cv tutor
Ciao Raffaella,il tuo post mi fa molto riflettere e pensare. A caldo, mi viene solo da dire che sono pienamente d'accordo con te. E' molto amaro doverlo ammettere, ma in questo Paese la preparazione spesso non è il primo metro di giudizio, nè lo sono competenze e valori. Non so se ci va bene così, se ci hanno talmente anestetizzati da farci credere che gavetta significhi abbassare sempre la testa e accontentarsi, non avere i soldi per poter permettersi una casa e considerare tutto sommato accettabile,che nelle Amministrazioni pubbliche (e ahimè, spesso anche private) i colleghi abbiano tutti lo stesso cognome. In Europa (quella vera, non l'Italia) non è così, perchè lì i "giovani" sono davvero visti come una risorsa e sono sostenuti attivamente perchè possano costruirsi una possibilità. E inoltre, lì, i "giovani" non hanno 30 anni, ma 23. E non mi vengano a dire che siamo buoni solo a lamentarci, perchè persone come te (e perchè no, come me ) sono l'esempio brillante che non è così. Io ci spero ancora, forse non ho ancora avuto un numero sufficiente di delusioni, ma credo che ognuno di noi, nel suo piccolo, possa migliorare un pezzo di mondo. In bocca al lupo e spero che in un futuro non lontano, il nostro Paese possa darti la ragione per desiderare di tornarci.
Ultimo Post: 15 anni, 5 mesi fa
Di: flyfarfy
Unitalk, la parola ai presidi: Luciano Zani, facoltà di Sociologia della Sapienza di Roma
Prosegue la collaborazione tra la Repubblica degli Stagisti e Soul - Sistema Orientamento Università Lavoro attraverso la rubrica “Unitalk” . Ogni settimana un colloquio con un preside per capire le luci e le ombre del sistema universitario italiano, l’offerta formativa e gli sbocchi lavorativi.Luciano Zani, romano, 59 anni, è docente di Storia contemporanea presso la facoltà di Sociologia della Sapienza di Roma, che dirige dal novembre del 2008. E’ anche membro del consiglio scientifico della rivista Mondo contemporaneo e autore …
Ultimo Post: 15 anni, 5 mesi fa
Di: Eleonora Rossi
Trovare lavoro dopo la laurea o il master, attenzione alle percentuali di placement: a volte possono riservare sorprese
Su cosa sia stage e cosa sia lavoro sembra che ancora ci sia poca chiarezza. In particolare quando si tratta di analizzare i dati sul placement universitario, ovvero su quanti laureati a distanza di un anno, o sei mesi, lavorano. Il placement infatti indica la percentuale di "collocati" (dall'inglese to place, collocare) rispetto al totale dei laureati (o diplomati, nel caso dei master). Numeri di grande valore, visto che il collocamento nel mondo del lavoro è una delle priorità dei …
Ultimo Post: 15 anni, 5 mesi fa
Di: Eleonora Della Ratta
Intervista ad Eleonora Voltolina su Camminando Scalzi.it
La blogzine Camminando Scalzi.it affronta oggi l'argomento stage in Italia. L'articolo si conclude con un intervista ad Eleonora Voltolina, direttore responsabile del sito Repubblica degli Stagisti. Il link diretto è il seguente: http://tinyurl.com/intervistastage Grazie per la collaborazione, passate a trovarci. Buon lavoro a tutti da parte di tutta la redazione di www.CamminandoScalzi.it
Ultimo Post: 15 anni, 5 mesi fa
Di: CarloV
Stage e tirocinio sono la stessa cosa?
Molte volte capita di fare confusione tra le parole stage e tirocinio: «Credo che alla fine siano la stessa cosa» ha scritto di recente la lettrice Luna sul Forum di questo sito. E ha ragione: questi termini, insieme a praticantato e apprendistato, indicano tutti una condizione simile, cioè un periodo di formazione per imparare un lavoro. Però ci sono alcune differenze rilevanti che è utile conoscere. Lo stage è volontario, o comunque facoltativo: ciascuno sceglie se e quando farlo. Il …
Ultimo Post: 15 anni, 5 mesi fa
Di: Eleonora Voltolina
progetto Leonardo
Ciao a tutti, sono tra i fortunati che hanno partecipato al progetto Leonardo, anzi… tra i fortunatissimi che hanno preso parte a più di un progetto. La prima volta che ho partecipato avevo ventanni e sono stata in Finlandia, un’esperienza forte, bella ed indimenticabile. La seconda a trentanni, a Malta, un’esperienza frizzante, calda ed emozionante. In entrambi i progetti mi sono trovata molto bene, certo, ci vuole spirito di iniziativa e di adattamento e più che un’esperienza di tirocinio la annovererei tra le esperienza di vita, soprattutto se ti ritrovi in Paesi culturalmente e climaticamente molto differenti dal tuo. In entrambi i casi il mio periodo di soggiorno è stato di 3 mesi ciascuno, un periodo intenso ma, per me, troppo breve, perché quando cominci ad ambientarti ad assimilare la cultura, ad assaporare il sogno… è già ora di ripartire. L’aereo ti riconduce verso casa e ti senti come se avessi fatto un viaggio in un’altra Galassia, ed è così, perché il progetto Leonardo ti catapulta, per davvero, in un’altra dimensione: altre facce, altri luoghi, altra vita e poi quando torni alla