Garanzia giovani è compatibile anche con studio e lavoro: tutto dipende dalle tempistiche

Ilaria Mariotti

Ilaria Mariotti

Scritto il 17 Mag 2018 in Approfondimenti

Garanzia giovani

Per accedere al programma governativo finalizzato a migliorare l'occupazione giovanile, Garanzia giovani, esiste un prerequisto essenziale: bisogna appartenere alla categoria dei Neet, in inglese 'not in education, employment or training'. Vale a dire non essere impegnati in nessun percorso di istruzione, né tantomeno lavorare. Ma una condizione di accesso apparentemente così chiara crea spesso molti dubbi a chi deve iscriversi. In primis perché il mercato del lavoro è sempre più caratterizzato da piccoli lavoretti, nell'era della cosiddetta gig economy.  E poi perché tra la registrazione al programma e l'effettivo inizio di un qualche percorso di formazione o lavoro passa spesso diverso tempo. Di qui che giocoforza possa capitare a qualche candidato di intraprendere autonomamente una attività. Che succede a quel punto?

Se lo chiede ad esempio sul forum della RdS una lettrice, iscritta a Garanzia giovani da più di un anno, che racconta: «Ultimamente mi sono iscritta a un’università online per poter sostenere i quattro esami che danno i 24 crediti formativi richiesti per partecipare al concorso docenti», al quale dovrebbe presentarsi prossimamente. Nel frattempo però «sono riuscita trovare un tirocinio, dopo più di un anno di ricerca». La domanda è allora se il tirocinio in Garanzia giovani e l'università online siano compatibili, oppure occorra necessariamente fare una scelta. 
A sciogliere i dubbi interviene il direttore generale dell'Anpal, l'ente che gestisce in Italia Garanzia giovani, Salvatore Pirrone: «Lo status di Neet, che presuppone lo stato di disoccupazione e la non iscrizione ad un percorso di istruzione o formazione, è requisito per la partecipazione al programma Garanzia Giovani» ribadisce alla Repubblica degli Stagisti.

«Ma questo andrà verificato esclusivamente con riferimento al momento della registrazione al programma Garanzia Giovani e di nuovo al momento dell'inizio del servizio o della misura di politica attiva». Se nel frattempo si modificano le condizioni del candidato l'iscrizione non salta: «A nulla rileverà» sottolinea Pirrone, «se la condizione di disoccupazione sia stata perduta in momenti intermedi tra la registrazione e l'inizio del servizio o della misura di politica attiva». Anche nel caso della lettrice, dunque, che si è iscritta all'università dopo la registrazione al programma e quando era in attesa di essere inserita in qualche misura, «si applicherà la normativa vigente al momento dell'evento». Tradotto: non potrà iniziare il tirocinio se impegnata in quel momento con esami universitari. Se invece avesse concluso il percorso universitario prima dell'avvio dello stage, nessun problema. 

Anche un altro lettore, di nuovo sul forum, si interroga su questa eventualità: «Se sono iscritto a Garanzia Giovani e a breve dovrò iniziare il servizio civile nazionale presso un ente locale, posso sottoscrivere contratti di prestazione occasionale della durata di 4-8 ore al massimo?» chiede, specificando che «centri per l'impiego e consulenti vari sono discordanti su questa possibilità». Secondo alcuni infatti c'è «la possibilità di continuare con questi piccoli e saltuari contratti, che tanto non vengono registrati al centro per l'impiego». Per altri invece sarebbe da escludere, «perché anche un solo giorno da contrattualizzato fa perdere lo status di disoccupato e quindi di Neet». A detta di Pirrone, il problema sarebbe ancora da riferire esclusivamente a quando la prestazione lavorativa ha inizio. Nulla quaestio se avviene in fasi intermedie, tra l'iscrizione al programma e l'inizio della misura. Mentre non sarebbe consentito portarla avanti in contemporanea allo svolgimento una misura di Garanzia giovani.

E si pone a questo punto anche un problema di verifiche. Secondo Pirrone per Garanzia giovani «sono previste attività di controllo della sussistenza dei requisiti, che vengono effettuate al momento della presa in carico e in un momento successivo mediante gli archivi informatizzati». Nel caso dell'ultimo lettore però eventuali lavoretti potrebbero non risultare da nessuna parte. A spiegarlo è lui stesso: «Ci tengo a specificare» sottolinea, «che già in passato ho sottoscritto numerosi contratti di questo tipo per lo stesso tipo di attività – si parla di docenze in ambito formazione, sicurezza sul lavoro, etc. – e che mai nessuno di questi contratti è risultato al centro per l'impiego, per il quale io risulto disoccupato da una data ben antecedente all'inizio di tali attività». Non è escluso quindi che chi si iscrive al programma non possa trovarsi in situazioni analoghe, con all'attivo piccole collaborazioni mentre sia in corso una misura predisposta dal programma.   

Qualche eccezione alla regola del Neet esiste, come chiarisce Pirrone stesso: «Sono destinatari delle misure e dei percorsi di Garanzia Giovani tutti i giovani Neet che non sono inseriti in alcun corso di formazione, compresi quelli di aggiornamento per l'esercizio della professione o per il mantenimento dell'iscrizione a un albo o ordine professionale». Ma sebbene questa sia la regola generale, «restano esclusi i corsi di formazione di base per l'acquisizione di competenze linguistiche nel caso di giovani migranti extracomunitari o rifugiati politici, in quanto possibile attività propedeutica alla presa in carico e all'erogazione delle misure del programma». Anche i corsi di aggiornamento sono concessi, sempre che «non si preveda il rilascio di un certificato da parte di un ente accreditato, o il riconoscimento di crediti formativi spendibili per successivi percorsi di istruzione e formazione; e che inoltre la frequentazione del corso risulti conciliabile con le attività previste dalle singole misure».

Ilaria Mariotti 

 

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