Lavorare per due anni alle Nazioni Unite, stipendio base 47mila dollari all'anno: ultimi giorni per candidarsi al JPO

Chiara Del Priore

Chiara Del Priore

Scritto il 24 Dic 2020 in Notizie

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È fissata al 29 dicembre la scadenza per il programma JPO, Giovani Funzionari delle Organizzazioni Internazionali, organizzato dalla Direzione generale per la Cooperazione allo sviluppo del ministero degli Affari esteri e della cooperazione internazionale e l’Agenzia italiana per la Cooperazione allo sviluppo e curato dal dipartimento degli Affari economici e sociali delle Nazioni Unite (UN/DESA).

Il JPO offre a giovani italiani di età non superiore a trent'anni la possibilità di candidarsi per un’esperienza professionale nelle organizzazioni internazionali della durata di due anni.
Altri requisiti necessari per l’invio della candidatura, inoltrabile solo online attraverso il sito undesa.it, sono la nazionalità italiana; un’ottima conoscenza della lingua inglese e italiana; una laurea specialistica/magistrale o magistrale a ciclo unico, laurea triennale accompagnata da un master universitario. Novità di questa edizione l’assegnazione di un numero limitato di posizioni a candidati provenienti da alcuni paesi in via di sviluppo (“Least Developed Countries” e paesi prioritari per la cooperazione allo sviluppo italiana), il cui elenco e requisiti per fare domanda sono riportati sempre sul sito www.undesa.it.

Al momento, fanno sapere dall’organizzazione del programma, non sono disponibili informazioni sul numero finale di posizioni per l’edizione 2020/2021 del JPO
il ministero degli Affari esteri e della Cooperazione internazionale negli ultimi quattro anni ha stanziato fondi per 41 posizioni nel 2019/2020, 42 nel 2018/2019, 46 nel 2017/2018 e 40 nel 2016/2017.

Per i candidati selezionati è previsto un contratto di due anni come staff delle Nazioni Unite. I JPO vengono reclutati al livello P2 della categoria dei funzionari - P2/1 il primo anno e P2/2 il secondo anno. Il salario base per tale livello è attualmente di circa 47mila dollari l’anno. Il contratto comprende, oltre al salario, un “post adjustment”, cioè un adeguamento, che varia a seconda del paese di assegnazione, l'assicurazione medica, i contributi pensionistici ed altre indennità.


Relativamente all’iter di reclutamento ogni singola Organizzazione o Agenzia ONU gestisce la fase del colloquio o prova scritta secondo i propri procedure di reclutamento. Invece, per quanto riguarda l’iter, la valutazione preliminare dei candidati per l'ammissione alla fase di selezione è svolta dall'Ufficio UN / DESA di Roma. 
Questa fase si traduce generalmente in elenchi di 12-15 potenziali candidati per ciascuna posizione JPOL'esito della valutazione preliminare delle domande viene ulteriormente esaminato da una Commissione delle Nazioni Unite composta da esperti delle risorse umane del Segretariato delle Nazioni Unite a New York, che fa una seconda valutazione approfondita delle candidature ricevute al fine di preselezionare un massimo di 8 candidati per ciascuna posizione JPO.

L'ultima fase del processo di selezione è svolta dai rappresentanti delle organizzazioni internazionali a cui verranno assegnati i candidati JPO vincitori. Questa fase di selezione di solito consiste in un esercizio scritto e un colloquio di gruppo.
Prima del reclutamento ufficiale da parte delle organizzazioni internazionali, i candidati prescelti frequentano un corso di formazione obbligatorio di due settimane organizzato dallo United Nations System Staff College, insieme a JPO di altri paesi. L'elenco finale dei candidati selezionati viene pubblicato sul sito web dell'UN/DESA al termine del processo di selezione una volta che tutte le formalità di reclutamento sono state completate. L'elenco è disponibile solo per un anno.

Dal 1976, anno di inizio del programma, il numero di candidature inviate si è attestato annualmente su una media di 2500. Di queste, la maggior parte è stata inoltrata da donne, con una percentuale di circa il 60% del totale. Secondo i dati a disposizione dell’organizzazione, circa il 70% dei partecipanti al programma ha poi trovato stabilmente lavoro in una delle organizzazioni internazionali.


Chiara Del Priore 

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