Confindustria a Varese finanzia 50 stage: «Puntiamo al 100% di assunzioni»

Riccardo Saporiti

Riccardo Saporiti

Scritto il 28 Mar 2012 in Notizie

L'Unione industriali della provincia di Varese lancia What's next?, un progetto che prevede l'attivazione di 50 stage trimestrali nelle aziende associate.Stagisti Tirocini che Univa punta a trasformare tutti in veri e propri posti di lavoro.
Traguardo ambizioso, dunque, quello posto da Giovanni Brugnoli [nella foto], presidente dell'associazione di categoria del varesotto. 42enne originario di Busto Arsizio, titolare di un'impresa tessile attiva nel settore dello sport e dell'arredamento, Bugnoli è stato eletto alla guida degli industriali varesini nel maggio scorso, dopo essere stato per quattro anni vicepresidente. Nel suo curriculum c'è anche la presidenza dei giovani imprenditori di Confindustria Lombardia. «Noi puntiamo al 100%, a dare un lavoro a tutti e 50 gli stagisti. Questo è l'obiettivo e su questo stiamo lavorando, contiamo di riuscirci o quantomeno di avvicinarci il più possibile alla meta». Tanto ottimismo si basa sul fatto che «le stesse imprese che hanno aderito al progetto lo hanno fatto proprio con l'intenzione di avviare degli stage con la prospettiva di incrementare il proprio organico».
Per questo progetto l'Unione industriali ha stanziato 100mila euro: l'obiettivo è quello di garantire 50 borse lavoro trimestrali, con un rimborso di 500 euro mensili per ogni tirocinante. In totale gli emolumenti per gli stagisti costeranno ad Univa 75mila euro. Gli altri 25mila - ben un quarto dello stanziamento totale - serviranno per pagare la promozione e l'attivazione dei tirocini: ma dato che
l'associazione di categoria per legge non può far incontrare domanda e offerta, ha dovuto appoggiarsi a 4stars. Questa realtà, che sul proprio sito si definisce  «società senza scopo di lucro», svolgerà dunque il ruolo di soggetto promotore. Quando la Repubblica degli Stagisti ha chiesto agli industriali quanti di questi 25mila euro andranno all'agenzia e quanti a coprire le altre spese promozionali, la risposta è stata però evasiva: «Si tratta di un contratto tra privati». È stata poi 4stars a confermare che tutti i 25mila euro andranno a lei: la presidente Chiara Grosso ha infatti spiegato che la cifra rappresenta «un forfait che ci permette di sostenere Univa nella realizzazione di tutte le fasi del progetto, dalla ideazione e progettazione, alla comunicazione, reclutamento, selezione, informazione, pratiche stage in tutte le loro fasi, monitoraggio, sostituzioni e adempimenti amministrativi».
StagistiOra, perché Univa ha scelto di appoggiarsi ad una realtà privata invece di coinvolgere i nove centri per l'impiego attivi sul territorio provinciale? Ragioni operative, spiegano dall'associazione: i cpi non offrirebbero la possibilità di assessment di gruppo e di colloqui individuali preliminari, elementi alla base del processo di selezione dei candidati previsto nel bando. Servizi che invece 4stars è in grado di erogare. L'agenzia si occuperà infatti di tutti gli aspetti relativi alla selezione: sceglierà dunque direttamente le persone da inviare nelle aziende, che non si vedranno sottoporre una rosa di candidati tra i quali scegliere il tirocinante, ma accoglieranno "a scatola chiusa" lo stagista scelto per loro dall'agenzia.
All'iniziativa, che non ha un termine preciso di chiusura ma scadrà non appena verranno attivati tutti i progetti, possono prendere parte esclusivamente i disoccupati e gli inoccupati residenti in provincia di Varese. È previsto un limite di età di 25 anni per i diplomati, che sale a 28 per i laureati. Le figure richieste sono ragionieri, periti tecnici, meccanici e chimici, così come laureati in economia, marketing, scienze della comunicazione, chimica, ingegneria gestionale, meccanica ed elettronica.
Quali sono però le attività che potranno essere svolte nell'ambito di What's next? Il progetto è suddiviso in cinque i settori di impresa, per ognuno dei quali sono previste dieci borse. Il primo è quello commerciale, con particolare riferimento all'analisi del mercato e all'avvio di progetti di e-marketing. C'è poi la sezione amministrativa, che impiegherà i tirocinanti nella contabilità generale, e quella logistica, che coinvolgerà i giovani nella gestione dei magazzini e nei rapporti con i fornitori. I dieci progetti legati all'assistenza tecnica impegneranno gli stagisti nel collaudo di macchinari utensili. L'ultimo ambito è quello della progettazione, nel settore della lavorazione di plastica e metallo, che accompagnerà il tirocinante dalla fase di ricerca fino a quella dello sviluppo del prodotto. In totale, sono 42 le aziende coinvolte,
tutte sono associate Univa: alcune attiveranno più di un tirocinio.Ogni progetto prevede una borsa mensile di 500 euro: la prima tranche verrà erogata al termine dei primi due mesi di tirocinio. Ma è bene sapere che in caso di conclusione del rapporto prima di questa scadenza l'emolumento scomparirà. Per quale motivo? «Vogliamo evitare l'abbandono del primo mese», spiega Brugnoli. «L'obiettivo è quello di affrontare un periodo di formazione di tre mesi, durante il quale l'azienda si mette a disposizione degli stagisti per insegnare loro il lavoro». Per questo, lasciare prima dei sessanta giorni «sarebbe un danno per l'azienda, ma anche per quei ragazzi che non hanno superato la selezione», rimanendo esclusi dai tirocini. Questi ultimi, in caso di abbandono prima dei due mesi, verrebbero ripescati. E proprio grazie al "risparmio" della borsa di chi ha abbandonato potrebbero usufruire di un tirocinio trimestrale con rimborso spese pieno.
La candidatura può essere effettuata solo via Internet, collegandosi al sito di 4stars, compilando la modulistica e allegando una copia del curriculum. Dopo aver verificato i profili dei candidati, l'agenzia svolgerà dei colloqui con quelli papabili, quindi proporrà ai selezionati l'attivazione del tirocinio. Con l'auspicio che l'ottimismo di Brugnoli possa tradursi in realtà, trasformando i 50 stage in altrettanti posti di lavoro.

Riccardo Saporiti

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