Stage e contratto di lavoro subito nello stesso anno, i dati inediti 2019 e 2020

Eleonora Voltolina

Eleonora Voltolina

Scritto il 28 Set 2021 in Approfondimenti

assunzione post stage dati su stage ministero del lavoro rapporto annuale sulle comunicazioni obbligatorie statistiche su stage

Continua la grande “operazione verità” della Repubblica degli Stagisti rispetto alle assunzioni post stage, basata sui dati inediti del ministero del Lavoro.

In un precedente articolo abbiamo messo a confronto alcune tabelle – la fonte è sempre quella ufficiale: il ministero – per capire quali siano le tipologie contrattuali più utilizzate quando si vuole assumere un ex stagista. In particolare abbiamo analizzato la tabella “Numero dei rapporti di lavoro attivati nel 2019 e nel 2020 a seguito di una precedente esperienza di tirocinio avuta nei tre anni precedenti”, contenente alcuni dati sui contratti di lavoro stipulati nel 2019 e nel 2020 “presso stesso datore” (cioè considerando solo le assunzioni avvenute nello stesso posto dove la persona aveva fatto lo stage), a qualsiasi distanza temporale dalla fine del tirocinio.

Qui il punto di partenza è lo scarnissimo dato fornito dai Rapporti annuali sulle Comunicazioni obbligatorie del ministero del Lavoro, e in particolare dal dato del 2019: «Nel 2019 il numero dei rapporti di lavoro attivati a seguito di una precedente esperienza di tirocinio è stato pari a circa a 129mila [...], di cui il 39,5% derivante da tirocini conclusi nello stesso anno» (contenuto nel Rapporto 2020); e dal dato del 2020 «Il numero dei rapporti di lavoro attivati a seguito di una precedente esperienza di tirocinio è stato pari a poco più di 92mila [...], di cui il 26,7% derivante da tirocini conclusi nello stesso anno» (Rapporto 2021).

Questo campo così enorme – persone assunte per la prima volta dopo aver svolto un tirocinio, prendendo in considerazione tutti i tirocini fatti non solo nell’anno in questione, ma anche indietro di ulteriori due, dunque in un arco temporale di tre anni – necessita di qualche dettaglio per affinare la comprensione. Per esempio: quante delle 129.600 assunzioni del 2019 e delle 92.285 assunzioni del 2020 riportate nella tabella sono avvenute subito, immediatamente dopo la conclusione del tirocinio, e quante invece sono avvenute più tardi, mesi o addirittura anni dopo?

stage lavoro assunzioniCon la tabella inedita fornita alla Repubblica degli Stagisti il ministero del Lavoro svela che delle 129.600 assunzioni 2019, 103.372 – cioè l’80% del totale – sono state effettuate immediatamente entro un mese dalla fine del tirocinio e 26.228 a oltre un mese. Nel 2020, anno in cui è scoppiato il Covid, le assunzioni “immediate” sono state 67.478 su 92.285 (quindi proporzionalmente meno dell’anno prima: il 73%), e quelle realizzate a più di un mese di distanza dalla fine dello stage sono state 24.807.

Ne consegue che sono poche – certamente meno di 26mila nel 2019 e 24mila nel 2020, probabilmente ancora meno – le assunzioni che riguardano persone che avevano fatto lo stage in quella determinata realtà molto tempo addietro (fino ai famosi tre anni conteggiati dal ministero) e che hanno dovuto attendere a lungo per essere assunti. Considerando dunque quanto poco spesso avvenga, c’è da chiedersi: che senso ha mantenere questo dato così ampio?

Tornando all’analisi dei dettagli: dei 129.600 rapporti di lavoro attivati nel 2019 a seguito di un tirocinio, 51.232 riguardano una “precedente esperienza di tirocinio avuta nello stesso anno”. Vuol dire che più o meno il 40% di queste assunzioni post stage “presso stesso datore” è stato effettuato nel 2019 a seguito di un tirocinio che si è interamente realizzato nel 2019 – cioè è
stato attivato nel 2019, si è svolto nel 2019, si è concluso sempre nel 2019, ed è poi sfociato appunto in un’assunzione... ancora nel 2019. Tutto insomma nello stesso anno solare.

Qui la differenza tra 2019 e 2020 è particolarmente significativa: i rapporti di lavoro attivati nel 2020 a seguito di una esperienza di tirocinio “avuta nello stesso anno” sono solo 24.645 su 92.285, che in termini percentuali vuol dire 27% del totale.

Le ragioni di questi tredici punti in meno rispetto all’anno precedente sono probabilmente varie: da una parte la comprensibile minore propensione all’assunzione in un momento di incertezza economica. Dall’altra però anche, più prosaicamente, il fatto che molti tirocini attivati nei primi mesi del 2020 sono stati sospesi o interrotti e poi ripresi tra la primavera e l’estate, causa lockdown, e dunque è verosimile pensare che vi siano stati meno tirocini conclusi e di conseguenza meno ex tirocinanti “papabili” per la doppietta stage+assunzione nello stesso anno. Senza dimenticare che nel 2020 vi sono stati, in pressoché tutta Italia, un paio di mesi di “freeze” totale: tra fine marzo e la seconda metà di maggio la maggior parte delle Regioni aveva posto il temporaneo divieto di attivare nuovi stage, con la conseguenza di far scendere ancor di più il numero – già in picchiata causa lockdown – di tirocini attivati nel 2020.

