiano concluso positivamente la fase di training on the job o tirocinio formativo e ai soggetti di cui ai tirocini di inclusione sociale per disoccupati ex percettori di mobilità in deroga». In pratica gran parte dei tirocinanti che negli ultimi anni in Calabria sono stati impegnati con progetti rinnovati a più riprese in uffici giudiziari, uffici scolastici e dei beni culturali.Per partecipare è necessario presentare l’istanza secondo l’allegato A presente sul sito della Regione, entro mercoledì 29 aprile a mezzo pec, anche non personale del richiedente, all’indirizzo fondipac@pec.regione.calabria.itNon basta, però, aver semplicemente partecipato a uno di questi tirocini, perché lo scopo dell’avviso è quello di venire incontro in particolar modo ai nuclei familiari in difficoltà maggiore, partendo dalla constatazione che la Calabria, dati Istat, è la regione con la maggiore incidenza percentuale delle famiglie in situazione di povertà relativa, oltre il trenta percento sul totale e con un progressivo aumento dei soggetti in situazione di difficoltà economica. Bisogna quindi essere destinatari di una delle misure di politica attiva indicate nel bando, essere residente in Calabria, non avere altra fonte di reddito a parte l’indennità non più percepita, non percepire nessuna delle misure di sostegno previste dal Governo o dalla Giunta Regionale in questa fase di emergenza Covid19 e trovarsi in situazione di grave difficoltà economica.L’aiuto, quindi, è «finalizzato al rimborso di spese sostenute o da sostenere per un importo totale di 500 euro, impiegato per l’accesso a beni di prima necessità, come di seguito descritto» e giù l’elenco: affitto, utenze, prodotti alimentari, per la casa, per l’igiene personale, farmaci, rate rimborso mutui vari. Spese che successivamente saranno controllate dall’amministrazione.Certo in questi tempi difficili piuttosto che niente meglio piuttosto, ma dispiace un po’ vedere che la regione si preoccupi solo dei “suoi” tirocinanti, senza invece prevedere un sussidio universale per tutti coloro che stavano svolgendo un tirocinio sul territorio calabrese. Dispiace anche che non siano stati pensati dei meccanismi per verificare l’effettiva necessità del sussidio, perché sicuramente nella platea dei 7mila potenziali beneficiari ve ne sono alcuni che hanno molto più bisogno di altri.La Calabria, quindi, cerca di venire momentaneamente incontro a questi stagisti che nel corso degli anni sono stati trasversalmente appoggiati da tutte le forze politiche. Soggetti che hanno sviluppato una professionalità, svolgendo compiti che altrimenti rimarrebbero inevasi. Eppure per loro non sono bastate politiche nazionali – vedi il concorso a cui potevano in passato partecipare i tirocinanti della giustizia, ma che non riuscì a includere tutti i partecipanti dei precedenti tirocini – tanto che la Regione ha dovuto a più riprese fare nuovi progetti e proroghe di stage.L’auspicio è che una volta passata la fase emergenziale, ripresi e infine conclusi i periodi di tirocinio interrotti, la politica riesca a dare una risposta che non sia più la solita reiterazione infinita dello stage. Ma che riesca a dare ai “soggetti coinvolti nei percorsi di politica attiva regionale” quel tanto ambito inserimento nel mondo del lavoro. Marianna Lepore

Ashoka lancia la serie di webinar “Dialoghi oltre la frontiera”: oggi si parla di responsabilità

La ong Ashoka porta avanti, in questo momento di lockdown, un ciclo di webinar chiamato "Dialoghi oltre la frontiera", in vista del prossimo European Changemaker Summit, che è il più importante evento di Ashoka e ha l’obiettivo di connettere la sua grande rete di imprenditori sociali e di leader del mondo del business e della filantropia per “celebrare” esempi che possano essere fonte di ispirazione, e nel contempo collaborare per mettere a punto strategie per raggiungere cambiamenti sistemici nelle nostra società. Il prossimo European Changemaker Summit si terrà Italia – si vedrà nei prossimi mesi in che forma e con che organizzazione, naturalmente: l’appuntamento, inizialmente fissato per le date dal 23 al 25 novembre 2020, è stato posticipato all'inizio di marzo del 2021 ma la location – Torino – è rimasta invariata.Il format dura un’ora e mezza prevede un dialogo tra quattro discussant su un tema specifico. La settimana scorsa l’appuntamento è stato dedicato al tema della crescita e lo sviluppo e gli ospiti sono stati la viceministra all’Istruzione Anna Ascani, l’ex ministro all’Economia Enrico Giovannini, l’Ashoka fellow Vincenzo Linarello - fondatore del progetto Goel, e Aluisi Tosolini, preside di una Scuola Changemaker. Il webinar di oggi, 24 aprile, è invece dedicato al tema della responsabilità e vedrà la partecipazione della fondatrice della Repubblica degli Stagisti, Eleonora Voltolina, che da tre anni è anche Ashoka Fellow, insieme a Massimo Lapucci, segretario generale della Fondazione CRT [nella foto], alla responsabile Sustainability Projects and Practice Sharing di Enel Maria Cristina Papetti e a Matteo Bianchini, maestro di una Scuola Changemaker.Lo spunto del webinar parte dalla considerazione che il diffondersi delle nuove tecnologie digitali ha portato con sé dinamiche nuove che investono i processi di produzione del valore (quarta rivoluzione industriale) e altri aspetti delle nostre vite: dall’apprendimento alla salute, dai prestiti