Ultimi giorni per far domanda per un tirocinio al Consiglio d’Europa, indennità di 630 euro

Marianna Lepore

Marianna Lepore

Scritto il 21 Apr 2024 in Notizie

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Tra i tanti programmi internazionali di stage c’è anche quello presso il Consiglio d’Europa, l’Organizzazione con sede a Strasburgo che riunisce 46 stati membri – di cui 27 membri dell’Unione europea – per un totale di 700milioni di cittadini e ha la missione di promuovere la democrazia e di proteggere i diritti umani e lo stato di diritto in Europa. Ben diverso, quindi, dal Consiglio europeo, che è invece un’istituzione dell’Unione europea composta dai capi di Stato e di governo degli Stati membri e dal Presidente della commissione europea, volta alla pianificazione delle politiche comunitarie.  

Due volte l’anno l’Organizzazione apre le sue porte per ospitare giovani laureati come tirocinanti e offrirgli l’opportunità di fare un’esperienza in un ambiente lavorativo complesso, multiculturale e stimolante. Ma è la stessa organizzazione a beneficiare della presenza dei giovani e del loro «entusiasmo, motivazione e competenza», come si legge dal sito internet. Ora è il momento per fare domanda per gli stage che prenderanno il via a ottobre 2024. Data ultima per l’application è la mezzanotte del 26 aprile. E ci sarà una novità non di poco conto: «Eccezionalmente selezioneremo 90 tirocinanti per la sessione autunnale, mentre di solito sono circa 80 per ogni sessione», spiega il servizio dei Portavoce del Consiglio d’Europa alla Repubblica degli Stagisti, questo perché per l’anno in corso «disponiamo dei mezzi finanziari per includere altri 10 tirocinanti».

Se selezionati si riceverà un rimborso spese mensile di 630 euro, leggermente aumentato quest’anno rispetto ai circa 600 degli anni passati. Il rimborso spese è stato introdotto da relativamente poco tempo visto che ha preso il via a settembre del 2020. Lo stage potrà cominciare il primo ottobre e, a seconda della durata, terminare il 28 febbraio 2025. I tirocini in Coe, infatti, possono durare dalle otto settimane ai cinque mesi. «La maggior parte si svolgono presso la sede centrale nella città di Strasburgo ma alcuni tirocinanti possono essere ospitati anche nelle sedi esterne, principalmente a Bruxelles, Graz, Vienna, Lisbona, Lussemburgo, Ginevra e Budapest». Anche per loro il rimborso spese mensile sarà di 630 euro. La notifica della selezione arriverà a giugno.  

Anche se lo stage al Consiglio d’Europa è decisamente economicamente meno conveniente di gran parte dei tirocini presso le varie istituzioni europee, in realtà gode di un certo appeal tra i giovani, anche italiani. Basta dare un’occhiata ai numeri per rendersene conto: per la sessione di marzo 2024, infatti, sono arrivate 1.719 domande. Il Coe ha selezionato 114 giovani, ma 31 hanno rifiutato l’offerta e alla fine hanno iniziato lo stage in 83. Ancora una volta l’Italia si piazza decisamente bene per application presentate: ben 391, ed è seconda solo alla Francia con 628, terza la Germania con appena 82 domande. Il nostro Paese non delude nemmeno per quanto riguarda le selezioni, piazzandosi al secondo posto. In seguito alla selezione da parte del Coe sono state offerte 25 posizioni di stage a francesi, 22 a italiani e 10 a tedeschi. Come detto non tutti hanno accettato e, infatti, nella top tre per numero di selezionati vince sempre la Francia con 21 a cui segue l’Italia con 16 e Georgia e Regno Unito a pari merito con sette.  

Le cose cambiano se si analizzano invece i numeri relativi allo scorso anno: innanzi tutto perché nel 2023 si è tenuta una sola sessione di stage che ha raccolto 1.889 domande. «All’inizio dello scorso anno l’Organizzazione era nel mezzo di un’importante riforma del suo statuto e regolamento del personale e lo staff della direzione delle risorse umane era concentrato sul nuovo quadro. Di conseguenza una sessione di tirocinio è stata annullata». Il consiglio d’Europa ha inviato, quindi, 114 offerte ma in 39 hanno rifiutato e alla fine hanno cominciato lo stage 75 giovani. In questo caso è stata l’Italia a battere tutti per richieste: ben 449 application, cui segue la Francia, 284, e la Turchia, 111. I primi tre Paesi per numero di offerte di tirocinio da parte del Coe sono stati la Francia, 22, l’Italia, 13 e Germania, Grecia e Spagna tutti con otto offerte. Alla fine, la top tre dei Paesi con più tirocinanti che hanno accettato è stata Francia, con 15 stagisti, Italia, con 12, e Norvegia, Spagna e Turchia tutti con cinque.  

