Premi di laurea: i bandi aperti, i premi in denaro e le storie di chi ce l’ha fatta

Chiara Del Priore

Chiara Del Priore

Scritto il 24 Giu 2020 in Notizie

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Sono sempre aperte le opportunità per ottenere un riconoscimento per la propria tesi di laurea. Ecco i bandi con scadenze da qui a settembre, per un valore complessivo di circa 57mila euro.

Martedì 30 giugno è l’ultimo giorno utile per l’invio della candidatura per il premio di laurea del valore di 3.500 euro bandito da Acat Italia sul tema «Una laurea per fermare la tortura e per i diritti dei migranti», indirizzato a due studenti che abbiano conseguito una laurea magistrale o specialistica sull’argomento presso università statali e non e atenei pontifici negli anni accademici 2017-2018 e 2018-2019. La documentazione va inviata alla sede romana di Acat Italia e comprende copia cartacea e copia digitale della tesi, sintesi di lunghezza non superiore alle due cartelle, copia ufficiale del certificato di laurea, lettera di accompagnamento firmata dal relatore della tesi e contatti del candidato.
Il vincitore dello scorso anno è Alessandro Valenti, anno di nascita 1995. Dottore magistrale in Giurisprudenza presso l’università La Sapienza di Roma con 110 e lode e tesi in diritto penitenziario dal titolo “La detenzione amministrativa dei migranti”. Menzioni speciali sono state assegnate a Matilde Botto, autrice di una tesi in Diritto penale dal titolo “Il reato di tortura nell’ordinamento giuridico italiano e nella dimensione sovranazionale” discussa presso la Scuola di Giurisprudenza dell’università di Bologna; e Anna Maraschio, con una tesi in Storia dell’Africa dal titolo “Viaggi di speranza, viaggi disperati. Indagine sui flussi migratori dall’Africa Occidentale (Nigeria, Senegal, Mali)”, discussa presso il dipartimento di Scienze politiche e internazionali dell’università di Siena.

Incentrato sul mondo carcerario è invece il premio di laurea Isabella Belli, organizzato dalla Fondazione Balducci, che punta a valorizzare tesi di laurea o di dottorato discusse a partire dall’anno accademico 2019-2020. Per concorrere al premio, di mille euro, c’è tempo anche in questo caso fino al prossimo 30 giugno.

Entro domenica 5 luglio è possibile candidarsi ai tre premi di laurea del valore di mille euro ognuno promossi dall'Uaar, l'Unione degli Atei e degli Agnostici Razionalisti, rivolti ad autori di tesi di primo e secondo livello o di vecchio ordinamento, discusse tra il primo luglio 2019 e il 30 giugno 2020, e agli altri tre del valore di 600 euro destinati a laureati triennali. Il form per la domanda è disponibile sul sito del premio.
Sono cinque i vincitori della precedente edizione del premio: Paolo Scarpellini, 24 anni (tesi in Storia della Filosofia moderna dal titolo “Dalla teologia al naturalismo. Il percorso critico di Ludwig Feuerbach”, Dipartimento di Filosofia e comunicazione presso l’Alma Mater Studiorum di Bologna), Francesca Perrone, 23 anni (tesi in Filosofia dal titolo “Il testamento biologico. Un esame del dibattito in Italia” presso la facoltà di Lettere e Filosofia della Sapienza di Roma), Annalisa Mastronardi, 23 anni (tesi “James Joyce: attrazione e repulsione per la chiesa cattolica” all'interno del corso di laurea magistrale in Letterature e traduzione interculturale dell'università Roma Tre), Pietro Bruno, 24 anni (
tesi in Diritto dell'Unione europea “La questione di genere nell'Unione Europea: uguaglianze e discriminazione evidenti” discussa al termine del corso di laurea triennale in Scienze dell’Amministrazione del Dipartimento di Scienze politiche e sociali presso l’università della Calabria) e Beatrice Marconi, 28 anni (tesi in Diritto ecclesiastico “La questione del fine vita tra diritto positivo ed etica religiosa” presso il corso di laurea magistrale in Giurisprudenza dell'Alma Mater di Bologna).
I premi in palio in realtà anche l'anno scorso erano sei, ma «la giuria preposta a valutare gli elaborati di “altre discipline”, nè giuridiche nè umanistiche in senso stretto, ha ritenuto che nessuno degli elaborati sottoposti fosse adeguato» spiega alla Repubblica degli Stagisti Giorgio Maone, responsabile eventi dell'Uaar: «e quindi, con decisione sofferta, ha deciso di non assegnare il premio per la categoria
».

