Il matrimonio diventa low-cost grazie alla start-up siracusana Progetto Wedding

Riccardo Saporiti

Riccardo Saporiti

Scritto il 16 Apr 2013 in Approfondimenti

«Tutto è partito da una nostra esigenza: quando stavamo organizzando il nostro matrimonio siamo andati in cerca di prodotti originali sul web.Stagisti Nessuno offriva questo servizio e li abbiamo acquistati all'estero. Ma tornati dal viaggio di nozze abbiamo fatto un'analisi di mercato dettagliata». A raccontare la nascita di Progetto Wedding è Salvatore Cobuzio (34), che insieme alla moglie Simona Canto (30) [a destra nella foto] e a Laura Bevelacqua (31) hanno dato vita a questa start-up che si dedica al commercio on-line di prodotti legati alle cerimonie.
I tre, tutti originari di Siracusa dove ha sede anche l'azienda, si conoscono da una vita. E tra il 2005 ed il 2010 hanno condiviso anche un soggiorno a Roma dove Cobuzio, a quattro esami dalla laurea in Architettura, ha lavorato alle campagne pubblicitarie di Zoomarine e Sammontana. Ed ha anche scritto un libro, “Il testamento di Salvatore Siciliano”, uscito per Fazi, casa editrice della quale è poi diventato direttore marketing. Nel suo staff ha sempre voluto accanto a sé Bevelacqua, che invece si è laureata in Storia e conservazione dei beni culturali. Mentre Canto, nella capitale, ha lavorato come commerciale in diverse realtà.
Unico tratto comune, oltre all'amicizia reciproca, il contratto a progetto: «Noi non abbiamo nemmeno mai chiesto qualcosa di diverso, avevamo l'obiettivo di creare qualcosa di nostro. Volevamo uscire dalla Sicilia per fare esperienza per poi lanciare un progetto nella nostra regione, dove i costi di gestione sono più bassi». A cominciare da quelli per la sede, che «a tutt'oggi è ancora casa mia».
L'azienda è nata ufficialmente nel settembre del 2011, anche se il sito è andato on-line solo nel gennaio 2012. Il nome scelto parte dall'esperienza delle nozze tra due dei tre fondatori: «Organizzare un matrimonio richiede un progetto».Stagisti In particolare, il modello di business ricalca i servizi dei quali Cobuzio e Costa avrebbero voluto usufruire prima di sposarsi. Non si tratta solo di vendere bomboniere, abiti, confetti e partecipazioni: «Abbiamo attivato una serie di collaborazioni con wedding planner, fotografi, location e autonoleggi in tutta Italia», un gruppo di professionisti che, in cambio della visibilità offerta dal portale, offrono ai clienti di Progetto Wedding dei prezzi vantaggiosi. E in breve tempo l'orizzonte si è allargato anche alle nascite, ai battesimi, alle feste di compleanno.
«Fare e-commerce in Italia è molto duro, la gente non si fida». Per combattere la diffidenza dei potenziali clienti i tre startupper siracusani hanno escogitato «nuove modalità di pagamento, come quello alla consegna. Abbiamo un numero di telefono sempre a disposizione e spediamo anche un semplice campione», così che gli utenti del sito possano decidere l'acquisto avendo toccato con mano il prodotto. I risultati di questa politica non sono tardati: «in un anno abbiamo realizzato quasi 2mila spedizioni e come utenti unici sul sito superiamo i 10mila al mese».
Anche sul piano economico, i risultati sono positivi. Il punto di pareggio è stato raggiunto «due giorni dopo la messa on-line, anche perché era molto basso». Il primo mese ha portato un fatturato di 12mila euro, «dopo il primo anno abbiamo superato i 150mila». I tre fondatori riescono così a vivere del loro lavoro ed hanno appena assunto una ragazza di Milano che si occuperà solo di abiti da sposa e un ingegnere torinese che si occuperà di ottimizzare il sito web. In entrambi i casi con contratti a progetto, ma «non appena diventeremo srl passeranno a tempo indeterminato, sono persone che valgono e le vogliamo bloccare».
Al momento, infatti, Progetto Wedding è una ditta individuale, «perché i costi sono più bassi: con un migliaio di euro abbiamo registrato l'azienda e creato il sito», ma tra qualche settim
Stagistiana verrà registrata come società a responsabilità limitata. Il tutto grazie ad un aumento di capitale garantito da investitori privati e fondi di venture capital. «Dovremmo raggiungere qualche centinaio di migliaia di euro, ma ancora non possiamo dare notizie ufficiali».
Un risultato reso possibile anche grazie alla particolare tecnica di marketing messa in piedi da questa start-up nata con lo scopo di «vendere un sogno e venderlo low-cost». Non un euro è stato investito in pubblicità: «Siamo su Internet tutto il giorno, frequentiamo blog e forum dove si parla di matrimoni e cerimonie in genere. Ve
diamo cosa cerca la gente e rispondiamo dicendo che noi l'abbiamo». Ed inserendo il link al proprio sito: tutto viral & unconventional marketing, insomma. Il risultato è quello di un'azienda partita da un garage di Siracusa, che tuttora ospita il magazzino dal quale partono i prodotti che vengono spediti anche in Francia e Spagna, ed arrivata tra i finalisti del terzo girone di Wind Business Factor 2012 e del concorso “Prendi parte al cambiamento” di Ing-Direct. E che con l'aumento di capitale punta ad attuare un piano di sviluppo che prevede l'inserimento in azienda di altre dieci persone. Chiamate a contribuire alla realizzazione del Progetto Wedding.

Riccardo Saporiti
startupper@repubblicadeglistagisti.it


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