Sognavo la banca, invece mi sono appassionato al controllo di gestione: la storia di Davide in Magneti Marelli

Marianna Lepore

Marianna Lepore

Scritto il 07 Ott 2018 in Storie

Bollino OK Stage Magneti Marelli storie di stage

Per raccontare «dal di dentro» l'iniziativa Bollino OK Stage, attraverso cui la Repubblica degli Stagisti incentiva le imprese a garantire ai giovani percorsi "protetti" e di qualità secondo i principi della Carta dei diritti dello stagista, la redazione raccoglie le testimonianze degli ex stagisti delle aziende che hanno aderito all'RdS network. Di seguito quella di Davide Giombarresi, 27 anni, oggi con un contratto a tempo indeterminato in Magneti Marelli.

Ho 27 anni ed abito in un piccolo paesino in provincia di Milano, Cuggiono. Il mio percorso formativo è sempre stato di stampo economico: dopo la maturità come perito ragioniere Igea presso l’Istituto Torno di Castano Primo nel 2010 mi sono iscritto alla facoltà di Economia dell’università del Piemonte Orientale, a Novara, dove nel 2013 ho conseguito la laurea triennale in economia aziendale e tre anni dopo la specialistica in Management e Finanza. Scegliere questa facoltà è stato abbastanza automatico, visto che nelle materie tecnico-economiche non ho mai avuto grosse difficoltà: era in linea con le mie attitudini!


Durante l’università ho svolto alcuni lavoretti che mi hanno aiutato a raggiungere un minimo di indipendenza economica. Dal primo anno ho cominciato a consegnare pizze a domicilio, e poi sono passato dietro al banco come pizzaiolo per i successivi quattro anni. Avevo un contratto a chiamata – di solito andavo in base ai miei impegni universitari. In quel periodo ho intrapreso e concluso anche due stage per ottenere i crediti formativi universitari necessari al conseguimento della laurea triennale e di quella magistrale, entrambi focalizzati su mansioni di amministrazione ed archiviazione presso l’Unipol assicurazioni a Cuggiono. Ero stato io a cercarli proprio nelle zone vicine al posto in cui abito.

Ottenuta la laurea magistrale, a maggio del 2016 ho iniziato uno stage di sei mesi presso la Unysis a Milano come consulente SAP nei moduli FI-CO, per il quale era previsto un rimborso spese di 800 euro più ticket da 7,50 euro. Avevo inviato la candidatura rispondendo ad un annuncio su Linkedin; è stato uno dei pochi curricula spediti, tutti molto mirati ed ho ricevuto risposta quasi da tutte le aziende. In Unysis il mio compito era quello di implementare alle società clienti il sistema ERP, software di gestione che integra tutti i processi di business rilevanti di un'azienda. Preparavo i manuali per l’utente su come usare SAP e fornivo supporto per diversi Go-live. Lo stage era mirato all’assunzione in apprendistato e, infatti, a novembre sono stato assunto con un contratto di apprendistato metalmeccanico al quarto livello.

A dicembre del 2016 il ramo SAP di Unisys è stato acquistato da Deloitte ed io ho continuato a lavorare con gli ex membri di Unisys. In quel periodo ho seguito diversi progetti, ma non vedendo altre prospettive di crescita professionale, ho iniziato a cercare altre realtà, prendendomi anche il rischio di ricominciare da capo. Peccato, perché con i colleghi di lavoro ho avuto un buon rapporto, tanto che siamo ancora in contatto e ci vediamo!

Leggendo vari annunci, la sera del primo maggio 2017 – un caso che fosse proprio il giorno della festa dei lavoratori! – ho risposto ad uno di Magneti Marelli. Mi hanno contattato per un primo colloquio telefonico, un secondo con la manager e con un HR ed il terzo colloquio con la manager di riferimento. Ho iniziato lo stage il 24 luglio, circa due mesi dopo l’invio del curriculum. Un tempo necessario, perché ho dovuto rispettare il preavviso da dare a Deloitte. Ricordo il mio primo giorno di stage: ho capito da subito che sarebbe stata un’esperienza positiva, per le ottime impressioni che ho avuto di tutti al primo impatto!

Lo stage in Magneti Marelli era di sei mesi, con un rimborso di mille euro al mese. È stato assolutamente in linea con quanto prospettato ai colloqui, il tutor era sempre disponibile ad ascoltare le mie perplessità e chiarire i miei dubbi e ha creduto in me fin dall’inizio lasciandomi molta libertà nello svolgimento delle attività quotidiane. Mi sono inserito in un team di persone sempre molto disponibili da cui ho imparato e tuttora sto imparando tantissimo. Durante il tirocinio mi è stato affidato il controllo dei costi dell’ICT Department, sia a livello di spesa che di patrimonio. Poi, a inizio febbraio, quasi al termine dello stage, il manager e il responsabile dell’HR mi hanno proposto un contratto a tempo indeterminato con una Ral di 28mila euro. Non mi aspettavo né una proposta di questo tipo né una retribuzione così alta!

Dal 26 febbraio di quest’anno il mio lavoro consiste nel monitorare, pianificare e controllare i costi del dipartimento Ict della Magneti Marelli. Di solito, appena arrivo in ufficio leggo le mail, poi controllo l’avanzamento dei costi sia spesa sia a investimento. Inoltre recepisco le nuove esigenze dei diversi membri della Governance Ict per capire al meglio come e dove stanno spendendo il budget che l’azienda ha messo loro a disposizione, ed in chiusura di giornata mi organizzo il lavoro che dovrò fare l’indomani. In un contesto dinamico come quello dell’Ict non si smette mai di imparare: ogni giorno scopro nuovi tecnicismi e questo mi rende davvero felice, perché mi permette di stare al passo in un mondo in continuo cambiamento.

In realtà appena uscito dall’università avrei voluto lavorare in banca o per una società di consulenza. Ma dopo la mia breve esperienza in Deloitte mi sono appassionato al controllo di gestione. Così, entrando in Magneti Marelli, ho soddisfatto tutte le mie aspirazioni: mi occupo del controllo dei costi, lavoro per una importantissima realtà italiana che si occupa del settore dell’automotive e questo mi inorgoglisce molto. Per di più io sono un grande appassionato di macchine... Quindi Magneti Marelli ha tutti i requisiti per essere il posto ideale per me! Oggi il mio percorso professionale è ancora all’inizio, ma lavorando in una realtà come questa ho solo da guadagnarci. Nei prossimi anni vorrei consolidare al meglio le mie competenze e magari fare qualche esperienza lavorativa all’estero.

Con gli stage non ho avuto grossi problemi, però guardandomi intorno penso che la difficoltà più grave che i giovani si trovano ad affrontare è l’incertezza della conferma. A mio parere, possono trarre utilità dallo stage fine a se stesso quegli studenti che intraprendono percorsi di alternanza scuola-lavoro durante le superiori o per conseguire i crediti formativi durante l’università. Ma per tutti gli altri no e da laureato io non accetterei mai stage di questo tipo. In questo senso la Repubblica degli Stagisti può tornare utile per quei ragazzi che vogliono conoscere più da vicino il mondo lavorativo ed i propri diritti. Condivido in pieno la Carta dei diritti dello stagista.

Il mio consiglio ai ragazzi che si apprestano a entrare nel mio stesso settore professionale? Non mollate alla prima difficoltà e tenetevi sempre al passo: il mondo del lavoro è impegnativo, questo è vero, ma ripaga anche dei sacrifici fatti.

Testimonianza raccolta da Marianna Lepore

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