Mercoledì 15 luglio è l’ultimo giorno utile per fare domanda per il premio Elisa Genovese, bandito dalla Fondazione Finanza Etica. Si tratta di un premio di laurea dell’importo di 2500 euro e di due menzioni di 750 euro ciascuna in favore di studenti laureati presso un’università italiana che abbiano prodotto tesi di laurea magistrale o a ciclo unico sui temi della finanza etica e sostenibile nell’anno accademico 2018/2019.
Giovanni Flamini ha 27 anni e si è laureato nel 2015 in Economia e finanza all’università di Bologna, attualmente lavora come sustainability analyst in una società di consulenza occupandosi di bilanci di sostenibilità, Dichiarazioni Non Finanziarie e altri progetti in ambito di CSR. Venuto a conoscenza del bando dell'anno scorso tramite una mail che diffondeva l’iniziativa, ha partecipato e vinto l’edizione 2018 del premio con una tesi dal titolo “Green Finance e Carbon Tax: l'economia come strumento di contrasto al cambiamento climatico”, che aveva l’obiettivo di reinterpretare la crisi climatica in un'ottica prettamente finanziaria, concentrandosi su tutti quegli aspetti che possono essere fonte di opportunità e di sviluppo socio-economico. «Da quasi dieci anni sono un cliente e socio di Banca Etica, quindi mi tengo sempre aggiornato su tutte le loro iniziative. È una realtà che mi ha sempre affascinato e con cui sognavo di poter collaborare o lavorare: questo bando mi era sembrata non solo un'ottima occasione per mostrare il mio lavoro, ma anche per entrare in contatto con la Fondazione Finanza Etica» racconta alla Repubblica degli Stagisti. Pietro Marchesano invece ha 26 anni e si è laureato in Economia e management all’università di Padova, conseguendo poi la magistrale in Banking and Finance alla Cattolica di Milano. Attualmente lavora come Impact Investing Analyst presso AXA. Anche lui ha partecipato al premio Elisa Genovese, scoperto attraverso i social, vincendo lo scorso anno con una tesi sulla materialità dei temi non finanziari, ambienti sociali e di governance nei mercati azionari europei: «Ho deciso di partecipare al premio mentre scrivevo la tesi: mi sono reso conto che la mia ricerca empirica avrebbe riguardato temi molto rilevanti per il premio "Elisa Genovese" della Fondazione Finanza Etica e così, una volta laureato, mi sono iscritto».

L'Associazione italiana Dimore storiche (Adsi) ha bandito la seconda edizione del premio di laurea sui beni vincolati privati, dell’importo di 1500 euro e scadenza mercoledì 15 luglio 2020.Il bando è rivolto ai laureati che abbiano svolto una tesi di laurea magistrale su tematiche aventi per oggetto uno o più immobili vincolati privati, comprese le loro decorazioni e pertinenze, quali parchi e giardini. Possono partecipare laureati in Architettura, Ingegneria, Storia dell’Arte, Conservazione dei Beni culturali, Scienze della Comunicazione, Economia e Giurisprudenza. Il primo premio lo scorso anno è andato al 26enne Marco Barzanti, neolaureato in Architettura presso l'Alma Mater Studiorum di Bologna con una tesi dal titolo "Il Complesso Monumentale di Canossa. Studi e proposte per il consolidamento delle rovine del Castello e la valorizzazione del suo contesto"; Barzanti aveva scoperto il premio tramite un articolo online. Secondo e terzo premio sono andati rispettivamente alla 27enne
Sara Zoppi, 27 anni (tesi dal titolo “La ‘Favorita’ a Mantova: il restauro di una villa seicentesca. Frammento e decoro”) e alla 28enne Giulia Savoia (tesi dal titolo “Living History in a Landmark, the enhacement of Historic Houses: Villa Saraceno a Finale di Agugliaro and the Landmark Trust”). Entrambe devono invece ringraziare i loro relatori di tesi per aver fatto loro conoscere l'iniziativa dell'Adsi, invitandole a partecipare alla competizione.

