Comune di Napoli, l'assessore: «I soldi per gli stagisti dell'anno scorso non ci sono»

Marianna Lepore

Marianna Lepore

Scritto il 14 Feb 2012 in Notizie

A nove mesi dalla fine - e tredici dall’inizio - del tirocinio presso gli uffici del Comune di Napoli, una cinquantina di brillanti laureati napoletani ha scoperto che riceverà i 2mila euro previsti come rimborso spese solo a fine giugno (forse). Cioè con un anno e mezzo di ritardo. È stato l’assessore al bilancio Riccardo Realfonzo a dare la notizia a due ex stagiste che da mesi aspettavano di avere almeno una risposta.
La Repubblica degli Stagisti aveva già parlato di questa vicenda a dicembre appurando da Marco Vassallo, il funzionario incaricato del Servizio Lavoro e formazione professionale del Comune, che si stava cercando di far diventare questi rimborsi «come “pagamenti indispensabili”» e liquidarli entro «l’inizio del prossimo anno». Cioè del 2012.
Ma ad oggi dei soldi nemmeno l’ombra. Così due ex tirocinanti, Bianca Angrisani e Assia Giordano, sono tornate al Comune per chiedere informazioni sia all’ufficio per il lavoro sia alla ragioneria, ma «sembravano tutti cadere dalle nuvole», come racconta Bianca alla Repubblica degli Stagisti. Dopo aver preso un appuntamento e aver fatto un’ora di anticamera, Bianca e Assia sono state ricevute dall’assessore al bilancio, Riccardo Realfonzo (nella foto in basso a sinistra). Lì è arrivata la doccia fredda perché l’assessore ha spiegato che «il Comune di Napoli
«non ha la liquidità necessaria per questi rimborsi» e nonostante siano stati messi a bilancio nel 2010, «quei soldi non c’erano effettivamente ma era stata solo messa a capitolo la loro copertura».
«Credendo di tranquillizzarci» continua Bianca «l’assessore ci ha detto che stanno considerando questa faccenda come prioritaria e che forse potremo ricevere questi soldi a giugno». Le due ex stagiste sono molto irritate non solo dal ritardo nel pagamento del rimborso spese ma anche dalla totale assenza di controlli «per verificare se e quanto questi tirocini si rivelino utili per l’ente e per i ragazzi», dice Bianca.
Nonostante gli esiti per troppi versi negativi dello stage, il Comune ha tuttora in corso una nuova infornata di tirocinanti che lavoreranno per sei mesi e, che - se sfortunati come i precedenti - non vedranno i 2mila euro previsti prima di un anno. Il Comune però non sembra particolarmente preoccupato da questo ritardo. Anzi, Assia racconta che nell’ufficio dell’assessore qualcuno le ha detto che «si sta pensando di estendere prossimamente il progetto ad altri 75 giovani»; la stessa persona avrebbe esortato le due giovani «a informare il sindaco sull’assurda modalità di svolgimento del tirocinio stesso».
Le esperienze di Bianca e Assia sono diametralmente opposte: la prima era stata assegnata al progetto nascente della web tv del Comune, svolgendo prevalentemente attività di redazione a contatto con giornalisti esterni; la seconda invece, assegnata all’ufficio comunicazione esterna e gestione dell’immagine dell’ente, ha passato la gran parte dei mesi di stage vagando per gli uffici alla ricerca di una sedia libera. Insieme condividono questa battaglia per riuscire ad avere dopo oltre un anno dall’inizio del loro tirocinio i soldi previsti dal bando del comune di Napoli.
Nel frattempo da quasi un anno è cambiato anche il sindaco. Oggi è l’ex magistrato Luigi De Magistris, che appena eletto aveva dichiarato «Non voglio veder andar via i giovani per necessità» e ora, per mantenere quella promessa, dovrebbe quantomeno dare delle risposte concrete a questi ex stagisti. La Repubblica degli Stagisti ha già chiesto di poterlo sentire su questa vicenda e spera di poter ottenere al più presto risposte approfondite.

Marianna Lepore


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