Una volta selezionati «i tirocinanti hanno lo stesso orario dei membri dello staff, sette ore e 45 minuti al giorno». Al momento, precisa il servizio dei Portavoce del Consiglio d’Europa, non sono previsti sconti per il pranzo o ticket pasto, ma la possibilità di introdurli è in fase di studio.

Per provare a partecipare allo stage bisogna innanzi tutto verificare di avere tutti i requisiti richiesti: avere la nazionalità di uno degli stati membri del Consiglio d’Europa, avere un diploma di laurea di primo livello, avere un’ottima conoscenza di una delle due lingue ufficiali del Consiglio, ovvero inglese o francese, e una buona conoscenza dell’altra, oltre al desiderio di acquisire esperienza pratica e conoscenza del funzionamento e delle attività del Consiglio d’Europa. Come spesso capita in questi casi, è poi necessario non aver già svolto un tirocinio o un periodo di studio all’interno del Coe.  Tra le sue varie strutture interne vi è anche la Corte europea dei diritti umani, l’organo giudiziario permanente che garantisce a tutti gli europei i diritti tutelati dalla convenzione europea dei diritti dell’uomo: nel caso si desideri fare il tirocinio qui è necessario avere una laurea di secondo livello o un diploma di master. In fase di candidatura è possibile scegliere un solo dipartimento all’interno dell’organizzazione e conviene, quindi, dare un’attenta lettura ai compiti e ruoli di ognuno.

Per fare domanda è necessario accedere alla pagina dedicata e iniziare a compilare tutti i campi richiesti, partendo dalla durata dello stage che può essere di due, tre, quattro o cinque mesi. Poi compilare tutte le sezioni tra cui, in ultimo, una breve descrizione che dimostri di essere in possesso delle competenze richieste.

Sul sito del Consiglio d’Europa si elencano anche i compiti che normalmente sono assegnati agli stagisti: lavoro di ricerca, preparazione di progetti e studi per riunioni di esperti, redazione dei resoconti delle riunioni, assistenza nei lavori in corso, aggiornamento dei siti web. Tirocinanti che non sono abbandonati a sé stessi visto che «Forniamo un programma completo di introduzione alla professione per i tirocinanti che gli consente di conoscere le strutture, le attività e le procedure di cooperazione internazionale seguite dal Consiglio d’Europa, compresa l’attuazione della Convenzione europea sui diritti umani. I tirocinanti possono partecipare alle conferenze organizzate all’interno dell’Organizzazione, alle sedute dell’Assemblea parlamentare del consiglio d’Europa e agli incontri che possono svolgersi durante il loro soggiorno a Strasburgo e sul campo».

Se interessati a far domanda, il Consiglio d’Europa mette a disposizione anche un’intera sezione con tutte le informazioni pratiche necessarie per trasferirsi a Strasburgo, dalle zone in cui cercare casa agli aeroporti più vicini, dai mezzi pubblici disponibili agli eventi culturali in città. C’è poi il sito dell’ufficio del turismo disponibile anche in italiano e un’intera sezione con le faq più importanti relative al processo di selezione.  

È bene ricordare che svolgere un tirocinio non è un primo step per entrare a far parte dello staff del Consiglio d'Europa, tanto che il servizio dei Portavoce precisa che «non è la prospettiva principale, ma i nostri stagisti possono e fanno domanda sia per le posizioni di reclutamento temporaneo che permanente». In entrambi i casi a fare la vera differenza per essere reclutati è la corrispondenza tra l’esperienza del singolo e il profilo ricercato. «Spesso i tirocinanti sono all’inizio della loro carriera, quindi sono più adatti i giovani che escono dai nostri programmi Junior Professional e Assistant avvocati».

Se si è comunque interessati a provare questa esperienza internazionale, conviene affrettarsi a far domanda; nel caso non si venisse reclutati, si potrà ritentare per la prossima sessione di stage – quella che prenderà il via a marzo del prossimo anno, per la quale le application partiranno a ottobre. 

Marianna Lepore

Foto di apertura: Palais de l'Europe, dell'architetto Henry Bernard, credits Consiglio d’Europa
Foto in alto a destra e in basso a sinistra: credits Consiglio d'Europa

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