all’economia circolare. E qui entra in gioco la responsabilità – del resto una possibile etimologia per la parola è proprio “res pons abilitas”, cioè la capacità di dare un peso alle cose, valutarle, misurarle, e “rispondere” delle proprie azioni – dunque ogni individuo ed ogni organizzazione sono chiamati a “saper valutare e rispondere” a questi cambiamenti, fornendo soluzioni inclusive favorendo il benessere delle comunità e dei propri stakeholder. In questo periodo inaspettato, in cui il senso di responsabilità individuale ha un impatto esponenziale della limitazione o diffusione del contagio da Covid-19, è più che mai necessario rivedere i principi che informano la capacità di una responsabilità. E dunque i quattro partecipanti al webinar di oggi si interrogheranno su come si possa trasferire il senso di responsabilità in una comunità; su quali siano i principi che informano la responsabilità sociale di una impresa; e su come si possa “agire” una nuova idea di responsabilità.Appuntamento dunque per oggi alle 14:30: chi vuole iscriversi - gratuitamente - può farlo a questo link; il dibattito sarà trasmesso in diretta Facebook sulla pagina di Ashoka Italia e si potranno anche formulare in tempo reale domande da porre ai panelist.[L'immagine di apertura è di Nosha in modalità CreativeCommons]

Allargare il reddito di ultima istanza agli stagisti, nulla di fatto per l’emendamento

Nulla di fatto. La commissione Bilancio della Camera dei deputati si è riunita ieri sera, ma l’emendamento che puntava ad aprire agli stagisti extracurricolari la possibilità di fare richiesta per il “reddito di ultima istanza” non ce l’ha fatta. A dire la verità non è stato bocciato: non è stato nemmeno messo in votazione.La vicenda è intricata. Perché l’emendamento era stato presentato (a prima firma Chiara Gribaudo, deputata piemontese, e con il sostegno di altri sette deputati del Partito Democratico). Aveva già superato il vaglio di ammissibilità. Alla prima firmataria era arrivato il “fascicolo”, nella terminologia parlamentare, cioè l’emendamento corredato di un numero di riconoscimento. L’emendamento per gli stagisti era il numero 44.2.Per capire la questione bisogna fare un piccolo approfondimento su come funziona l’attività parlamentare quando c’è una legge (o una conversione in legge di un decreto-legge, come in questo caso) da discutere e votare, e tanti emendamenti presentati da forze politiche differenti.Per evitare il sovraffollamento esiste un sistema, chiamato “segnalazione” degli emendamenti, noto anche come “contingentamento degli emendamenti”, specialmente quando le leggi arrivano alla commissione Bilancio. Da qualche anno la prassi vuole che gli emendamenti debbano cioè essere “segnalati” da ciascun gruppo parlamentare già dal momento della loro presentazione.In pratica, benché formalmente non vi siano limiti numerici alla presentazione di emendamenti da parte dei parlamentari, solo quelli “segnalati” vengono effettivamente messi al voto.E chi li segnala? Sono i gruppi parlamentari. In pratica ogni gruppo (cioè ogni partito) sceglie a priori gli emendamenti che ritiene maggiormente rilevanti tra quelli formulati dai suoi parlamentari.Questo meccanismo in realtà dovrebbe essere virtuoso, positivo, perché è stato pensato per evitare le perdite di tempo (il cosiddetto “ostruzionismo” con la presentazione di centinaia di emendamenti usata per ritardare i lavori parlamentari). Ma a volte qualcosa non funziona: e nel tritacarne finiscono emendamenti importanti. Così come è successo con l’emendamento sugli stagisti. La prima firmataria, Gribaudo, era convinta che l’emendamento fosse stato inserito tra quelli “segnalati”. Così le era stato assicurato, e per questo lei era scesa a Roma da Cuneo, dove vive, apposta per assistere alla votazione della commissione Bilancio.Ieri, però, l’articolo della Repubblica degli Stagisti ha contribuito a far emergere il problema. Perché alcuni parlamentari di varie forze politiche, come per esempio Forza Italia, avevano accolto l’appello dichiarandosi intenzionati a votare a favore dell’emendamento; ma poi non l'avevano trovato nell’elenco di quelli “segnalati”.Gribaudo si è presentata alla Camera, in serata, per seguire i lavori della Commissione Bilancio (di cui però lei non fa parte) e ha assistito alla lunga discussione. La commissione era convocata per le 20:30, e i lavori sono iniziati verso le 21. Ma a quel punto è stato chiaro che non si sarebbero trovati accordi tra maggioranza e opposizione; e così tutti gli emendamenti sono stati bocciati, i lavori sono stati dichiarati chiusi e il decreto è rimasto intoccato. Nulla è stato modificato rispetto al testo arrivato dal Senato: ciò che aveva chiesto il governo.La strada è dunque stata sbarrata per tutti gli emendamenti, segnalati e non segnalati: e dunque anche per quello sugli stagisti. Ma Gribaudo promette: «Non molliamo. Abbiamo preparato un ordine del giorno sull’articolo 44, firmato da tutti i firmatari dell’emendamento più Massimo Ungaro, deputato di Italia Viva: chiederemo al governo di impegnarsi a prevedere una misura di sostegno al reddito per tutti coloro il cui tirocinio curricolare sia stato sospeso o terminato in anticipo a causa dell’emergenza Covid-19».Eleonora Voltolina

L'emendamento per allargare il reddito di ultima istanza agli stagisti arriva al voto, i deputati voteranno a favore?

