Selezioni aperte per 420 stage al Parlamento Europeo, il rimborso supera i mille euro al mese

Giulio Monga

Giulio Monga

Scritto il 17 Giu 2019 in Approfondimenti

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Fino al 30 giugno sono aperte le selezioni per i Tirocini Schuman. Si tratta di un progetto che prevede la possibilità di svolgere uno stage di cinque mesi presso il Parlamento Europeo – non solo a Bruxelles e a Strasburgo, ma anche nelle sedi distaccate sparse in tutta Europa. I tirocini si svolgono in due differenti periodi dell’anno: il primo va da marzo a luglio, mentre il secondo – a cui si riferiscono le selezioni al momento aperte – da ottobre a febbraio. Obiettivo del programma, si legge sul sito del Parlamento UE, è quello di «contribuire all’educazione e alla vocazione per l’apprendimento dei cittadini UE e di offrire la possibilità di vedere dall’interno i lavori del Parlamento Europeo».

Le selezioni al momento aperte mettono in palio 420 posti da stagista in diverse aree del Parlamento Europeo, tra le quali la Commissione per il Controllo dei bilanci, la Direzione generale per i Servizi di ricerca del Parlamento o la Direzione generale per il Personale. Le posizioni riguardano sia le tre sedi istituzionali di Bruxelles, Strasburgo e Lussemburgo, sia uffici distaccati (a Barcellona, Lubiana, Dublino e Roma).

La sede in cui si svolge il tirocinio è importante anche dal punto di vista economico, in quanto sono previste indennità differenziate a seconda dello stato in cui si lavora. In Italia ad esempio il rimborso spese garantito è di 1.289 euro.  Il paese con l’indennità più alta è la Danimarca, dove si arriva a 1.762 euro, mentre la maglia nera spetta alla Bulgaria con 737,50 euro. Per quanto riguarda i tre paesi “istituzionali”, Belgio e Lussemburgo offrono un rimborso spese di 1.336 euro, mentre la Francia ne garantisce 1.559. A determinate condizioni sono inoltre previsti sussidi per disabilità, contributi per l’affitto o rimborsi spese per i viaggi.

Le posizioni aperte variano di anno in anno a seconda delle necessità delle aree in cui si svolgono i tirocini. In generale comunque il numero si aggira sulle 800 posizioni all’anno considerando entrambi i periodi di stage. Parlando di candidature, nelle selezioni per i tirocini tra marzo e luglio 2019 sono arrivate  7.621 domande. Nel 2018 le domande erano state 6.349 per il primo periodo e 6.058 per il secondo. E gli italiani? Nel 2018 hanno inoltrato 3.311 candidature, e tra questi vi sono stati 151 stagisti  selezionati. Un dato significativo – tradotto in percentuale, significa che quasi il 27% delle candidature totali del 2018 è giunto dal nostro Paese – e che conferma come i tirocini presso le istituzioni comunitarie siano molto apprezzati dagli italiani che desiderano inserirsi nel mercato del lavoro. Tendenza confermata anche dal fatto che, nel corso delle ultime selezioni per i tirocini iniziati a marzo 2019, gli italiani scelti sono stati 66. Un numero che rende l’Italia il paese più rappresentato tra gli stagisti e che costituisce il doppio esatto della Francia, seconda a 33. Interessante anche il fatto che, nella stessa selezione, siano state scelte 229 stagiste donne e 114 tirocinanti uomini. Si consideri che la policy generale sui Tirocini Schuman non prevede quote di genere né criteri generali per la ripartizione dei diversi posti tra le varie nazionalità.

Per candidarsi è necessario possedere (almeno) una laurea – la cui rilevanza dipende dal tipo di posizione per la quale ci si candida – avere un’ottima conoscenza di almeno una lingua ufficiale dell’Unione ed una buona conoscenza di un’altra, avere più di 18 anni, un casellario giudiziale pulito e non aver lavorato per più di due mesi consecutivi presso un’istituzione o un organo UE, né avere effettuato un periodo di collaborazione accademica superiore a sei mesi prima dell’inizio del tirocinio. Stando alla policy pubblicata sul sito, inoltre, i Tirocini Schuman sono, di regola, rivolti soltanto a cittadini UE. Tuttavia, le autorità competenti possono decidere che un numero limitato di posti sia riservato anche a cittadini extracomunitari.

La procedura per candidarsi è molto semplice e intuitiva. Basta andare sulla pagina sul sito del Parlamento Europeo dedicata proprio alle offerte per i Tirocini Schuman e selezionare la posizione per cui si intende presentare la propria candidatura. Si apre quindi una schermata in cui sono descritte in breve le mansioni che si andranno a svolgere nonché le caratteristiche della figura professionale ricercata. Cliccando su «Apply Online» inizia l’application vera e propria. Per prima cosa vengono richiesti i dati anagrafici e i dati di contatto del candidato. Andando avanti bisogna inserire informazioni relative alla formazione e alla carriera professionale. Oltre al cv va compilato un form con le informazioni relative alle competenze linguistiche e informatiche, alla formazione accademica e agli anni di esperienza lavorativa maturati. In ultimo, prima di poter inviare ufficialmente la propria candidatura, occorre allegare una lettera di motivazione e rispondere a due quesiti finali relativi alla presenza dei requisiti per poter prendere parte al programma Schuman.

Per quanto riguarda l’età, la classe anagrafica più rappresentata tra i selezionati a marzo 2019 è quella dei venticinquenni (nati ne 1994), con 61 tirocinanti, seguiti a ruota dalla classe ‘93 (con 53) e dalla classe ’92 (47). Non esistono limiti di età verso l’alto per potersi candidare e, infatti, tra gli stagisti del 2019 ce n'è uno del... 1969! Insomma, non si è veramente mai troppo grandi per un’esperienza da stagista in Europa.

Giulio Monga

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