Uno stage di sei mesi e poi un vero contratto di lavoro in Banca PSA

Marianna Lepore

Marianna Lepore

Scritto il 12 Dic 2021 in Storie

assunzione post stage Banca PSA Bollino OK Stage buone opportunità rds network storie di stage

Per raccontare «dal di dentro» l'iniziativa Bollino OK Stage, attraverso cui la Repubblica degli Stagisti incentiva le imprese a garantire ai giovani percorsi "protetti" e di qualità secondo i principi della Carta dei diritti dello stagista, la redazione raccoglie le testimonianze degli ex stagisti delle aziende che hanno aderito all'RdS network. Di seguito quella di Giulia Maiellaro, 24 anni, oggi con un contratto a tempo indeterminato in Banca PSA.

Vivo a Milano dove mi sono diplomata nel 2015 al liceo linguistico Artemisia Gentileschi. Alle superiori ho avuto la mia prima piccola esperienza di studio all’estero: ho frequentato per due settimane l’Emerald culture institut a Dublino per migliorare la conoscenza della lingua inglese. Il corso era organizzato dalla scuola e mi sembrava molto formativo. In totale pagai intorno ai mille euro; alloggiavo presso una famiglia inglese ed è un’esperienza che rifarei assolutamente!

Finito il liceo non avevo le idee ben chiare su cosa fare da grande: mi sarebbe piaciuto studiare psicologia ma anche lavorare all’interno di società finanziarie. Alla fine mi sono iscritta alla facoltà di Scienze internazionali ed istituzioni europee con ramo di commercio internazionale presso l’università Statale di Milano.

Ho sempre voluto avere una mia indipendenza economica, per questo ho cercato subito qualche lavoretto per non pesare interamente sui miei genitori e contribuire alle spese universitarie: così ho fatto la babysitter e lavorato ai seggi elettorali più volte come scrutatrice.

Nell’estate del 2018, un po’ per curiosità, ho iniziato a inviare il mio curriculum in giro: volevo capire come poteva rispondere il mondo del lavoro e fare un po’ di esperienza sul campo. Quello che studiavo sui libri non mi bastava, avevo bisogno di qualcosa che mi spronasse a proseguire il percorso iniziato.

A novembre sono stata chiamata per uno stage di sei mesi presso Aler, società che si occupa di edilizia popolare sul territorio lombardo. Dopo il colloquio per una posizione nel settore amministrativo sono stata inserita all’interno della sede di Rozzano; avevo un rimborso spese di 500 euro mensili più i ticket pranzo.

Ricevevo gli inquilini che presentavano difficoltà economiche nel far fronte alle rate degli alloggi in cui abitavano, li aiutavo dilazionando i pagamenti e creando dei piani di rientro personalizzati. E nei casi più estremi raccoglievo e analizzavo la documentazione da presentare al consiglio generale per avanzare richieste di congelamento debiti. Il rapporto con la mia tutor e i miei colleghi è sempre stato molto collaborativo, mi sono trovata bene e questa esperienza mi ha permesso di mettermi alla prova e riuscire ad affrontare la mia timidezza che è stata spesso un grande ostacolo non consentendomi di dimostrare le mie reali capacità.

È stata sicuramente un’esperienza impegnativa dal punto di vista emotivo perché ho dovuto toccare con mano certe realtà umanamente molto difficili, spesso ricevevo inquilini anziani in grande difficoltà economica, non era così semplice trovare una soluzione per poterli aiutare e trovare anche le parole giuste per confortarli. Capitava anche, però, di ricevere persone molto prepotenti ed è davanti a questa aggressività che ho dovuto tirar fuori il lato del mio carattere più solido. È stata un’esperienza importante perché man mano che affrontavo il quotidiano riuscivo a superare con disinvoltura le paure e difficoltà iniziali.  

Questo stage mi ha fatto capire che volevo continuare l’università e che la strada intrapresa degli studi internazionali mi avrebbe aperto molte porte. Finito il tirocinio ho ottenuto un rinnovo per altri sei mesi ma nel frattempo avevo continuato a mandare curriculum in giro e, proprio in quei giorni, sono stata chiamata da un’altra società finanziaria, Banca PSA Italia, che lavora a stretto contatto con i tre brand del gruppo Stellantis, Peugeot, Citroen e DS, per cui offre soluzioni finanziarie disponibili direttamente presso le concessionarie.

Mi è stato proposto uno stage di sei mesi con un rimborso spese di 750 euro per la posizione di Middle office a Milano: le mansioni proposte in fase di colloquio mi avevano incuriosita e così a maggio del 2019 ho cominciato questa nuova avventura.
All’inizio del mio stage Banca PSA mi ha offerto la possibilità di avere un quadro generale delle attività che vengono svolte all’interno di tutti gli uffici: sono stata affiancata a colleghi del settore crediti, risk, marketing, aml e vendite che mi hanno mostrato le macro attività che vengono svolte. La mia attività, dopo, si è incentrata sul controllo documentale per pratiche di immatricolazione e liquidazione di veicoli in leasing e dei finanziamenti con contatto diretto con i concessionari e con l’agenzia di pratiche auto.

La mia tutor mi ha seguita fin dall’inizio e mi ha formata a 360 gradi per poter svolgere le attività che poi mi sono state assegnate. Ricordo il mio primo giorno di stage:
nonostante non fosse la mia prima esperienza di lavoro... ero tesissima! Era un ambiente completamente diverso dal precedente e le sensazioni molto positive e calorose che ho provato quando ho conosciuto i miei colleghi sono rimaste tali. C’è sempre stato un rapporto molto stretto con la mia tutor e gli altri membri del team, soprattutto con la mia responsabile, molto severa ed esigente, grazie alla quale sono cresciuta e ho compreso le mie capacità.

