Dagli spot ai video musicali, con Grey Ladder anche il cinema si fa start-up

Riccardo Saporiti

Riccardo Saporiti

Scritto il 02 Feb 2015 in Approfondimenti

StagistiCi sono il regista, lo sceneggiatore e il direttore della fotografia. Ma anche l'avvocato e l'economista. Copre tutta la scala dei grigi Grey Ladder, start-up torinese che nella mission ha scritto la parola 'cinema'. E che ad aprile comincerà le riprese del primo lungometraggio. Sei i fondatori, età media 26 anni: «L'idea era quella di unire, alla base della società, personalità e settori di lavoro diversi ma complementari. L'eterogeneità era uno degli obiettivi che volevamo raggiungere». In altre parole, prima di partire si è completato il team.

A parlarne alla Repubblica degli Stagisti è Alessandro Regaldo, sceneggiatore e regista diplomato all'Accademia nazionale delle arti cinematografiche. Insieme a lui fanno parte della start-up lo sceneggiatore Davide Mela, appena uscito da un master in “Analisi di produzione cinematografica e televisiva e comunicazione crossmediale”; Stefano Accomo, attore professionista diplomato alla scuola d'arte drammatica “Paolo Grassi” di Milano; e due omonimi, Edoardo Fornelli ed Edoardo Scavo - laureato in giurisprudenza e con un'esperienza di gestione d'impresa alle spalle il primo, laureato in Business and management al Menlo College di Palo Alto in California il secondo. Tutti 25enni tranne
Emiliano Ranzani, regista e direttore della fotografia: con i suoi 29 anni, il "vecchio" della società.

«Vogliamo riportare il cinema ad un livello di ottimo artigianato. Oggi è un'arte che si compiace di sé stessa e nasconde poca professionalità e un vuoto pneumatico dal punto di vista dei contenuti», sostiene Regaldo. Con questa filosofia è stata scritta la sceneggiatura del primo film, «un giallo con venature da racconto nero», le cui riprese inizieranno ad aprile. Il titolo è “Magna mater”, ovvero Gran Madre: il nome con il quale viene comunemente chiamata la chiesa della Gran Madre di Dio di Torino, la città che oltre alla sede della start-up ospiterà la realizzazione della pellicola.

«Sono otto anni che, a vario titolo, collaboriamo tra di noi per costruirci un humus di soggetti con i quali lavorare». La firma sull'atto costitutivo è stata però apposta solo ad aprile dello scorso anno. «Abbiamo dato vita ad una srl semplificata, l'impresa a un euro. Anche se credo che a breve la situazione subirà un cambiamento, perché il film imporrà un aumento di capitale». Una casa di produzione francese ha infatti deciso di finanziare la produzione con 40mila euro. Non dovessero essere sufficienti, i sei startupper reinvestiranno i soldi finora guadagnati: «La nostra idea è quella di mantenerci il più puliti possibile dal punto di vista dei prestiti».

Come guadagna, allora, questa start-up? «Avevamo già in portafoglio una serie di clienti, che avevamo conosciuto negli ultimi anni». Tra questi ci sono molti rapper, che hanno coinvolto gli startpper torinesi nella produzione dei loro video: «Ne sono nate collaborazioni con Ensi, Club Dogo, Fred De Palma, Fabri Fibra, Salmo, Two Finger». E se c'è da girare una pubblicità, come la clip promozionale del Gran premio dell'automobile del Parco Valentino di Torino, non ci si tira indietro. Anzi: «cerchiamo di portare il cinema anche negli spot, di realizzare quella che potremmo chiamare pubblicità d'autore». D'altro canto anche il gigantesco Federico Fellini girò una reclame per una nota casa produttrice di pasta.

Per il resto, come in ogni start-up, si cerca di risparmiare. Molte delle attrezzature, infatti, erano già di proprietà dei singoli soci. «Anche la sede è di uno di noi, il direttore della fotografia possedeva già le macchine e le luci». Mentre il compenso per lo spot del Valentino è stato investito per acquistare le apparecchiatura per il montaggio. Al momento il meccanismo sta funzionando: i conti tornano, i sei startupper vivono del loro lavoro e in primavera si inizierà a lavorare al film che uscirà nel 2016. E nel frattempo non si disdegna di lavorare a pubblicità e video musicali.

Riccardo Saporiti
startupper@repubblicadeglistagisti.it

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