«Non più solo stagista, in Carglass finalmente sono cresciuta»: la storia di Alessandra

Annalisa Di Palo

Annalisa Di Palo

Scritto il 22 Nov 2014 in Storie

Per raccontare «dal di dentro» l'iniziativa Bollino OK Stage, attraverso cui la Repubblica degli Stagisti incentiva le imprese a garantire ai giovani percorsi "protetti" e di qualità secondo i principi della Carta dei diritti dello stagista, la redazione raccoglie le testimonianze degli ex stagisti delle aziende che hanno aderito all'RdS network. Di seguito quella di Alessandra Burro, 27 anni, oggi assunta a tempo determinato nelle Risorse umane di Carglass, a Milano. 

Ho 27 anni e sono di Milano. Qui ho frequentato l'istituto tecnico professionale e, nonostante fossi una buona studentessa, dopo il diploma ho preferito cercare subito un lavoro. Ho iniziato nel contact center di Xelion Banca, come assistente telefonico ai promotori finanziari. L'ingresso in un contesto bancario è stato fin da subito affascinante, sia per la conoscenza del mondo finanziario e sia per la retribuzione, che era piuttosto elevata, circa 1.450 euro al mese. Dopo qualche tempo poi sono stata scelta per dare supporto all’ufficio Risorse umane, dove ho iniziato a occuparmi dell’inserimento delle schede anagrafiche dei neo assunti nel gestionale dell’azienda. E dove ho scoperto quanto il mondo HR fosse per me interessante e stimolante.

Ha iniziato così a prendere forma l'idea di ricominciare a studiare, per completare la mia formazione e poter aspirare ad una carriera professionale più ambiziosa. A ottobre 2008 quindi mi sono iscritta al corso di laurea in Organizzazione e risorse umane alla Statale di Milano, intervallando costantemente gli studi con diversi lavori a breve termine - addetta call center, commessa, addetta alle pulizie, babysitter - per riuscire a cavarmela economicamente senza pesare sulla mia famiglia. A dicembre 2011 finalmente ho finito gli studi universitari, in corso e con voto 95/110. Ho iniziato a cercare un impiego nell’ambito HR rispondendo ad annunci di lavoro on line e portando di persona il mio curriculum alle agenzie interinali di Milano e hinterland. La ricerca sembrava non dare frutti quando un giorno ecco arrivare una telefonata inaspettata: Everis Italia, gruppo multinazionale di consulenza IT [tra le aziende aderenti al circuito  circuito Ok Stage, ndr], stava cercando un HR Recruiter Junior: avevano ricevuto i miei riferimenti dall'università e mi offrivano uno stage di sei mesi, che accettai di buon grado

In Everis sono stata inserita nell'ufficio Risorse umane con altre tre colleghe: due si occupavano della parte amministrativa e di formazione e l'altra della selezione. Il mio ruolo era quello di supportare quest’ultima nella ricerca di profili IT neolaureati. Tenevo i contatti con le università e convocavo i candidati agli assessment di gruppo. Il rapporto con le mie colleghe e il mio tutor era bellissimo, la mia tutor mi ha trasmesso la sua passione per questo lavoro e lo stage era ben ricompensato, 750 euro netti al mesi più ticket pasto. Lo stage però non era finalizzato all'inserimento in azienda e qualche settimana prima della fine mi sono riattivata nella ricerca di lavoro rispondendo ad annunci on line e annunci pubblicati sulla bacheca dell'università.

A fine luglio sono stata contattata dall’agenzia per il lavoro Gi Group e ho sostenuto tre colloqui che, ad agosto 2012, mi hanno portato al mio secondo stage, anch'esso non finalizzato all'assunzione. Questa esperienza è stata per me una grande palestra, dove ho dovuto affrontare molte difficoltà, ma dalla quale ho ricevuto anche molte soddisfazioni. Per sei mesi ho supportato la Recruiter Senior di filiale nella pubblicazione degli annunci, nella convocazione dei candidati e nei colloqui di selezione, all’inizio in affiancamento e, in seguito in autonomia.  Il tutto con un rimborso di 400 euro mensili e buoni pasto. Al termine dello stage, mi sono dedicata ancora una volta alla ricerca di un'occupazione, rendendomi conto che uno dei requisiti fondamentali richiesti dalle aziende era la conoscenza della lingua inglese. A quel punto mi sono posta un nuovo obiettivo: se entro qualche tempo non avessi trovato lavoro nell'ambito delle  risorse umane, sarei partita per l'Inghilterra per migliorare il mio inglese.

Grazie alle referenze della mia ex tutor di Gi Group però ho subito trovato lavoro nell'ufficio Amministrazione del personale di Carglass, multinazionale leader nel settore riparazione e sostituzione vetri auto, dove per due mesi ho gestito l'archivio cartaceo di tutti i dipendenti dell'azienda, circa 950. Nonostante questa mansione si discostasse dalla mia formazione e dagli stage precedentemente svolti, non volevo rimanere a casa senza lavoro e volevo mettere da parte qualche risparmio per potermi permettere il viaggio studio in Inghilterra. Prima della scadenza del contratto, a fine maggio 2013, mi è stato proposto di iniziare uno stage a partire da settembre nell'ufficio Selezione, formazione e sviluppo. Ero molto contenta! Potevo continuare il mio percorso professionale nelle risorse umane e allo stesso tempo andare in Inghilterra due mesi, imparare la lingua, tornare e avere di nuovo un lavoro.

Dopo l'estate 2013 inizia quindi la mia vera esperienza di lavoro nell’ambito HR di Carglass, prima con uno stage semestrale con un rimborso di 800 euro mensili più buoni pasto da 10,66 euro, poi con un contratto a tempo determinato di un anno con uno stipendio di quasi 1100 euro netti al mese. Questa per me è stata finora l'esperienza professionale più significativa, la più importante in assoluto, la prima in cui mi è stato concesso di crescere sotto il profilo lavorativo, di non essere più considerata come una stagista e di imparare a svolgere nuove mansioni, oltre alla selezione, che rimane comunque la mia passione. Per esempio ho potuto approfondire l'ambito della  formazione e dello sviluppo, di cui non mi ero mai occupata, aggiungendo un'ulteriore competenza al mio bagaglio. Insomma, a distanza di quasi tre anni dal conseguimento della laurea, ho capito veramente cosa voglio fare da grande e ce la metterò tutta per riuscirci anche se la situazione del mercato del lavoro oggi non è delle migliori per i giovani italiani.

Testimonianza raccolta da Annalisa Di Palo  

 

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