Stage in Lombardia, i punti controversi della bozza del regolamento regionale: niente rimborso spese obbligatorio, di nuovo 12 mesi di durata e apertura alle aziende senza dipendenti

Eleonora Voltolina

Eleonora Voltolina

Scritto il 21 Nov 2011 in Notizie

Qualche giorno fa Gianni Rossoni, assessore al Lavoro della Regione Lombardia, ha presentato nel corso di una conferenza stampa - seminario promossa dal gruppo consiliare PD i punti principali del prossimo regolamento regionale sugli stage. Ne è emersa una chiara volontà della Regione di scostarsi dalla normativa nazionale appena promulgata, per ripristinare in alcuni punti lo status quo pre-Ferragosto. stage«Riapriremo i tirocini extracurriculari anche agli inoccupati, e in casi particolari agli disoccupati giovani, o chi è stato all'estero, o alle donne che rientrano da una maternità» ha esordito Rossoni. E per quanto riguarda la durata di questi tirocini, anche il limite di 6 mesi verrà con tutta probabilità rivisto: «Per me 6 mesi sono già una durata buona, ma anche gli stage di un anno possono servire in situazioni particolari». In queste parole riecheggia la considerazione del vicedirettore di Confindustria Lombardia Daniele Botti, «per noi i 12 mesi di durata sono importantissimi», contestata dai sindacati: secondo Fulvia Colombini della Cgil «Le imprese dicono di aver bisogno di 12 mesi, noi pensiamo di no. È un lasso di tempo troppo lungo, che diventa un problema anche economico per una persona». Trovando concordi Roberto Benaglia della Cisl («con 6 mesi ce la facciamo, i ragazzi sono veloci, imparano presto. Diverso il discorso per le fasce deboli»), e Claudio Negro della Uil («bisogna far tornare lo stage nei binari della formazione: 6 mesi sono ampiamente sufficienti. E si devono anche individuare settori, mansioni e status - come per esempio i cassintegrati - per i quali vietare i tirocini»).
Raddoppiata, nelle intenzioni dell'assessore Rossoni, anche la durata della "finestra" a disposizione di ogni giovane per poter fare esperienze on the job: «Io sono per un massimo di 24 mesi, all'interno dei quali poter fare 2, 3, 4 tirocini. Chiaramente non nella stessa azienda».
Ma la vera bomba è l'idea della Regione di rivoluzionare il meccanismo di proporzione numerica tra stagisti e organico aziendale. Ad oggi questa proporzione viene effettuata considerando solamente i dipendenti assunti con contratto a tempo indeterminato, perché così prescrive il dm 142/1998. «Io sono invece per conteggiare tutti i lavoratori, anche i cocopro e le partite Iva». Un discorso pericoloso, che permetterebbe ad aziende che non contano nemmeno un dipendente subordinato di potersi giovare dell'apporto di stagisti; e inoltre anche tecnicamente impreciso, perché i lavoratori autonomi possono avere più committenti nello stesso momento e non sono affatto tenuti a svolgere il proprio lavoro nella sede dell'azienda con cui collaborano (e quindi a garantire una presenza costante e una guida allo stagista).
stagePer quanto riguarda il rimborso spese, Rossoni ha anticipato che la Lombardia non seguirà l'esempio della Toscana: «Non sono per prevedere l'obbligatorietà; lasciamo libertà ai soggetti promotori e soggetti ospitanti di accordarsi autonomamente per quanto riguarda il compenso». Un vero peccato perché poco prima da Confindustria era arrivata una interessante e inaspettata apertura su questo fronte: «Non abbiamo nessuna difficoltà ad accollarci un rimborso spese a favore degli stagisti e gli oneri assicurativi» aveva detto Botti poco prima dell'intervento dell'assessore.
«La bozza ha tanti colori perché sta raccogliendo tanti contributi: vorremmo chiuderla nei prossimi 10-15 giorni per poi portarla in giunta» ha chiuso Rossoni. Il problema però è che nella fase preparatoria della bozza ben pochi sono stati chiamati al tavolo. Completamente esclusi, per esempio, i principali enti promotori di stage - le università e i centri per l'impiego - come ha lamentato Luca Riva in rappresentanza del JobCaffé della Provincia di Milano, che da solo attiva ben 1.500 tirocini all'anno.
Anche la Repubblica degli Stagisti ha lanciato all'assessore quattro importanti proposte per integrare e migliorare la bozza di regolamento: staremo a vedere se verranno prese in considerazione.

Eleonora Voltolina

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