Categoria: Notizie

Opportunità di tirocinio per disabili al Parlamento europeo: oltre mille euro di rimborso spese, candidature aperte fino a sabato 15 maggio

Ancora una settimana di tempo per presentare la propria candidatura per uno dei sette  tirocini al Parlamento europeo per persone disabili presso gli uffici di Bruxelles e Lussemburgo. Il termine ultimo per la presentazione delle domande è fissato per il 15 maggio ed è relativo al training period dal 1° ottobre 2010 al 1° marzo 2011. Cinque mesi (non prorogabili) di tirocinio con un rimborso spese di 1130 euro, da effettuare in una delle dieci direzioni generali del Segretariato generale del Parlamento, più il servizio giuridico, con attività che abbracciano i settori più vari: politiche interne ed esterne, comunicazione, risorse umane, infrastrutture, traduzione, interpretariato, finanza, IT. Requisito necessario per partecipare è l'ottima padronanza di una delle lingue ufficiali dell'UE tra inglese, francese e tedesco, meglio se accompagnata da una buona conoscenza di una seconda lingua. Non è invece indispensabile il diploma di laurea (a differenza dei tirocini Schuman). «Le persone con disabilità hanno obiettive difficoltà a raggiungere livelli educativi elevati», spiega Giovanni Padovani, tirocinante nella primissima edizione del progetto dal marzo al luglio 2007 ed ora impegnato, a Lussemburgo, nell'organizzazione operativa del progetto. «Così permettiamo alle persone con disabilità senza un profilo accademico di poter comunque svolgere un'esperienza altamente formativa in un ambiente multiculturale, utile ad aumentare le loro chance di trovare un posto di lavoro».Per candidarsi bisogna compilare la domanda online sul sito del Parlamento europeo (attenzione: in un'unica operazione - lasciando inattiva la pagina per più di 30 minuti i dati inseriti vanno persi). L'ufficio Tirocini, su richiesta del candidato, può fornire il documento per la candidatura  anche in altri formati, ad esempio con caratteri più grandi o braille. È consigliabile stampare la convalida dell'avvenuta candidatura poiché, in caso di selezione, questa va spedita firmata insieme alle certificazioni di studio e di disabilità. Necessaria anche una lettera di presentazione da parte di un istituto di istruzione o di un'azienda che supporti l'idoneità del candidato. Le possibilità di farcela sono poche: a fronte delle quasi 400 candidature pervenute nel 2009 il Parlamento ha accolto una quindicina di stagisti, lo stesso numero messo a disposizione nel 2008, quando però le candidature erano state solo 250. Un incremento quindi del 60% in soli due anni, trend confermato anche nella prima tornata di tirocini del 2010, tuttora in corso, per la quale sono pervenute quasi 190 richieste di ammissione (sette i tirocinanti che termineranno il loro mandato a fine luglio). Il budget annuale messo a disposizione per il programma si aggira sui 150mila euro. Oltre al rimborso spese è prevista anche una copertura fino al 50% di questa cifra per le spese direttamente imputabili alla disabilità del tirocinante, nonché un contributo sui costi di viaggio da e per il proprio luogo di residenza (ma solo all'inizio e alla fine del tirocinio, non per viaggi intermedi). Per una distanza di mille km, per esempio, si ricevono circa130 euro. Previsti anche piccoli sconti sulle mense del Parlamento.In media il maggior numero di tirocinanti si concentra nella fascia di età 25-30 (43%); segue la fascia 20-25 (32,5%), mentre sono meno di un quarto gli over 30. Uniforme invece la ripartizione tra maschi e femmine e nel processo di selezione si cerca di mantenere la stessa equità anche per quel che riguarda la provenienza geografica. Dall'avvio del programma nel marzo 2007, sono stati una mezza dozzina finora i tirocinanti provenienti dall'Italia. Share Annalisa Di PaloPer saperne di più su questo argomento, leggi anche:- 140 stage da mille euro al mese al Parlamento europeo: al via il nuovo bando per i tirocini Schuman, candidature aperte fino al 15 maggio- Un lettore alla Repubblica degli Stagisti: grazie a voi ho vinto un tirocinio Schiman al Parlamento europeo- A Milano il career day Diversitalavoro: per stranieri e portatori di handicap in cerca di impiego, contro ogni discriminazione

Polemica negli USA sugli stage gratuiti dopo un articolo del New York Times: forse sono illegali

