«Sono stato fortunato: in stage in Magneti Marelli ho trovato tutor capaci di insegnarmi a lavorare»

Marianna Lepore

Marianna Lepore

Scritto il 06 Gen 2018 in Storie

buone opportunità Ingegneria gestionale Magneti Marelli storie di stage

Per raccontare «dal di dentro» l'iniziativa Bollino OK Stage, attraverso cui la Repubblica degli Stagisti incentiva le imprese a garantire ai giovani percorsi "protetti" e di qualità secondo i principi della Carta dei diritti dello stagista, la redazione raccoglie le testimonianze degli ex stagisti delle aziende che hanno aderito all'RdS network. Di seguito quella di Tullio Lacché, 27 anni, oggi assunto con un contratto a tempo indeterminato in Magneti Marelli.

Sono cresciuto in Lombardia, tra Milano e Varese: ho scelto poi definitivamente Milano nel 2009 per frequentare ingegneria gestionale al Politecnico, seguendo in parte le orme di mio padre che è un ingegnere
meccanico. La scelta della facoltà è stata abbastanza diretta perché sono sempre stato molto interessato alle tematiche gestionali. Presa la laurea di primo livello nel 2012, ho continuato con la magistrale sempre al Politecnico e sempre a ingegneria gestionale.

Durante la magistrale ho fatto un’importantissima esperienza di sei mesi di stage in Brembo, nel dipartimento di ottimizzazione di stabilimento. Un’opportunità che mi ha aiutato e che consiglio a tutti gli studenti, quella dello stage durante gli studi, perché a 23 anni ti permette di introdurti nel mondo del lavoro distaccandosi dalla “campana di vetro” universitaria. Lo stage, inizialmente di tre mesi, è iniziato nel maggio 2013, ma una volta finito il primo periodo mi hanno rinnovato per altri tre mesi il tirocinio, sempre con un rimborso spese di 500 euro. In parte me lo aspettavo perché avevo capito di avere la fiducia del mio tutor ed è stato molto importante perché mi ha permesso di vedere e capire molte cose che in soli tre mesi non avrei avuto il tempo materiale di imparare.

Credo che quello stage sia stato fondamentale per la mia formazione, perché mi ha fatto mettere in pratica alcuni degli insegnamenti ricevuti all’università, come il bilanciamento di una linea produttiva. E poi lavorare in produzione a contatto sia con operatori di linea che con ingegneri industriali ha arricchito molto la mia capacità di relazionarmi con altre persone. Ed è stato molto positivo il rapporto con la mia tutor, che mi ha insegnato tantissimo sia lavorativamente che umanamente. Lo stage non prevedeva assunzione, cosa che mi era già stata comunicata in modo trasparente fin dall’inizio, così una volta terminato mi sono concentrato nuovamente sugli studi.

Sempre durante la magistrale ho avuto un’altra esperienza professionale di gruppo di tre mesi da aprile a giugno 2014 in Pirelli. Era una consulenza universitaria, coadiuvata dal professore del corso di Acquisti, che aveva lo scopo della stesura delle Green Purchasing Guidelines aziendali, in collaborazione con un team di lavoro dell’ente acquisti di Pirelli. Non c’era alcun rimborso, solo la copertura assicurativa. Se dovessi fare un confronto con l’esperienza precedente, potrei dire che è stata molto diversa! Mi sono, infatti, confrontato con un ambiente di headquarters di una grande azienda su una tematica molto complessa.

A quel punto mi sono messo a lavorare alla tesi e ho cominciato a cercare qualche stage: era il febbraio 2015 quando controllavo le proposte sul career service del Polimi. E proprio in quel periodo sono stato contattato inaspettatamente dalla società di selezione Randstad: cercava quattro giovani interessati a posizioni aperte nel dipartimento Information Communication Technology in Magneti Marelli.


