Tirocini, in Liguria incentivi alle imprese: ma la nuova legge e l'indennità obbligatoria?

Anna Guida

Anna Guida

Scritto il 17 Giu 2013 in Notizie

La parola tirocinio ha fatto capolino la settimana scorsa su tutte le testate locali liguri. Ma la notizia non ha nulla a che fare con la nuova normativa regionale che, entro il 24 luglio, dovrà recepire le linee guida nazionali sugli stage extracurriculari concordate a gennaio in sede Conferenza Stato-Regioni. Per il nuovo testo, che dovrebbe introdurre anche in Liguria un'indennità minima obbligatoria per i tirocinanti, bisogna ancora pazientare.
Lo stage è assurto agli onori della cronaca perché il 3 giugno gli assessori alla Formazione e al Lavoro, Sergio Rossetti ed Enrico Vesco, hanno siglato un protocollo d'intesa con le associazioni datoriali regionali per introdurre due nuovi provvedimenti di contrasto alla disoccupazione giovanile. Il primo riguarda l'introduzione di una forma sperimentale di “staffetta generazionale”, sul modello di quella proposta dal ministro del Lavoro Enrico Giovannini, per fare in modo che i lavoratori prossimi alla pensione possano ridurre le loro ore, mantenendo inalterati i contributi, in cambio dell’assunzione di under 30. Il secondo riguarda proprio i tirocini, considerati dai due assessori come una tappa strategica nel percorso di inserimento lavorativo dei giovani: la Regione ha stanziato 2 milioni di euro, messi a disposizione dal Fondo sociale europeo, per incentivare le aziende che attivino tirocini di 6 mesi o contratti di apprendistato ad assumere poi i giovani lavoratori. Gli stage, 500, sono rivolti ad altrettanti giovani tra i 15 e i 35 anni e i primi bandi saranno pubblicati presumibilmente a settembre.
Con questi interventi, che vanno ad aggiungersi a quelli già previsti dal Piano giovani approvato lo scorso agosto, la Liguria si muove per arginare la drammatica situazione della crescente disoccupazione. Nel 2012 infatti i disoccupati liguri sono cresciuti del 30,2% rispetto all'anno precedente, arrivando a superare il tasso generale dell'8%. Ma nella fascia tra i 15 e i 24 anni il tasso di disoccupazione ha superato il 30%, e ha toccato l'11% nella classe d'età tra i 25 e i 34 anni.
Incentivare le aziende che assumano i loro tirocinanti è sicuramente una buona iniziativa, sebbene l'accostamento tra apprendistato e stage possa forse indurre le aziende a non fare le dovute distinzioni tra questi due strumenti, molto diversi, e ad optare per la soluzione più facile ed economica tra le due – e cioè ovviamente lo stage. Ma oltre agli incentivi alle aziende è in arrivo o no anche la tanto attesa indennità obbligatoria per i tirocinanti? A che punto è la Liguria rispetto al recepimento delle linee guida nazionali che la prevedono?
La Regione aveva già legiferato un anno fa in materia, con la Dgr 555/2012. Questa disciplina regolamenta già molti aspetti sull'uso (e abuso) dei tirocini ma all'articolo 13 afferma in modo generico che «i soggetti promotori o i datori di lavoro ospitanti riconoscono di norma in favore dei tirocinanti un’indennità di partecipazione», non introducendo di fatto nessun obbligo.
È necessario dunque che la Liguria intervenga di nuovo per adeguare la norma attualmente in vigore alle indicazioni contenute nelle linee guida nazionali emanate a gennaio. Lo conferma alla Repubblica degli Stagisti l'assessore al Lavoro Enrico Vesco: «Con deliberazione della giunta regionale del 18 maggio 2012 n. 555, la Liguria aveva già approvato una propria disciplina regionale per cui per recepire le linee guida si sta procedendo ad una revisione, in seno alla Commissione Regionale di Concertazione, della disciplina già esistente. Poiché i provvedimenti di giunta sono immediatamente esecutivi, non vi sono vincoli istruttori da rispettare per cui, nel rispetto dalla data ultima del 24 luglio prossimo, la deliberazione di modifica della disciplina esistente sarà sicuramente approvata in una delle sedute a venire».
