Tirocini Schuman non solo a Bruxelles, e a seconda della sede l'indennità mensile sale fino a 1800 euro

Ilaria Mariotti

Ilaria Mariotti

Scritto il 07 Mag 2019 in Approfondimenti

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Ogni anno l'Europarlamento apre le porte a centinaia di stagisti. Ma nell'ambito dei tirocini Schuman, il principale programma di traineeship dell'organo legislativo dell'Unione europea, non tutte le opportunità sono uguali. Delle tantissime domande che arrivano a ogni edizione dai ragazzi di tutta Europa, «circa 21mila» si legge sul sito, ne va a buon fine solo una piccola parte: 900. Ma non tutti saranno diretti verso i quartier generali di Bruxelles o Strasburgo, come potrebbe erroneamente credere chi si candida.

Il Parlamento europeo ha infatti numerose altre sedi, denominate tecnicamente “uffici di collegamento”. Ce n'è almeno una per Stato membro ed è anche qui che i tirocini Schuman possono svolgersi.
«Il Parlamento europeo dispone di uffici di collegamento nelle capitali dell'Ue» specifica ancora il sito, «nonché di antenne in città importanti sul piano regionale negli Stati membri più popolosi». Perfino a Washington ce n'è una, dove ha sede «un ufficio di collegamento con il Congresso degli Stati Uniti».


Non sono pochi i tirocini che ogni anno si svolgono al di fuori di Bruxelles: «Circa 350» conferma l'ufficio stampa del Parlamento europeo. Dunque più di un terzo del totale. E per questi tirocini a cambiare è soprattutto il trattamento economico, proprio una delle principali attrattive di questo bando: non a caso per una borsa da 1.300 euro mensili, e un'esperienza prestigiosa, gli italiani fanno a gara per aggiudicarsi un posto, risultando di solito tra i primi per numeri di candidature. Nelle ultime selezioni ad esempio, i candidati italiani sono stati circa duemila, e per ogni edizione ne sono stati selezionati una cinquantina.


Dunque il 'monthly grant' stabilito dall'articolo 25 del regolamento cambia a seconda del paese di destinazione. Medaglia d'oro per il contributo mensile più alto va al Regno Unito con ben 1.800 euro di rimborso mensile e due possibilità di scelta tra Londra e Edimburgo. A cui va aggiunto un sussidio per l'alloggio pari a 288 euro, e un eventuale plus in caso di disabilità che sfiora i 900 euro. Anche per chi è destinato alla Danimarca la borsa sarà più alta che in Belgio, arrivando a oltre 1.760 euro più 282 per la sistemazione. E ancora Svezia (1.600), Francia, Irlanda e Finlandia (sopra i 1.500 euro), Austria e Germania (1.400), per scendere poi ai livelli del Belgio in Spagna e Italia (intorno ai 1.200 euro). 
Per un ragazzo italiano uno stage Schuman in patria potrebbe quasi convenire dal punto di vista economico, considerando i mancati costi del viaggio e sommando l'eventualità di poter dormire addirittura a casa propria per chi risiede nelle due sedi degli «uffici di collegamento» italiani, a Roma e Milano.

Ma perché tanta differenza nei rimborsi? A rispondere alla
Repubblica degli Stagisti è l'ufficio stampa dell'Europarlamento che spiega come «la policy degli stipendi (o indennità) differenziati a seconda del Paese sia valida per tutti i dipendenti dell'organizzazione, e più in generale per tutti i funzionari europei», essendo tarata su «un coefficiente di correzione che riparametra i rimborsi o gli stipendi al costo della vita locale». Come chiarisce Eurostat sul suo sito «ci si basa su un punto di riferimento che è Bruxelles, e si ricalcola il valore con un'operazione matematica basata su costo della vita e dei servizi». Funziona così dal 2013. Tornando agli Schuman, va anche ricordato che per chi si allontana di molto da casa la cosiddetta 'travel allowance' – il rimborso del viaggio – aumenta, essendo a sua volta basata sul chilometraggio.

E quali sono le mansioni degli stagisti al di fuori della sede principale dell'Europarlamento? «La funzione di questi uffici» spiegano ancora dall'ufficio stampa, «è quella di migliorare la conoscenza e la consapevolezza dell'Europa a livello territoriale, costruendo ponti con i cittadini, gli stakeholders e i media». Questi uffici lavorano infatti «a stretto contatto con studenti e insegnanti, invitandoli a prendere parte ai dibattiti e ai seminari sulle decisioni da prendere in campo europeo, e fornendo loro materiale di supporto sulle tematiche della Ue». Più nello specifico, uno dei compiti degli stagisti di questi uffici è per esempio «partecipare a Euroscola, il programma che consente agli studenti di realizzare visite di studio a Strasburgo e assistere da vicino al lavoro di un membro del Parlamento europeo».

Per chi fosse interessato a questa tipologia alternativa di tirocini Schuman c'è ancora da aspettare qualche settimana. Le candidature si apriranno ufficialmente il primo giugno – e si chiuderanno a fine mese – per tirocini in partenza a ottobre. A quel punto – e anche questa è una recente modifica introdotta dal regolamento – ci si potrà candidare direttamente alle offerte di traineeship pubblicate sul portale dedicato alle sole vacancies relative al programma Schuman.

Attenzione poi a un'altra novità, perché un altro troncone di stage all'Europarlamento cambierà regolamento: «A partire dal 2019» preannuncia il sito, «anche i tirocini di traduzione saranno accorpati ai tirocini Robert Schuman». Sono in arrivo dunque ulteriori opportunità per chi volesse cimentarsi in un'esperienza europea. A Bruxelles, o in un ufficio di collegamento a pochi passi da casa.


Ilaria Mariotti 

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