Dopo l’articolo uscito all'inizio di aprile sul New York Times, la polemica sull’aumento degli stage non retribuiti in Usa si è riaccesa. Il pezzo di Steven Greenhouse, «The unpaid intern, legal or not», raccontava l’attacco nei confronti degli stage (internship in inglese) non retribuiti sferrato da Patricia Smith, di recente nominata dal Senato avvocato generale per lo stato di New York del dipartimento del lavoro statunitense. L’articolo è stato segnalato alla redazione della Repubblica degli Stagisti nelle scorse settimane anche da due lettrici: Ambra Barboni, che attualmente sta effettuando un tirocinio in Usa, e Simona Silva, responsabile dell'ufficio stage della facoltà di Sociologia della Bicocca. Il quotidiano americano faceva notare che «molti studenti hanno riferito di aver svolto internship con mansioni non formative, anzi, molto "basse"». Basta farsi un giro su qualche sito americano di annunci di lavoro per accorgersi, in effetti, che tutto il mondo è paese: anche negli Usa la quantità di offerte al limite della legalità, complici la crisi economica e una regolamentazione di facile interpretazione, è in costante aumento. La Repubblica degli Stagisti ha contattato un’esperta di problematiche relative ai giovani lavoratori americani, Anya Kamenetz [nella foto], redattrice di Fast Company, magazine americano di economia e marketing. La giovane giornalista, laureata a Yale e candidata al premio Pulitzer nel 2004 a soli 24 anni per la sua rubrica sul Village Voice, e autrice di libri tra cui «Generation debt: why now is a terrible time to be young» (più o meno «Generazione debito: perché adesso è un momento disastroso per essere giovani»), ha risposto spiegando che molte delle offerte di stage estivi presenti su siti come Craiglist «sono quasi sicuramente illegali perché non rispettano le linee guida dettate dal Fair Labor Standards Act». Di cosa si tratta? Del documento firmato nel 1938 dall’allora presidente americano Roosvelt; un testo più volte emendato che stabilisce, tra le altre cose, l’ammontare del minimo salariale e le regole per il pagamento degli straordinari ai dipendenti. Questa legge federale è supportata dal 2004 dalle linee guida stilate dalla divisione WHD del dipartimento del Lavoro che differenziano chiaramente gli "stagisti-lavoratori" dagli "stagisti-apprendisti". In sostanza, secondo il testo aggiornato nel mese di aprile, i primi devono essere retribuiti con almeno il minimo salariale e, se superano le 40 ore settimanali, devono ricevere anche la retribuzione degli straordinari; gli “stagisti-apprendisti”, invece, possono anche non essere pagati – ma solo se sono presenti precisi requisiti. Lo stage non retribuito – anche se comprende l’effettiva partecipazione alle fasi produttive della società in cui presta servizio – deve riguardare attività a scopo educativo e l’esperienza di formazione deve essere sostanzialmente a favore del giovane lavoratore. Il documento mira a tutelare anche i dipendenti, affinchè insomma il nuovo arrivato non rubi loro il lavoro: lo stagista non retribuito non deve sovrastare l’attività dei colleghi interni che sono comunque invitati a supervisionare le attività del ragazzo. Il datore di lavoro non può (o quantomeno non potrebbe) trarre vantaggio immediato per il suo business da parte del giovane in formazione: però d’altra parte non ha mai l’obbligo di assumerlo al termine del tirocinio. Un’altra voce che si unisce con toni più critici alla polemica apparsa sulle pagine del New York Times è quella dell'Economic Policy Institute [qui a fianco l'homepage del sito]. Il 5 aprile, infatti, l’organizzazione nonprofit di Washington che tutela gli interessi dei lavoratori a basso-medio reddito ha presentato un rapporto in cui sostiene che i tirocini non retribuiti rischiano di favorire gli studenti che possono permettersi di lavorare gratis e di non proteggere giuridicamente i tirocinanti da discriminazioni e sfruttamento sul posto di lavoro. Il memorandum politico, firmato da Kathryn Anne Edwards e Alexander Hertel-Fernandez, critica duramente il sistema dei tirocini in Usa e propone un’immediata riforma dell’attuale regolamentazione. Secondo gli autori i punti critici riguardano principalmente la discriminazione dei giovani meno abbienti, lo sfruttamento sul posto di lavoro e la sostituzione di dipendenti con stagisti meno costosi perché non pagati. Una posizione, questa, condivisa anche da diversi giornalisti americani come Drew Kann che nell’editoriale per l’Ajc di Atlanta «Not all college students can afford to take on unpaid internships» scrive che «non tutti gli studenti possono accettare di fare stage estivi non pagati perchè devono pagarsi le tasse universitarie, l’affitto dell’alloggio, etc. A molti, quindi, i tirocini d’estate da usare come opportunità di inserimento nel mondo del lavoro postgraduation sono preclusi». Insomma, negli States lo status giuridico di “stagista” è al centro del dibattito e chiarire una volta per tutte i confini tra la formazione e il lavoro, in effetti, sarebbe utile. Come del resto anche qui da noi. Share Ilaria L. SilvuniPer saperne di più su questo argomento, leggi anche:- La denuncia del Financial Times: «Le aziende smettano di prendere stagisti per coprire i loro buchi di organico, e comincino a pagarli»- Stagisti inglesi, il Guardian svela: un ente vigilerà affinché le aziende non li sfruttino- Francia, stagisti retribuiti almeno 400 euro al mese: da oggi anche negli enti pubblici - Diritti degli stagisti, le lezioni dell'Europa

140 tirocini per giovani laureati al ministero dell’Economia: il bando Mef-Crui è aperto fino al 17 maggio