Ho fatto un primo colloquio di gruppo e poi un secondo individuale e poi sono stato selezionato per l’area planning and control con un contratto di stage di sei mesi e un rimborso spese di 1000 euro lordi e la possibilità di assunzione in seguito. Così all'inizio di aprile del 2015 ho iniziato questa grande esperienza e poco dopo, alla fine del mese, mi sono laureato. La mia fortuna è stata quella di avere un tutor che fin dal primo giorno mi ha dedicato molto tempo per aiutarmi ad ambientarmi in una realtà molto complessa come Magneti Marelli, seguendo passo passo le attività che mi assegnava e cercando sempre di darmi spunti di miglioramento lavorativo e personale. Duranti i sei mesi di stage sono passato dal team planning & control a quello di business application, cambiando quindi anche tutor. Il primo, però, è ancora oggi uno dei miei punti di riferimento. Durante lo stage ho iniziato a lavorare allo sviluppo di una nuova applicazione utilizzata in tutto il mondo dal dipartimento HR per la gestione e pianificazione dell’organico. E alla fine dello stage sono stato confermato con un contratto a tempo indeterminato, con una RAL di 27mila euro.

Oggi, a due anni e mezzo dall’inizio dello stage, lavoro nel dipartimento Support function all’interno dell’ICT e sono responsabile di tutte le applicazioni HR e EHS di Magneti Marelli.
Il mio lavoro consiste nell’interfacciarsi con i colleghi che lavorano per le due funzioni di riferimento, capire le loro esigenze sia sui tool esistenti che già utilizzano, che su nuovi bisogni e processi che dovranno essere soddisfatti, e lavorare con dei consulenti, soprattutto sviluppatori, al fine di ricoprire i requisiti di business rispettando anche tempistiche e budget assegnato. Mi piace molto quello che faccio perché è un lavoro molto dinamico e mi permette di lavorare con persone spesso diverse, sia nelle vesti di fornitore verso i colleghi HR e EHS sia di committente nei confronti delle società di consulenza con cui lavoriamo.

Spesso mi capita di confrontarmi con colleghi di altri paesi: credo sia fondamentale in un mondo globalizzato come quello di oggi, perché aprire la mente a culture e modalità di pensiero totalmente diverse accresce di molto le capacità di interazione e approccio al futuro lavorativo. Con Magneti Marelli ho avuto anche la fortuna di poter viaggiare in posti lontani come il Messico, gli Stati Uniti o la Cina, toccando con mano diverse culture. Periodi all’estero che mi hanno aiutato ad arricchire sia la mia formazione professionale sia la capacità di relazionarmi con culture diverse.

Oggi la mia aspirazione a breve termine è di proseguire nel processo di crescita professionale intrapreso grazie a nuovi progetti che mi permettano di approfondire sempre più i processi aziendali di tutte le country Magneti Marelli e di migliorare le mie skills nel project management. Le aspettative a lungo termine, invece, sono di intraprendere una carriera che mi porti ad affrontare sfide manageriali all’interno di realtà multinazionali come quella in cui mi trovo ora, coordinando un team di persone.

Sono convinto che esplorare realtà diverse dall’Italia sia fondamentale per la crescita personale e lavorativa di chi voglia migliorarsi. E al momento ho trovato questa opportunità proprio lavorando per una multinazionale su progetti che mi permettono anche di andare all’estero. Non escludo in futuro di fare anche un’esperienza più lunga.

Credo di essere stato molto fortunato con il mio stage in Magneti Marelli
perché la qualità di un tirocinio dipende dall’attenzione che il tutor dà al nuovo arrivato e io ho trovato sia manager che referenti Hr pronti a “perdere del tempo” per addestrarmi sulle difficoltà dell’impatto con il mondo del lavoro. Ho alcuni colleghi di università che dopo cinque anni al Politecnico si ritrovano, invece, ad essere stagisti presso aziende che non li valorizzano e li usano solo per coprire a rotazione posizioni su cui non si vuole assumere. Portandoli così a una sfiducia verso l’intero sistema, che sommata agli esigui rimborsi spesa induce tanti a cercare opportunità più all’estero che in Italia.

Un consiglio ai colleghi neolaureati? Siate curiosi e non abbiate paura di affidarvi ai vostri tutor cercando di chiedere e di assorbire più nozioni possibili sul mondo del lavoro.


Testimonianza raccolta da Marianna Lepore

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