Indennità Covid regionali per gli stagisti, come sta andando? In alcune Regioni i soldi tardano a arrivare

Ilaria Mariotti

Ilaria Mariotti

Scritto il 29 Giu 2020 in Approfondimenti

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Le buone intenzioni ci sono tutte: alcune Regioni hanno deciso dare una mano agli stagisti colpiti dal Covid, e stanziato fondi per “indennizzarli” delle indennità di tirocinio non ricevute. Peccato che però, come spesso accade nella burocrazia italiana, ci si perde in mille rivoli. E per gran parte degli stagisti potenziali beneficiari dei sussidi previsti non si è materializzato ancora nessun bonifico.

Tra aprile e maggio da Emilia Romagna, LazioCalabriaToscana e Valle d'Aosta, sono arrivati diversi provvedimenti – tutti diversi sul piano delle modalità operative ma con un unico fine: ricompensare con un piccolo contributo, nella maggioranza dei casi una tantum, quegli stagisti a cui la pandemia non ha consentito il proseguo del tirocinio, e che di conseguenza hanno subito un taglio totale delle entrate mensili. Se non ci pensava insomma la politica nazionale (nel decreto Cura Italia, così come nel decreto Rilancio, non c'è nulla a favore degli stagisti), l'avrebbe fatto la politica locale.

La Repubblica degli Stagisti ha deciso di fare luce su come stanno procedendo le erogazioni nelle diverse regioni
, a circa due mesi di distanza dall'emanazione dei provvedimenti. Con una postilla in più: per gli stagisti rimasti fermi a causa del Coronavirus si è profilata nelle scorse settimane una strada residuale, ovvero quella della richiesta del Reddito di emergenza: di qui la domanda se fosse cumulabile con le indennità regionali. E la risposta pressoché unanime degli enti è stata affermativa (tranne che, ma solo in teoria, per il Lazio).

LAZIO
. Alla Regione guidata da Zingaretti va il merito di essere a buon punto con i pagamenti. «Sono stati avviati il 5 giugno» fa sapere Mattia Ciampicacigli dell'ufficio stampa. Ma attenzione, il bando Nessuno escluso – partito il 30 aprile – non era rivolto ai soli stagisti bensì a tutte «le categorie di persone e lavoratori rimaste fuori da altri contributi nazionali», tanto da contare complessivamente «circa 81 mila richieste». Di queste «9.240 sono quelle da parte di tirocinanti, 8.046 per colf e badanti, 813 per i rider, 42.373 per i disoccupati e 20.402 per gli studenti a basso reddito». A oggi, per quanto riguarda i tirocinanti, le erogazioni totali sono a quota 6.579. Lo conferma anche una lettrice, Camilla Santoro, che già il 5 giugno scorso è venuta a raccontarlo
sul gruppo Facebook della Repubblica degli Stagisti: «Stamattina ho controllato il conto, è arrivato il bonus dei 600 euro». Le prime graduatorie sono uscite «il 29 maggio e comprendono in tutto 48mila persone» prosegue Ciampicacigli, delle quali circa 43mila soo già state pagate. E proprio nei giorni scorsi è uscita la graduatoria definitiva «con ulteriori 40mila beneficiari» che non rientravano nei precedenti elenchi.  

Quanto alla cumulabilità con il Reddito di emergenza, il Lazio non la riconosce, ma solo in linea teorica: «Il bando Nessuno escluso è stato ideato per chi non è ricompreso in altre forme di aiuto e ha dichiarato di non aver ricevuto ulteriori contributi comunitari, nazionali, regionali o locali, erogati per le stesse finalità». L’eventuale fruizione del Reddito di emergenza «avrebbe escluso il richiedente». Il bonus Inps è però entrato in vigore dopo il bando del Lazio: «Solo dal 22 maggio è stato possibile presentare domanda sul sito dell’Inps», rendendo di fatto la cumulabilità possibile. Il che esclude, assicura Ciampicacigli, che «la Regione possa richiedere indietro i soldi a chi abbia in seguito percepito il Rem».