La Repubblica degli Stagisti si scusa con i suoi lettori. Per una disattenzione, è stato calcolato in maniera errata l'importo del rimborso spese previsto per i tirocini Mef-Crui: non 750 euro al mese (7 euro lordi all'ora), come precedentemente comunicato nel titolo di questo articolo e nell'ultima Newsletter, bensì 140 euro al mese (7 euro lordi al giorno).Ciò cambia sostanzialmente la notizia, che riportiamo per intero, corretta, qui sotto. Il ministero dell’Economia e delle finanze [nell'immagine, l'homepage del sito] apre oltre cento posizione di stage.  Sono 138 i posti che il MEF - Dipartimento dell’amministrazione generale e del personale - mette a disposizione con il primo bando 2010 realizzato con il coordinamento della Fondazione Crui. Per candidarsi c’è tempo fino al prossimo lunedì 17 maggio: i tirocini dureranno quattro mesi – dal 20 settembre 2010 al 20 gennaio 2011 – e per i partecipanti è previsto un piccolo rimborso spese, sotto forma di borsa di studio, pari a sette euro lordi per ogni giorno di presenza in ufficio (140 euro al mese).  Dei 138 stage, che si svolgeranno nelle sedi del MEF di varie città italiane, 35 saranno al sud, 93 al centro e 10 al nord. Per esempio, sette tirocinanti verranno accolti alla direzione territoriale economia e finanze di Taranto e si occuperanno di procedimenti amministrativi in materia di antiriciclaggio, contenzioso pensioni e partite di stipendio; altri quattro andranno a Milano a fare esperienza nell’ambito del servizio antiusura e auditing; ben 43 varcheranno la soglia della sede centrale del ministero, in via Venti Settembre a Roma, dislocati in vari uffici e messi a fare pratica in settori come la gestione dei servizi pubblici locali, l’analisi e la vigilanza del sistema bancario, lo scudo fiscale e le cartolarizzazioni. Chi può inoltrare la propria candidatura? Il bando è rivolto ai laureati di  primo livello e ai laureandi e neolaureati di laurea specialistica magistrale e a ciclo unico, di vecchio e nuovo ordinamento delle 32 università italiane che aderiscono al programma (l’elenco completo degli atenei partecipanti è sul bando). Per partecipare è necessario aver conseguito la laurea nell’area economica, giuridica, politico-sociale, umanistica o scientifica e avere meno di 28 anni. Laureati e laureandi dovranno inoltre rispondere ad una serie di requisiti (come la percentuale di esami sostenuti, la media non inferiore ai 26/30 o votazione di almeno 100/110, la conoscenza delle lingue straniere); le candidature, che vanno inoltrate esclusivamente per via telematica attraverso il sito della Crui [nell'immagine a sinistra], dovranno contenere i dati anagrafici, il curriculum vitae, il curriculum universitario (il piano di studi deve essere completo di tutti gli esami sostenuti nell’intero ciclo di studi con relativi voti, pena la nullità della domanda), il modulo di candidatura, corredato di lettera motivazionale e indicazione delle sedi di destinazione prescelte. La selezione avverrà in due fasi: prima ci sarà un preselezione da parte delle università di provenienza, le quali indicheranno le candidature idonee a una commissione congiunta composta da membri del dipartimento amministrazione generale del Ministero e della Fondazione Crui, alla quale spetterà infine la valutazione delle domande di tirocinio, in base ai requisiti richiesti e all’attinenza del piano di studi alle competenze richieste nelle sedi indicate come sedi ospitanti del tirocinio.Enza CivaleLeggi anche:- 140 stage da mille euro al mese al Parlamento europeo: al via il nuovo bando per i tirocini Schuman, candidature aperte fino al 15 maggio- Un lettore alla Repubblica degli Stagisti: grazie a voi ho vinto un tirocinio Schiman al Parlamento europeo- Wto, a Ginevra gli stagisti sono pagati 1200 euro al mese (e non serve la laurea). Candidature aperte tutto l'anno

Cento firme per la proposta Repubblica degli Stagisti che gli stage negli enti pubblici valgano punti in sede di concorso

