Regione Puglia, tirocini pagati e incentivi all'assunzione: in chiusura il bando per le aziende. E nel 2012 sarà la volta dei ragazzi

Annalisa Di Palo

Annalisa Di Palo

Scritto il 19 Dic 2011 in Notizie

Stage in azienda pagati fino a 800 euro al mese e incentivi all'assunzione a tempo indeterminato. È la nuova doppia linea di azione da poco avviata dalla Regione Puglia per contrastare la disoccupazione giovanile nel suo territorio e rivitalizzare le imprese locali con nuove leve. Per il momento per i ragazzi pugliesi si tratta di un pre allerta: il bando, che scade a fine anno, riguarda solo gli aspiranti soggetti promotori, le aziende; ma subito dopo verrà pubblicato quello per gli aspiranti stagisti, e potranno partire le candidature.
L'intervento, uno dei 43 previsti dal Piano straordinario per il Lavoro lanciato lo scorso maggio, è pensato per tutti i disoccupati e inoccupati della Puglia (è richiesta la residenza in regione da almeno due anni) che abbiano almeno finito gli studi superiori. E proprio il grado di istruzione determina il limite d'età; ce ne sono due: 25 anni per i diplomati, 29 anni per i laureati. E in accordo con la riforma estiva dello stage, se i titoli sono stati conseguiti da più di un anno dall'attivazione del percorso, non si chiude alcuna porta: basterà una certificazione di disoccupazione o inoccupazione da parte del centro per l'impiego locale  e ci si potrà candidare ugualmente.
Le direttrici di azione sono due, dunque, e funzionano in sequenza: prima una, poi l'altra. Il primo passo è l'attivazione di tirocini formativi, che attinge a un budget di 5milioni di euro provenienti per il 50% dal Fondo sociale europeo, per il 40% dal fondo nazionale di rotazione (di cui è titolare il ministero del Tesoro) e per il 10% dal bilancio regionale. Il numero di percorsi verrà definito dopo il 31 dicembre, una volta elaborate le richieste delle aziende; di certo per il momento c'è che avranno una durata massima di sei mesi (elevati a dodici per disabili e appartenenti a categorie svantaggiate) e dovranno rispettare un range orario settimanale che oscilla tra un minimo di 30 e un massimo di 40 ore - si tratta quindi sostanzialmente di tirocini full time. Per ogni ora di frequenza allo stagista vengono versati 5 euro, fino appunto ad un massimo di 200 euro a settimana e 800 al mese; spesa che viene divisa a metà tra Regione Puglia (che versa la "sua" quota ogni tre mesi - si tratta in realtà di soldi in piccola parte suoi e in gran parte comunitari o statali) e soggetto ospitante (che si regola autonomamente, e paga anche l'assicurazione).
Ma in quali aziende andranno a finire i ragazzi? Il bando è aperto a tutte le imprese che sul suolo pugliese hanno sede legale o
operativa, ma rimangono fuori quelle in difficoltà economica e quelle attive in settori produttivi -  agricolo, carbonifero, siderurgico, delle costruzioni - in cui l'impiego di stagisti ha raramente come fine la formazione. Proprio al soggetto ospitante spetta la stesura del progetto formativo, validato dalle controparti sindacali, che è parte integrante del dossier di candidatura e che anzi rappresenta per il Servizio politiche per il lavoro [a fianco, l'assessore al welfare Elena Gentile] il principale strumento di selezione: una volta accertato il possesso dei requisiti minimi, la graduatoria finale delle imprese vincitrici (attesa per fine gennaio 2012) sarà stilata in base alla qualità di ciascun progetto: chiarezza, completezza, coerenza interna e con gli obiettivi dell'avviso.
E si pensa anche al dopo stage: scaduti i sei o i dodici mesi la Regione ha a disposizione 10milioni di euro per "premiare"
le aziende che assumono i ragazzi a tempo indeterminato, su suolo pugliese, pagando per un anno metà del costo salariale lordo (cioè stipendio più contributi). L'assunzione però deve avvenire a ridosso della fine del tirocinio, entro 20 giorni, e prevedere almeno 24 ore settimanali di lavoro, oltre che una qualifica idonea si intende. Le regole di accesso agli incentivi sono state pensate per evitare che un'azienda che ha accolto 5-6 stagisti e ne assume solamente uno possa godere del contributo regionale: per riceverlo, si deve invece dimostrare di contrattualizzare almeno la metà degli stagisti avviati con questo bando - la proporzione non si applica quindi alla totalità di quelli presenti in azienda. Si pone però un problema frequente: come interpretare quell'«almeno»? Cosa succede cioè se gli stagisti che aspirano all'assunzione sono un numero dispari, poniamo sette? Gli incentivi si applicano a tre o a quattro stagisti? La responsabile del procedimento Elena Pietanza chiarisce che l'arrotondamento va applicato per difetto e quindi nell'esempio considerato è sufficiente che l'azienda assuma tre tirocinanti per beneficiare del sostegno regionale.
L'iniziativa, fin qui e sulla carta, sembra lodevole. Ai disoccupati pugliesi non rimane che attendere l'anno nuovo per consultare il bando ad hoc per loro; e anche la lista della aziende vincitrici, per farsi un'idea più concreta delle possibilità di tirocinio - e magari di assunzione. La Repubblica degli Stagisti attende con loro.

Annalisa Di Palo

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