Che il reddito di ultima istanza sia aperto anche agli stagisti: oggi alla Camera si comincia a discutere l’emendamentoGli stagisti italiani hanno bisogno di aiuto. Finora sono rimaste ai margini, dimenticati, abbandonati. Non sono stati ricompresi nelle prime misure del governo, e neanche nelle seconde e nelle terze... Le Regioni, che tanto hanno battagliato qualche anno fa – arrivando fino alla Corte costituzionale! – per rivendicare la propria competenza esclusiva sui tirocini extracurriculari, improvvisamente dei tirocinanti extracurricolari non hanno saputo che farsene, e se ne sono lavate le mani. Hanno sospeso d’ufficio decine di migliaia di stage, hanno posto regole bizantine per la prosecuzione degli stage da casa (per non parlare delle Regioni che invece questa possibilità l’hanno cassata tout court), senza preoccuparsi di una questione fondamentale: di cosa vivono gli stagisti, se gli viene sottratta l’indennità mensile?Il Governo ha stabilito le misure di sostegno economico ai cittadini secondo una scala gerarchica comprensibile, ma crudele: prima si tutelano i lavoratori dipendenti, poi si tutelano un po’ meno i lavoratori autonomi, e poi con le briciole si cerca di dare qualcosa anche a tutti gli altri. Lo hanno chiamato “reddito di ultima istanza”, ha una capienza molto limitata, 300 milioni di euro soltanto, ed è stato pensato per andare a coprire “tutti gli altri”. Ma in quei tutti non ci sono gli stagisti.L’articolo 44 del decreto legge del 17 marzo 2020, intitolato “Misure di potenziamento del Servizio sanitario nazionale e di sostegno economico per famiglie, lavoratori e imprese connesse all'emergenza epidemiologica da Covid-19”, ha previsto l’ “Istituzione del Fondo per il reddito di ultima istanza a favore  dei lavoratori danneggiati dal virus Covid-19). Il comma 1 recita: «Al fine di  garantire  misure  di  sostegno  al  reddito  per  i lavoratori dipendenti e autonomi che  in  conseguenza  dell'emergenza epidemiologica da Covid 19 hanno cessato, ridotto o sospeso  la  loro attività o il loro rapporto di lavoro è istituito, nello  stato  di previsione del Ministero del lavoro e  delle  politiche  sociali,  un Fondo denominato "Fondo per il reddito di  ultima  istanza"  volto  a garantire il riconoscimento ai medesimi soggetti di cui  al  presente comma, di una indennità, nel limite di spesa 300 milioni di euro per l'anno 2020» .La deputata Chiara Gribaudo ha, come aveva promesso già settimane fa, depositato un emendamento per includere gli stagisti tra i beneficiari del reddito di ultima istanza. E’ importantissimo che questo emendamento venga appoggiato da deputati di ogni schieramento e riesca a passare, in modo da garantire un minimo di cuscinetto economico anche per gli stagisti.Il testo dell’emendamento è molto semplice: «al comma 1, dopo le parole “lavoratori dipendenti e autonomi” inserire le seguenti “, nonché tirocinanti di tirocini extracurricolari”».L’emendamento è già stato firmato anche dal romano Matteo Orfini, la calabrese Vincenza Bruno Bossio, gli emiliani Giuditta Pini e Luca Rizzo Nervo, il siciliano Fausto Raciti, Angela Schirò (eletta nella circoscrizione Estero in Germania) e l’abruzzese Stefania Pezzopane. Il punto è che si tratta di tutti deputati dello stesso schieramento: il Partito Democratico. Mentre perché l’emendamento passi ci vuole uno sforzo bipartisan: ci vogliono altri deputati di altri partiti che abbraccino la causa e che votino a favore, per far approvare questo emendamento e aprire la possibilità del sussidio anche agli stagisti, che finora ne sono rimasti esclusi.Il deputato di Italia Viva Massimo Ungaro, che due anni fa durante la sua campagna elettorale era stato tra i sottoscrittori della piattaforma programmatica Patto per lo stage della Repubblica degli Stagisti, ha già fatto sapere che se l'emendamento riuscirà ad andare al voto, lui voterà a favore. Molti altri dovranno unirsi affinché l'emendamento abbia una chance per passare.Il primo passaggio è già stato fatto: l'emendamento ha superato nei giorni scorsi il “vaglio di ammissibilità”, dunque è stato dichiarato ammissibile. Oggi quasi sicuramente verrà esaminato  dalla Commissione Bilancio: i membri di questa Commissione dovranno votare l'ammissibilità dell'emendamento.L’appello della Repubblica degli Stagisti a tutti i deputati di tutti gli schieramenti che fanno parte della Commissione Bilancio, a cominciare dalla relatrice del provvedimento Beatrice Lorenzin, è quello di votare a favore dell’emendamento a prima firma Gribaudo, che propone di estendere il reddito di ultima istanza anche agli stagisti.A tutti i giovani che hanno in queste settimane raccontato le loro difficoltà sulle pagine della Repubblica degli Stagisti, dal nostro Forum a Facebook a Twitter a LinkedIn, chiediamo un grande sforzo per far circolare questo appello, farlo arrivare a quanti più deputati possibili oggi, prima che si svolga la votazione alla Camera, in modo che possano sentire la “pressione” e dare voce alle istanze degli stagisti italiani.I membri della Commissione Bilancio della Camera a cui sollecitare un voto positivo:PRESIDENTE: Claudio Borghi (Lega)VICEPRESIDENTI:Giuseppe Buompane (M5S)Stefania Prestigiacomo (Forza Italia)SEGRETARI:Stefano Fassina (Leu)Giorgio Lovecchio (M5S)ALTRI MEMBRI    ADELIZZI Cosimo (MOVIMENTO 5 STELLE)    BELLACHIOMA Giuseppe Ercole (LEGA)    BENIGNI Stefano (MISTO - NOI CON L'ITALIA-USEI-CAMBIAMO!