Soufiane «cammina veloce»: a 25 anni grazie al lavoro in Everis mantiene la famiglia

Annalisa Di Palo

Annalisa Di Palo

Scritto il 08 Feb 2015 in Storie

buone opportunità Everis storie di stage

“Oggi riesco a mantenermi da solo in una città non proprio economica come Milano, condividendo un piccolo appartamento a Lambrate con altre due persone. Anzi sono io che per quello che posso aiuto i miei genitori, essendo l'unico che lavora in famiglia. Non potrei che dirmi soddisfatto e gratificato”

Per raccontare «dal di dentro» l'iniziativa Bollino OK Stage, attraverso cui la Repubblica degli Stagisti incentiva le imprese a garantire ai giovani percorsi "protetti" e di qualità secondo i principi della Carta dei diritti dello stagista, la redazione raccoglie le testimonianze degli ex stagisti delle aziende che hanno aderito all'RdS network. Di seguito quella di un 25enne di origini marocchine assunto a tempo indeterminato in Everis, Benali Soufiane (dall'arabo, significa
«colui che cammina rapidamente»)

Sono nato a Casablanca nel 1990. In Marocco ci sono rimasto fino ai 13 anni, poi nell'agosto 2003 mi sono trasferito in Italia, nel Comune di Campagna, in provincia di Salerno, per ricongiungimento familiare: mio padre si era trasferito in Italia per lavoro già molti anni prima. Quell'autunno, dopo un piccolo test di competenze - ovviamente non linguistiche - sono stato ammesso alla  terza media. Ricordo bene quel periodo, è stata abbastanza dura, anche perché in italiano sapevo solo contare da uno a venti. La dirigente della scuola però mi ha facilitato il processo di integrazione mettendomi a disposizione una professoressa di francese e autorizzando la presenza, una volta a settimana per due ore, di una ragazza che studiava arabo all'Orientale di Napoli, entrambe per aiutarmi a imparare l'italiano. Per il primo anno di scuola l'obiettivo era quello.

L'anno successivo poi mi sono iscritto all'istituto tecnico commerciale, corso programmatori, ed è stata questa la scelta che ha influenzato di più il mio futuro. Convinto di proseguire sulla stessa strada infatti, dopo le superiori nel 2009 mi sono iscritto all'allora facoltà di Informatica dell'università di Salerno, che dal mio punto di vista è anche una delle migliori in Italia. Io perlomeno mi sono trovato molto bene: i professori sono molto preparati, la facoltà è gestita bene e sento da altre persone che è sempre in miglioramento dal punto di vista organizzativo. Ho solo avuto un po' di difficoltà a fare il pendolare, visto che la zona in cui abitavo non era collegata bene con Fisciano, dove ha sede la facoltà.

Mi sono laureato a luglio 2013 con una tesi sperimentale, sviluppando una piattaforma web per la provincia di Salerno per il censimento dei loro
archivi amministrativi. Qualche tempo prima però avevo già partecipato ad un placement day organizzato dall’università, in cui avevo lasciato il curriculum a tre aziende, tra cui Everis, che a Milano si occupa di consulenza per aziende di svariati settori: finanza, energia, telecomunicazioni, pubblica amministrazione, sanità… La recuiter mi aveva fissato un appuntamento telefonico per una settimana dopo la data di laurea e, puntuale come un orologio, è arrivata la chiamata.  Sono stato invitato quindi in sede per le selezioni, insieme ad altri candidati.

Per prima cosa abbiamo affrontato il test d'inglese, poi ci è stata fatta una panoramica dell'azienda e ci ha illustrato in dettaglio l'offerta di stage: mansioni, rimborso, durata... Per quanti avevano superato il test - tra cui me - c'è stato il colloquio tecnico con un manager, poi subito un altro colloquio di lingua, francese questa volta. Il tutto si è concluso con la promessa di un feedback di lì a una settimana. Di nuovo, i tempi sono stati rispettati alla perfezione e a inizio ottobre ho ricevuto la bella notizia: avevo passato le selezioni. Quindi ho fatto le valigie e sono partito per Milano. Anche le altre due aziende incontrate durante il placement day nel frattempo mi avevano proposto degli stage, uno a Napoli e uno a  Milano, ma la serietà di Everis e il profilo internazionale dei suoi clienti vincevano di gran lunga sulle altre.

Ho iniziato il mio stage nella sede di Milano a novembre 2013, iniziando a lavorare su un progetto aziendale studiato per una multinazionale del settore farmaceuticao: fornivo assistenza IT per la loro sede italiana e poi, viste le mie conoscenze linguistiche, per quella francese. Si trattava di uno stage pagato 750 euro al mese più buoni pasto, della durata di sei mesi, ma non c'è stato nemmeno modo di finirlo, perché ad aprile - e cioè dopo cinque mesi da stagista - mi è stato offerto un contratto a tempo indeterminato con una retribuzione annua lorda di 21.600 euro. Oggi riesco a mantenermi da solo in una città non proprio economica come Milano, condividendo un piccolo appartamento a Lambrate con altre due persone. Anzi sono io che per quello che posso aiuto i miei genitori, essendo l'unico che lavora in famiglia. Non potrei che dirmi soddisfatto e gratificato.

Testimonianza raccolta da Annalisa Di Palo

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