Girl Power, appassionate di matematica? L'informatica è uno sbocco “perfetto”

Rossella Nocca

Rossella Nocca

Scritto il 05 Ott 2019 in Storie

girl power Prometeia sviluppatore

Girl Power è la rubrica attraverso la quale la Repubblica degli Stagisti dà voce alle testimonianze di donne – occupate nelle aziende dell’RdS network – che hanno una formazione tradizionalmente "maschile" o ricoprono ruoli solitamente affidati agli uomini, in ambito Stem (Science, Technology, Engineering and Mathematics) ma non solo. Storie che invoglino le ragazze a non temere di scegliere percorsi considerati appannaggio pressoché esclusivo degli uomini. La storia di oggi è quella di Sara Sciarra, sviluppatrice software per Prometeia, società italiana di consulenza, sviluppo software e ricerca economica per banche, assicurazioni e imprese.

Ho 40 anni e vengo da San Benedetto del Tronto. Ho sempre avuto la passione per la matematica, così mi sono iscritta al liceo scientifico e poi alla facoltà di Matematica a Bologna, con un indirizzo interno in analisi numerica. All'epoca non erano così chiari gli sbocchi che questo tipo di laurea poteva dare oltre all'insegnamento. Tuttavia quest'ultimo non mi dispiaceva, anche perché mia madre era un'insegnante.

Poi durante il percorso ho cambiato idea, perché mi sono appassionata all'analisi numerica e all'informatica e ho esplorato altre strade, che mi sembravano sfidanti. Ho sviluppato la curiosità tipica dei matematici.

Dopo la laurea ho vinto una borsa di studio per un master in alta matematica applicata a industria ed economia, ambiti di applicazione diversi rispetto a quello classico. A conclusione del master ho svolto uno stage di tre mesi in ambito medico: ero entusiasta perché finalmente dopo tanta teoria potevo vederne l'applicazione pratica, di cui sentivo la necessità. È stato il mio primo lavoro da sviluppatore: lavoravo al progetto Adam, un software per il riconoscimento dei melanomi da nevi mediante analisi grafica. Il mio compito era aiutare il team ad aumentare la probabilità di successo nell’ identificazione del melanoma.

Terminato lo stage ho inviato il mio curriculum a Prometeia, trovando a 24 anni il mio primo vero lavoro. L'annuncio riguardava uno stage come sviluppatore software per il rischio di credito, quindi in ambito finanziario, proprio quello che avevo approfondito durante il master. Sin dal colloquio ho pensato subito "Questo posto mi piace", perché lo vedevo molto dinamico, proprio quello che cercavo. Dopo sei mesi di stage ho avuto prima un contratto a tempo determinato di un anno e poi un contratto a tempo indeterminato.

All'inizio è stata dura: quando hai una laurea in matematica devi colmare il gap con l'informatica. Ma studiare per un matematico non è un problema, in quanto ha molta curiosità. Quando sono arrivata c'erano pochi sviluppatori, oggi siamo un team di quaranta persone e ci occupiamo di soluzioni software, principalmente a supporto di consulenza finanziaria per le banche in ambito Alm, liquidity, Bsm e rischio di credito. Attualmente solo quattro componenti del gruppo di lavoro sono donne. Nonostante Prometeia sia un'azienda aperta, il campo informatico è ancora poco esplorato dal mondo femminile. All'università eravamo in maggioranza donne a Matematica, ma poche considerano questo sbocco.

Seppure il lavoro sia sfidante e il ritmo costantemente alto in linea con i tempi di oggi, Prometeia rispetto ad altre realtà è un' "isola felice". Da quando sono qui ho avuto due figli, che oggi hanno tre e sei anni, e per i loro primi anni l’azienda mi è venuta incontro, concedendomi un part-time a sette ore.

La cosa che più mi piace di questo lavoro è la crescita professionale costante: qui si cerca sempre qualcosa di nuovo. E ti senti continuamente stimolato, anche perché sei circondato da ragazzi giovani che portano innovazione. Anche dopo le brevi pause maternità non mi sono mai sentita "ferma", perché ho sempre percepito l'evoluzione tecnologica dell'azienda. Qui sono cresciuta tantissimo e ho imparato a risolvere i problemi con un approccio più razionale, controllando l'ansia. Trovarsi bene e stare a proprio agio sul posto di lavoro è una cosa bellissima e qui questo si respira. 

Alle ragazze consiglio di seguire la propria passione e, se è la matematica, di scegliere in particolare l'informatica, perché è un settore perfetto per valorizzare la laurea in matematica e dove oggi c'è grande richiesta, dai big data all'intelligenza artificiale.

È vero,  quello dell’informatica è  un mondo a predominanza maschile e talvolta ci vuole più determinazione, ma gli stereotipi per fortuna sono più deboli rispetto al passato. Siate dannatamente ostinate!

Rossella Nocca

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