-ALLEANZA DI CENTRO)    BOSCHI Maria Elena (ITALIA VIVA)    CANNIZZARO Francesco (FORZA ITALIA)    CATTOI Vanessa (LEGA)    CESTARI Emanuele (LEGA)    COMAROLI Silvana Andreina (LEGA)    D'ATTIS Mauro (FORZA ITALIA)    D'ETTORE Felice Maurizio (FORZA ITALIA)    DONNO Leonardo (M5S)    FARO Marialuisa (M5S)    FIORAMONTI Lorenzo (MISTO - non iscritto ad alcuna componente politica)    FLATI Francesca (M5S)    FRASSINI Rebecca (LEGA)    GARAVAGLIA Massimo (LEGA)    GAVA Vannia (Lega)    GUBITOSA Michele (M5S)     LORENZIN Beatrice (PARTITO DEMOCRATICO)    LORENZONI Gabriele (M5S)    LUCASELLI Ylenja (FRATELLI D'ITALIA)    MADIA Maria Anna (PARTITO DEMOCRATICO)    MANCINI Claudio (PARTITO DEMOCRATICO)    MANDELLI Andrea (FORZA ITALIA)    MANZO Teresa (M5S)      MARATTIN Luigi (ITALIA VIVA)    MELILLI Fabio (PARTITO DEMOCRATICO)    MISITI Carmelo Massimo (M5S)    NAVARRA Pietro (PARTITO DEMOCRATICO)    OCCHIUTO Roberto (FORZA ITALIA)    PADOAN Pietro Carlo (PARTITO DEMOCRATICO)    PAGANO Ubaldo (PARTITO DEMOCRATICO)    PELLA Roberto (FORZA ITALIA)    RADUZZI Raphael (M5S)    RAMPELLI Fabio (FRATELLI D'ITALIA)    RUSSO Paolo (FORZA ITALIA)    SODANO Michele (M5S)       TABACCI Bruno (MISTO - CENTRO DEMOCRATICO-RADICALI ITALIANI-+EUROPA)    TOMASI Maura (LEGA)    TORTO Daniela (M5S)    TRANCASSINI Paolo (FRATELLI D'ITALIA)    TRIZZINO Giorgio (M5S)        ZENNARO Antonio (M5S)   

Il Consiglio d'Europa esce dalla black list degli enti internazionali che non pagano gli stagisti: «Da settembre ci sarà una indennità»

Alla fine ha ceduto anche il Consiglio d'Europa (Coe) di Strasburgo, una delle poche organizzazioni europee a non prevedere ancora un rimborso spese per i propri stagisti. L'istituzione, che si occupa di difesa dei diritti umani – in primis l'abolizione della pena capitale – da non confondere con il Consiglio dell'Unione europea, lo ha annunciato sul suo sito, alla sezione tirocini: «Da settembre 2020 sarà prevista una indennità». Decisione benvenuta, anche se tardiva, che alla Repubblica degli Stagisti Cezara Hurduc, coordinatrice del programma di traineeship, spiega così: «Vogliamo assicurare pari opportunità a tutti i tirocinanti provenienti dai 47 Stati membri». Perché di fatto, prosegue, «negli anni, benché aperto a tutti, il bando è stato usufruibile solo da chi potesse permettersi di vivere a Strasburgo per i cinque mesi dello stage». Le borse di studio, «anche se solo per la fase temporanea del percorso di formazione, finanzieranno i futuri stagisti di Strasburgo, e consentiranno di aumentare la rappresentatività del programma». La maggior parte delle istituzioni europee prevede programmi di stage annuali su cui si riversano migliaia di candidature da parte dei ragazzi di tutta Europa. I più attivi sono quasi sempre gli italiani, complici – inutile girarci attorno – oltre che il prestigio dell'esperienza, i cospicui rimborsi spese. Non a caso, per il Coe, i numeri solitamente altissimi degli italiani sembrerebbero più contenuti. Da parte dei nostri connazionali «di solito si ricevono tra le duecento e le duecentocinquanta application all'anno» fa sapere Hurduc. Il totale complessivo è di circa 1.840 candidature ogni anno e di 160 selezionati in totale, spalmati sulle due sessioni annuali. «Tra gli italiani sono circa dieci i selezionati per ogni sessione». Per esempio nel 2019 «abbiamo avuto diciassette stagisti italiani in totale» chiarisce la recruiter. C'è da scommettere che la quota salirà con l'introduzione del rimborso, anche se sulla sue entità nulla è dato sapere. «Non abbiamo un importo ufficiale al momento, per la decisione finale è in corso il dibattito». Così come ancora ignota è la possibilità che siano affiancati al rimborso ulteriori benefits, come per esempio per i trasporti o le spese di viaggio, «che sul momento non prevediamo, ma su cui si sta discutendo». Per l'assicurazione contro gli infortuni invece nessun problema: dalle faq si evince che il Coe garantisce una copertura contro gli infortuni basata sulla Sicurezza sociale francese. Appena fissati tutti gli importi, promette infine Hurduc, «ne sarà data comunicazione sul sito». Qualche ipotesi sulle cifre è forse possibile basandosi di nuovo su quanto scritto nelle faq. Qui si informa infatti che «il costo medio di una stanza a Strasburgo oscilla tra i 400 e i 600 euro», e che «di solito è richiesto il versamento di una caparra». Più in generale le spese da affrontare tra pasti, trasporti e altri costi fanno sì che «la copertura finanziaria necessaria per un mese di vita a Strasburgo raggiunga gli 800 euro». Difficile dunque immaginare che il grant deliberato a favore dei tirocinanti sarà inferiore a questa somma, pena il rischio di incorrere in un controsenso lasciando che il programma continui a essere appannaggio dei più benestanti.  Nel frattempo, alcune informazioni per chi volesse partecipare alle prossime sessioni. Gli stage vanno da marzo a luglio per la prima sessione, da settembre a gennaio per la seconda, e hanno una durata che va dalle otto settimane ai cinque mesi. Sono ormai chiuse le application per settembre 2020 (la chiusura è stata il 19 marzo), quindi le prossime candidature saranno per i tirocini in partenza da febbraio 2021, con apertura delle candidature verosimilmente dopo l'estate. La sede di destinazione non necessariamente sarà Strasburgo (anche se è lì che avrà luogo la maggioranza degli stage, precisano le faq), ma potrebbero essere anche gli uffici di Bruxelles, lo European Youth Center di Budapest o lo European Centre for Global Interdependence and Solidarity di Lisbona. Per partecipare, i requisiti sono quelli standard di tutte le organizzazioni europee: la residenza in uno degli stati membri, una laurea anche solo triennale, una buona conoscenza dell'inglese o del francese oltre a buone competenze di scrittura. Sul sito si trovano indicazioni anche sulle più tipiche mansioni assegnate ai tirocinanti, che saranno «lavoro di ricerca, preparazione di report per riunioni, aggiornamento dei siti». Vale infine anche per il Coe la regola base di ogni istituzione Ue: la partecipazione al programma di stage «non è collegata alle possibilità di impiego, per cui» ribadiscono le faq, «non ci si deve aspettare di essere assunti una volta concluso lo stage». Ilaria Mariotti  

