Maternità e lavoro si nutrono a vicenda, è ora di rompere il tabù: per una vera parità di genere in azienda

Scritto il 04 Mag 2023 in Interviste

congedo maternità gender pay gap materie scientifiche maternità maternità e lavoro occupazione femminile parità di genere stereotipi di genere

Ci sono ancora molti ostacoli per le donne nel mondo del lavoro. Gli stereotipi di genere, per esempio, ancora disegnano competenze e mestieri “da uomini” e “da donne”, dove i secondi sono praticamente tutti meno prestigiosi, meno pagati, e percepiti come meno impegnativi e più “femminili”. Dove il femminile sta ovviamente nel lavoro di cura, con meno responsabilità e orari ridotti, per garantire alle donne la possibilità di occuparsi della propria famiglia, che ovviamente è il loro compito primario.

Del resto non c’è da sorprendersi:
questa ineguaglianza è sancita perfino nella nostra Costituzione all'articolo 37 che recita: «Le condizioni di lavoro [della donna] devono consentire l'adempimento della sua essenziale funzione familiare». Proprio da queste parole – intese dai padri costituenti ottant'anni fa, a onor del vero,  a protezione delle donne, e non per danneggiarle: ma i tempi sono cambiati... – si evince che il punto fondamentale che relega le donne indietro nel mercato del lavoro è proprio il fatto che possano diventare madri, e che anzi questa loro funzione di cura della prole sia considerata sopra tutte le altre (e non spartibile con i compagni).

Vi è anche una convinzione diffusa che questo avvenimento, la maternità, possa distogliere la loro attenzione dal lavoro, renderle meno capaci, meno focalizzate. Che essere mamme equivalga, se non a diventare incapaci, comunque a peggiorare sul lavoro. Ancora troppe aziende, peraltro, discriminano le donne già in sede di colloquio, oppure nei percorsi di carriera, perché percepiscono come una seccatura e un danno il congedo di maternità che segue (o seguirebbe) una loro gravidanza, e poi il fatto che al ritorno al lavoro le neomamme possano avere degli impegni legati alla cura del bambino, degli imprevisti, e quindi essere meno affidabili e assidue.

Si crea quindi il paradosso per cui le donne che ci tengono alla loro carriera, o che hanno semplicemente bisogno del loro lavoro, cominciano a percepire il fatto di poter diventare madri come una minaccia alla loro realizzazione professionale, e a chiedersi se sia davvero possibile avere il pane le rose, e conciliare la propria identità di donne lavoratrici con il sogno della maternità.

Ma in realtà... una cosa nutre l’altra! È questo il potente messaggio di un libro dal titolo “Il congedo originale”, uscito di recente con il sottotitolo “Perché le aziende temono la maternità”. In questo episodio del podcast della Repubblica degli Stagisti abbiamo parlato di maternità e lavoro con le due autrici, Sonia Malaspina e Marialaura Agosta.



Malaspina e Agosta sono due manager di Danone e attiviste per la parità di genere, una battaglia che Malaspina in particolare combatte da oltre un decennio, implementando in azienda una policy innovativa per la valorizzazione delle dipendenti madri che negli anni è stata adottata da Danone a livello mondo, e facendo opera di divulgazione anche attraverso un TEDx Talk realizzato nel 2021 al TedXLegnano con il titolo "Come implementare la parità di genere sul posto di lavoro".

Il messaggio principale di Malaspina e Agosta è che la maternità, e più in generale il lavoro di cura, sia un elemento positivo per le persone anche sul luogo di lavoro. E che quindi le aziende non dovrebbero temerla, bensì riconoscerla come palestra di competenze, valorizzarla, e far sentire accolte le persone anziché penalizzarle per il fatto di avere dei figli a casa. Perché, dati e metriche alla mano, valorizzare le madri sul lavoro conviene.

Sonia Malaspina parteciperà il prossimo martedì 16 maggio al Festival Nobilita, a Roma, nel panel “Dove sta andando il lavoro? Nuove geografie, nuove economie” moderato da Marta Cagnola di Radio24, proprio per portare la tematica della maternità sul posto del lavoro affrontata ne “Il congedo originale”.

Community