Un master al posto della specialistica: poi lo stage in Philips è diventato un contratto di lavoro

Giulia Cimpanelli

Giulia Cimpanelli

Scritto il 05 Mar 2012 in Storie

Per raccontare «dal di dentro» l'iniziativa Bollino OK Stage, attraverso cui la Repubblica degli Stagisti incentiva le imprese a garantire ai giovani percorsi "protetti" e di qualità secondo i principi della Carta dei diritti dello stagista, la redazione raccoglie le testimonianze degli ex stagisti delle aziende che hanno aderito al Bollino. Di seguito quella di Virginia Borio che, dopo uno stage curriculare, è stata assunta in Philips a Milano.
 
Mi chiam
o Virginia, ho 23 anni e sono di Torino. Sono cresciuta in questa città, dove ho frequentato il liceo scientifico e la laurea triennale in economia e commercio. Sono sempre stata interessata alle materie economiche e per questo motivo non ho esitato nel scegliere la facoltà di economia. L’indirizzo dei primi due anni è stato quello in economia aziendale. Dal terzo anno, ho optato per marketing, che avrei dovuto approfondire con la laurea specialistica.
A luglio 2010 mi sono laureata: ero perfettamente nei tre anni. A quel punto mi sono chiesta se continuare con la specialistica o affrontare un percorso diverso. Dello studio universitario non mi piaceva il fatto che fossimo moltissimi in aula, che i prof non avessero nessun contatto diretto con noi e che gli esami si dovessero dare ogni sei mesi. Per questi motivi ho iniziato a cercare una strada alternativa: quella di un master di primo livello. Tra tutte le offerte disponibili sul mercato ho trovato interessante quella proposta dalla Bocconi: il master  di primo livello “Mimec” (master in marketing e comunicazione). Innanzitutto era nei miei desideri spostarmi in un’altra città per vivere un periodo da sola, imparando quindi a gestire il tempo tra studio e gestione della casa. Inoltre, la Bocconi è rinomata in tutta Italia e nel mondo per la qualità dei suoi corsi.
Ho iniziato il master a settembre 2011. Il programma di studio si articolava in 14 esami da superare in circa un anno. Seguivo due corsi al mese con esami al termine del mese e questo costringeva me e i miei compagni a studiare quotidianamente per arrivare preparati a fine corso. Gli esami, in più, oltre alla parte teorica, comprendevano un progetto pratico che affrontavamo divisi in gruppi e che dovevamo presentare davanti all’aula. Questo metodo ha permesso di confrontarmi con le mie capacità organizzative e con il rapporto con i compagni. Non sempre, infatti, era facile lavorare con tutti: nei progetti di gruppo c’era infatti chi contribuiva maggiormente alla riuscita del progetto e chi meno, come anche chi si impegnava di più o meno.
Nell’ultima parte dell’anno abbiamo poi seguito dei corsi extra curricolari tra i quali molto utili ai fini della ricerca di lavoro come quelli che aiutavano ad affrontare un colloquio o a scrivere un cv.
stageIl master ha un costo sicuramente rilevante: sono 14mila euro a cui si aggiungono i costi di vitto e alloggio in una città cara come Milano, ma devo dire che sono assolutamente soddisfatta della scelta perché si è molto seguiti durante tutto il percorso e durante i colloqui con le aziende. Il master non prevedeva borse di studio, hanno quindi pagato l’intero importo i miei genitori.
Uno stage curricolare di tre mesi era obbligatorio per ottenere il diploma di master. La direzione del Mimec ha molti contatti con diverse aziende con sede nel Milanese e non o avuto nessuna difficoltà a trovare opportunità di stage. Ho fatto diversi colloqui (tra cui Bolton, Bosch, Pierre Fabre, Intel) che sono andati bene, ma alla fine ho optato per uno stage in Philips perché mi piacevano i valori dell’azienda e i vari business di cui si occupa. Ho così incontrato un rappresentante di Philips durante il Bocconi and Jobs e ho lasciato il mio curriculum. Sono seguiti due colloqui, uno con le risorse umane e uno con il mio futuro capo, il senior trade marketing manager.
Ho iniziato lo stage nel giugno 2011 nella divisione Consumer Lifestyle. La business unit in cui sono stata inserita è quella del trade marketing: in particolare ho seguito per un primo tempo i prodotti male grooming (rasoi elettrici e prodotti per la cura del corpo maschile), successivamente ho aggiunto alla mie mansioni anche tutta la parte femminile (epilatori, piastre, phon) arrivando quindi a gestire la parte trade marketing per tutto il business del personal care.
Il primo mese è stato difficile perché non avevo mai lavorato prima. Il mio capo però mi ha sempre aiutata quando ne avevo bisogno. Inoltre, mi ha dato responsabilità sin da subito e questo mi ha permesso di apprendere il mestiere velocemente. La mia giornata si articolava in incontri con i fornitori per la creazioni di materiali espositivi per il punto vendita, analisi sulla categoria di prodotto che gestivo (es. display share e promo share), gestione del budget. Percepivo un rimborso spese di 800 euro mensili con mensa gratuita. Credo sia uno degli stage meglio retribuiti nell’area di Milano perché ho avuto modo di parlare con miei ex compagni di master che prendono 200 o 300 euro come rimborso.
Dopo cinque mesi di stage ho ricevuto un feedback molto positivo dal mio capo e per questo mi è stata fatta una proposta di assunzione con contratto di inserimento di 18 mesi nelle vendite. Dal primo dicembre sono quindi assunta e fino ad oggi ho continuato a svolgere la funzione di trade marketing in attesa che tornasse la ragazza che avevo sostituito in questi mesi che era in maternità.
Proprio oggi lei è rientrate e mi posso quindi dedicare completamente all’attività di vendite che mi vedrà proporre tutto il portafoglio di Philips consumer lifestyle nei punti vendita di mia responsabilità (principalmente Mediaworld e Saturn) nella piazza di Milano e di Torino. Questo mi permetterà quindi di riavvicinarmi a casa nonostante abbia dei punti vendita da seguire anche vicino a Milano.
La posizione di field sales representative prevede l’utilzzo di una macchina aziendale data in benefit, di ticket e di rimborsi spese per i pranzi e costi di trasporto. Attualmente guadagno 27mila euro lordi annui che credo siano assolutamente un buon punto di partenza. Sono quindi molto soddisfatta delle scelte universitarie, che mi hanno portato a lavorare in una multinazionale solida e ad ottenere un contratto di lavoro dopo soli cinque mesi di stage in un periodo non di certo favorevole per cercare e trovare lavoro.

Testo raccolto da Giulia Cimpanelli


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