Tirocini durante l'emergenza Covid, diciotto chiarimenti della Regione Lombardia

Giovedì 16 aprile la Regione Lombardia ha messo in circolazione un documento di FAQ (frequently asked questions) per chiarire i principali dubbi sulla gestione dei tirocini nell’ambito dell’emergenza Covid – 19.Le riportiamo qui sotto, a beneficio delle decine di migliaia di stagisti e aziende che ospitano stage ed enti che attivano stage operanti in Lombardia (dove in media si svolgono 75mila stage extracurricolari ogni anno, il 22% del totale nazionale). Il documento al momento non risulta pubblicato sul sito della Regione Lombardia.1.- Alla luce delle disposizioni emanate dal governo, come possono essere gestiti i tirocini in corso?Ad ulteriore chiarimento di quanto indicato nelle note di Regione Lombardia del 12 e del 30 marzo u.s., si precisa che, in ottemperanza alle disposizioni del DPCM 10 marzo 2020, le Regioni hanno concordato di sospendere lo svolgimento dei tirocini extracurriculari e di inclusione sociale. E quindi non possono esserne attivati di nuovi fino al permanere delle attuali restrizioni.  Tuttavia, laddove sussistano le condizioni, è possibile continuare a svolgere il tirocinio in corso mediante forme alternative alla presenza in azienda (modalità a distanza assimilabili allo smart working).Queste disposizioni, stante la continua evoluzione della situazione emergenziale, sono soggette a continui aggiornamenti in base alle decisioni assunte dal tavolo di coordinamento delle Regioni.Si precisa che, a seguito del DPCM del 10 aprile 2020 che proroga le restrizioni fino al 03 maggio 2020 e dell’Ordinanza  Regionale n° 528 del 11 aprile 2020, rimangono invariate le disposizioni sui tirocini.2.- Nel caso di un tirocinio in corso, quali sono le opzioni per lo svolgimento delle attività durante il periodo dell'emergenza Covid – 19 ?E’ possibile adottare una delle seguenti soluzioni:1. interrompere il tirocinio, ritenendo che gli obiettivi formativi del tirocinio non sono conseguibili data l’attuale situazione;2. sospendere il tirocinio per il periodo di emergenza epidemiologica e far riprendere l’esperienza al termine della stessa;3. far svolgere l’esperienza presso il domicilio del tirocinante con modalità alternative alla presenza in azienda. In tal caso dovrà primariamente trattarsi di tirocinio con obiettivi formativi riconducibili a profili professionali che consentono uno svolgimento dell’esperienza con questa modalità.  Il soggetto ospitante dovrà assicurare la costante disponibilità del tutor aziendale all’assistenza per il tramite di adeguata tecnologia. Infine, il soggetto ospitante dovrà acquisire il parere relativo allo svolgimento del tirocinio con modalità alternative alla presenza in azienda, sia del tirocinante che del soggetto promotore, garante dell’esperienza formativa.3.- In base a quanto disposto da Regione Lombardia, è possibile presentare nuovi tirocini extracurriculari per cittadini non comunitari residenti all’estero?In virtù delle attuali restrizioni emergenziali, le richieste di ammissibilità dei progetti da parte del Nucleo di Valutazione di Regione Lombardia vengono sospese. Con l’avvio della seconda fase dell’emergenza, in coerenza con gli indirizzi rivolti alla ripresa delle attività produttive (e subordinatamente all’emanazione dei questi ultimi) Regione Lombardia darà nuove indicazioni, attraverso i mezzi di comunicazione istituzionali, in merito alla possibilità di riprendere l’attivazione di nuovi tirocini.4.- Alla luce delle ultime disposizioni di Regione Lombardia (comunicato del 30 marzo), è possibile attivare nuovi tirocini in modalità alternative alla presenza in azienda?NO. Non è possibile attivare nuovi tirocini fino al permanere delle attuali restrizioni. Il divieto di attivazione di nuovi tirocini si applica durante il periodo di emergenza indipendentemente dal settore di attività economica della azienda.Le opzioni per lo svolgimento delle attività indicate nel comunicato del 12 marzo  (tra queste le modalità alternative alla presenza in azienda), riguardano i tirocini avviati prima del periodo di emergenza Covid – 19.  Con l’avvio della seconda fase dell’emergenza, in coerenza con gli indirizzi rivolti alla ripresa delle attività produttive (e subordinatamente all’emanazione dei questi ultimi) Regione Lombardia darà nuove indicazioni, attraverso i mezzi di comunicazione istituzionali, in merito alla possibilità di riprendere l’attivazione di nuovi tirocini.5.- Come viene considerata la sospensione del tirocinio per l'emergenza epidemiologica Covid – 19?Nel caso di sospensione del tirocinio per l'emergenza epidemiologica Covid – 19, il tempo della stessa è determinato dalla durata del periodo di emergenza e dal superamento delle restrizioni previste nelle varie disposizioni governative.6.- In che modo viene comunicata la sospensione del tirocinio?Per i tirocini sospesi in applicazione delle norme sanitarie per l'emergenza epidemiologica Covid – 19 dovrà essere predisposto un addendum alla convenzione di tirocinio indicando il periodo di sospensione. Tale documento, che dovrà riportare la dicitura “Addendum - emergenza epidemiologica Covid – 19”, dovrà essere tenuto agli atti.  7.- Quali sono le condizioni richieste per la prosecuzione del tirocinio con modalità alternative alla presenza in azienda?Le condizioni richieste sono:- Coerenza dei contenuti del progetto formativo e delle attività oggetto del tirocinio con la modalità di svolgimento a distanza,- Disponibilità da parte del soggetto ospitante di tecnologie telematiche,- I sistemi utilizzati in tali casi dovranno ad ogni modo garantire: autenticazione dell'utente; tracciamento delle attività; modalità di formazione a distanza e di tutoraggio che replichino, per quanto più possibile, la formazione on the job.Inoltre, il soggetto ospitante dovrà assicurare la costante disponibilità del tutor aziendale all’assistenza per il tramite di adeguata tecnologia.8.