Il Politecnico lancia CupCake, la ricetta per le start-up creative

Riccardo Saporiti

Riccardo Saporiti

Scritto il 25 Set 2013 in Approfondimenti

Prendere 16 tra i migliori talenti creativi in circolazione, aggiungere competenze imprenditoriali, mescolare con un'esperienza in un incubatore all'estero per tre mesi, servire alla prossima edizione del Salone del Mobile di Milano. È questa la “ricetta” di “CupCake – Creativity and design for new markets and new needs”, un progetto lanciato dalla Fondazione Politecnico di Milano in collaborazione con la Regione Lombardia.
stage lavoro«In molti casi i designer ed i creativi non hanno un'ambizione imprenditoriale, preferiscono lavorare su commessa, per conto di altri», spiega Domenico Pannofino, responsabile del progetto per conto della Fondazione, «la nostra volontà di attrarre questo tipo di competenze è molto forte». Al punto che «è nostro interesse che queste idee imprenditoriali si traducano in vere e proprie start-up». Alle quali PoliHub, l'acceleratore d'impresa del Politecnico, guarderà con grande interesse. «L'incubazione non sarà automatica, ma sarà riconosciuto un vantaggio a queste realtà» nella selezione delle candidature per l'ingresso all'interno della struttura guidata dal professor Andrea Rangone.
«Di solito lavoriamo con persone che portano avanti progetti ad alto contenuto tecnologico, ora vogliamo far entrare nella nostra realtà anche dei soggetti con delle abilità e delle competenze creative», prosegue Pannofino. Eppure la selezione per entrare in Polihub è sempre stata molto dura. Ma sono proprio le caratteristiche richieste a chi partecipa a “CupCake” che potrebbero favorire l'ingresso all'interno dell'incubatore...
Non tanto per i requisiti per l'iscrizione, aperta a disoccupati e inoccupati in possesso di laurea di primo livello, residenti o domiciliati in Lombardia ed iscritti ad un Centro per l'Impiego, con un livello di conoscenza dell'inglese non inferiore al livello B1 del Cefr. Quanto perché uno degli elementi che sarà preso in considerazione nella scelta dei 16 partecipanti è proprio il loro respiro internazionale, la loro capacità di essere «adattabili e replicabili in diversi contesti», come si legge nel bando del concorso.
Ovvero di offrire risposte a nuovi mercati, come quelli dei paesi Brics, incontrare nuovi target ed aprire a livello internazionale nuovi spazi di business. L'obiettivo finale è quello di aiutare queste start-up ad inserirsi nel meccanismo delle esportazioni verso i cosiddetti mercati in rapida crescita, un giro d'affari che il Sole24Ore ha stimato nel 2011 in qualcosa come 9,8 miliardi di dollari. «PoliHub si focalizza tendenzialmente su iniziative imprenditoriali ambiziose e con alto potenziale di crescita. Da questo punto di vista, è fondamentale avere un orizzonte internazionale».
Non è tutto. Perché se i rami di queste nuove aziende saranno proiettate al di là dell'oceano o comunque in un altro continente, le radici dovranno essere ben salde in Lombardia, che dovrà rimanere la sede operativa delle start-up. «Se i progetti manifesteranno un certo tipo di connessione con il tessuto produttivo regionale saranno selezionati».
Le idee, che potranno spaziare in ambiti che vanno dalla comunicazione al design, dalla moda al digitale, dovranno essere presentate compilando un modulo on-line sul sito di “CupCake” entro le 24 del 10 ottobre. Tra tutti i candidati ne verranno selezionati 25, che svolgeranno un colloquio con il personale della Fondazione tra il 21 ed il 25 ottobre.
Sulla base di questi incontri saranno scelti i 16 che tra novembre e febbraio svolgeranno uno stage all'interno di un incubatore di imprese creative in un Paese europeo. Il progetto coprirà le spese di viaggio, di alloggio, di trasporto e assicurative. E fornirà un contributo di 9 euro al giorno per il vitto. Sia durante il periodo all'estero che una volta rientrati in Italia, gli startupper saranno seguiti da due tutor: uno è un membro dello staff di PoliHub, che li seguirà sotto il profilo della definizione degli aspetti industriali e commerciali, l'altro fa parte del Dipartimento di Design del Politecnico e si occuperà degli elementi legati strettamente al prodotto.
Tra marzo ed aprile queste due figure lavoreranno con i 16 vincitori per finalizzare i prototipi e prepararli ad un evento di presentazione di fronte a imprenditori e potenziali investitori che si svolgerà nell'ambito del Salone del Mobile di Milano. Una vetrina, appunto, internazionale per 16 start-up creative chiamate a conquistarsi una fetta di mercato.

Riccardo Saporiti
startupper@repubblicadeglistagisti.it

Vuoi conoscere altre iniziative milanesi legate alle start-up? Leggi anche:
- Milano e la Lombardia, terreno fertile per le start-up
- Milano capitale delle start-up grazie a Polihub e Tag Milano
- A Milano 600mila euro per permettere alle start-up di "FareImpresaDigitale"

Vuoi conoscere le storie di alcune di start-up? Leggi anche:
- Micro4You, la start-up che aiuta le api. E le opere d'arte
Appeatit, la start-up che rende il pranzo una vera pausa
Tacatì, la start-up che porta l'e-commerce a chilometro zero
Da Singapore a Milano, la start-up che fa le scarpe al mercato
- Recuperano metalli in modo economico ed ecologico: e vincono il premio Marzotto
- Startupper, nuova rubrica della Repubblica degli Stagisti dedicata ai giovani che creano impresa

Community