Oltre cento persone hanno scelto di sottoscrivere, qui sul Forum di questo sito, la proposta che gli stage negli uffici pubblici valgano un tot di punti nei concorsi, lanciata nello scorso novembre da Eleonora Voltolina della Repubblica degli Stagisti e Antonino Leone animatore del blog Cambiamento nelle organizzazioni. In questo modo gli ex tirocinanti di un dato ente partirebbero in pole position qualora si aprisse un concorso per assumere personale. Gli uffici pubblici ogni anno ospitano almeno 100mila tirocinanti. Per loro i principi espressi nella Carta dei diritti dello stagista sono spesso un miraggio, specialmente per quanto riguarda due aspetti molto significativi: il rimborso spese e la percentuale di assunzione dopo lo stage. Accettare uno stage in un ente vuol dire quindi pagarselo di tasca propria - contando sul sostegno della famiglia - e alla fine far fagotto e cercare nuove strade, senza poter sperare di proseguire l'esperienza.La proposta di Voltolina e Leone mira a riequilibrare questa situazione, e dare almeno un piccolo vantaggio agli ex stagisti degli enti pubblici. Anche perché, anche dal punto di vista della produttività, a parità di merito è meglio assumere come nuova risorsa qualcuno che conosca già un determinato ente piuttosto che qualcuno che non ci abbia mai messo piede. Il che non significa garantire a chi fa stage negli enti pubblici il posto fisso: vuol dire solamente dare a queste persone, che hanno fatto un'esperienza formativa in un ufficio, la possibilità di avere qualche chance in più di essere assunti lì dentro.Se anche voi credete in questa proposta, vi invitiamo a sottoscriverla utilizzando il Forum di questo sito: basterà scrivere il proprio nome, cognome e città. Share Qui sotto, l'elenco dei primi cento firmatari della proposta:1)    Eleonora Voltolina2)    Antonino Leone3)    Francesca Scarfone, Borgia (Catanzaro)4)    Fulvia Gravame5)    Anna Argiolas, Roma 6)    Margherita Perilli, Pescara 7)    Olga Solmi, Ferrara 8)    Giulia Martin, Padova9)    Mimma Penazzi, Ferrara10)    Lorenza Staffolani, Jesi (Ancona) 11)    Giovanna Cosenza, professore associato, università di Bologna 12)    Angelo Favretti, insegnante esterno a progetto, Ferrara 13)    Silvia Genovese, Verona 14)    Barbara Falanga, Torre Del Greco (Napoli) 15)    Angela De Fazio, Botricello (Catanzaro) 16)    Matteo Accordini, Dossobuono (Verona) 17)    Andrea Pagliari, Roma 18)    Natalia Radicchio, Firenze 19)    Francesca Caria, Cagliari 20)    Roberta Genghi, Acquaviva Delle Fonti (Bari) 21)    Marianna Canè, Bari22)    Giorgio Atzeni, Cagliari 23)    Maria Grazia Cirillo, Napoli 24)    Tommaso Francesco Anastasio, Cosenza 25)    Ilaria Cafarelli, Roma 26)    Daniela Inbrunnone, Balestrate (Palermo)27)    Daniela Di Scenna, L'Aquila28)    Concetta Amante, Milano29)    Fabrizio Ferrara, Legnano (Milano)30)    Anna Antinoro, studentessa universitaria, Canicattì (Agrigento) 31)    Marina Spatoliatore, Zagarolo (Roma)32)    Benedetta Landi, Genova33)    Antonella Macera, Castelnuovo Parano (Frosinone) 34)    Claudia Quadruccio, Rieti35)    Alessia Gotti, Brescia36)    Varone Antonella, Pompei (Napoli)37)    Alessandra Loi, Cagliari38)    Enrica Sabatino, Aprilia (Latina)39)    Paola Giangaspero, Bari40)    Eleonora Rossi (Roma)41)    Valeria Raso, S. Giorgio M. (Reggio Calabria)42)    Massimiliano Nespola43)    Daniela Centorame, Pescara44)    Serena Chianese, Castellammare di Stabia (Napoli)45)    Teresa Maria Meccio (Palermo)46)    Michele Russo, Torino47)    Gaia Pallotta, studentessa di discipline semiotiche, Bologna48)    Alessandra Liberatori, Roma49)    Michela Passarin, Verona50)    Maria Elena Cricchio, Salerno51)    Maria Rita Gentile, Mattinata (Foggia)52)    Rossella Feola, Roma53)    Domenico Matera, Andria54)    Angelo De Giorgi, Lecce55)    Valentina Salvemini, provincia di Barletta-Andria-Trani56)    Camilla Todini, Todi (Perugia)57)    Ester Milano, Torino58)    Michele Farinelli, Monte San Vito (Ancona)59)    Anna Vairo, Torino60)    Daniela Romina Abbrescia (Bari)61)    Debora Mizzon, Verona62)    Alessandro Bianchi, Gorgonzola (Milano)63)    Guglielmo Baglivo, Vibo Valentia64)    Stefania Mastrangeli, Roma65)    Mariateresa Comentale, Gragnano (Napoli)66)    Silvia Quici, Bologna67)    Romina Vinci, Alatri (Frosinone)68)    Alessia Truzzolillo, Lamezia Terme69)    Elisa Paravidino, Alessandria70)    Giovanna Salvio, Cava de' Tirreni (Salerno)71)    Sebastiana Anna Spampinato, Catania72)    Mariarosa Famà, Taranto73)    Rita Parla, Sicilia74)    Sabrina Noseda, Como75)    Antonietta Di Prenda, Aquilonia (Avellino)76)    Giorgia Batzella, Villasor (Cagliari)77)    Agnese Rava, Verona78)    Alessia De Angelis, Chieti79)    Monica Antuzzi, Roma80)    Fabrizio Ferrara, Legnano (Milano)81)    Vincenzo Miglio, Roma82)    Laura Pratesi, Roma83)    Andrea Moretti, Cerveteri (Roma)84)    Biancamaria Ferrara, Reggio Calabria85)    Rosa Pellino, Succivo (Caserta)86)    Annalisa Farella, Mola di Bari (Bari)87)    Alessandra Luciani, Roma88)    Alessio De Marco, Bologna89)    Francesco Laouiti, Carovigno (Brindisi)90)    Elisabetta Taormina, Verona91)    Federica Lamonica, Savona92)    Maria Chiara Menichelli, Roma93)    Eleonora Zarroni, Arezzo94)    Pamela Mazzeo, Roma95)    Alessandro Rosina, Milano96)    Mirko Colella, Bari97)    Vincenzo Cutaia, laureando di economia e gestione delle amministrazioni pubbliche98)    Francesca Della Gatta, Napoli99)    Rosa Castellone, Napoli100)    Marta Zeppetella, Latina101)    Francesco Panico, Napoli

Giovani e prospettive per il futuro: oggi e domani a Milano due eventi con Eleonora Voltolina e Alessandro Rosina

Oggi e domani due eventi a Milano per parlare di giovani, futuro, lavoro, stage. Il primo appuntamento è per questo pomeriggio all'università Cattolica: il dipartimento di Scienze statistiche promuove l'incontro "Generazione in crisi - Essere giovani nell’Italia degli anni Dieci". La tavola rotonda si aprirà con le relazioni di Alessandro Rosina, docente di demografia della Cattolica e autore del libro Non è un paese per giovani, [scritto a quattro mani con la giornalista Elisabetta Ambrosi - nell'immagine, la copertina], e di Roberto Torrini della Banca d’Italia, autore tra l'altro qualche anno fa di una pubblicazione dal titolo evocativo, Il divario generazionale, pubblicata sul sito Neodemos.it. A seguire si aprirà il dibattito, che coinvolgerà Eleonora Voltolina, direttore della Repubblica degli Stagisti; Sergio Nava, giornalista di Radio24 e autore del libro La fuga dei talenti; Luca Quaratino ricercatore dell'università Iulm e della Fondazione Istud; Nicoletta Vittadini, ricercatrice in Sociologia dei processi culturali e comunicativi della Cattolica; e Marco Albertini, ricercatore della stessa materia presso la facoltà di Scienze della formazione dell'università di Bologna. A moderare Paolo Balduzzi, 34 anni, che in Cattolica è ricercatore in Scienza delle finanze e cura anche il sito degiovanimento.com. L'appuntamento è nella Cripta dell’aula magna della Cattolica, in Largo Gemelli 1, alle 14:30.Domani poi il dibattito fa il bis a Cassina De' Pecchi, alle porte di Milano, grazie all'iniziativa dell''associazione giovanile Fuori la voce che ha organizzato l'incontro "L'Italia è un paese per giovani? Speranze, illusioni e prospettive per le nuove generazioni in Italia" [qui a sinistra, un particolare della bella locandina dell'evento]. A parlare di nuovo Rosina, Voltolina e Balduzzi: i ragazzi dell'associazione, nata nel 2007 con l'obiettivo di migliorare la qualità della vita delle nuove generazioni su quel territorio, hanno anche preparato per l'occasione alcuni video, che verranno trasmessi nel corso della serata, per fare il punto su stage, degiovanimento e risveglio generazionale. Alle 21 presso l'aula consiliare di Cassina De' Pecchi (piazza De Gasperi 1, metropolitana verde direzione Gessate).Per saperne di più su questo argomento, leggi anche:- «Non è un paese per giovani», fotografia di una generazione (e appello all'audacia)- La lezione di Rita Levi Montalcini: i giovani devono credere in se stessi nonostante tutto e tutti- AAA Diritto al futuro cercasi, domenica 15 novembre dibattito sui giovani alla Rassegna della Microeditoria a Chiari

