Isabella e il lavoro in Medtronic: «Ma che fatica mantenersi a Milano»

Giulia Cimpanelli

Giulia Cimpanelli

Scritto il 02 Set 2012 in Storie

Per raccontare «dal di dentro» l'iniziativa Bollino OK Stage, attraverso cui la Repubblica degli Stagisti incentiva le imprese a garantire ai giovani percorsi "protetti" e di qualità secondo i principi della Carta dei diritti dello stagista, la redazione raccoglie le testimonianze degli ex stagisti delle aziende che hanno aderito al Bollino. Di seguito quella di Isabella Delfino, con un contratto a tempo indeterminato in Medtronic.    


Fin dai tempi delle superiori ero convinta di proseguire con gli studi ed iniziare una nuova avventura nel mondo dell’università. Ho atteso però il giorno del diploma per prendere una decisione concreta. Nella mia mente  già era in progetto di allontanarmi da casa per iniziare questo nuovo percorso e così è stato: ho intrapreso l’università a Milano anzichè Torino che sicuramente mi avrebbe agenvolata con la vicinanza a casa visto che sono originaria di Cuneo.

Le prime esperienze nel mondo del lavoro sono arrivate già durante il periodo delle scuole superiori: ho sempre svolto lavoro stagionale, da maggio a settembre, in un bar-gelateria. Lavoravo sei giorni su sette, otto ore al giorno, un vero impegno ma un’esperienza decisamente positiva e formativa fatta a quell’età. Inoltre ero fortunata perché mi hanno messa in regola prima con contratto con contratto a chiamata e successivamente uno a tempo determinato. Il compenso si aggirava intorno agli 8 euro lordi all’ora.

Ma torniamo all’università: nel 2005 mi sono iscritta al corso di Economia e gestione dei servizi turistici alla Bicocca di Milano. Durante il terzo anno  ho deciso di vivere una nuova avventura: il progetto Erasmus: in poco tempo mi sono ritrovata a Madrid a trascorre un anno della mia vita, il più bello, il più emozionante e avventuroso! Rientrata ho concluso la laurea triennale e mi sono iscritta alla magistrale proseguendo con lo stesso indirizzo.

Durante gli studi non ho mai smesso le piccole esperienze nel mondo del lavoro: ho alternato tra baby-sitter - pagata 6 euro all'ora - e promoter presso Media World e centri commerciali. In questo caso l’impegno richiesto era sabato e domenica con un compenso di 50 euro al giorno per otto ore. Ma il lavoro che sono riuscita a portare avanti per più tempo è stato servizio ai tavoli presso la galleria Sozzani, 10 corso Como di Milano. L'impegno era particolarmente flessibile in funzione degli impegni di studio. Durante il periodo di lezioni lavoravo la sera e il fine settimana, mentre durante il periodo estivo l'impegno era notevole e arrivava anche a sei giorni a settimana. Ero coperta da un contratto di collaborazione, anche qui come alla gelateria con un compenso di 8 euro lordi all’ora. Durante tutto il periodo universitario ho condiviso un appartamento con altri tre o quattro studenti perché i prezzi a Milano sono altissimi e l'unico modo per poter risparmiare il più possibile è quello di condividere addirittura la camera. Ho sempre contato sull'aiuto dei miei genitori, ma allo stesso tempo per non pesare troppo sulle loro spalle ho contribuito a pagare affitto e le spese quotidiane. L'aiuto più grande che ho ricevuto dai miei è stata la spesa delle tasse universitarie.

L'unico periodo in cui non ho svolto alcun tipo di lavoro è stato l'Erasmus perché avevo necessità di parecchio tempo per dedicarmi all'università in quanto gli orari delle lezioni erano estesi durante l'arco di tutta la giornata, anche fino alle 21. Inoltre l'impegno richiesto era tanto, dovuto soprattutto ai compiti e lavori di gruppo che ci venivano richiesti. L'università ha poi contribuito fornendo un assegno Erasmus di 300 euro al mese.

Durante il quarto anno accademico mi sono appoggiata al servizio Sportello stage per cercare un’offerta. Dopo diverse candidature e colloqui sono stata selezionata presso la sede amministrativa della catena Baglioni Hotels a Milano: un’esperienza molto interessante durata tre mesi in cui ho svolto diverse mansioni e attività con rimborso spese di 250 euro al mese più ticket restaurant da 5,29. Ricoprivo un ruolo di supporto all'interno dell'ufficio tesoreria e mi occupavo di riconciliazioni mensili, report mensili dei clienti debitori nei confronti dei diversi servizi usufruiti, contatto con le banche per il continuo aggiornamento dello status dei conti correnti, primo contatto con il software Opera utilizzato presso tutte le strutture e sede amministrativa della catena Baglioni. Poco prima della conclusione dei tre mesi mi è stata data la possibilità di proseguire per ulteriori tre mesi. Dopo una lunga riflessione ho scelto di dedicarmi interamente agli esami per due motivi. Il primo è che il lavoro a tempo pieno non sempre consente di dedicare il giusto tempo alla preparazione degli esami; il secondo è che essere frequentanti alle lezioni consente di avere un programma ben definito, un contatto diretto con il professore e un coinvolgimento maggiore alla materia.

Già durante l’ultimo anno ho iniziato ad attivarmi per valutare annunci e offerte, e ho inoltrato una moltitudine di curriculum vitae. Mi sono laureata nel settembre del 2010 e a dicembre ho fatto il mio primo giorno in Medtronic Italia. In questo caso grazie al servizio reso disponibile dall’università: Vulcano (Vetrina universitaria laureati con curricula per le aziende navigabile on-line), una sorta di banca dati dove possono accedere studenti e aziende.

Tra i diversi annunci pubblicati ho trovato un’offerta di stage inserita da Medtronic: la candidatura era riferita ad una posizione aperta per la ricerca di una figura di supporto presso l’ufficio congressi dell’azienda. Ho iniziato quindi il percorso di colloqui che si è finalizzato con una risposta più che positiva. Trascorsi i sei mesi di stage, con rimborso spese di 720 euro al mese più ticket da 9 euro, si è aperta un’ottima opportunità. Sono stata contattata dalle risorse umane perchè stavano sondando tra gli stagisti in azienda chi poteva essere interessato alla nuova posizione di administrative & marketing assistance all’interno della divisione cardiovascolare. Dopo una serie di colloqui con i manager dell’area ho ricevuto un feedback decisamente positivo: mi hanno offerto un contratto a progetto di un anno con ral - retribuzione annua lorda - pari a 24mila euro lordi e la possibilità di finalizzare al scadenza con un contratto a tempo indeterminato. Ho iniziato a giugno del 2011 e a maggio 2012 ecco la fantastica notizia: «Dal 1 di giugno sei ufficialmente assunta con un contratto a tempo indeterminato». L’inquadramento è al terzo livello del commercio (più o meno con lo stesso compenso lordo del contratto a progetto) più ticket restaurant da 10 euro e assicurazione integrativa UniSalute.

Oggi vivo con il mio compagno in un monolocale di 40 metri quadri. E assicuro che nonostante sia così piccolo i prezzi attuali in vigore sul mercato sono davvero impossibili. Con tanti sacrifici riesco sì a mantenermi, ma i risparmi sono davvero nulli! In ogni caso sono pienamente soddisfatta del risultato raggiunto e spero che questo rappresenti uno stimolo ancora più forte per andare avanti e crescere nel mondo del lavoro.

Testo raccolto da Giulia Cimpanelli

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