- Come si calcola la durata del tirocinio in caso di sospensione?Il periodo di sospensione non rientra nel computo della durata complessiva del tirocinio. La stessa, al netto dei periodi di sospensione, rimane soggetta ai limiti previsti al punto 3.4 delle Linee guida salvo eventuali deroghe disposte dalle Regioni nell’ambito della gestione della fase post emergenza, le stesse che verranno opportunamente comunicate.9.- Come vengono recuperati i periodi di sospensione?I tirocini sospesi per l'emergenza epidemiologica Covid – 19 vanno prorogati per un tempo pari al periodo di sospensione e fino al raggiungimento della durata inizialmente prevista, e cioè, a completamento del periodo inizialmente previsto salvo eventuali deroghe disposte dalle Regioni nell’ambito della gestione della fase post emergenza, le stesse che verranno opportunamente comunicate.10.- Durante il periodo di emergenza, sono bloccate le proroghe dei tirocini?Durante il periodo emergenziale non sono bloccate le proroghe dei tirocini già attivati, siano questi sospesi oppure svolti con modalità alternative alla presenza in azienda, dato che in questi casi non si tratta dell'attivazione di un nuovo tirocinio.11.- Come si gestiscono le proroghe dei tirocini sospesi per l’emergenza epidemiologica Covid – 19?I tirocini sospesi per l'emergenza epidemiologica Covid – 19 vanno prorogati per un tempo pari al periodo di sospensione e fino al raggiungimento della durata inizialmente prevista, e cioè, a completamento del tempo inizialmente indicato nel PFI salvo eventuali deroghe disposte dalle Regioni nell’ambito della gestione della fase post emergenza, le stesse che verranno opportunamente comunicate.12.- Come si gestiscono le proroghe dei tirocini svolti in modalità alternative alla presenza in azienda durante il periodo di emergenza epidemiologica Covid – 19 ?I tirocini svolti con modalità alternative alla presenza in azienda che scadono durante il periodo emergenziale possono essere prorogati, nel rispetto della durata massima complessiva prevista dalle linee guida salvo eventuali deroghe disposte dalle Regioni nell’ambito della gestione della fase post emergenza, le stesse che verranno opportunamente comunicate.13.- Quando deve essere comunicata la proroga?La comunicazione di proroga va inserita prima della scadenza naturale (iniziale) del tirocinio sospeso. Le operazioni sul sistema informativo GEFO sono le stesse che si utilizzano per la comunicazione delle proroghe convenzionali.14.- E' possibile prorogare un tirocinio che era stato sospeso e che poi è scaduto durante il periodo di emergenza Covid – 19?Tecnicamente il tirocinio sospeso che non è stato prorogato prima della scadenza naturale (iniziale) risulterà a tutti gli effetti scaduto. L’attivazione, una volta superata la fase di emergenza, di un nuovo tirocinio con la stessa azienda sarà possibile a seguito di eventuali deroghe disposte dalle Regioni nell’ambito della gestione della fase post emergenza, le stesse che verranno opportunamente comunicate.15.- Come si gestiscono le proroghe nel caso di tirocini la cui scadenza naturale è prevista a breve?Anche nel caso di tirocini sospesi a breve distanza dalla data di scadenza naturale, la proroga è prevista a completamento della durata complessiva nel rispetto dei limiti previsti dalle linee di indirizzo regionali salvo eventuali deroghe disposte dalle Regioni nell’ambito della gestione della fase post emergenza, le stesse che verranno opportunamente comunicate.16.- E' possibile interrompere un tirocinio con scadenza naturale durante il periodo di emergenza Covid – 19?Si. E’ possibile interrompere un tirocinio con scadenza naturale durante la fase emergenziale se si ritiene che nel periodo di svolgimento del tirocinio effettivamente trascorso fino a quel momento, gli obiettivi formativi previsti nel PFI sono stati raggiunti.17. - Come si devono gestire i tirocini nel caso in cui l’azienda richieda la Cassa integrazione per emergenza Covid – 19? a) I tirocini devono essere sospesi dove l’attività lavorativa è sospesa. La sospensione segue le regole già disciplinate per tutti gli altri tirocini (vedi FAQ n° 6, 8 e 9).b) i tirocini possono continuare nel caso in cui la fruizione della Cassa integrazione sia a rotazione o a ore e siano rispettate le seguenti condizioni fondamentali: - l’attività su cui è impegnato il tirocinante non sia stata sospesa - il tutoraggio sia garantito. L’eventuale sostituzione del tutor aziendale è ammessa solo a fronte di modifica della convenzione di tirocinio tramite sottoscrizione di un apposito addendum.Si precisa che, durante il periodo emergenziale, anche i tirocini attivati presso aziende in cui la fruizione della Cassa integrazione sia a rotazione o a ore possono continuare soltanto con modalità alternative alla presenza in azienda, sempre che sussistano le condizioni fondamentali sopra riportate.Anche in questo caso dovrà essere predisposto un addendum alla convenzione di tirocinio indicando il periodo di Cassa Integrazione. Tale documento, che dovrà riportare la dicitura “Addendum Cassa Integrazione - emergenza epidemiologica Covid – 19”, dovrà essere tenuto agli atti.  18.- In caso di sospensione, come si calcola l'indennità di partecipazione?Rispetto all’erogazione delle indennità, valgono i criteri stabiliti al punto 3.8 delle Linee guida “Durata del tirocinio” in merito alla sospensione o all’eventuale riparametrazione dell’indennità.  