Sei opportunità di stage da 1100 euro al mese al Centro per la prevenzione e il controllo delle malattie di Stoccolma: candidature aperte fino al 30 aprile

Scade il 30 aprile il termine per candidarsi agli stage dell’ECDC, il Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie [nell'immagine, l'edificio "Tomteboda" che lo ospita, all'interno del campus del Karolinska Institutet], agenzia dell’Unione europea che ha sede a Stoccolma, in Svezia, e che si occupa di individuare, valutare e rendere pubbliche eventuali minacce per la salute derivanti da malattie infettive. Un’opportunità per svolgere un periodo di stage retribuito, della durata variabile dai tre ai sei mesi (a seconda della disponibilità del candidato), che offre l'occasione di migliorare le proprie competenze e lavorare in un ambiente internazionale. L’ECDC riserva ai partecipanti un rimborso spese di poco meno di 1100 euro netti al mese, più le spese di viaggio sostenute all’inizio e alla fine del periodo di tirocinio per raggiungere Stoccolma e, viceversa, per tornare al proprio luogo di residenza. I posti a disposizione nella seconda tornata del 2010 sono sei: per partecipare è necessario essere in possesso di laurea (o di un titolo equivalente al momento della presentazione della domanda) e avere una buona conoscenza della lingua inglese e di un’altra lingua ufficiale dell’UE. La candidatura può avvenire solo online: per inoltrarla basta mandare una email all’indirizzo di posta elettronica traineeship [chiocciola] ecdc.europa.eu allegando: un dettagliato curriculum vitae in formato europeo e in lingua inglese; una copia (solo in lingua inglese) in formato pdf della lettera disponibile sul sito dell'ECDC; una copia del titolo di studio; altri titoli pertinenti. Il programma di stage è aperto ai cittadini di tutti gli stati membri dell’area economica europea (paesi dell’UE, Islanda, Liechtenstein e Norvegia) e i paesi candidati all’ingresso nell’Unione. Clinica delle malattie infettive, microbiologia, sanità pubblica, epidemiologia, statistica e/o modelli di malattie infettive, scienze sociali, informatica medica, comunicazione scientifica e/o del rischio, programmi di valutazione: sono questi i settori tra i quali è ricercato il maggior numero di stagisti. L’ECDC concede comunque l’opportunità di stage anche a laureati di altre facoltà per funzioni di supporto: ad esempio, information technology, affari legali, comunicazione interna, gestione del personale. Ma cosa faranno a Stoccolma gli stagisti? Non ci sono incarichi stabiliti: dipendono dal piano di lavoro annuale e dalle priorità dell’ente. Ogni anno il Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie [nell'immagine a sinistra, l'homepage del sito] può ospitare un massimo di dodici stagisti, suddivisi in due semestri (la scadenza del bando è fissata al 30 gennaio e al 30 aprile): nel 2009, a fronte di 199 domande pervenute (71 nel primo e 128 nel secondo semestre), sono stati inseriti soltanto sei stagisti. Nel primo bando del 2010, scaduto a fine gennaio, sono invece pervenute 131 richieste. Negli ultimi due anni, il bilancio messo a disposizione dall’ECDC per gli stage è stato in media di 64mila euro; dei dodici stagisti reclutati negli ultimi 24 mesi, tre erano italiani e ben undici erano donne. L'età media? Un po' meno di 28 anni. Enza CivalePer saperne di più su questo argomento, leggi anche:- Tirocini da oltre mille euro al mese all'ufficio dell'Ombudsman europeo: c'è tempo fino a 30 aprile per candidarsi- 140 stage da mille euro al mese al Parlamento europeo: al via il nuovo bando per i tirocini Schuman, candidature aperte fino al 15 maggio

A Milano il career day Diversitalavoro: per stranieri e portatori di handicap in cerca di impiego, contro ogni discriminazione