tua realtà di sempre hai uno strano effetto di straniamento, di un jet lag che in realtà non c’è, rimani per un attimo basito, ci pensi e non sai se è stato solo un bel sogno o se è successo davvero, se c’eri veramente tu là dentro; così guardi le foto e ti rendi conto di come l’esperienza che hai umanamente vissuto si unica ed irripetibile, come ti abbia cambiato e come sia da custodire gelosamente in fondo al cuore e da distillare dentro di te. Si crea molto affiatamento e attaccamento tra le persone che partono con lo stesso programma, si passa molto tempo assieme, le prime settimane al corso di lingua, poi nelle uscite serali e nel tempo libero, si conoscono altri Leonardini partecipanti allo stesso progetto ma provenienti da altri Paesi, ci si confronta e si cresce, scambiando idee, opinioni, speranze, delusioni; questo attaccamento in molti casi perdura nel tempo, anche dopo la conclusione del progetto. Ho conosciuto ex Leonardini che sono rimasti nel Paese ospitante per lavoro, contenti di trovarsi lì. È un’esperienza che consiglio a tutti e poi visiterete tanti posti perché avrete la voglia e la smania di vedere cose nuove ed imprimerle nel cuore e negli occhi… Buon Viaggio! Raffaella :)
Ultimo Post: 15 anni, 5 mesi fa
Di: joe_zarlingo
stage a parigi
cara Eleonara grazie sei gentile, assicuro di essere una persona normale :-)) io sono partita tramite enaip piemonte e celva, entrambi hanno lavorato benissimo. sono stata particolarmente fortunata perchè la meta in teoria era lione, ma a lione inter echange (partner in loco, mi sono sembrati attenti ma non li conosco abbastanza) non è riuscita a trovare uno stage adatto al mio cv, allora mi hanno mandata a parigi. quindi sono stati professionali competenti carini adorabili ... perchè ovviamente potevano mandarmi a pelar patate (va beh pelar patate no ) ma avrebbero potuto trovarmi uno stage decente non in linea con il mio cv (so che può capitare). a parigi si è occupata di me inter echange, un'associazione che mi ha creato molti molti molti problemi, unica cosa mi hanno trovato uno stage perfetto per me. passiamo ai soldi. mi hanno pagato viaggio a/r, scuola di lingua, trasporti, alloggio in foyer per giovani lavoratori. in genere la sistemazione è in famiglia (con colazione e cena), per chi è in foyer studentati danno 40 euro per mangiare. ma a parigi 40 euro durano 2 giorni o poco più. in più (ma questo solo in valle d'aosta) ho ricevuto dal celva una borsa studio di 450 euro. ho avuto altre esperienze alcune positive altre meno magari ne parlerò nelle prossime puntate, vedremo consiglio a tutti di partire, è una gran bella esperienza a presto Paola
Ultimo Post: 15 anni, 5 mesi fa
Di: paolafumagalli
Identikit degli stagisti italiani, oggi ultimo giorno per partecipare al sondaggio online promosso da Repubblica degli Stagisti e Isfol
Ultimo giorno utile, oggi, per partecipare al grande sondaggio online dedicato a tutti gli stagisti ed ex stagisti italiani, promosso dalla Repubblica degli Stagisti insieme all'Isfol. Il sondaggio, aperto il 6 maggio, ha finora raccolto la voce di quasi 3mila persone, che hanno dedicato cinque minuti del loro tempo – nel più completo anonimato – per raccontare il proprio stage (o i propri stage) anche con dettagli che quasi mai vengono investigati: non solo quando e dove si è fatto …
Ultimo Post: 15 anni, 5 mesi fa
Di: Eleonora Voltolina
stage a Bordeaux (France)
Salve a tutti! Sono calabrese ed vivo e lavoro nella mia città natale,Crotone. Anzitutto Vi ringrazio per avermi contattata poichè ho partecipato nel maggio scorso ad un progetto di mobilità nell'ambito del programma Leonardo da Vinci (VET.PROF.MOBILITY) organizzato dal Centro Produttività Veneto-Fondazione Giacomo Rumor.Lavoro in una società che dà assistenza e servizi alle aziende del territorio, inoltre mi occupo di formazione continua ed alta formazione(abbiamo gestito positivamente n. 4 IFTS), cosicchè mi sono trovata a far domanda di selezione per il progetto di cui sopra.La mia esperienza è stata più che positiva,anche se è durata una settimana, è stata bene organizzata dal CPV,ripeterei volentieri l'esperienza, e per maggiore formazione e per ulteriori scambi professionali, ritornei anche subito in Francia.Ancora Grazie!Cordialmente Laura.
Ultimo Post: 15 anni, 5 mesi fa
Di: lauretta
Dalla parte dei laureati - lo stage serve per trovare lavoro?
Concordo con Cassandra,perché ho fatto un master post laurea che comprendeva uno stage di 4 mesi e dopo averlo fatto e avere conseguito il diploma del master, sono allo stesso punto di prima: mi propongono di continuare con l'esperienza formativa, sì... un altro stage. scusa ma laureata e masterizzata, mi sembra che siano due qualifiche sufficienti a livello formativo, in cosa devo ancora formarmi? continuo a formarmi e quando inizierò a lavorare sul serio allora???
Ultimo Post: 15 anni, 5 mesi fa
Di: mefisto