Ammonta a 6mila euro totali (tremila per il primo, duemila per il secondo e mille per il terzo classificato) l’importo del premio di laurea Artemio Franchi, il cui bando è aperto fino al prossimo venerdì 31 luglio. Il premio, arrivato alla 13ma edizione, è rivolto a laureati che hanno discusso la tesi a partire dal 1 agosto 2016 su temi sportivi, con particolare attenzione quest’anno alle discipline paralimpiche e al calcio femminile.

Stessa scadenza per la prima edizione il premio bandito da Domina (Associazione nazionale famiglie datori di lavoro domestico) per cinque tesi di laurea dedicate allo sviluppo della disciplina del lavoro domestico e della cura della persona, discusse tra il primo agosto 2019 e il 31 luglio 2020. La presentazione delle domande, da inviare tramite PEC o raccomandata all’indirizzo dell’associazione, deve avvenire appunto entro il 31 luglio. Il bando è rivolto a laureati in giurisprudenza, scienze politiche, sociologia, economia e commercio e scienze dell’educazione e della formazione.

Torna anche quest’anno il premio intitolato a Valeria Solesin, ricercatrice uccisa a Parigi durante l’attentato al Bataclan, incentrato sul ruolo del talento femminile come elemento determinante per lo sviluppo dell’etica e della meritocrazia nel nostro Paese. Le candidature si chiudono il prossimo 7 agosto e sono rivolte a laureati magistrali in Economia, Giurisprudenza, Scienze Politiche, Psicologia, Scienze della Formazione, Ingegneria, Demografia e Statistica. I premi ammontano complessivamente a 30mila euro.

Sono due i premi, rispettivamente del valore di 2500 euro, destinati a laureati magistrali in giurisprudenza, economia, scienze politiche e lettere che discuteranno la tesi entro il 31 luglio 2020, e dedicati alla memoria di Luciano Barca. C’è tempo per inviare gli elaborati fino al 7 agosto prossimo. Le tesi devono trattare uno dei seguenti temi: 
la relazione fra centro e periferia dei partiti, ieri e oggi: muovendo dall’esperienza di Luciano Barca nel Pci, al centro e nel territorio delle Marche; il ruolo del Parlamento come luogo di confronto per raggiungere “accordi”; la programmazione economica per lo sviluppo sostenibile, ieri e oggi: muovendo dall’esperienza di Luciano Barca nel Progetto ‘80 e nella fase del compromesso storico.

Lunedì 31 agosto è la data di scadenza per la presentazione delle domande per le borse di studio “Economia d’Anaunia”: si tratta di sei borse del valore cospicuo, 2500 euro ciascuna, per studenti di laurea magistrale che hanno scelto o sceglieranno come argomento della loro tesi di laurea un tema in grado di contribuire alla riflessione sul futuro dell’economia e della società della Val di Non.


Scade il giorno dopo, martedì primo settembre, il termine per partecipare al premio bandito dall’Associazione Italiana Sindrome di Pitt-Hopkins – Insieme di più: sei premi per le migliori tesi di laurea o di specializzazione sul tema della sindrome di Pitt-Hopkins, discusse nel periodo agosto 2018 - agosto 2020. L’importo di ciascun premio è di 500 euro.

L’Associazione culturale “architetto Simonetta Bastelli” , finalizzata a promuovere la cultura del paesaggio di qualità e del buon paesaggio nella collettività, organizza anche quest’anno il Premio Simonetta Bastelli da assegnare ai migliori progetti che esaltano il rapporto tra architettura e natura negli spazi aperti urbani. Il premio è articolato in quattro sezioni: professionisti, giovani, tesi di laurea e studenti universitari. La data di scadenza per la presentazione delle domande è sabato 5 settembre.
Vincitore dell'anno scorso è Michele Sicher, trentino classe 1993, laureato magistrale in Ingegneria edile e architettura presso l'università di Trento con una tesi su “Il paesaggio fluttuante del lago di Santa Giustina. Riscoprire e riattivare paesaggi “invisibili” attraverso interventi puntuali tra acqua, natura e architettura”.

Chiara Del Priore

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