Report racconta la storia della neolaureata assunta dopo 4 mesi di stage nell'azienda (concessionaria pubblica) controllata dal papà. Tutto merito suo naturalmente

Eleonora Voltolina

Eleonora Voltolina

Scritto il 31 Ott 2011 in Stagisti TV

La trasmissione Report riserva sempre sorprese. Ieri sera verso la fine della puntata è andato in onda un servizio dedicato alla storia dei fratelli Doria, allevatori di vongole di Chioggia che hanno perso il loro allevamento e si battono perché ne sia accertato il motivo - loro sospettano che sia stata un'ondata di fango dovuta ai lavori per il Mose a intossicare le loro vongole.

Che c'entra questo con l'occupazione giovanile e il tema degli stage? C'entra. Perché la «controparte» dei fratelli Doria è un ente pubblico che si chiama Magistrato alle Acque, presieduto da un ingegnere romano 67enne, Patrizio Cuccioletta. Si tratta di un istituto periferico del Ministero delle Infrastrutture e dei trasporti, istituito nel 1907, che come si legge sul sito attualmente si occupa «della gestione, sicurezza e tutela idraulica nelle lagune di Venezia, Marano e Grado».
Per un breve momento, che qui sopra riportiamo, il giornalista Luca Chianca chiede conto a Cuccioletta di un aspetto forse marginale per la vicenda, ma molto significativo per i giovani che ogni giorno si barcamenano in cerca di lavoro. La storia è che il Magistrato alle Acque controlla tra le altre una società chiamata Thetis spa (dal sito: «società di ingegneria e di servizi ambientali costituita nel 1993 che opera nello sviluppo e nel management di progetti e applicazioni tecnologiche innovative. Ha un capitale di 11 milioni di euro e annovera tra i propri soci soggetti sia privati sia pubblici. Con un fatturato di circa 27 milioni di euro, impiega 150 persone altamente qualificate»).
E guarda un po', tra le persone altamente qualificate c'è Flavia Cuccioletta, classe 1980. La figlia del presidente del Magistrato alle Acque. Che nel 2005, laureanda a Tor Vergata in Ingegneria gestionale, viene presa in stage nel Consorzio Venezia Nuova (che, come spiega Luca Chianca, è «un gruppo di imprese private» e «l’unico concessionario dello Stato per tutti i lavori in Laguna») grazie a una buona parola del papà. E dopo soli quattro mesi, con il suo 110 e lode ma senz'alcuna altra esperienza lavorativa, Flavia viene a sorpresa assunta a tempo indeterminato. «Ha iniziato lo stage, dopo quattro mesi, molto probabilmente, per la validità di mia figlia, che io sottoscrivo, è stato chiesto di farle un contratto a tempo indeterminato». Chianca sottolinea «Diciamo una facilitazione c’è stata ecco, per i suoi rapporti che aveva e che ha tuttora», ma Cuccioletta senior minimizza: «No, per fare lo stage, per fare lo stage che le serviva per la laurea. Per fare lo stage, ma non mi sembra un reato».
Non è un reato. Però che fortuna questa Flavia. Non solo è rientrata nella piccolissima percentuale - uno su dieci - di giovani a cui al termine dello stage viene offerto un contratto di lavoro. Ma ci è arrivata al primo colpo, immediatamente dopo la laurea. E sopratutto ha ottenuto subito il contratto più ambito, quello che ormai non viene fatto praticamente mai: il tempo indeterminato.
È una colpa avere un padre influente? Non lo è. Siamo di fronte a un caso di parentopoli o di raccomandazione? Non è detto, magari la ragazza (oggi 31enne) è davvero bravissima, e ai dirigenti del Consorzio Venezia Nuova è subito parso impossibile rinunciare a lei. Ma quanti brillanti laureati in Ingegneria devono sudare quattro camicie e a mandare centinaia di cv per trovare uno straccio di opportunità? E quanti sono costretti a scappare dall'Italia alla proposta del terzo o quarto stage o dell'ennesimo contratto a progetto di sei mesi? Sarebbe interessante sapere dal Consorzio Venezia Nuova, e in particolare da Thetis spa, quanti tirocinanti sono stati accolti in questi anni, e a quanti è stato fatto un contratto a tempo indeterminato subito dopo.
Tutti sono uguali nel mondo del lavoro, ma forse qualcuno - direbbe Orwell - è più uguale degli altri?

Eleonora Voltolina

Per saperne di più su questo argomento, leggi anche:
- Dati Unioncamere 2010, per la prima volta in dieci anni diminuiscono (di pochissimo) gli stage. Ma è una buona notizia solo a metà
- Tutti geni i neolaureati italiani? Nuovi dati Almalaurea: alla specialistica il voto medio è 108, con punte di 111 per le facoltà letterarie

Community