Corte di giustizia dell'Unione europea, 30 tirocini a 1.120 euro al mese: ultimi giorni per candidarsi

Rossella Nocca

Rossella Nocca

Scritto il 21 Set 2016 in Notizie

buone opportunità stage all'estero Stage in istituzioni europee

Il 30 settembre scade un’importante opportunità formativa per chi ha fatto studi giuridici o linguistici. Si tratta del bando per i tirocini presso la Corte di giustizia dell’Unione europea di Lussemburgo, l’organismo comunitario che ha il compito di garantire l’osservanza del diritto nell’interpretazione e nell’applicazione dei trattati fondativi dell’Unione.

I posti disponibili per la prossima tornata di tirocini, con una durata massima di cinque mesi
(ridotti a dieci/dodici settimane per gli interpreti), sono una trentina e il rimborso spese mensile ammonta a 1.120 euro, più bus card per raggiungere Città di Lussemburgo. Per i selezionati il tirocinio inizierà il 1° marzo e terminerà il 31 luglio. In caso di esito negativo della candidatura, si potrà ripresentare domanda entro il 30 aprile 2017, e partecipare alla selezione per il secondo turno di tirocini, previsto dal 1° ottobre 2017 al 28 febbraio 2018.

Possono candidarsi al programma formativo – attivato per la prima volta nel 1997
i laureati in giurisprudenza o scienze politiche (con indirizzo prevalentemente giuridico), o chi sia in possesso di un diploma in interprete di conferenza e abbia una buona conoscenza della lingua francese. Queste le principali aree operative in cui si cimenteranno i trenta fortunati: Direzione della ricerca e documentazione; Servizio stampa e informazione; Direzione generale della traduzione e Direzione dell'interpretazione.

In particolare, sul sito si legge che «i tirocini presso l'interpretazione hanno l'obiettivo di permettere ai giovani interpreti di essere seguiti nel loro perfezionamento in interpretazione, in particolare giuridica, che comporta la preparazione dei fascicoli, un lavoro di ricerca terminologica ed esercitazioni pratiche in 'cabina muta'». Indubbiamente un’ottima “palestra”, in quanto la Corte di giustizia è un’istituzione plurilingue – caso unico al mondo tra gli organi giurisdizionali
e ciascuna delle lingue ufficiali dell’Unione può essere lingua processuale.

L’esperienza formativa presso la Corte – se pure un po’ meno di quelle in altre istituzioni comunitarie – è comunque piuttosto ambita dai giovani laureati italiani. Secondo i dati forniti alla Repubblica degli Stagisti da Christin Bub-Aguilera del Pino dell’Unità Risorse Umane, delle 437 candidature all’ultimo bando (di cui 44 per la Direzione dell’interpretazione), 99 erano italiane. Mentre nella tornata precedente – quella relativa ai tirocini attivati nella primavera di quest’anno – le domande erano state 390 (43 per la Direzione interpretazione), di cui 70 italiane. Dunque i candidati del nostro paese rappresentano mediamente il 20% del totale, che non è per niente poco.

Per candidarsi a un tirocinio presso l’European Court of Justice di Lussemburgo bisogna scaricare l’apposito modulo sul sito dell’Istituzione (in inglese o in francese) e inviarlo via posta elettronica, corredato di un curriculum vitae dettagliato e delle copie dei diplomi e/o degli attestati: attenzione, non si accettano autocertificazioni.

I tirocini in questa istituzione europea rappresentano una prestigiosa occasione per conoscere da vicino il funzionamento del sistema giuridico comunitario, ma anche per vivere un ambiente stimolante e interculturale. Per questo le testimonianze degli ex tirocinanti sono generalmente entusiaste. Chi aspira a vivere quest’esperienza, può trovare sui social dei gruppi di ex stagisti (un esempio: European Court of Justice Stagiaires), con cui condividere dubbi e aspettative.

Le chance di trovare occupazione post stage presso l’Istituzione sono però scarsissime
, in quanto – come si legge sul sito ufficiale - nella maggior parte dei casi il personale è assunto dagli elenchi di riserva di concorsi generali organizzati dall’Ufficio europeo di selezione del personale (Epso). Esiste tuttavia la possibilità di ricoprire incarichi limitati nel tempo come agenti temporanei, andando a occupare cioè posti vacanti in attesa dei vincitori concorso, o come agenti contrattuali ausiliari (per sostituzioni malattia e maternità); oppure di candidarsi come collaboratori free lance presso la Direzione generale della traduzione.

Rossella Nocca

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