Giovedì 22 aprile Sesto San Giovanni ospita la quarta edizione milanese di Diversitalavoro, il career day organizzato da Synesis Career Service, Fondazione Sodalitas, Fondazione Adecco per le pari opportunità e Unar per combattere discriminazioni e disuguaglianze: il payoff dell'evento recita infatti «Cerchiamo talenti a cui offrire pari opportunità nel mondo del lavoro». L'appuntamento con i responsabili risorse umane delle 18 aziende partecipanti, dalle 10 alle 17 presso la sede di Abb in Via Luciano Lama 33 (metropolitana rossa, fermata Sesto Marelli), è riservato esclusivamente a portatori di handicap e stranieri.Il mondo dei colloqui e degli incontri con i recruiter aziendali, per fortuna, riserva anche questo: un'occasione concreta per favorire il difficile ingresso sul mondo del lavoro per le categorie più svantaggiate. Lo dimostra il successo riscontrato dal progetto nelle sue passate edizioni. Tra il 2008 e il 2009 sono state più 150 le offerte di lavoro concrete da parte di 30 società.Claudio Soldà [nella foto], segretario generale della Fondazione Adecco, spiega ai lettori della Repubblica degli Stagisti la filosofia alla base dell'evento: «Il mercato del lavoro italiano ha una soglia molto bassa di attenzione e di consapevolezza verso le disuguaglianze. Nella vita di tutti i giorni, purtroppo, siamo abituati a lasciarci scorrere addosso molte forme di discriminazione che sul lavoro diventano ancora più gravi. L’iniziativa Diversitalavoro è volutamente provocatoria, perché invita a partecipare chi di norma è escluso dalle opportunità nel mondo del lavoro e, viceversa, lascia fuori tutti gli altri». Soldà assicura che nelle edizioni passate lavoratori e aziende si sono confrontati esclusivamente sugli aspetti professionali, lasciando da parte ogni discorso su condizioni di salute o provenienza geografica. «Anche quest’anno, i partecipanti troveranno un campo di discussione già sgombro da ogni potenziale rischio di discriminazione. Speriamo che quanto appreso in questa occasione venga poi trasferito alle prassi aziendali e trovi riscontro in una futura crescita professionale dei lavoratori».Gli fa eco Gianfranco Romano, responsabile dei progetti diversity di Fondazione Sodalitas: «Con questo open day vogliamo far emergere talenti che altrimenti risulterebbero sottoesposti, senza alcuna possibilità di brillare nei normali circuiti di gestione delle risorse umane. Il riscontro è positivo sia dalle aziende, che in molti casi hanno partecipato a più di un'edizione dell'incontro, sia dai partecipanti». Il Diversitalavoro, per ora, è in programma solo a Roma e a Milano: improbabile una sua trasposizione in altre città d'Italia, in particolare nel meridione. «Il problema è che difficilmente riusciremmo a coinvolgere un numero sufficiente di aziende», commenta Romano. «Salvo poche eccezioni, solamente le grandi società hanno il tempo e le risorse da dedicare a eventi del genere. A Milano il bacino di imprese potenzialmente interessate è già più ampio che a Roma, dove abbiamo registrato la metà dei partecipanti. Meglio, allora, pensare a soluzioni alternative come la creazione di un punto d'incontro online con un database dei curriculum raccolti».Tra le aziende partecipanti a Diversitalavoro ci sono anche JT International Italia e Leroy Merlin, due delle aziende virtuose che aderiscono all'iniziativa Bollino OK Stage della Repubblica degli Stagisti. «Il fine dell’evento, ovvero facilitare l'inserimento nel mondo del lavoro di persone con disabilità e di origine straniera, corrisponde in pieno a uno dei nostri valori principali, cioè considerare le differenze come valore aggiunto delle persone all’interno dell’organizzazione, integrandole in un ambiente lavorativo sinergico ed aperto al confronto» spiega Marianna Fabiani dell'ufficio risorse umane di JTI: «Da noi ciascuno viene assunto per il suo bagaglio di competenze e capacità, seguendo un percorso di selezione trasparente e uguale per tutti: siamo tutti uguali e diversi, e questa è la nostra forza».Andrea Curiat

Se trovare lavoro è una battaglia, meglio affilare le armi 2.0: mercoledì 21 aprile tavola rotonda al Jobmeeting di Napoli

Mercoledì 21 aprile a Napoli appuntamento con il JobMeeting, giunto ormai alla tredicesima edizione nella città partenopea: per tutti i ragazzi che cercano di compiere manovre di avvicinamento al mondo del lavoro, la fiera del lavoro apre i battenti alle 9 del mattino e prosegue fino alle 5 del pomeriggio presso la facoltà di Ingegneria dell'università Federico II° (piazzale Tecchio 80). Decine di stand dove raccogliere informazioni su questa o quell'azienda, sui profili ricercati, sulle opportunità di inserimento e di carriera.Eleonora Voltolina, direttore della Repubblica degli Stagisti, sarà presente all'evento dalle 14 alle 16 con la tavola rotonda "Trovare lavoro è una battaglia? A voi le armi 2.0: cv, stage e web": insieme a lei Roberto Marabini, giornalista e direttore del sito Lavoratorio.it (già protagonista delle videopillole con i consigli su come trovare e rispondere agli annunci); Giulio Xhaet, new media specialist; e Sabrina Mossenta, country manager di Viadeo per l'Italia. I quattro parleranno di come si può utilizzare oggi il web anche per cercare lavoro; del modo migliore per valutare annunci e proposte di stage o di lavoro evitando le fregature; delle potenzialità dei social e professional network per allargare la propria rete di conoscenze; e di come trasformare il proprio cv da tradizionale a 2.0, con particolare attenzione all'innovativo concetto di personal branding. E naturalmente si metteranno a disposizione del pubblico per chiarimenti e consigli.L'ingresso all'evento è libero e gratuito. Tra gli stand, oltre alle imprese, anche molti enti di formazione, per chi vuole arricchire il suo cv o specializzarsi: per esempio la Business School del Sole 24 Ore, la Fondazione Cuoa, la MIB School of Management. L’elenco aggiornato di tutti gli espositori è disponibile sul sito Jobmeeting. I ragazzi potranno anche usufruire di un servizio gratuito di revisione del proprio curriculum vitae, a cura degli esperti di Trovolavoro.it che insieme a Cesop organizza e promuove i Jobmeeting.Per saperne di più su questo argomento, leggi anche:- Ingegneria ma non solo: quali sono le lauree più utili per trovare lavoro?- Neolaureati, le aziende vi vogliono così: ecco i risultati dell'indagine Cilea - Stella- Trovare lavoro dopo la laurea o il master, attenzione alle percentuali di placement: a volte possono riservare sorprese- Rapporto Excelsior 2009: sempre più stagisti nelle imprese italiane, sempre meno assunzioni dopo lo stage

