Il ministero dell'università cerca 300 assistenti di lingua italiana da spedire in Europa. Aperte le candidature al nuovo bando

Ilaria Mariotti

Ilaria Mariotti

Scritto il 04 Gen 2012 in Notizie

Quasi trecento posti di lavoro per assistenti di lingua italiana in istituzioni scolastiche europee. È l'offerta dell'edizione 2012-2013 dell'annuale bando di concorso del Miur, il ministero dell'università, destinato a studenti di nazionalità e cittadinanza italiane sotto i 30 anni di età. Le maggiori possibilità si avranno in Francia, dove i posti a disposizione sono 180, seguita a pari merito da Austria, Germania e Spagna (dove ce ne sono 30), e poi Regno Unito (15), Irlanda (6) e infine Belgio (3). Ogni anno, in media, giungono circa 2mila candidature. Forse perché gli stipendi sono piuttosto buoni: tra i 700 e i mille euro per un impegno che si aggira attorno alle 12 ore settimanali - a seconda delle esigenze del docente da affiancare, come specificato nel bando.
L’Austria è fra quelli che pagano di più: 1.020 euro netti al mese, insieme alla città di Londra, dove si percepiscono 1.050 sterline nette (circa 1.250 euro). Per le altre destinazioni ci si deve accontentare invece di compensi sugli 800-900 euro al mese, eccetto la Spagna che ne offre 700. Ci si può candidare fino al 20 gennaio prossimo. L’incarico durerà più o meno otto mesi, dal 1° ottobre al 31 maggio: ma il periodo esatto dipende dalle usanze dei diversi paesi in fatto di scansione dell’anno scolastico.
I requisiti: oltre a non aver compiuto il 30esimo anno di età alla scadenza del bando, e a non risultare vincitori del bando in anni precedenti, vanno rispettate una fitta serie di regole per quanto riguarda l’iscrizione all’università. Al punto B dell'avviso si specifica che saranno accolte le candidature di chi è iscritto a un corso di laurea o post laurea (che non siano semplici corsi di perfezionamento; per i dottorati poi deve trattarsi di materie linguistiche) presso un’università italiana, oppure abbia conseguito una laurea quadriennale o magistrale dal 1° giugno scorso in poi e non sia più iscritto all’università (purchè l’immatricolazione non risalga a prima dell’anno accademico 2005-2006). Chi è ancora studente non potrà invece partecipare se si è iscritto a un anno accademico precedente al 2007-2008. Quanto alle aree di studio, il bando ammette la partecipazione di chi abbia una laurea triennale in Scienza della mediazione linguistica, Lettere, Lingue e culture moderne, Storia e filosofia, oppure una quadriennale in Interpreti e traduttori, Lettere, Lingue e culture europee, Lingue e letterature moderne e Studi comparatistici, e sia contemporaneamente iscritto alla specialistica o magistrale (qualsiasi corso) oppure a un master o dottorato in lingue straniere o letteratura italiana. Ma non finisce qui: chi è in possesso di una triennale o quadriennale qualsiasi deve essere iscritto a un corso di laurea specialistica o magistrale in una delle materie indicate nella tabella a pagina 3, tutte nell’ambito umanistico-letterario, o ancora frequentare una scuola, master o dottorato in lingue. Non è facile districarsi in questa densa rete di requisiti: sul sito è disponibile infatti un link con le risposte alle domande più frequenti.
Infine, il capitolo esami sostenuti: se ne dovranno certificare almeno due relativi alla lingua, letteratura o linguistica del paese scelto (nel bando sono indicati anche i settori disciplinari richiesti). Nel caso di quadriennale, esistono ulteriori requisiti per quanto riguarda le materie. E ancora, è obbligatorio aver sostenuto almeno due esami in lingue, letteratura o linguistica italiana. Anche in questo caso il bando elenca nel dettaglio i settori scientifici, e le materie specifiche in caso di laurea quadriennale. La domanda di partecipazione (che potrà essere presentata per un solo paese di destinazione). Occorre dapprima registrarsi al sistema introducendo un codice identificativo, a cui seguirà l’invio di una password. Solo allora sarà possibile compilare il modulo online, con relativi dati personali e di formazione (è necessario inserire anche gli esami con relativa votazione), modificabile fino alla scadenza del bando. Una volta pubblicato l’elenco degli ammessi (entro il 4 febbraio), la domanda – pena l’esclusione dalla selezione - andrà sottoscritta e inviata per raccomandata all'indirizzo indicato, allegando la documentazione universitaria che attesti i propri requisiti e una lettera di presentazione - per la Francia e l’Austria sono richiesti rispettivamente anche un certificato medico di sana e robusta costituzione e un curriculum vitae in formato europeo. 
La graduatoria.
«La selezione dei candidati sarà determinata dal  punteggio totale ottenuto arrotondando al secondo decimale», si legge nel bando. Alla somma concorreranno due elementi fondamentali: il percorso formativo accademico e i voti ottenuti. A formare il punteggio complessivo contribuiranno in particolare il voto di laurea, la somma dei voti degli esami, i crediti formativi maturati e in più dei punti “premio” assegnati dalla commissione agli studenti «più solleciti negli studi», fino a un massimo di 40 punti (nel bando la tabella indicativa). Per la graduatoria provvisoria bisogna attendere indicativamente fino a fine marzo, ma attenzione: l'eventuale rinuncia – a meno che non sia tempestiva - va giustificata con validi e comprovati motivi, altrimenti si rischia l’esclusione dalla partecipazione per gli anni successivi.

Ilaria Mariotti


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