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Caro Celli, altro che emigrare all’estero: è ora che i giovani facciano invasione di campo e mandino a casa i grandi vecchi

Gent.mo Prof Rosina, continua a essere un piacere questo scambio di idee. Ma davvero lei crede che chi emigri lo faccia prima di non averle provate tutte in italia o perchè all'estero è più "facile"? O che uno "rinunci in partenza"? Parlando solo per me, le posso dire che la decisione è maturata dopo 3 anni nei quali il vaso della mia pazienza si è riempito fino all'ultima gocciolina, e poi è traboccato di fronte all'ennesimo episodio tragicomico (nel senso che ci sarebbe da ridere se non fosse stato vero..). Lei mi dice che ogni generazione "ha il compito di conquistare il proprio spazio e FORZARE se necessario, il cambiamento nella direzione giusta". Ora Le dico: bene, daccordo. Facciamolo. Come? Dando per scontato il fatto di agire con metodi legali e democratici, quali sono le opzioni? Presentare una proposta di legge ad iniziativa popolare? La informo subito che tali proposte, per quanto valide e quale che sia il colore del governo della Repubblica, vengono solitamente e volutamente lasciate marcire o fatte passare per le nobili toilette di Montecitorio o Palazzo Madama. Referendum? Idem, e poi gli italiani preferiscono andare a fare la gita fuori porta nei weekend. Facendo manifestazioni? Daccordo, a patto di mettere insieme più di 4/5 milioni di persone. Cosa improbabile, visto che anche Lei è daccordo sul fatto che i giovani contano poco dal punto di vista demografico. Votando/fondando un partito? Non scherziamo, non si può più neanche scegliere personalmente i membri del parlamento. Resta l'ultima, che secondo me è una cosa molto preziosa: facendo informazione. Questo è quello che sta facendo Eleonora (e bene, mi sembra, da quello che vedo). E sperando che pian pianino si formino delle coscienze che spengano quella "maledetta" televisione italiana. Per me, ripeto, la risposta alla sua domanda è: "no, non ci sono le condizioni nè politiche, nè economiche, nè sociali per un cambiamento". Tuttavia sono sempre stato un sognatore, e quindi voglio credere che questo cambiamento sia possibile. Se vogliamo proprio cercare una falla nel sistema, secondo me è proprio il fatto di poter emigrare. Siamo in Europa (per ora), e teoricamente anche il mercato del lavoro ha la sua domanda/offerta. Know-how e lavoratori con elevata professionalità stanno lasciando l'italia con un buon ritmo: non sia mai che in futuro le aziende italiane si rendano conto che i loro competitor europei/esteri hanno lavoratori-dirigenti-operai assai migliori e provino ad invertire la tendenza.. ma questo dovrebbe avvenire in un ambiente competitivo, e sappiamo bene quanto l'italia ami la vera competizione. La lascio, scusandomi per la lunghezza del post, con qualche idea normativa sulla quale mi piacerebbe avere la Sua opinione: - Possibilità di utilizzo dello stage solo sotto i 24 anni d'età -E- solo se il soggetto in questione risulta iscritto ad un corso universitario di primo o secondo livello. - Retribuzione dello stagista pari al 60% della retribuzione lorda del CCNL del ruolo per il quale lo stagista viene formato. Per il resto, o si LAVORA o esiste l'apprendistato.. Distinti saluti Riccardo

Ultimo Post: 14 anni, 4 mesi fa

Di: Riccardo

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Vademecum per gli stagisti: ecco i campanelli d'allarme degli stage impropri - se suonano, bisogna tirare fuori la voce

Se un'azienda utilizza lo strumento dello stage per avere a disposizione personale a basso costo, lo stagista sfruttato può rivolgersi agli ispettori della più vicina Direzione provinciale del lavoro e chiedere che sia svolta una verifica. Però, prima premessa: gli ispettori hanno due grandi priorità, il sommerso e la sicurezza sui posti di lavoro. La loro azione, quindi, è giustamente rivolta in massima parte ad assicurarsi che non ci siano lavoratori in nero nelle imprese, che i contratti vengano rispettati, …

Ultimo Post: 14 anni, 4 mesi fa

Di: Eleonora Voltolina

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Far west degli stage, la grande inchiesta della Repubblica degli Stagisti

Chi vigila affinchè nell'«universo stage» tutto si svolga secondo le regole? A chi si possono rivolgere gli stagisti sfruttati per chiedere aiuto? Quante ispezioni vengono realizzate in Italia per controllare che gli stage non siano utilizzati da imprese ed enti per poter disporre di personale senza doverlo pagare? Gli ispettori del lavoro sono sensibili a questo tema? Quanti sono gli stage impropri che vengono smascherati ogni anno, e quali sanzioni rischia chi non rispetta la normativa? Per scoprire questo e …

