Master e corsi pagati dallo Stato, aperte le candidature per l'Alta formazione

Marianna Lepore

Marianna Lepore

Scritto il 03 Set 2012 in Notizie

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Torna per il quarto anno il catalogo interregionale dell’Alta Formazione, grazie al quale si può provare a partecipare gratuitamente a uno fra gli oltre seicento tra corsi di specializzazione e master presenti in elenco. Quest’anno sono solo dieci le regioni che hanno aderito (due in meno del 2011): Valle d’Aosta, Friuli Venezia Giulia, Veneto, Liguria, Emilia Romagna, Marche, Molise, Lazio, Basilicata e Campania. Non si riducono solo regioni e numero di corsi, ma cala sensibilmente anche l’investimento complessivo, quasi sempre finanziato dal Fondo sociale europeo, passato dagli oltre 30 milioni di euro del 2011 ai 9 milioni e 638mila euro di quest’anno.

L’importo massimo dei voucher resta 6mila euro e sarà erogato solo per una frequenza di almeno il 70% delle ore. Il catalogo è diretto ai giovani laureati disoccupati o inoccupati iscritti ai centri per l’impiego, con l’obiettivo di diminuire la disoccupazione giovanile, ma anche agli over 45 per favorire l’aggiornamento professionale. Meno degli anni scorsi le opzioni tra cui scegliere: i 230 master della passata edizione diventano 73, e i corsi di specializzazione e
master non universitari crollano da oltre 2mila a meno di 600.

Primo requisito per presentare la domanda è la residenza in una delle regioni che partecipano al catalogo. Gli altri criteri sono l’età, il voto di laurea, l’eventuale passata partecipazione al progetto, la coerenza con il tipo di formazione pregressa. Se nel 2011 ogni regione aveva stabilito un ammontare massimo di voucher diverso, quest’anno hanno tutte scelto il tetto limite di 6mila euro, ma ognuna ha previsto finanziamenti diversi per corsi effettuati fuori territorio. Per conoscere nel dettaglio requisiti e scadenze è necessario consultare i singoli avvisi: dalla home page del sito Altaformazione selezionare la regione e accedere alle sezioni Avvisi e documenti o News.

Regione capofila è il Veneto che ha stanziato 2 milioni di euro su risorse del Fondo sociale europeo. È l’unica ad avere la stessa data, 21 settembre, come scadenza per la compilazione online della domanda e per la consegna dei documenti (via posta certificata o normale, ma non farà fede il timbro di spedizione). Possono partecipare i laureati disoccupati o inoccupati, i diplomati occupati o in Cigo (cassa integrazione guadagni ordinaria) e Cigs (cassa integrazione guadagni straordinaria), e le imprese private per la partecipazione alle attività formative dei propri dipendenti. Saranno riconosciute le spese di vitto, alloggio e trasporto per corsi fuori regione ad almeno 150 km dal comune di residenza. I disoccupati privi di reddito over 40 potranno richiedere i voucher senza obbligo di cofinanziamento privato.

Seguono Liguria e Basilicata entrambe con un finanziamento di 1 milione 500mila euro e con la scadenza al 21 settembre per la domanda online e al 24 per la consegna cartacea. Nella prima regione possono partecipare i laureati disoccupati o inoccupati e gli occupati o in Cigo e Cigs almeno diplomati. In questo caso è previsto un cofinanziamento minimo del 20% a carico dell’assegnatario del voucher. Sono previsti rimborsi per corsi fuori regione a più di 200 km dal comune di residenza. Nella seconda regione possono fare domanda i laureati occupati, disoccupati, inoccupati e in mobilità o i diplomati occupati anche in Cigo o Cigs. In base all’Indicatore della situazione economica equivalente (Isee) sarà concesso un contributo per le spese di soggiorno in località diverse dalla residenza.


Il Lazio mette a disposizione 1 milione 100mila euro, di
cui 100mila dedicati solo all’indennità di frequenza di corsi fuori regione fino a 1.500 euro a testa. Possono fare domanda online entro il 21 settembre - e spedire i documenti entro il 26 - i laureati disoccupati e inoccupati e gli occupati o in Cigo e Cigs almeno diplomati. Il voucher dipende anche dal reddito familiare Isee del 2011 (riferito al 2010): fino a 16mila euro sarà di 6mila, ma salendo di reddito diminuirà - fino a un minimo di 4.500 per chi ha un Isee superiore ai 32mila euro. In questo caso ci sarà, quindi, un cofinanziamento privato a carico dell’utente di 1.500 euro, seguendo i criteri della deliberazione del Comitato interministeriale per la programmazione economica (C.i.p.e.) del 15 giugno 2007.

