Quasi 2 milioni di finanziamenti in scadenza per start up dedicate a prevenzione del rischio e digital

Marianna Lepore

Marianna Lepore

Scritto il 24 Mag 2016 in Notizie

Open innovation Startup Think4South

Visto che la possibilità di costituire una start up ultimamente è un’idea che attira sempre più i giovani, proprio in questo campo si moltiplicano le call e i premi che consentono di iniziare un percorso di incubazione all’interno di grandi realtà imprenditoriali e vincere importanti cifre da investire nel proprio progetto.  In particolare in questo momento ce ne sono tre aperti, che in totale mettono a disposizione quasi un milione e 800mila euro.

A chi interessa il tema della prevenzione del rischio è dedicata la nuova call per start up promossa da Groupama Assicurazioni in collaborazione con Luiss Enlabs. Think4South è un contest per premiare soluzioni tecnologiche innovative, creative ma soprattutto realizzabili. E che siano state ideate al Sud. L’iniziativa, giunta alla sua seconda edizione, sceglie di puntare sulle start up del Mezzogiorno visto che è lì che il tasso di disoccupazione è più elevato, e vuole premiare nuove soluzioni per la prevenzione del rischio grazie a sistemi IoT. Intendendo per IoT l’estensione di internet al mondo degli oggetti, come i vasetti delle medicine che avvisano se ci si dimentica di prendere un farmaco o le sveglie che suonano prima in caso di traffico. Insomma tutti quegli oggetti che riescono ad avere un ruolo attivo grazie al collegamento a internet. La call parte dal presupposto che la prevenzione del rischio possa essere un’importante leva di sviluppo per il
territorio e mette a disposizione dei partecipanti non solo un contributo economico ma anche la diffusione del know how e l’infrastruttura necessaria.

Per partecipare c’è tempo fino al 31 maggio, data entro cui le
start up delle nove regioni del centro sud che hanno già costituito un team e sviluppato un prototipo funzionante del prodotto/servizio potranno iscriversi a una delle quattro categorie di concorso: Smart Home, per migliorare la qualità della vita in casa; E-Health, per la soluzione ai bisogni assistenziali e sanitari; Mobility, per migliorare la sicurezza sulla strada; Innovazione digitale, finalizzata all’ottimizzazione del business aziendale.

Una volta iscritti al progetto, una giuria valuterà i finalisti e in seguito, tra questi, i tre vincitori. Il primo classificato potrà accedere al programma di accelerazione di Luiss Enlabs “la fabbrica delle start up”, grazie al contributo economico di Groupama Assicurazioni, di 30mila euro, e all’investimento di Lventure Group di 50mila euro, per un totale di 80mila euro. Il programma durerà cinque mesi a partire dal luglio 2016 e prevede una partecipazione di Lventure Group all’interno della start up per una quota del 9%. Il secondo classificato riceverà un contributo economico di 10mila euro da parte della Fondazione Swiss RE, per l’acquisto di beni e/o servizi necessari per l’attività. Mentre il terzo classificato potrà accedere per sei mesi ai laboratori applicazioni di STMicroelectronics, nelle sedi di Catania e Arzano per beneficiare dell’aiuto di ingegneri esperti per lo sviluppo del progetto. Nella prima edizione del 2015 i tre vincitori sono stati selezionati tra gli otto finalisti scelti su oltre 400 progetti ricevuti.


Alle start up innovative delle regioni del Sud (Campania, Basilicata, Calabria, Puglia, Sicilia e Sardegna) del settore moda, design, food e turismo, è dedicato anche il percorso di accelerazione di Officine formative del Banco di Napoli. In questo caso ci si può iscrivere fino al 29 maggio, e a differenza della call di Groupama assicurazioni qui non ci sono soldi da investire per finanziare l’impresa, ma si partecipa a un percorso formativo di alto livello al cui termine le start up potranno fare un pitch davanti a una platea di aziende partner alla ricerca di realtà per implementare il proprio business. Concluso tutto il percorso, le start up più promettenti possono accedere alla selezione di Start up initiative di Intesa Sanpaolo. Un’occasione per incontrare investitori e professionisti da tutto il mondo capaci di valutare l’idea presentata e decidere se finanziarla.

Ancora pochi giorni, poi, anche per partecipare al progetto Open Innovation di Tim che quest’anno assegna 32 grant composti da un contributo economico di 40mila euro ciascuno e di altrettanti percorsi di accelerazione. Il programma, finanziato da Telecom Italia, è dedicato alle start up in ambito digital, in particolare nei settori mobile, automotive, gaming, health&wellness, social impact, IT security. Per partecipare bisogna presentare le proprie proposte entro il 30 maggio. Una volta selezionate, le 32 start up riceveranno il finanziamento economico e l’accesso al percorso di accelerazione di un anno, durante il quale avranno anche varie occasioni per presentare i propri progetti a investitori esterni.

Non solo: finito il programma di accelerazione saranno scelte le 10 start up che si siano distinte nei dodici mesi precedenti e a queste verrà dato un altro finanziamento di 10mila euro e l’accesso a un mese ulteriore di accelerazione presso il Tim #WCAP di Roma. Quindi l’opportunità di partecipare a workshop, incontri e matching con la business unit Tim, ma anche con aziende esterne e con la pubblica amministrazione. Tutte le start up partecipanti avranno poi a disposizione le tecnologie per testare le soluzioni sviluppate e rientreranno nel basket innovazione, un budget dedicato che ne costituisce un incentivo concreto all’acquisto. Per iscriversi basta fare l’application online ricordandosi che in aggiunta alle 32 start up selezionate che accederanno a questo percorso, da quest’anno verranno scelte altre 8 start up a cui saranno assegnati un grant di 40mila euro e fino a 40 ore di mentorship.

Nonostante l’alta possibilità di fallimento accertata soprattutto nei primi anni di vita, le start up insomma continuano a essere in tempo di crisi una delle poche possibilità su cui i giovani, con la loro creatività, e le aziende, con le loro risorse, sono ancora disposte a investire.


Marianna Lepore

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