EMILIA ROMAGNA
. Apripista per i sussidi agli stagisti, è a oggi tra quelle più indietro nell'erogazione dei contributi. Il motivo principale la procedura troppo complessa. L'elemento più critico è infatti il passaggio delle candidature per il tramite degli enti promotori, a cui si chiede di anticipare i soldi agli stagisti. Alcuni non vogliono farlo e dunque non hanno aderito all'iniziativa, come hanno segnalato diversi lettori alla RdS, e dei pagamenti per molti ancora non si è vista l'ombra. «Oltre al rimborso è stata prevista anche la possibilità di chiedere una garanzia fideiussoria pari all’80 per cento dell'importo del finanziamento» è la giustificazione dell'addetto stampa Vanni Masala. Nello specifico si tratterebbe per gli enti promotori della possibilità di chiedere alla Regione stessa di anticipare i soldi del pagamento, fino appunto all'80% del totale. Impegnandosi poi a restituire il tutto una volta ottenuto il rimborso, e sempre che l'ente promotore possa contare con una società che faccia da garante.


In compenso la Regione Emilia Romagna “paga” i soggetti promotori per il “disturbo” di gestire queste pratiche, si può dire: «Per i promotori è riconosciuto anche un contributo aggiuntivo a favore dei tutor e di chi si farò carico delle procedure per la corresponsione del sostegno economico a favore del tirocinante», quella che in gergo è definita «la Misura per la continuità del percorso individuale». L'importo è di 100 euro per ogni stagista preso in carico

I numeri oltretutto sono corposi: «Su un totale di 224 soggetti promotori, hanno aderito in 168 per un totale di circa 14mila tirocinanti». Un 25% di enti non ha accettato, lasciando a bocca asciutta, almeno per ora, circa 300 tirocinanti. Non mancano in tal senso le lamentele. Marilù Conte è una delle stagiste che si è sentita rifiutare il sussidio: «Pur avendo tutti i requisiti, il mio ente promotore, Actl, mi ha comunicato di non voler aderire al progetto» denuncia in un messaggio arrivato alla redazione.  

Nella speranza che il numero 
di adesioni cresca e si arrivi a coprire tutti i tirocinanti interessati, «sarà fissata a breve un’altra scadenza di presentazione delle candidature per consentire di raggiungere tutti gli stagisti rientranti nel provvedimento» assicura l'addetto stampa. Per gli enti che hanno dato l'ok invece i pagamenti sono già in corso, perché i promotori possono «erogare la misura a partire dalla data di approvazione della dgr». Sempre a patto, certo, che i soggetti promotori in questione abbiano fondi in cassa e siano solerti nel distribuirli agli aventi diritto.

TOSCANA
. Anche qui lungaggini dovute alla mancata pubblicazione della graduatoria definitiva, ma va precisato che il bando è stato uno degli ultimi a uscire, a fine maggio. E già allora l'assessore al Lavoro Cristina Grieco parlava di pagamenti in arrivo a luglio. «Ad oggi sono arrivate 2.248 domande» dice alla Repubblica degli Stagisti l'addetto stampa Marco Ceccarini. I beneficiari sono tutti giovani che rientrano nel programma regionale di tirocinio Giovani sì. «Le domande sono in fase di verifica, e entro i primi dieci giorni di luglio contiamo di predisporre la prima graduatoria parziale del primo gruppo di domande ammissibili». Quanto ai pagamenti, «saranno disposti con l'approvazione della graduatoria». Per accelerare i tempi si pensa a «un decreto di contestuale impegno e liquidazione in modo da poter rimborsare subito gli utenti, senza dover ricorrere alla procedura ordinaria che prevede atti separati» chiarisce Ceccarini.

CALABRIA. Per questa regione la platea dei potenziali beneficiari del sussidio da 500 euro era particolarmente ristretta. A oggi, fa sapere Patrizia Greto dell'ufficio stampa, «le istanze di partecipazione valide sono pari a 5.193», mentre sono ancora in fase di compilazione gli elenchi dei beneficiari. «Al fine di favorire la tempestiva attuazione delle misure e la rapida liquidazione delle somme si è proceduto con l’approvazione e la successiva liquidazione di diversi elenchi di beneficiari» prosegue. Per la maggior parte i pagamenti sono già esecutivi, in particolare per chi rientra «nei cinque elenchi di beneficiari ammessi per un totale di 4.320 soggetti» a cui i soldi sono già arrivati o risultano in dirittura di arrivo. Al momento invece «è in fase di stesura un ulteriore elenco di domande da liquidare» per completare i versamenti nei confronti di tutte le candidature pervenute.

VALLE D'AOSTA.
La legge regionale n. 5 del 21 aprile 2020 ha previsto un indennizzo per i tirocinanti extracurriculari pari a 400 euro al mese per marzo e aprile. E anche in questa Regione i pagamenti stanno procedendo. «Su 93 istanze, 67 sono già state pagate, mentre le restanti sono in fase istruttoria» conferma alla Repubblica degli Stagisti Marisa Gheller dell'ufficio stampa regionale.  

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