Piemonte e Lazio fanno dietrofront: ora lo stage da casa è permesso

Dietrofront di Lazio e Piemonte in merito ai tirocini: adesso si potranno proseguire anche da casa, in modalità “agile”. Le due Regioni scelgono dunque di tornare indietro sui propri passi, e permettere ciò che a metà marzo avevano deciso di vietare: lo “smart internshipping”. Vediamo i due casi nel dettaglio.La Regione Piemonte il 9 marzo, all'indomani del lockdown in tutta Italia, aveva scelto di vietare la possibilità di continuare gli stage da casa: l'aveva messo nero su bianco rispondendo alla sollecitazione di alcune università che chiedevano come comportarsi, specie sul fronte recupero ore. Con una comunicazione datata 9 marzo la Direzione Istruzione, Formazione e Lavoro aveva formalizzato come fosse «possibile procedere alla sospensione delle attività del tirocinante», precisando che non poteva essere applicato lo smart internshipping perché lo stagista non è un lavoratore. Poco più di una settimana fa la Regione era ancora su questa strada, con 6mila tirocini sospesi a inizio marzo. Nel giro di pochi giorni, però, la situazione è cambiata.È stata, infatti, pubblicata venerdì 3 aprile una nuova determinazione dirigenziale, la n. 127, con oggetto «disposizioni straordinarie in materia di Istruzione, Formazione e Lavoro», in cui si permette lo smart internshipping, quindi il tirocinio da casa, anche in Piemonte. Nel paragrafo dedicato proprio ai tirocini extracurricolari, dopo la solita – ormai pleonastica… – precisazione che «il tirocinio non è un rapporto di lavoro» si legge che «laddove le specificità del soggetto ospitante – sia dal punto di vista della disponibilità di tecnologie telematiche, sia dal punto di vista dei contenuti del progetto formativo e, quindi, delle attività oggetto del tirocinio – consentano una modalità di svolgimento dello stesso mediante forme alternative alla presenza in azienda, si ritiene ammissibile, in via del tutto eccezionale ed esclusivamente per i tirocini attualmente in corso e per il periodo di emergenza sanitaria, la possibilità di valorizzare la sperimentazione di tali modalità».La Regione ha, dunque, cambiato idea visto il momento “eccezionale”. Dall’ufficio comunicazione della Direzione istruzione, formazione e lavoro ripetono che «il lavoro agile è una modalità di esecuzione del rapporto di lavoro subordinato e il tirocinio non è un rapporto di lavoro. Ma visto il prolungamento dell’emergenza, si è ritenuto di permettere in via eccezionale lo svolgimento in tale modalità esclusivamente per i tirocini attualmente sospesi, al fine di consentire il proseguimento e la conclusione dei percorsi già avviati».Non c’è, però, un’estensione totale di questa modalità di svolgimento del tirocinio. Lo smart internshipping, infatti, «è ammesso solo per i tirocini in corso e attualmente sospesi, e ove sia possibile, fino al loro termine naturale, proroghe comprese», spiega alla Repubblica degli Stagisti Silvia Cotto dalla Direzione istruzione, formazione e lavoro. «Le nuove attivazioni sono sospese fino al perdurare dell’emergenza sanitaria». Perché quelli attivati prima sì e quelli nuovi no? La Repubblica degli Stagisti non ha ricevuto risposta a questa domanda dalla Regione Piemonte. In ogni caso, per riprendere gli stage sospesi causa emergenza Covid-19 bisogna comunque rispettare le indicazioni presenti nella determinazione. Quindi il soggetto ospitante interessato a riattivare lo stage in modalità smart internshipping «deve farne richiesta scritta al soggetto promotore» e poi «il soggetto ospitante dovrà acquisire il parere relativo allo svolgimento del tirocinio, sia del tirocinante che del soggetto promotore». Il che significa, come precisa Cotto, che «non è prevista alcuna attivazione d’ufficio, in quanto occorre valutare la fattibilità del tirocinio in modalità agile da parte del soggetto promotore». Per questo motivo non sono prevedibili i tempi di riattivazione dello stage che «dipendono dall’organizzazione dei due soggetti coinvolti, promotore e ospitante».In pratica quindi non è automatico che tutti gli stage extracurricolari possano ricominciare e comunque non si tratta di una procedura immediata, visto che c’è una documentazione da produrre e deve esserci accordo non solo tra stagista e azienda ma anche tra ente ospitante e promotore. Come indicato dalla determina dirigenziale ci devono essere dei requisiti fondamentali per proseguire da casa l’attività: «la disponibilità di tecnologie telematiche, la specificità delle attività oggetto del tirocinio, contenute nel progetto formativo del tirocinante, che devono essere dichiaratamente svolgibili in modalità alternative alla presenza in azienda».  