Per quanto riguarda la parità di genere in questo tipo di opportunità, le 51.232 persone per il quale il 2019 è stato un anno proficuo per il binomio stage+assunzione risultano bilanciate tra 25.259 assunti uomini (49%) e 25.973 assunte donne (51%).
Lo stesso accade per i 24.645 “fortunati” del 2020, ma attenzione, a generi invertiti: in questo caso a ottenere un contratto nello stesso anno dello stage sono stati 12.581 uomini (51%) e 12.064 donne (49%).

In entrambi gli anni presi in esame, nel 46-47% dei casi il contratto sottoscritto dagli assunti è stato quello di apprendistato, nel 37-38% dei casi invece un contratto a tempo determinato (purtroppo non vi sono altri dettagli, dunque non è dato sapere quanti di questi tempi determinati avessero una durata breve – per esempio inferiore a sei mesi – e quanti una durata maggiore). Il contratto più ambito, quello a tempo indeterminato, è stato scelto dai datori di lavoro solamente nel 12-13% dei casi: ma la buona notizia è che almeno non sia “crollato” nel 2020.

E dove sono avvenute, geograficamente, queste assunzioni? Va da sé, sopratutto in Lombardia: 10.985 è qui il dato relativo alle  assunzioni del 2019, pari al 21,5% delle
51.232 assunzioni di questo tipo sull'intero territorio nazionale, perfettamente in linea col fatto che in Lombardia ha luogo un quinto degli stage di tutta Italia (21% nel 2019, 20% nel 2020). Si registra però un lieve peggioramento nel 2020 della performance di “assunzioni in doppietta”, con 4.662 assunzioni, pari solo al 19% delle 24.645 che rappresentano per quello stesso anno il totale; e probabilmente non potrebbe essere altrimenti, essendo la Lombardia la Regione che ha patito gli sconquassi più grandi per lo scoppio della pandemia.

A seguire Veneto e Lazio, che fanno una buona figura: il Veneto totalizza 6.723 assunti “in doppietta” nel 2019 e 3.336 nel 2020, che per entrambi gli anni rappresentano oltre il 13% di questo tipo di assunzioni, quando il numero dei suoi stagisti è stabile intorno al 10-11% di quelli di tutta Italia.

Il Lazio porta a casa invece 6.495 assunzioni nel 2019 e 3.078 nel 2020, anche qui curiosamente realizzando la stessa identica percentuale per entrambi gli anni presi in esame – 12,5% – quando il numero dei suoi stagisti è, per il 2019 e 2020, intorno al 9-10% di quelli di tutta Italia.

La Regione dove si assume di meno è la Calabria. Qui le assunzioni “in doppietta” sono state nel 2019 solamente 498, e 195 nel 2020, meno dell’1% del totale: peccato però che in Calabria siano stati realizzati il 3,5% di tutti i 355.863 tirocini extracurricolari del 2019, e addirittura oltre il 4% dei 234.513 tirocini 2020.

Anche la Campania non ne esce benissimo: è il territorio dove si negli ultimi anni si è realizzato il 7% degli stage di tutta Italia (23.736 nel 2019, 17.167 nel 2020), ma le assunzioni “in doppietta” sono state solo 1.939 nel 2019, al di sotto del 4%; un lievissimo miglioramento si è verificato nel 2020 con 1.111 assunzioni di questo tipo, il 4,5% del numero complessivo a livello nazionale.

Gli assunti “in doppietta” in Sicilia sono stati 1.413 nel 2019 (quasi 3% del totale) e 753 nel 2020 (3%). Un risultato non eccezionale ma nemmeno pessimo per una “terra di tirocini”, dove nel solo 2019 sono partiti ben 13.681 percorsi extracurricolari, e 10.570 nel 2020 - il che vuol dire il 4% di tutta Italia nel 2019, e il 4,5% nel 2020.

Per concludere: il dato sugli “assunti in doppietta” è certamente simpatico, e a suo modo significativo; ma è troppo incompleto per rappresentare in maniera esaustiva l’aspetto della efficacia dei tirocini a livello occupazionale.

Gli altri articoli di questo approfondimento:


- Quante probabilità ho di essere assunto dopo uno stage? La verità è che non si sa (ma si potrebbe)

- Il Covid diminuisce di 3 punti e mezzo la probabilità di essere assunti post stage: i dati inediti

- Assunzioni post stage entro un mese, i dati inediti (ma senza tasso)

- Assunzioni post stage, che contratti vengono fatti agli stagisti?

- Tasso di assunzione post stage a sei mesi, dati a confronto

- Quanti vengono assunti dopo uno stage curricolare? Non si sa

- Fare un tirocinio a cinquant’anni serve per trovare lavoro?

- Stage per persone adulte, solo con dati chiari si può dire se servono o no - e fare policy di conseguenza

- Quanto vengono pagati gli stagisti? E quelli che ricevono indennità più alte vengono assunti più spesso?


- Conteggiare gli assunti post stage, le difficoltà non diventino scuse per tenere i cittadini al buio

- Efficacia degli stage, serve trasparenza: ecco i dati che vanno resi pubblici

Community