Tirocini da 1200 a 1400 euro al mese all'ufficio dell'Ombudsman europeo: c'è tempo fino a 30 aprile per candidarsi

Sono aperte fino a venerdì 30 aprile le candidature per la prossima tornata di tirocini presso l'Ombudsman dell'Unione europea. Di cosa si occupa questo ufficio? Il Mediatore europeo (che in inglese si chiama European Ombudsman, in francese Médiateur européen - nell'immagine qui a fianco, il logo) si occupa di cattiva amministrazione nell’azione delle istituzioni ed organi dell’UE vigilando quindi sull'operato della Commissione, del Consiglio, del Parlamento, della Fondazione europea per la formazione professionale, dell’Agenzia europea dell’ambiente etc. Può aprire le indagini sulla base di denunce oppure di propria iniziativa. Per "cattiva o carente amministrazione" si intendono quei casi in cui un’istituzione non agisce nel rispetto della legge, non rispetta i principi della buona amministrazione oppure viola i diritti umani, commettendo per esempio abusi di potere, non rispondendo alle richieste dei cittadini, rifiutando di dare accesso alle informazioni o ritardando ingiustificatamente risposte e azioni.Ogni anno l'ufficio [qui sotto, il team in una foto di gruppo del febbraio 2009] ospita una quindicina di stagisti, suddividendo sia il bando di partecipazione sia l'avvio dei tirocini in due tornate: le candidature di cui si parla qui si riferiscono al september training period, per il quale verranno selezionati circa 5 stagisti e che prenderà avvio appunto a settembre 2010. I prescelti vengono smistati tra la sede di Bruxelles e quella di Strasburgo: questo determina anche l'ammontare del rimborso spese, che per chi va nella capitale belga è di poco più di 1200 euro netti al mese, mentre sale quasi a 1400 euro per coloro che vengono inseriti nella sede principale, quella francese. L'occasione è rivolta soprattutto ai laureati in giurisprudenza, ma si può provare a inoltrare la propria domanda anche se si ha una formazione diversa; indispensabile è però una perfetta conoscenza dell'inglese - lingua in cui va anche compilato il modulo di richiesta, scaricabile in formato pdf dal sito dell'Ombudsman. Il modulo va inviato per posta alla sede dell'ufficio a Strasburgo allegando il cv, una lettera di presentazione in cui si spiegano le ragioni per cui si vorrebbe fare il tirocinio, una copia dei propri diplomi e certificati universitari/formativi, una copia di un documento di identità e una "dichiarazione finanziaria" in cui l'aspirante stagista deve autocertificare che non percepirà alcun supporto finanziario esterno durante l'eventuale periodo di tirocinio.Non è facile farcela, perché le richieste sono tante e vengono da tutta Europa: nel 2008 a fronte di quasi 300 candidature sono stati selezionati, sommando january e september period, 16 stagisti (tre di loro erano italiani); nel 2009 per 17 posti sono arrivate oltre 350 richieste (due gli italiani tra i vincitori). Dal 1997 quasi 100 giovani hanno fatto questa esperienza: in media avevano 26 anni e mezzo, il più giovane è stato un 22enne, il più vecchio un 33enne. Per gli anni passati l'Ombudsman ha stanziato 175mila euro per finanziare questo progetto. Gli stage durano quattro mesi, ma spesso vengono prorogati: in quasi la metà dei casi la durata complessiva degli stage viene ad essere di 12 mesi.Eleonora VoltolinaPer saperne di più su questo argomento, leggi anche:- 140 stage da mille euro al mese al Parlamento europeo: al via il nuovo bando per i tirocini Schuman, candidature aperte fino al 15 maggio- Erasmus Placement: per gli studenti universitari tirocini da 600 euro al mese in tutta Europa. Ecco come funzionano i bandi- Wto, a Ginevra gli stagisti sono pagati 1200 euro al mese (e non serve la laurea). Candidature aperte tutto l'anno

Per gli aspiranti imprenditori nove tirocini da mille dollari al mese nella Silicon Valley: aperto fino al 15 aprile il bando Fulbright BEST