L'assessore spiega che al momento la bozza di testo «è ancora in fase di concertazione, per cui tutte le migliorie e le restrizioni che possono produrre scostamenti dalle linee guida sono ancora oggetto di attenta valutazione e discussione, sia di merito che di opportunità». Nessuna anticipazione dunque sui dettagli della nuova norma, neppure sul punto – cruciale – del compenso agli stagisti, su cui in molte Regioni italiane sindacati e associazioni datoriali si sono dati battaglia. Al momento i giovani liguri devono accontentarsi di una vaga rassicurazione dell'assessore: «L'indennità di partecipazione da corrispondere al tirocinante è ovviamente uno dei nodi più caldi della discussione con le parti sociali che è ancora in atto, per cui al momento non é possibile fare anticipazioni sulla conclusione della discussione, ma di certo la Liguria non avrà un comportamento più penalizzante delle altre Regioni». La Repubblica degli Stagisti ha chiesto alla Cgil Liguria quali siano le diverse istanze su cui si sta battagliando e purtroppo pare che non ci siano in discussione cifre da capogiro: i sindacati starebbero insistendo per alzare a 400 euro l'indennità minima obbligatoria, mentre le associazioni datoriali vorrebbero fermarsi a 300.
Per quanto riguarda le sanzioni alle aziende o agli enti che dovessero contravvenire alla norma, sembra che la Liguria non abbia intenzione di seguire l'esempio del vicino Piemonte, che ha previsto specifiche ammende per chi violi le nuove regole sugli stage. «Le sanzioni sono definite con normativa nazionale e irrogate dal servizio ispettivo del Ministero del Lavoro. C'é l'intenzione di richiamare solo i provvedimenti sanzionatori previsti dalla normative regionali vigenti per quei soggetti promotori che sono riconosciuti tali solo in virtù di accreditamento regionale». Ma anche su questo punto la discussione con le parti sociali è ancora in atto, perché la Cgil Liguria ha fatto sapere che sta insistendo per poter introdurre misure specifiche in caso di violazione delle norma.
La Repubblica degli Stagisti ha chiesto all'assessore Vesco anche se ha disposizione dati aggiornati sulle dimensioni numeriche del “fenomeno tirocinio” in Liguria. Nel 2011, secondo i dati Excelsior Unioncamere, sono stati 7.820 gli stage attivati, solo nelle imprese private, nel territorio regionale. A questi bisogna aggiungere, secondo le stime della Repubblica degli Stagisti, almeno 4mila tirocini svolti nelle pubbliche amministrazioni e più o meno altri mille nelle associazioni non profit. Per un totale di circa 13mila stagisti: un numero non da poco, considerando che la popolazione ligure arriva solo a 1 milione e mezzo di abitanti.
L’assessore risponde che al momento non ha dati più aggiornati o più completi, anche perché non è stata ancora realizzata la banca dati telematica prevista in realtà già dalla Dgr 555/2012: la delibera di giunta dell’anno scorso indicava che sia il progetto formativo che la convenzione fossero presentati telematicamente. Ma poi, in previsione delle ulteriore modifiche da apportare per adeguare il testo alle linee guida nazionali, la Regione ha ritenuto opportuno differire l'aggiornamento del sistema informativo. «Sono al momento disponibili le analisi statistiche effettuate dalla Provincia di Genova e quelle desumibili presso l'Agenzia Liguria Lavoro dal sistema regionale delle comunicazioni obbligatorie. Per il futuro si pensa di ovviare a questa lacuna prevedendo l'obbligo del trattamento informatico dei dati», afferma Vesco. Anche per poter analizzare dati e statistiche, così come per scoprire l'ammontare dell'indennità agli stagisti, bisogna ancora attendere.


Anna Guida

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