Tirocini, massimo sei mesi e con indennità di almeno 600 euro: in Valle d’Aosta si cambia

Marianna Lepore

Marianna Lepore

Scritto il 27 Feb 2023 in Notizie

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La più recente revisione delle linee guida per i tirocini extracurricolari risale al 2017: da allora sono passati sei anni e nonostante il governo Draghi avesse dato indicazione di procedere con un aggiornamento, con la caduta di quella legislatura tutto è finito nel cassetto.

Nel frattempo però qualcuno ha pensato di rivedere autonomamente la propria normativa. È il caso della Regione Valle d’Aosta dove il 21 luglio 2022 la Giunta regionale ha approvato una delibera per la disciplina in materia di tirocini extracurricolari. La nuova legge aumenta l’indennità prevista da 450 a 600 euro al mese e riduce la durata massima da 12 mesi a solo sei.

Come si è giunti a questo traguardo? «Nel momento in cui è emersa l’esigenza di adattare
la normativa regionale alle esigenze del programma GOL, si è reso necessario apportare alcune modifiche alla nostra normativa» spiega alla Repubblica degli Stagisti Sabina Thoux, segretaria particolare dell’Assessorato allo Sviluppo economico, formazione e lavoro della Regione autonoma: «Nello specifico: prevedere i tirocini di gruppo per particolari target, derogare alla durata settimanale dei tirocini di inclusione, favorire l’utilizzo dei tirocini anche per i minori a rischio dispersione che si sono ritirati dalla scuola».

Per GOL si intende la “Garanzia di occupabilità dei lavoratori” inserita nell’ambito del Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr) che è stata introdotta per rilanciare l’occupazione in Italia e combattere la disoccupazione. Il programma durerà fino al 2025 e prevede una serie di misure per il reinserimento lavorativo dei disoccupati, dei percettori del reddito di cittadinanza, dei lavoratori in cassa integrazione, dei disabili, delle donne, dei giovani, degli over 50 e di altre categorie. In pratica un insieme di strumenti e misure volte a promuovere l’occupazione in Italia.

Sentendo quindi – a differenza delle altre Regioni – l'esigenza di adattare la propria normativa alle esigenze del programma GOL e dei beneficiari delle iniziative, la Regione Valle d'Aosta ha incaricato i suoi tecnici di redarre «una proposta di modifica che è stata condivisa con il Consiglio politiche del lavoro che l’ha accolta favorevolmente». Il Consiglio «è un organismo presieduto dall’assessore regionale al lavoro» spiega Thoux, di cui fanno poi parte altri venti membri: il sovraintendente agli studi della Regione; tre consiglieri regionali, di cui uno della minoranza; un rappresentante del Consiglio permanente degli enti locali; i rappresentanti delle quattro organizzazioni sindacali maggiormente rappresentative a livello regionale e delle sei associazioni datoriali; un esponente delle associazioni dei familiari dei disabili; un rappresentante della Camera valdostana delle imprese e professioni e uno dei consulenti del lavoro; la consigliera regionale di parità e un designato dagli enti del Terzo settore.

I lavori per disegnare il nuovo quadro normativo per i tirocini valdostani sono andati spediti: «Sono iniziati nel mese di maggio 2022 e sono terminati il 21 luglio con l’approvazione del documento da parte della Giunta regionale. Le modifiche introdotte sono entrate in vigore proprio quel giorno».

All’articolo 11 del nuovo testo si introduce uno dei due cambiamenti più importanti: «il tirocinante ha diritto a un’indennità di partecipazione non inferiore a 600 euro lordi mensili per un impegno pari a 40 ore settimanali», importo che può essere proporzionalmente ridotto in relazione all’impegno del tirocinante, fino a un minimo di 300 euro lordi per 20 ore. Nello stesso articolo si prevede, poi, anche la possibilità di riconoscere un rimborso forfettario per le spese di vitto, trasporto e alloggio. Questa modifica sull’innalzamento dell’indennità minima mensile, precisa Thoux, «riguarda tutti i tirocini extracurriculari». Cambia, quindi, radicalmente l’impostazione rispetto alla Dgr precedente, del 2017: in quel caso, infatti, il rimborso spese mensile previsto era di 450 euro, e l'obbligo di indennità non si estendeva agli stage di inclusione sociale, che anzi non potevano essere pagati più di quattro euro l'ora.

Con l’innalzamento del rimborso spese a 600 euro la Valle d’Aosta si pone sulla stessa linea del vicino Piemonte, tanto che a prima vista si potrebbe pensare che nonostante in Val d'Aosta i numeri dei tirocini siano molto contenuti (tra i 400 e i 500 percorsi extracurricolari ogni anno), si sia voluto in qualche modo evitare il trasferimento dei giovani valdostani nella regione limitrofa attratti magari da un’entrata mensile più cospicua. «Con il Piemonte c’è piena collaborazione e l’obiettivo reciproco è quello di implementare le possibilità di fare esperienze per i giovani in entrambe le Regioni» spiega invece Sabine Thoux: «In particolare, questo vale per i residenti dei territori contigui della bassa Valle d’Aosta e del Canavese, tanto è vero che ci sono giovani piemontesi che svolgono tirocini extracurriculari presso le aziende informatiche nella nostra Regione». Dunque l'unico intento era quello di innalzare il tetto minimo all’indennità, stabilendo che sotto i 600 euro al mese non sia «possibile andare»

L’altro cambiamento importante è quello relativo alla durata massima per lo stage: nella precedente normativa regionale era già sei mesi, ma «con possibilità di proroga di ulteriori sei per una durata complessiva non superiore a 12», mentre per i soggetti disabili 24 mesi. Oggi, invece, con la nuova normativa, si riduce a soli sei mesi la durata massima della stragrande maggioranza dei tirocini extracurriculari. Una decisione presa, spiega Sabine Thoux, «per evitare un abuso dello strumento e favorire un’occupazione stabile». Nel nuovo testo, infatti, si legge che «la possibilità di proroga di ulteriori sei mesi, per una durata complessiva non superiore a 12» è riservata solo ad alcune specifiche categorie: le persone svantaggiate, i richiedenti protezione internazionale, le vittime di tratta o di violenza, i soggetti in situazioni di bisogni complessi. Resta, invece, uguale al passato la disciplina per i disabili per cui lo stage potrà durare 12 mesi ed essere rinnovato per un ulteriore anno.

Tra le novità introdotte, poi, anche la possibilità di attivare dei tirocini di gruppo, per massimo sei persone, nello stesso contesto aziendale per facilitare l’apprendimento e favorire la motivazione attraverso la condivisione di un’esperienza comune per soggetti disabili, vittime di violenza e tratta e soggetti in situazione di bisogni complessi.

Marianna Lepore

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