Il soggetto ospitante, quindi, deve fare richiesta scritta al soggetto promotore con relazione delle attività oggetto del progetto formativo individuale da svolgere a distanza, è necessario descrivere gli strumenti e le modalità che devono essere adottate per il proseguimento del tirocinio in modalità agile, deve essere assicurata costante disponibilità del tutor aziendale tramite adeguata tecnologia e il soggetto ospitante è tenuto a prestare idonea copertura assicurativa e a informare il tirocinante sulla sicurezza nel lavoro agile. In pratica lo stagista non deve essere abbandonato a se stesso una volta autorizzata la modalità di svolgimento dei compiti da casa, ma deve continuare ad essere seguito e tutelato, proprio come se fosse ancora in azienda. Ad oggi, quindi, in Piemonte è permesso lo smart internshipping, contrariamente a quanto stabilito fino a 15 giorni fa.Anche il Lazio cambia idea sulle modalità di svolgimento dei tirocini extracurricolari. È stata una regione che all’inizio dell’emergenza Coronavirus ha fatto da apripista, dando indicazioni su come comportarsi già il 6 marzo, sospendendo gli stage attraverso la circolare 207548. Sospensione confermata fino al 3 aprile con la circolare 218523 del 12 marzo in cui si ribadiva che lo stage non è un rapporto di lavoro e per questo «non è prevista la possibilità di condurre il tirocinio in remoto». A fine marzo «sul sistema regionale di monitoraggio risultano registrate 5.320 sospensioni», spiegava Carlo Caprari della Direzione regionale istruzione, formazione, ricerca e lavoro della Regione Lazio, a cui andavano aggiunti altri 648 stage interrotti definitivamente. Poiché a inizio dello stesso mese risultavano attivi, però, oltre 13mila tirocini e verso fine mese non risultavano sul sistema regionale tutti sospesi, non avendo ricevuto spiegazione dalla Regione sulla non uniformità dei dati, l’unica interpretazione è che le aziende abbiano tardato a comunicare l’effettiva sospensione – oppure che abbiano proseguito i tirocini, in barba ai dettami della Regione. Dagli stessi uffici regionali, però, già a fine marzo confermavano alla Repubblica degli Stagisti che la Regione stava «valutando ulteriori disposizioni che consentano la ripresa dei tirocini sospesi». E, infatti, il 30 marzo è arrivata una nuova circolare la n. 0255844, con nuove disposizioni sui tirocini in riferimento ai progetti formativi individuali attuati con tecnologie digitali.Il testo ribadisce che il tirocinio «non costituisce rapporto di lavoro e non può essere praticato quale alternativo al lavoro subordinato», ma anche che «durante la vigente fase di emergenza sociosanitaria, nel caso in cui i contenuti del progetto formativo individuale si prestino alla loro attuazione mediante tecnologie digitali (…) il tirocinio potrà essere attuato e gestito attraverso tali modalità». In pratica si autorizza lo smart internshipping. Anche qui l’opzione deve essere concordata tra soggetto ospitante, promotore e tirocinante ed inserita nel progetto formativo individuale. Si precisa che i «tutor dovranno adottare idonee modalità di monitoraggio dell’attuazione del progetto formativo e garantire adeguato supporto al tirocinante», che deve essere dotato di adeguati strumenti tecnologici per raggiungere gli obiettivi fissati. Per passare, quindi, dalla sospensione alla riattivazione del progetto formativo individuale già avviato, «il soggetto promotore, in accordo con il soggetto ospitante e il tirocinante, dovrà riportare sull’applicativo Tirocini online le opportune integrazioni nella sezione relativa a Modalità di svolgimento del tirocinio». Integrazioni che devono anche costituire un addendum al piano formativo, sottoscritto e conservato dalle parti per eventuali verifiche della Regione o degli ispettori del lavoro. La circolare precisa anche che la modalità di tirocinio a distanza, attraverso strumentazioni ict, «rimane correlata al perdurare dell’emergenza sanitaria per COVID-19 attualmente in corso, salvo diverse disposizioni della Regione Lazio». Il che significa che una volta terminata questa epidemia lo stage da casa non sarà più permesso. Ci sono, però, alcuni tirocini per cui il Lazio non permette la modalità a distanza, almeno non ancora. Sono quelli a valere sul programma Garanzia Giovani, per cui, però, «sono in corso le dovute interlocuzioni con l’Autorità di gestione nazionale del Pon Iog».  Anche in questo caso, quindi, la situazione è in costante aggiornamento.Per quanto riguarda l’attivazione di nuovi tirocini, nella circolare non si dice nulla di specifico sulla questione e purtroppo la Repubblica degli Stagisti non è riuscita a ricevere risposte dalla Regione. Ma è bene ricordare che già nella circolare del 12 marzo si affermava che «le attività inerenti ai tirocini progettati ma non ancora avviati, riprenderanno successivamente alla data di sospensione, salvo ulteriori aggiornamenti», che per ora non ci sono stati.Con la riapertura differenziata di attività e comportamenti permessi a seconda della posizione geografica, non meraviglia che anche in ambito di tutela del tirocinante ogni regione si comporti in maniera diversa. Per questo nelle prossime settimane sono probabili nuovi aggiornamenti della disciplina anche in altri territori. È auspicabile che lì dove sia possibile l’attività del tirocinio continui anche da casa: per consentire continuità di rimborso spese per i giovani, una continua formazione e aggiornamento e la possibilità di impegnare il tempo in qualcosa di utile per poter uscire da questa emergenza con qualche competenza in più. Prima fra tutte, la resilienza.Marianna LeporeFoto a sinistra: di Nenad Stojkovic in modalità Creative commons