Ultimo Post: 14 anni, 4 mesi fa

Di: redazione

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I controlli degli ispettori del lavoro sull’utilizzo dello stage nelle imprese – la grande inchiesta della Repubblica degli Stagisti

Chi ha la responsabilità di vigilare sul corretto utilizzo degli stagisti per sventare il pericolo che le aziende meno corrette li usino come dipendenti a basso costo, per risparmiare sul personale? Sono le DPL, Direzioni Provinciali del Lavoro. Gli ispettorati, insomma: è qui che chi ritiene di essere sfruttato può rivolgere le proprie lamentele, ed è da qui che dovrebbero partire le ispezioni. Così come si va a controllare che in un cantiere gli operai abbiano il casco e le …

Ultimo Post: 14 anni, 4 mesi fa

Di: Eleonora Voltolina

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Intervista a Paolo Weber: «Gli ispettori a Milano vigilano anche sugli stage, ma quanto è difficile»

Paolo Weber, 41 anni, triestino, è a capo della Direzione provinciale del lavoro di Milano. Con lui la Repubblica degli Stagisti fa il punto su cosa possono fare le DPL in materia di tirocini formativi.La vostra DPL conta un centinaio di ispettori: effettuate controlli anche sugli stage?Sì, ne facciamo, anche se il grosso del lavoro gli ispettori chiaramente lo svolgono per smascherare il lavoro nero e controllare che siano rispettate le normative, per esempio in materia di sicurezza. Sugli stage …

Ultimo Post: 14 anni, 4 mesi fa

Di: Eleonora Voltolina

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Le (poche ma buone) DPL che si occupano (anche) di stage

La Direzione provinciale del lavoro di Milano e quella di Lecco non sono le uniche a stare in guardia per scoraggiare le imprese dallo sfruttare lo strumento dello stage. Anche altre agiscono, chi più chi meno, per tutelare gli stagisti.A Reggio Emilia, per esempio, dall’inizio del gennaio del 2009 l’ufficio Sare si occupa, tra le altre cose, di valutare i progetti formativi degli stage che per legge dovrebbero essere tutti trasmessi alla DPL provinciale (anche se molti se ne dimenticano). …

Ultimo Post: 14 anni, 4 mesi fa

Di: Eleonora Voltolina

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Tanti stage impropri, nessuna segnalazione agli ispettori. Perché? Due testimonianze

Lo sfruttamento degli stagisti è un affare sommerso. Anche in quei casi in cui i giovani decidono di ribellarsi, e di non subire la situazione, è davvero raro che si rivolgano alle DPL. Nella maggior parte dei casi preferiscono mantenere un profilo più basso, interrompendo magari lo stage ma senza clamore e soprattutto senza tirare in ballo i temuti ispettori. Oppure nemmeno sanno che esistono, gli ispettori.Quel che è successo un paio d'anni fa a Martina M., brillante laureata in …

Ultimo Post: 14 anni, 4 mesi fa

Di: Eleonora Voltolina

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Controlli sugli stage, tutti i numeri dell'inchiesta della Repubblica degli Stagisti

Per scoprire quanto e come gli ispettori del lavoro controllino l’utilizzo dello strumento dello stage, la Repubblica degli Stagisti è partita dal sito del ministero del Lavoro, dove è presente un elenco delle DPL. Su questo sito vengono segnalati 90 uffici, tutti contattati tra marzo e giugno tramite email e fax e in alcuni casi anche telefono. L’elenco non comprende gli uffici della Sicilia, che in quanto regione a statuto speciale ha mantenuto un’organizzazione diversa: lì convivono due realtà, l'ufficio …

Ultimo Post: 14 anni, 4 mesi fa

Di: Eleonora Voltolina

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Dibattito "Non è un paese per giovani!!!" con Alessandro Rosina ed Eleonora Voltolina - la diretta

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Ultimo Post: 14 anni, 4 mesi fa

Di: redazione

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L'Italia può ancora essere un "paese per giovani", o la fuga è l'unica soluzione? Dibattito a Milano con Eleonora Voltolina e Alessandro Rosina

La lettera di Pier Luigi Celli ha fatto scalpore. Quella lettera aperta in cui il direttore generale della Luiss - una delle più importanti università private del nostro Paese - consigliava al figlio laureando, dalla prima pagina del quotidiano Repubblica, di scappare dall'Italia: «Questo Paese, il tuo Paese, non è più un posto in cui sia possibile stare con orgoglio», perchè un giovane brillante e volenteroso guadagna «un decimo di un portaborse qualunque; un centesimo di una velina o di …

Ultimo Post: 14 anni, 4 mesi fa

Di: redazione

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