C’è tempo fino al 15 aprile per presentare la domanda di partecipazione al bando Fulbright BEST [nell'immagine, l'homepage del sito] giunto quest’anno alla sua quarta edizione. Possono candidarsi gli aspiranti imprenditori laureati (vecchio ordinamento e laurea magistrale), o che stiano facendo un dottorato (o l’abbiano fatto negli ultimi 5-6 anni), che non abbiano già maturato significative esperienze di studio in Usa e che abbiano meno di 35 anni. Sono preferiti i candidati con una formazione in discipline scientifiche e tecnologiche: scienze biomediche, biotecnologie e nanotecnologie, tecnologia della comunicazione, ingegneria aerospaziale e dei nuovi materiali, disegno industriale, tecnologie per la protezione ambientale e la produzione energetica. Requisito indispensabile è l’ottima conoscenza della lingua inglese comprovata dal TOEFL: il bando prevede che possano essere accettate «anche le domande momentaneamente sprovviste di certificazione linguistica», ma l'esame dovrà comunque essere sostenuto entro il mese di giugno. Il Best – Business Exchange and Student Training – promosso dall’ambasciata americana a Roma in collaborazione con la Commissione Fulbright, è realizzato grazie al contributo di donatori pubblici e privati; il comitato che segue il programma è composto da nomi illustri del mondo imprenditoriale e accademico come il presidente di Mediaset Fedele Confalonieri, il
 presidente di Farmindustria Sergio Dompè e Francesco Profumo, 
rettore del Politecnico di Torino. Lo scopo del programma è quello di preparare (e conoscere) i giovani imprenditori più promettenti e dar loro nozioni di entrepreneurship e management per permettergli di mettere in piedi imprese orientate all’innovazione tecnologica, e si basa su un modello di collaborazione tra università, imprese e giovani laureati che mette a disposizione risorse umane e modus operandi provenienti dai migliori incubatori di business made in Usa. A disposizione ci sono 9 posti: 4 borse di studio per la graduatoria nazionale più 5 borse dedicate espressamente ai giovani toscani grazie a un finanziamento della Regione Toscana attinto dal Fondo Sociale Europeo.Le borse garantiscono la totale copertura delle spese per i partecipanti: viaggio (contributo forfettario di 1500 euro per il biglietto aereo di andata e ritorno), alloggio nel campus del Leavey School of Business Executive Development Center della
 Santa Clara University [qui a fianco, un'immagine del campus], tasse universitarie. In più i partecipanti riceveranno uno stipendio di mille dollari al mese [pari a circa 730 euro] e una copertura assicurativa medica. Ulteriore benefit: l’esenzione dal pagamento della tassa consolare e del Sevis fee per il visto d’ingresso (per maggiori informazioni sul J-1 Visa, qui il link al sito del’ambasciata degli Stati Uniti). Per candidarsi è necessario compilare e presentare, entro il 15 aprile, tre lettere di referenza in lingua inglese disponibili a questo link, riempiendo tutte le voci del form e inserirendo il testo della lettera nell’apposito spazio (è sconsigliata la redazione a mano libera). È possibile anche allegare la lettera di referenze su carta intestata e firmata dal referente. Le lettere vanno consegnate in busta chiusa a mano o a mezzo posta/corriere entro non oltre il 15 aprile (fa fede il timbro postale): dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 13 e dalle 14:30 alle 17 all’attenzione della Commissione per gli scambi culturali fra l’Italia e gli Stati Uniti in via Castelfidardo 8, 00185 Roma. La Fulbright - BEST Preliminary Application 2010-2011 va compilata in tutti i moduli e dovrà essere spedita via posta elettronica all’indirizzo advorzova [chiocciola] fulbright.it; l’oggetto del messaggio dovrà essere Fulbright - BEST 2010-11 Application + il nome del candidato. Altra documentazione necessaria: copia scannerizzata del Toefl e dichiarazione di aver preso visione e accettato le condizioni del bando. Dopo una prima fase, tra aprile e maggio, di scrematura delle domande da parte del direttivo della Commissione Fulbright, in una seconda fase prevista per fine maggio i candidati preselezionati verranno chiamati a colloquio a Roma e potranno illustrare attraverso un powerpoint il proprio progetto imprenditoriale. Chi non si presenterà all'intervista, in inglese, non potrà proseguire il percorso di selezione.L’esito finale arriverà circa una settimana dopo l’orale. A giugno i selezionati potranno accedere alla fase di ammissione alla Santa Clara University curata dall’Institute of International Education (IIE) in collaborazione con la Commissione Fulbright (chi non ancora in possesso di certificazione linguistica dovrà sostenere il TOEFL test) e dovranno compilare l’application presente a quest'altro link. A fine luglio arriverà la notifica dell’approvazione finale da parte del J. William Fulbright Foreign Scholarship Board. Fino a settembre ci sarà tempo per sbrigare le procedure burocratiche relative all’emissione del modulo DS-2019 per l’ottenimento del visto J-1. Novembre sarà dedicato, invece, all’orientation program e alla firma del grant authorization, il documento ufficiale della borsa di studio. La partenza per la California è prevista a gennaio 2011, ma prima i giovani prescelti svilupperanno la loro idea imprenditoriale in Italia, a Roma, nel corso di un workshop. Una volta arrivati nella Silicon Valley frequenteranno corsi accademici su imprenditorialità innovativa, marketing, finanza e gestione aziendale e faranno uno stage di tre mesi presso una venture-backed company, un’azienda ad alto potenziale di crescita. A seguire, valutazione dei risultati con l’avvio del piano di mentoring: questa fase durerà 6 mesi e verrà ultimata in Italia assieme allo start-up. Il semestre californiano termina a giugno 2011 e prevede anche seminari presso altre due prestigiose università americane, Stanford e Berkeley. «La Santa Clara University offre opportunità formative utili ad avvicinarsi all’imprenditorialità in tutte le sue dimensioni, insieme a docenti e studenti provenienti da tutto il mondo» racconta Elisabetta Capezio, borsista 2007, nella sua testimonianza pubblicata sulla brochure  informativa del BEST: «Un corso realizzato su misura che consente di trasformare le idee imprenditoriali in business plan di nuove start-up». Al ritorno in Italia i ragazzi verranno seguiti da un mentor individuale in un percorso che si svilupperà su due versanti separati: lo Starting up, nato per affiancare chi ha già avviato un’impresa, e il Coaching, dedicato a chi decide di avviare altre opportunità professionali. Innovazione (anche nel modo di formare i futuri imprenditori) e trasferimento tecnologico sono i punti fermi dell’approccio BEST nato nel dopoguerra e che dal 1975 è diventato “binazionale”, grazie alla cooperazione e al finanziamento del Dipartimento di Stato statunitense e dal ministero degli Esteri italiano, e che negli anni precedenti ha già coinvolto oltre 30 borsisti italiani.Ilaria L. SilvuniE leggi anche:- 140 stage da mille euro al mese al Parlamento europeo: al via il nuovo bando per i tirocini Schuman, candidature aperte fino al 15 maggio- Erasmus Placement: per gli studenti universitari tirocini da 600 euro al mese in tutta Europa. Ecco come funzionano i bandi