Esplorando una professione: i primi (sicuri) passi di Roberta in Thun

Annalisa Di Palo

Annalisa Di Palo

Scritto il 27 Gen 2013 in Storie

Per raccontare «dal di dentro» l'iniziativa Bollino OK Stage, attraverso cui la Repubblica degli Stagisti incentiva le imprese a garantire ai giovani percorsi "protetti" e di qualità secondo i principi della Carta dei diritti dello stagista, la redazione raccoglie le testimonianze degli ex stagisti delle aziende che hanno aderito al Bollino. Di seguito quella di Roberta Bona, 26 anni, assunta a tempo determinato in Thun, a Bolzano.

Sono Roberta, ho 26 anni e vivo a Bronzolo, un piccolo paese nelle vicinanze di Bolzano. Ho frequentato il liceo scientifico europeo, una scuola privata salesiana, e poi mi sono
iscritta in Biotecnologie a Padova. A 18 anni però non è sempre facile decidere cosa si vuole fare "da grandi" e dopo il primo anno di studi ho capito che il mio futuro non era in laboratorio. Così nel 2006 sono passata a Lingue e letterature moderne, sempre presso lo stesso ateneo. E questa volta non me ne sono pentita. Padova poi mi è rimasta nel cuore, ci torno spesso a trovare le mie amiche. 
All'università ho partecipato ad un Erasmus di sei mesi in Germania, all'università Karls-Ruprecht di Heidelberg, non lontano dal confine con la Francia. È stata un'esperienza molto importante: ho seguito i corsi in tedesco e in inglese, con metodologie didattiche molto diverse dalle nostre, ma sono anche maturata tanto a livello personale. Consiglio a tutti di di fare un'esperienza all’estero, aiuta ad ampliare lo sguardo e a non rimanere focalizzati solo su ciò che ci circonda. Sempre in Germania, questa volta a Coblenza, ho anche fatto uno stage, presso  una struttura ospedaliera privata. Ci sono arrivata grazie a dei contatti personali: il responsabile che affiancavo è un amico di famiglia, e anche per questo, pur non ricevendo rimborso, ero ospitata gratuitamente nella sua famiglia. È stato uno stage un po' atipico, e non credo fosse rappresentativo dello "stage medio" in Germania: essendo rimasta solo un mese, l'agosto 2007, non saprei dire quale sia lì la situazione per i ragazzi [leggi il focus della Repubblica degli Stagisti]. In ospedale comunque svolgevo mansioni da segretaria: gestione della corrispondenza, fotocopie, fax, organizzazione degli appuntamenti. Più che altro è stata una buona opportunità per migliorare la lingua tedesca.
A fine 2009 ho discusso la tesi triennale e poi per un po' ho lavorato nella piccola azienda agricola di famiglia, che produce succo di mele e vino. Svolgevo attività d'ufficio, gestione dei contatti con la clientela italiana, tedesca ed inglese via e-mail e via telefono, sponsorizzazione e promozione dei prodotti, controllo contabilità. Però volevo fare esperienza in una azienda più grande, slegata dalla sfera familiare e che mi permettesse di crescere professionalmente. Quindi mi sono candidata per uno stage in Thun: una mia amica in quel periodo ci stava lavorando e me ne parlava molto bene.
Dopo qualche settimana e due colloqui, nell'ottobre 2010 ero a bordo: settore Amministrazione vendite. Nel primo periodo di stage ho contribuito all'organizzazione di un importante
progetto per la catena retail: due maxi sessioni di formazione che hanno coinvolto circa 500 persone tra personale dei punti vendita, colleghi di sede e docenti. Nonostante fossi in azienda da poco e non avessi esperienza, mi sono subito sentita parte del team. Ho anche lavorato all'organizzazione delle molte riunioni aziendali, interne ed esterne, che Thun prevede ogni anno. E ho gestito il Consumer Service, rispondendo alle segnalazioni e alle richieste dei nostri clienti. Ogni mese ricevevo un rimborso di 500 euro netti più buoni pasto, sufficienti a coprire le mie piccole spese, visto che vivo con i miei.
Finito lo stage, ad agosto 2011 Thun mi ha offerto un primo contratto annuale nell'Amministrazione vendite, che mi è stato poi rinnovato per un altro anno con la proposta di cambio reparto. Ora lavoro nell'ufficio Risorse umane e collaboro all'organizzazione e progettazione dei percorsi formativi sia per i dipendenti di sede che per il personale dei punti vendita sul territorio, con uno stipendio di 1250 euro netti al mese e straordinari pagati. È un incarico del tutto nuovo, sono solo all'inizio, ma penso che mi piacerebbe occuparmi di selezione del personale. Vedremo. Purtroppo, a differenza di Thun, le aziende disposte ad insegnare sono ben poche, è uno dei problemi principali dello stage. Però si deve sempre cercare di imparare il più possibile da questa esperienza: usciti dall’università non si sa quasi nulla del mondo del lavoro, e magari si hanno anche le idee confuse su cosa si vuole fare: lo stage può aiutare molto. Certo va scelto con cura. Per me Thun è stata decisamente un'ottima scelta!

Testimonianza raccolta da Annalisa Di Palo

Leggi qui tutte le altre testimonianze degli Stagisti col Bollino

Scopri a questo link quali sono le aziende che hanno aderito al Bollino OK Stage, sottoscrivendo la Carta dei diritti dello Stagista




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