Quando i conti tornano: dal tirocinio universitario al tempo indeterminato in Leroy Merlin

Annalisa Di Palo

Annalisa Di Palo

Scritto il 14 Set 2013 in Storie

Per raccontare «dal di dentro» l'iniziativa Bollino OK Stage, attraverso cui la Repubblica degli Stagisti incentiva le imprese a garantire ai giovani percorsi "protetti" e di qualità secondo i principi della Carta dei diritti dello stagista, la redazione raccoglie le testimonianze degli ex stagisti delle aziende che hanno aderito al Bollino. Di seguito quella di Massimiliano Meuli, 29 anni, assunto a tempo indeterminato nel controllo gestione di Leroy Merlin a San Giovanni Lupatoto, vicino Verona.   

Sono nato nel 1984 a Taranto, dove mi sono diplomato ragioniere programmatore. Dopo le superiori poi, a settembre 2003, mi son
o iscritto ad Economia a Lecce, scegliendo l'indirizzo Management aziendale; corso che ho terminato a marzo 2007. Volevo continuare con la specialistica, ma l'università del Salento non mi convinceva più, le materie non mi piacevano, e avendo un fratello che all'epoca già lavorava a Milano - nessuno dei due ha ricalcato le orme famigliari: mio padre ha due negozi di calzature a Taranto - ho optato per la facoltà di Economia della Cattolica, che aveva corsi molto più interessanti per me. E con il senno di poi penso di aver fatto la scelta giusta.
L'autunno successivo alla laurea triennale ho quindi iniziato a frequentare i corsi del curriculum Management per l'impresa, conseguendo poi la laurea biennale a dicembre 2009. Ho optato per una tesi sperimentale - che per altro dà diritto a qualche punto in più: io alla fine mi sono laureato con 98/110 - adempiendo nel frattempo all'obbligo, previsto dal piano di studi della specialistica, di svolgere un tirocinio, che era comunque un'esperienza che mi premeva fare per affacciarmi al mondo del lavoro e avere finalmente un riscontro pratico di quanto studiato in cinque anni. Sondando la disponibilità di varie aziende, mi sono imbattuto in un annuncio Leroy Merlin per uno stage di sei mesi, pagato, nel controllo di gestione; e ho inviato il mio curriculum per mail. Dopo non molto sono stato contattato telefonicamente e sono stato invitato al primo colloquio di selezione, a cui è seguito un secondo, entrambi superati.  Le condizioni dello stage, soprattutto in merito a rimborso e possibilità di assunzione, sono state chiare fin da subito: come stagista avevo  diritto a 500 euro netti mensili più ticket pranzo, e i sei mesi di formazione non erano strettamente finalizzati all'assunzione.
Ho iniziato a luglio 2009, quando mancava qualche mese alla laurea specialistica, e mi sono occupato principalmente di reportistica e dell'aggiornamento di
tutti i file usati dai negozi Leroy Merlin per analizzare l'andamento commerciale dei vari reparti. Verso l'ultimo mese di stage, proprio a ridosso della discussione della tesi, con mia grande gioia si è iniziato a parlare di una possibile assunzione e poi... il possibile è diventato reale: il gennaio successivo, concluso il progetto formativo, mi è stato proposto di rimanere in azienda come allievo capo settore Commercio, con un contratto a tempo determinato di 18 mesi e uno stipendio di circa 1600 euro lordi. Ho quindi iniziato a "farmi le ossa", stavolta da dipendente, nei negozi di Pantigliate, Assago e Rozzano, tutti nella periferia milanese, e ad agosto del 2010 sono stato trasferito nel negozio di Verona con nomina di Controllo di gestione negozio e un contratto a tempo indeterminato che prevede uno stipendio lordo annuale di 33.600 euro. Una cifra che mi permette di vivere solo e in maniera del tutto indipendente. Fortunatamente Verona è anche una città meno cara e più vivibile di Milano, dove tutto è più a portata di mano - ma della Milano da studente universitario ho comunque bellissimi ricordi. Ora quindi sono responsabile della gestione amministrativa e fiscale del negozio e gestisco il suo conto economico nelle varie fasce temporali di interesse: scenari di actual, forecast e piano a 3 e 5 anni.
Non c'è che dire: in Leroy Merlin ho trovato una realtà diversa da quella a cui hanno abituato noi giovani e mi sento molto fortunato; la maggior parte degli stage servono solo alle aziende per spendere meno in costo del lavoro. Il mio invece è stato una porta di ingresso in una realtà in cui non solo mi trovo bene, ma dove sono sicuro di poter soddisfare le mie aspirazioni professionali.

Testimonianza raccolta da Annalisa Di Palo

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Scopri a questo link quali sono le aziende che hanno aderito al Bollino OK Stage, sottoscrivendo la Carta dei diritti dello Stagista

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