Non solo mele, con TechPeaks a Trento si coltiveranno anche start-up

Riccardo Saporiti

Riccardo Saporiti

Scritto il 26 Feb 2013 in Approfondimenti

Accogliere cento talenti da tutto il mondo, aiutarli a sviluppare il loro progetto imprenditoriale e sostenere anche economicamente fino a 30 start-up nel settore delle telecomunicazioni. Dura 18 mesi il progetto TechPeaks, lanciato dalla provincia autonoma di Trento in collaborazione con l'associazione Trento Rise e la società Trentino Sviluppo. Obiettivo finale: dare vita al più importante acceleratore d'impresa pubblico di tutto il Paese.
Possono partecipare al bando - la scadenza per presentare la domanda è fissata per il 5 aprile - sia singoli sia gruppi composti da un massimo di tre persone. In questo secondo caso, è richiesto che almeno due componenti abbiano esperienza nel settore delle Tlc. E, soprattutto, che la squadra che si presenta abbia già un'idea imprenditoriale innovativa da proporre, elemento non richiesto a chi invece si candida individualmente. La selezione terrà conto in particolar modo delle esperienze nell'ambito della ricerca e dello sviluppo di software, oltre che di eventuali esperienze pregresse all'interno di start-up innovative.
I candidati selezionati potranno accedere alla fase 1 del programma, che durerà dal 30 maggio al 31 dicembre. Le prime settimane saranno dedicate ad attività di coaching personale, dedicate alla creazione e all'affinamento delle idee imprenditoriali dei singoli. Quindi verranno costituiti dei gruppi di lavoro, composte da un minimo di tre ad un massimo di cinque persone, che non necessariamente dovranno rispecchiare la composizione dei team eventualmente ammessi al progetto. A questo punto i partecipanti avranno la possibilità di confrontarsi con gli oltre 500 ricercatori attivi nel settore delle Tlc presenti sul territorio trentino, con imprenditori del comparto telecomunicazioni e con potenziali investitori italiani ed internazionali.
Durante questi sei mesi i techpeakers riceveranno un rimborso spese pari a 500 euro, avranno a disposizione un alloggio e potranno accedere a pasti a prezzi convenzionati.Stagisti Oltre, ovviamente, ad avere una postazione di lavoro con collegamento alle Rete. In cambio, dovranno trasferirsi in Trentino e partecipare ad un programma di “Restituzione al territorio”, ovvero dedicare un periodo di tempo compreso tra le 20 e le 50 ore alla diffusione della loro esperienza, ad esempio tenendo seminari nelle scuole secondarie di secondo grado o nelle facoltà dell'Università degli Studi di Trento. Oppure offrendo agli studenti percorsi di tirocinio all'interno della start-up.
Obiettivo finale di questa prima parte del progetto è che ogni gruppo di lavoro definisca un progetto imprenditoriale. Le idee saranno valutate da una commissione e quelle ammesse alla seconda parte del programma riceveranno un contributo a fondo perduto pari a 25mila euro. Per ottenerlo sarà necessario che i componenti della squadra diano vita ad una società con sede in Trentino. Queste imprese saranno le protagoniste della seconda fase di TechPeaks: un anno di tempo per la ricerca di un investitore privato che finanzi il progetto imprenditoriale. Le aziende che raggiungeranno questo obiettivo potranno avere accesso ad un matching fund: in pratica, riceveranno una cifra pari a quella dell'investimento privato, per una somma massima di 200mila euro. Il contributo potrà essere erogato in varie forme: come partecipazione al capitale sociale, come finanziamento agevolato oppure come anticipazione finanziaria. In cambio, la start-up dovrà mantenere una sede operativa in Trentino per almeno tre anni.
Entro la fine del 2014 la provincia autonoma di Trento si candida così ad ospitare il più importante acceleratore d'impresa pubblico dedicato alle telecomunicazioni. Un progetto che si inserisce in un contesto che già ospita centri di ricerca come la Fondazione Bruno Kessler e una delle sei sedi europee degli EIT-ICT Labs e che entro il 2018, in anticipo rispetto alla scadenza fissata dall'Agenda digitale europea, progetta di cablare tutte le utenze Internet, sia pubbliche che private. Insomma: dopo le mele, oggi la provincia autonoma di Trento si candida a coltivare start-up.

Riccardo Saporiti
startupper@repubblicadeglistagisti.it


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