Candidature aperte per tirocini alla Corte dei conti europea: il rimborso spese sale a 1.500 euro

Marianna Lepore

Marianna Lepore

Scritto il 19 Gen 2024 in Notizie

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Gli italiani sono stati il 50 per cento dei candidati per i tirocini alla Corte dei conti europea nell’ultima sessione di stage e circa il venti per cento sul totale dei selezionati. Insomma, i giovani del nostro Paese dimostrano di essere particolarmente interessati al programma di stage presso l’organo di controllo delle finanze dell’Unione europea, che ha sede in Lussemburgo. Probabile che anche questa volta non si lasceranno scappare l’occasione per far domanda per i tirocini che prenderanno il via il primo maggio 2024 e per cui è ancora possibile fare l’application entro il 31 gennaio.

Oltre all’esperienza internazionale di alto prestigio c’è anche una motivazione in più per tentare questa chance: il rimborso spese mensile previsto per i sei mesi di tirocinio ammonta a 1.500 euro, 150 in più dello scorso anno. Un aumento dell’11% dovuto, è vero, all’aumento del costo della vita, ma comunque interessante da sottolineare (specie in tempi in cui altri enti continuano a proporre tirocini gratuiti…).

I posti a disposizione per l’intero anno sono sessanta, quindi circa venti stagisti per ognuna delle tre sessioni di tirocinio nel corso del 2024 – quelle di marzo, maggio e ottobre. Non c’è però ancora certezza sulla distribuzione effettiva per periodo e sul totale, questo perché «il budget di spesa è calcolato su circa sessanta tirocinanti all’anno, sulla base delle esperienze passate», spiega alla Repubblica degli Stagisti Vincent Bourgeais, senior communication officer della Corte dei conti, ma «il numero esatto dipende da quante richieste riceviamo dai vari uffici e servizi della Corte che ospiteranno gli stagisti». Per esempio nel 2019 gli stage totali attivati erano stati 55, nel 2020 solo 43. 

Gli italiani, si diceva, sono sproporzionatamente numerosi nel far domanda per questo programma. Nella sessione cominciata a ottobre «la Corte dei conti ha ricevuto 1.108 candidature: Italia in testa con 548, seguita da Spagna a 175 e Grecia a 60. Sono stati selezionati 33 tirocinanti», spiega alla Repubblica degli Stagisti Damijan Fiser, vice portavoce della Corte dei Conti europea, di cui «sette italiani, cinque spagnoli, cinque tedeschi e cinque irlandesi, tre greci, due francesi e due finlandesi, e uno stagista rispettivamente da Portogallo, Ungheria, Olanda e Lussemburgo». Quindi non solo siamo i primi per candidature, ma anche (fortunatamente) per selezionati.

Se si è interessati a svolgere un’esperienza del genere, per un periodo che va dai tre ai cinque mesi, si può provare a far domanda. Prima, però, bisogna accertare di avere tutti i requisiti necessari: essere un cittadino di uno Stato membro dell’Unione europea, aver completato almeno quattro semestri di studi universitari in un settore che rivesta interesse per il lavoro della Corte – in pratica non si può essere ai primi anni universitari – avere un’ottima padronanza di una lingua ufficiale dell’Ue e conoscerne in modo soddisfacente una seconda. Non solo, è necessario anche non aver già svolto un tirocinio, pagato o non, in un qualsiasi altro ente, istituzione o agenzia europea, nemmeno come assistente di un deputato del Parlamento europeo. Questo perché uno degli obiettivi del programma di tirocini della Corte è consentire al maggior numero possibile di partecipanti di fare un’esperienza nell’amministrazione dell’Unione europea.

Un mese prima dell’inizio del tirocinio l’ufficio risorse umane contatterà via email i giovani selezionati che a questo punto dovranno presentare un estratto del casellario giudiziale che attesta l’assenza di precedenti penali. A questo va aggiunto anche un certificato medico che attesti l’idoneità fisica e in caso di disabilità un certificato del proprio medico di famiglia che attesti la capacità di operare in un ambiente di lavoro in cui siano adottati gli opportuni accorgimenti. Un requisito, quello “dell’idoneità fisica”, che «viene richiesto a tutti i neo assunti, indipendentemente dalla tipologia contrattuale», spiega Bourgeais.

Per candidarsi allo stage bisogna compilare online l’application, rispondendo ad alcune domande, tra cui la scelta della durata di tirocinio (tre, quattro o cinque mesi) e l’area preferita in cui svolgerlo, e compilare tutti gli step presenti sul sito, anche la lettera motivazionale sul perché si voglia fare questa esperienza alla Corte dei conti.

Oltre ai 1.500 euro di indennità mensile è previsto anche il rimborso delle spese di viaggio di andata e ritorno dal luogo di residenza. L’Eca fornisce ai tirocinanti un’assicurazione contro gli infortuni. Gli stagisti devono essere coperti anche da un’assicurazione sanitaria, che in linea di massima è data dalla Tessera europea di assicurazione malattia, ovvero la nostra tessera sanitaria, valida anche in Lussemburgo. Se per qualche motivo, però, lo stagista ne fosse sprovvisto «l’Eca gli offrirà un’assicurazione sanitaria. In tal caso il tirocinante deve pagare un terzo del premio assicurativo», come stabilisce l’ultima decisione datata 23 settembre 2023. «Questo aspetto, comunque, non è preso in considerazione durante la fase di selezione, ma solo in un secondo momento quando il candidato è stato selezionato», precisa Bourgeais. Non sono previsti buoni pasto o sconti per il pranzo ma gli stagisti possono risparmiare sui trasporti: in Lussemburgo, infatti, tutti i mezzi pubblici sono gratis.

La Corte, si legge dal sito, «accetta candidature per tirocinanti in tutti i propri settori di attività: audit, traduzione, comunicazione, amministrazione generale, IT e gestione della biblioteca» e sono particolarmente incoraggiati a presentare domanda «candidati con profili nel campo dell’audit informatico e della scienza dei dati». Questo perché la Corte vuole migliorare «il modo in cui si serve della tecnologia e dei dati nel proprio lavoro di audit, ed è alla ricerca di tirocinanti che abbiano la visione e le idee per produrre un impatto effettivo in questo settore».

All’inizio del periodo di stage è assegnato un mentore di tirocinio che aiuta nell’integrazione nel gruppo di lavoro e monitora i compiti dello stagista. «Tutti gli stagisti della Corte iniziano lo stesso giorno, in gruppo. Vivere quest’esperienza assieme in genere fa sì che si formi un gruppo affiatato. Oltre ad acquisire esperienza pratica, costituiscono una rete di contatti che dura oltre il termine dello stage».

Se selezionati si entrerà a far parte di un ente che nell’anno in corso conta 972 dipendenti,  più della metà donne. E in cui si presta molta attenzione in materia di diversità e inclusione, «in modo che tutti possano conseguire il proprio pieno potenziale».

Marianna Lepore


Foto in alto a destra: di Euseson in modalità Creative Commons

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