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Centro per l'impiego di Frosinone: il posto «magico» dove uno stagista su due trova lavoro

Rispolverando il sempreverde Trilussa, se in media nella vita a ognuno spetta un pollo, ci sarà sempre il fortunato che se ne mangia due, e il poveraccio che resta a bocca asciutta... E così, parlando dell'attività dei centri per l'impiego, è interessante andare a scoprire come vanno le cose in uno di quelli che funzionano meglio - almeno per quanto riguarda la promozione di tirocini: quelli che portano alla media nazionale di assunzione dopo lo stage (26,5%) i famosi due …

Ultimo Post: 15 anni, 2 mesi fa

Di: Eleonora Voltolina

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Stage attivati dai centri per l'impiego: ecco la radiografia annuale dell'Isfol

Un'interessante lente attraverso cui osservare il fenomeno stage in Italia è il monitoraggio che l'Isfol compie ogni anno sui tirocini attivati dai 539 centri per l'impiego (gli ex uffici di collocamento) sparsi sul territorio [nell'immagine, la copertina della pubblicazione che raccoglie i risultati del monitoraggio dal 1999 al 2005]Un primo dato interessante è che il numero degli stage è in continua crescita, come già rilevato anche da altre fonti (Almalaurea, Unioncamere Excelsior). Nel 1998/99 i tirocini promossi dai centri per …

Ultimo Post: 15 anni, 2 mesi fa

Di: Eleonora Voltolina

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Universo stage, panoramica sugli enti promotori: il JobCaffè della Provincia di Milano

L'ambiente è colorato, allegro, sui toni del rosso e del giallo: eppure non siamo a Roma, core giallorosso, ma a Milano. Anche nel nome vuole scrollarsi dalle spalle quella sensazione di grigiore e monotonia che spesso caratterizza gli uffici di questo tipo: «JobCaffè» lo battezzò la giunta Colli, nel 2002, e ancora oggi si chiama così. Situato in corso di Porta Vittoria, in pieno centro (proprio di fronte al Tribunale, a due passi da piazza San Babila), è un ufficio …

Ultimo Post: 15 anni, 2 mesi fa

Di: Eleonora Voltolina

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Estate, gli stagisti sono di stagione

Scrive Claudia alla Repubblica degli Stagisti: «Quattro anni fa ho avuto un'esperienza tremenda di stage estivo presso un'agenzia interinale. Lo stage durava tre mesi. Ad agosto, malgrado fossi solo una stagista, sono rimasta da sola a tenere aperta una delle tante filiali del territorio». Il motivo è semplice: con l'arrivo dell'estate arrivano anche le ferie del personale. E sempre più spesso, dato che la legge è molto elastica in tema di stage, le imprese non fanno più contratti di sostituzione …

Ultimo Post: 15 anni, 2 mesi fa

Di: Eleonora Voltolina

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Diritti degli stagisti, le lezioni dell'Europa

Ci sono Paesi in Europa dove a elaborare l’equivalente della “Carta dei diritti degli stagisti” ci pensa lo Stato, mettendo nero su bianco le condizioni per fare uno stage allo scopo di evitare gli abusi.Così, per esempio, la guida dell'Isfol sugli stage in Europa (scaricabile gratuitamente a questo link) descrive il caso del Portogallo: lo stagista ha un’età massima di 30 anni, deve essere alla ricerca del primo impiego e non aver svolto alcun tipo di attività professionale per un …

Ultimo Post: 15 anni, 2 mesi fa

Di: Fabrizio Patti

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Pronti, via! Parte il grande sondaggio online di Isfol e Repubblica degli Stagisti per scoprire chi sono gli stagisti italiani

Lo stage riesce davvero ad aprire le porte del mercato del lavoro, serve per completare la formazione? Chi sono gli stagisti italiani? Quanti anni hanno, che studi hanno fatto? Cosa si aspettano - e cosa ottengono - dallo stage?La Repubblica degli Stagisti ha stretto un'alleanza con l'Isfol, l'Istituto per lo sviluppo della formazione professionale dei lavoratori, per andare a chiederlo direttamente ai diretti interessati: gli stagisti.Che in Italia sono tanti, tantissimi: almeno 300mila ogni anno, e il numero cresce costantemente.Il …

Ultimo Post: 15 anni, 2 mesi fa

Di: Eleonora Voltolina

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Generazione 1000 euro, il regista: «Ragazzi, ricominciate a indignarvi e a lottare per i vostri diritti»

Non ho visto ancora il film, ma già il titolo mi aveva incuriosito, e questa intervista ancora di più. Questo articolo cade proprio a pennello, oggi che ho dovuto fare una scelta di vita simile a quella di cui si parla nel post. Ho agito contro il mio talento, e detto di no a un lavoro che mi sarebbe piaciuto molto fare ma purtroppo precario e senza alcuna garanzia di assunzione futura. Sono scelte forzate in tempi come questi? Stavolta mi sono sentita di rispondere SI, però non sono affatto contenta. Ha ragione il regista quando dice che "se siamo in un’epoca in cui si dice -non puoi permetterti di essere te stesso-, la situazione è molto grave".