Terminati i sei mesi di stage ho firmato il rinnovo per altri sei, quindi sulla carta fino a maggio 2020, ma dopo qualche giorno ecco che a dicembre 2019 il mio tirocinio si è trasformato in un vero contratto di lavoro: nello specifico, un contratto di somministrazione a tempo determinato di un anno – sempre come middle office all’interno dello stesso team e con una retribuzione di circa 25mila euro lordi. È stata una sorpresa, non me lo aspettavo assolutamente: la mia responsabile mi ha convocata e mi ha comunicato questa bella notizia.

Allo scadere del contratto, e siamo arrivati a questo punto ai primi di dicembre del 2020, ho avuto un altro rinnovo di sei mesi, fino a giugno 2021. Poco prima del termine, però, la mia responsabile ha fatto il mio nome per una posizione lavorativa diversa sempre all’interno del gruppo e così ad aprile di quest’anno il mio contratto di somministrazione è diventato un tempo indeterminato presso PSA Renting Italia nella posizione di Customer Care Specialist e anche la mia retribuzione è aumentata arrivando a circa 26mila – 27mila euro l’anno, a seconda degli incentivi.

Oggi mi occupo dei contratti di noleggio sempre per i marchi Peugeot, Citroen, Ds, delle pratiche di sinistro in cui vengono coinvolte le nostre vetture, gestisco i clienti telefonicamente, trasmetto la documentazione alla compagnia assicurativa e sono in contatto con le carrozzerie per la riparazione dei veicoli sinistrati. Inoltre soprattutto nel fine mese – periodo in cui l’attività di immatricolazioni e liquidazioni è molto concentrata – supporto i miei colleghi e questo mi permette di poter mantenere le competenze acquisite durante i mesi di stage.

Il passaggio alla mia nuova attività in PSA Renting è avvenuto in modalità smart working durante la pandemia mondiale, un contratto che mai mi sarei aspettata di poter avere proprio per tutte le difficoltà che il periodo in questione ha creato. Sono stata molto fortunata anche perché oggi molto spesso i ragazzi giovani che percorrono i primi passi nel mondo del lavoro non hanno una continuità all’interno delle stesse aziende e per diversi anni gli vengono proposti solamente tirocini, molto spesso senza alcun rimborso. La tecnologia ha aiutato molto in questo caso anche nel mio inserimento all’interno del nuovo gruppo di lavoro: giornalmente abbiamo riunioni per poterci coordinare e affrontare le varie problematiche che si presentano, scambiare le nostre idee per migliorare il risultato a cui miriamo.

Credo che lo smart working abbia aspetti positivi per quanto riguarda il recupero dei tempi di viaggio e anche per lo studio, per chi come me sta terminando il suo percorso universitario. Non ho, infatti, ancora conseguito la laurea triennale, dovendo conciliare i tempi studio con quelli del lavoro, ma sto portando a termine il mio percorso con un’iscrizione part time. Ci sono però anche aspetti negativi nello smart working: il contatto con i colleghi – e non solo del proprio team! – è fondamentale per crescere. La carriera non è solo formata dalle mansioni da svolgere e ruoli da ricoprire, ma anche di percorsi personali interiori. Oggi lavoriamo prevalentemente in smart working e abbiamo la possibilità di tornare qualche giorno in sede su scelta volontaria.

Un aspetto interessante del lavoro in Banca PSA è la possibilità data ai dipendenti di effettuare una job rotation all’interno dei vari uffici per conoscere l’attività svolta e, nel caso fosse di interesse,  al momento del colloquio di sviluppo che si tiene annualmente con il responsabile segnalare una richiesta di spostamento per la crescita professionale e personale.

In futuro mi aspetto di approfondire la conoscenza di altri settori all’interno dell’azienda più inerenti al mio percorso di studi. Mi incuriosiscono in particolare l’area delle risorse umane come gestione e reclutamento del personale e l’ambito dei rischi con tutte le varie analisi e reportistiche volte a controllare l’andamento della società.

Le mie scelte di vita oggi mi hanno portato a ottenere un contratto stabile in età così giovane e a superare tanti limiti, credendo in me stessa. Ammetto che non è facile lavorare e al tempo stesso studiare, serve molta determinazione e forza di volontà, ma questa decisione la riprenderei altre mille volte perché oggi sono diventata la persona che sono grazie al percorso che ho fatto. Attualmente vivo ancora con i miei genitori, la mia esclation lavorativa è stata così rapida che quasi non me ne rendo ancora conto! Questa stabilità economica mi permetterà sicuramente in un futuro anche non lontano di programmare la mia vita in modo diverso.

Credo che sia molto interessante il lavoro che fa la Repubblica degli Stagisti, diffondendo le storie di chi si è già affacciato al mondo del lavoro e vedendo come si è evoluto tutto il percorso all’interno dell’azienda. È un supporto fondamentale per aiutare i ragazzi a comprendere come muovere i primi passi. Anche perché nel mondo degli stage in Italia restano due problemi: il rimborso spese molto basso e l’incertezza di non avere un contratto alla fine. In questo senso io sono stata molto fortunata in Banca PSA, sia per il rimborso spese avuto durante il periodo di tirocinio sia per aver avuto la possibilità di una continuità contrattuale all’interno della stessa azienda.

Testimonianza raccolta da Marianna Lepore

Community