«A 26 anni ho lasciato un lavoro per uno stage in Thun, e oggi ho un contratto vero»: la storia di Manuela Pucher

Annalisa Di Palo

Annalisa Di Palo

Scritto il 14 Mag 2011 in Storie

Ho 27 anni e sono di Trento, dove ho frequentato un istituto tecnico con indirizzo per perito aziendale e corrispondente in lingue estere. Anche per questo ho fatto diverse esperienze all’estero: vacanze studio in Inghilterra e Irlanda “sponsorizzate” dai miei genitori ad esempio, ma anche un progetto scolastico finanziato dal Fondo sociale europeo che prevedeva dei corsi integrativi di informatica, turismo e lingue straniere, più un mini stage di una settimana in Alto adige - presso l'ufficio tecnico del Comune di Appiano -  e un viaggio in Germania per visitare la ITB Berlin, la più importante fiera mondiale del turismo. Dopo la maturità mi sono iscritta alla triennale in Progettazione e gestione del turismo culturale dell'università di Padova, e nel mio terzo anno ho anche conseguito un master di primo livello in Marketing organizzazione delle risorse umane organizzato da un'azienda di formazione privata, la Helyos. Il 2006 invece è stato l'anno del mio primo vero stage, un'attività formativa del mio corso di laurea: cinque mesi non retribuiti presso il Centro di ateneo per i musei di Padova, in cui io e altre quindici persone abbiamo organizzato una mostra sul patrimonio artistico dell'università.
Mi sono laureata a settembre 2007 e poi per la specialistica mi sono trasferita a Udine: si trattava sempre di Progettazione e gestione del turismo culturale ma il corso era molto più focalizzato sul marketing e più adatto a me. Il secondo anno del biennio l’ho trascorso all’università di Alicante con una borsa Erasmus di circa 300 euro mensili, sufficienti a coprire piccole spese e affitto - circa 200 euro per una singola, più o meno quello che spendevo a Udine. Per il resto i miei genitori mi hanno sempre sostenuta; con i soldi che guadagnavo nei lavori estivi come animatrice o baby sitter mi pagavo le vacanze.
Tornata da Alicante, da agosto a ottobre 2009 ho fatto uno stage con Fiera Bolzano Spa, occupandomi dell’organizzazione di un forum di vini per la fiera internazionale "Hotel", specifica per albergatori e gastronomi. E’ stata un’ottima esperienza formativa - nei quattro giorni dell'evento ho anche avuto il ruolo  di coordinatrice del personale e riferimento per gli espositori - ed era retribuita circa 350 euro al mese più buoni pasto.
Poi a luglio 2010 la discussione della tesi specialistica in marketing territoriale e a settembre subito un lavoro nell’azienda per il turismo di Rovereto, dove mi occupavo di front office per circa 1050 euro al mese. Dopo un mese però l'ho lasciato per uno stage in Thun a Bolzano
. Mi ero candidata sul loro sito e, qualche settimana e due colloqui dopo, eccomi  nel marketing strategico del club di collezionisti Thun, per i quali l'azienda organizza eventi e produce linee esclusive: sei mesi con 500 euro al mese più buoni pasto e sconti dipendenti. Mi occupavo in particolare di curare i rapporti con clienti e rivenditori, dell’accoglienza nella sede del club e dell'elaborazione di dati statistici sulle preferenze e le abitudini di vita dei soci del club. A fine stage mi è stato proposto un contratto di sostituzione di maternità - proprio lo stesso giorno in cui ho saputo di essere stata ammessa a un progetto Sve in Germania, rifiutato - e ho firmato giusto un mese fa:  ora sono referente per l'organizzazione delle visite alla casa madre dell'azienda e al negozio Thuniversum per i gruppi organizzati da Rivenditori Thun. Guadagno circa 1100 euro netti al mese e vivendo con i miei genitori ho un buon tenore di vita. Il contesto altoatesino non rientra certo nei parametri del resto d’Italia, ma con Thun sono stata anche fortunata: molti dei miei ex colleghi di università hanno fatto e fanno stage non retribuiti e senza possibilità di inserimento. Credo invece che per rispetto di se stessi bisogna pretendere un riconoscimento alle proprie conoscenze e al proprio lavoro, che non valgono mai zero.

Testo raccolto da Annalisa Di Palo

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