Ultimo Post: 15 anni, 2 mesi fa

Di: Alice

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Social network delle mie brame, come trovo il lavoro migliore del reame? Su Internet

Marco Scaloni, classe 1975, è un ingegnere elettronico col pallino di Internet. Nell’ambito del progetto «Senigallia 2.0» ha portato una testimonianza di come la Rete si possa utilizzare non solo per l’informazione o lo svago, ma anche per mettere in circolazione il proprio cv e tessere quelle preziose relazioni professionali che servono a trovare lavoro – o magari a trovarne uno migliore.Insomma, Internet è diventato un’enorme bacheca di annunci di lavoro?Si, ma è molto di più. È uno strumento utilissimo, …

Ultimo Post: 15 anni, 2 mesi fa

Di: Eleonora Voltolina

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Francia, stagisti retribuiti almeno 400 euro al mese: da oggi anche negli enti pubblici

Cara Eleonora, non credo che con degli obblighi di legge (e la retribuzione minima rientra in questa categoria) la situazione per gli stagisti possa migliorare. Anzi, sono in realtà convinto del contrario, e ti spiego perché. Oggi gli stage possono dividersi grossomodo in due categorie: quelli fatti da aziende che hanno posizioni aperte, che sono alla ricerca di un candidato da inserire e - sfruttando le maglie offerte dallo Stato - iniziano con uno stage, e quelli fatti da aziende che non hanno posizioni aperte, e che quindi vedono nello stage una opportunità di avere un persona che svolga una attività sostanzialmente in forma gratuita. Nel primo caso, proprio perché lo scopo dell'azienda è quello di cercare una persona da tenere, le condizioni proposte sono in genere "umane", ed includono anche un contributo spesso anche superiore ai 400€ individuati in Francia. Nel secondo caso, invece, siamo di fronte ad aziende che non hanno nessuna intenzione (a priori almeno) di tenere la persona, e quindi pensano ad una sola cosa: pagarla il meno possibile (eventualmente 0) e farle fare dei lavori semplici, per i quali non sia necessaria alcuna formazione specifica (così da renderla autonoma in pochissimo tempo). Un contributo minimo fissato per legge, a mio avviso, avrebbe questo effetto: per le aziende del primo tipo, livellerebbe verso il basso i contributi erogati (se lo Stato dice che bastano 400€... perché offrirne 500?), per quelle del secondo tipo semplicemente farebbe optare per non prendere lo stagista: meglio un po' di straordinario non pagato dei dipendenti già in organico (è un costume abbastanza diffuso, non ti pare?). Risultato? Gli stagisti della categoria A (che comunque sono e restano dei "privilegiati") percepiranno probabilmente di meno, mentre quelli della categoria B semplicemente smetteranno di fare stage. Vorrei soffermarmi su questo secondo punto: qualcuno potrebbe pensare che - visto che lo stage non era finalizzato ad una assunzione - allora meglio non averlo fatto! Non sono d'accordo, per due motivi: il primo è che una esperienza di stage, ancorché in un ruolo poco qualificato e con la certezza di essere mandato a casa alla fine, è pur sempre una esperienza professionale e umana importante e che può comunque essere poi rivenduta in seguito ad altre azienda. La seconda è che esistono casi, e sono probabilmente più di quelli che uno penserebbe, nei quali anche aziende che non prevedevano di assumere lo stagista hanno finito per offrirgli qualcosa alla fine del tirocinio, vuoi perché una persona è andata via, vuoi perché lo stagista si è dimostrato così in gamba da fare cambiare idea all'azienda, sono tante le persone che grazie ad uno stage "senza prospettive" hanno poi ottenuto un lavoro... Est modus in rebus. Per quanto riguarda gli stage, aggiungere regole restrittive non credo che vada nella giusta direzione. Una nota per Giancarlo: non credere che lavorare (e vivere) all'estero sia facile, perché ha un costo sociale elevatissimo, da pagare sotto forma di nostalgia e qualità della vita in generale più bassa (a parte i problemi della lingua, che non sempre si risolvono in tempi brevi, resta il fatto che usanze e costumi diversi pesano eccome: chi li nega probabilmente non ha mai vissuto all'estero...). Io ho lavorato un anno in Belgio nel 2000 e lo ricordo come una esperienza umana non positiva...

Ultimo Post: 15 anni, 2 mesi fa

Di: stecrimi

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Stagista, perfavore, mi affetta due etti di crudo?

Incredibile, ci sono anche stage per baristi: http://roma.bakeca.it/bar-turismo/stage-addetto-banco-bar-pycr9483766. E la durata è anche qui di sei mesi!

Ultimo Post: 15 anni, 2 mesi fa

Di: picchio

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