“Per includere gli stagisti nel reddito di ultima istanza bisogna aumentare il limite di spesa”

Ilaria Mariotti

Ilaria Mariotti

Scritto il 10 Mag 2020 in Interviste

Coronavirus covid sospensione stage sostegno al reddito sussidio per gli stagisti

Gli stagisti sono i grandi esclusi dai provvedimenti del Governo per arginare la crisi economica dovuta al lockdown. E se qualche spiraglio si è aperto con la decisione di alcune regioni di erogare sussidi a chi fosse rimasto a casa senza rimborso spese, dall'esecutivo invece nessun segnale. I tentativi però sono in corso. Da una parte la deputata Pd Chiara Gribaudo, che ha chiesto di includere i tirocinanti nel Fondo per il reddito di ultima istanza prima con un emendamento (non passato) al Cura Italia e poi con un ordine del giorno. Dall'altra la deputata molisana M5S Rosalba Testamento, 43 anni, che ha a sua volta depositato un ordine del giorno sul tema, anch'esso approvato lo scorso 27 aprile. La partita è ancora aperta.

Com'è nata la volontà di formulare un ordine del giorno a favore degli stagisti rimasti esclusi dalle misure di sostegno?

Ho ricevuto alcune segnalazioni via mail e anche su Facebook. In particolare c'è stato il caso di un molisano, non un ragazzo ma una persona adulta, che prima che scoppiasse la pandemia da Covid19 svolgeva un tirocinio extracurricolare. Al momento della sospensione non aveva maturato il 70 per cento delle presenze richieste, e di conseguenza non ha ricevuto alcuna indennità, né è potuto accedere a forme di sostegno al reddito. Ho subito preso a cuore il problema. Erano i giorni dell'esame in Senato del decreto Cura Italia, provvedimento su cui la Camera non è potuta intervenire in sede emendativa per garantire la rapida conversione in legge. Da lì la decisione di presentare un ordine del giorno, poi accolto dal Governo.

Nel suo ordine del giorno si richiede l'incremento delle risorse previste nel Fondo per il reddito di ultima istanza. Di quanto ritiene che il Governo dovrebbe incrementare gli stanziamenti per poter provvedere anche ai tirocinanti?  

Attendiamo di capire se nel decreto legge verrà previsto qualcosa di specifico per gli stagisti o se dovrà essere il Parlamento a intervenire in sede di conversione. Ci siamo attivati in funzione di questa seconda ipotesi, e l'onere finanziario è in via di quantificazione. Nel frattempo, però, posso dirle che rispetto agli attuali 300 milioni ci sarà un cospicuo aumento del limite di spesa per il reddito di ultima istanza, forse fino a 800 milioni di euro.

A quanto dovrebbe ammontare l'indennità?
L'ammontare dell'eventuale indennità dipenderà dall'entità di risorse che verrà aggiunta al fondo. Se le risorse lo consentiranno sarebbe meglio un rimborso mensile, ma l'auspicio è che si intervenga almeno con un versamento una tantum.


Nella sua richiesta sarebbero inclusi anche gli stagisti curricolari? Eventualmente anche i praticanti?

Sì. Nell'ordine del giorno ho fatto riferimento a praticanti e stagisti, sia curricolari, laddove l'azienda ospitante abbia riconosciuto un'indennità, che extracurricolari.


Ci sono possibilità che il Governo prenda in considerazione la sua proposta? È in contatto con la ministra del Lavoro Nunzia Catalfo?

L'ordine del Giorno è un atto di indirizzo di cui dispone un parlamentare nell'esercizio delle proprie funzioni, e riconosco che la sua efficacia dipende anche da come viene supportato. In passato ho utilizzato questo strumento, e in alcuni casi il Governo ha mantenuto l'impegno. Non sono in contatto con la ministra del Lavoro, ma sono fiduciosa perché il prossimo decreto legge per corposità di risorse sarà equivalente a 2-3 leggi di bilancio. Ma ci vuole prudenza perché il periodo che stiamo vivendo è caratterizzato ancora da una profonda incertezza circa le conseguenze che produrrà sul nostro futuro. Il Governo sta cercando di dare risposte alle fasce più deboli della popolazione. Ma tra mille difficoltà.


Prima di lei sulla questione dei sussidi agli stagisti era intervenuta la deputata Pd Chiara Gribaudo, con un emendamento al Cura Italia e poi un ordine del giorno che potremmo considerare complementare al suo. Ne era a conoscenza?

Non ero a conoscenza dell'analoga richiesta della collega. Mi ha fatto piacere che parallelamente e senza metterci d'accordo sia stata posta l'attenzione sullo stesso problema, perché come si dice "l'unione fa la forza". Mi ripropongo di incontrarla e confrontarmi con lei, per individuare eventuali azioni parlamentari su questo tema.


La sua proposta è sostenuta da altri colleghi della sua forza politica?

Sì, come da regolamento del gruppo, l'ordine del giorno è stato depositato dopo essere stato visionato dai colleghi M5S della Commissione Lavoro.


Qualora il decreto 'ex Aprile' ignorasse il suo ordine del giorno, ci sarebbero altre possibilità, ovvero altri provvedimenti possibili, per consentire agli stagisti di percepire un sussidio?

Se l'impegno non dovesse essere immediatamente recepito dal Governo nel prossimo decreto legge, la cui approvazione è imminente, presenterò un emendamento allo stesso provvedimento in sede di conversione ed eventualmente, ma spero non sia necessario, anche nei successivi provvedimenti adottati.


Alcune regioni stanno prevedendo coperture a favore degli stagisti rimasti fermi (Toscana, Lazio, Emilia Romagna, Calabria). Se entrasse in vigore la misura da lei proposta, i due sussidi sarebbero cumulabili?

È vero, alcune Regioni, poche per la verità finora, lo hanno fatto. Non mi aspetto che gli stagisti eventualmente beneficiari chiedano la cumulabilità dei due sussidi, né credo che interessi loro sapere se l'aiuto arriverà dalla Regione o dal Governo. Il punto è assicurare a tutti il riconoscimento di un'indennità, per essersi ritrovati da un giorno all'altro a casa, impossibilitati a pagare vitto, alloggio o altre spese per il sostentamento.


Cosa pensa dello stop stabilito da diverse Regioni all'attivazione di nuovi tirocini o addirittura alla loro prosecuzione in modalità smart working tra quelli che erano già in essere prima dello scoppio dell’emergenza?

L'eccezionalità e drammaticità degli eventi ha portato a scelte drastiche. Molte Regioni hanno attivato forme di smart working nonostante la normativa nazionale preveda forme di lavoro agile solo per il lavoro subordinato. Dispiace comunque che anche in questo caso la risposta sia stata frammentaria, così come in merito alla previsione di strumenti di sostegno al reddito. Adesso è tempo di lavorare affinché i tirocini sospesi possano riprendere il prima possibile e non vengano definitivamente interrotti.


intervista di Ilaria Mariotti
 

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