Campania
ed Emilia Romagna mettono entrambe a disposizione 1 milione di euro per laureati disoccupati o inoccupati e prevedono anche il rimborso delle spese per corsi fuori regione. In Campania  la scadenza è il 28 settembre, ma è l’unica regione che non prevede l’invio cartaceo dei documenti. La domanda compilata online va stampata, firmata e bisognerà allegarvi a pena di esclusione una marca da bollo. Subito dopo si dovrà fare l’upload della domanda e del documento di identità e fare l’invio telematico definitivo.

In Emilia Romagna la scadenza online è il 21 settembre e c’è tempo fino al 22 per spedire i documenti. È l’unica regione ad avere dei limiti di partecipazione ristretti: non più di 35 anni e un voto di laurea non inferiore a 100/110. Il Friuli Venezia Giulia mette a disposizione 800mila euro su fondi Fse per laureati disoccupati o inoccupati e per occupati anche in Cigo e Cigs almeno diplomati. Le spese di vitto e alloggio saranno solo per corsi a più di 150 km dalla residenza: anche qui la scadenza online delle domande è il 21 settembre, cartacea il 22. In questa regione, come in Veneto, tra i criteri di assegnazione del punteggio c’è la residenza in aree svantaggiate, quindi in una provincia con una percentuale di disoccupazione superiore alla media regionale: Gorizia e Pordenone per il Friuli e Treviso, Verona e Vicenza per il Veneto.

Nelle Marche i 300mila euro a disposizione non provengono da fondi Fse ma sono residui di stanziamento del 2008 trasportati con decreto al bilancio 2012. I voucher coprono l’80% del costo del master e il restante 20% è a carico dell’assegnatario. I destinatari sono i laureati disoccupati e inoccupati che non abbiano superato i 35 anni o in mobilità o in Cigs o Cig in deroga under 50. La domanda online scade il 21 settembre e va spedita via raccomandata entro il 22: qui farà fede il timbro postale di invio.

Il Molise stanzia 288mila euro di cui 144mila su fondi Fse e altri 144mila su risorse della legge 53/2000. I destinatari sono i laureati indipendentemente dalla condizione occupazionale e i diplomati occupati, anche in Cigo e Cigs. La domanda online va compilata entro il 21 settembre e deve arrivare entro il 24, ma non farà fede il timbro postale. Stesse scadenze anche per la Valle d’Aosta che ha stanziato 150mila euro per i laureati disoccupati o inoccupati e gli occupati o in Cigo, Cigs o mobilità almeno diplomati. Per gli occupati
il buono sarà inferiore ai 6mila euro ed è previsto un cofinanziamento privato almeno del 20%. A parte ci sono i rimborsi per vitto e alloggio per corsi in una regione a più di 150 km dalla residenza.

Nel caso in cui il corso per cui è richiesto il voucher non venisse attivato, i destinatari devono fare una seconda scelta sul portale Altaformazione sui corsi ancora disponibili. Senza la sostituzione del corso il voucher sarà revocato. La graduatoria con l’elenco degli ammessi sarà pubblicata per tutte le regioni a partire dal 22 ottobre.

Per compilare le domande è necessario registrarsi sul sito del catalogo per ricevere le credenziali di accesso. Non dovrà farlo chi si è già registrato nel 2011: in quel caso bisognerà utilizzare gli stessi dati. Cliccare poi su Utenti e su Richiedi voucher e compilare le varie sezioni. Durante la compilazione delle domande è possibile anche richiedere assistenza. Alla fine, dopo aver fatto l’ultimo invio, è necessario stampare la domanda compilata in formato pdf e, seguendo le regole della propria regione, spedirla via posta con gli allegati richiesti.

Ma i corsi presenti in catalogo sono competitivi sul mercato?
Già nel 2011 la Repubblica degli Stagisti aveva verificato che i prezzi erano gonfiati e i master con pochi sbocchi occupazionali. Quest’anno qualcosa è migliorato, sono spariti i corsi per Tourist assistant personal shopper o quelli sull’Italiano come seconda lingua con un costo fuori dalla media. C’è sempre però un corso di 4mila euro per diventare esperti in "progettazione di interventi educativi assistiti con la mediazione del cane", che rilascia un attestato per sole 250 ore di lezione, incluso stage. E soprattutto non mancano i corsi di inglese o giornalismo. Nel primo caso si varia dai 6mila ai 4100 euro per corsi di livello B2 o C1 tra le 176 e le 160 ore d’aula (mentre il British Council chiede solo 1450 euro per un corso annuale di 90 ore!). Nel campo del giornalismo poi ci sono diversi corsi, tutti sui 6mila euro, che vanno dalle 180 alle 240 ore d’aula. Costano quindi in media poco meno della metà dei master biennali in giornalismo - che però sono a numero chiuso e consentono il praticantato!

Insomma, anche se il finanziamento del Fondo sociale europeo è diminuito e quindi bisognerebbe fare ancor più attenzione alla qualità, non tutto è migliorato nell’offerta formativa - e ancora una volta si rischia di finanziare corsi più utili a chi li organizza che ai giovani.


Marianna Lepore

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