Stage: che succede al rimborso spese in caso di assenza per malattia o interruzione anticipata?

Eleonora Voltolina

Eleonora Voltolina

Scritto il 20 Giu 2009 in Approfondimenti

Quando si parla di stage, l'aspetto del rimborso spese risveglia sempre un interesse particolare nei lettori. Alla Repubblica degli Stagisti arrivano spesso quesiti su questo argomento: «Se faccio uno stage che prevede un rimborso spese forfettario mensile, e alla metà di un certo mese decido per motivi personali o altro di interrompere anticipatamente lo stage, l'azienda sarà tenuta a darmi il rimborso spese? E se sì, di quanto? Di tutto il mese o solo delle due settimane effettivamente fatte?». Oppure: «Se sto a casa una settimana per malattia, il rimborso che l'impresa mi erogherà a fine mese sarà pieno, o decurtato del 25%?». O ancora: «Se mi ammalo non in mezzo allo stage, ma alla fine, che succede?».
Per approfondire il tema la Repubblica degli Stagisti ha bussato ancora una volta alla porta di Maurizio Falcioni del Commercialista Telematico, testata online specializzata in notizie di carattere fiscale, societario e del lavoro.
«Lo stage, o tirocinio che dir si voglia, non  è un contratto di lavoro dipendente - subordinato - ma è solamente assimilato fiscalmente a quest'ultimo» spiega Falcioni: «Quindi un'interruzione del rapporto prima dei termini pattuiti non obbliga e non determina diritti o doveri per ambo le parti. Se era stato concordato un rimborso spese forfettario e il rapporto si interrompe in anticipo rispetto alla scadenza pattuita, lo stagista non ha alcun diritto a percepire somme per il periodo non lavorato. E se l’interruzione avviene ad esempio a metà mese, avrà naturalmente diritto a percepire l’importo per il primi 15 giorni lavorati, ma non per il restante periodo».
Rispetto all'assenza per motivi di salute vale lo stesso ragionamento: «Un eventuale periodo di malattia dello stagista non determina il diritto a percepire comunque il compenso. Naturalmente, invece, se la convenzione firmata tra l'azienda e l’ente promotore dello stage regola tali periodi di assenza, il datore di lavoro deve attenersi a quanto dettato dalla scrittura sottoscritta». Insomma: l'azienda non è tenuta a corrispondere per intero il rimborso spese se lo stagista sta a casa, a meno che non lo abbia messo per iscritto nella convenzione di stage. Ciò non toglie che possa farlo: «Nulla vieta al nostro datore di lavoro» conferma il commercialista «di corrispondere comunque l'indennità nei periodi non frequentati dallo stagista per cause derivanti da assenza per malattia o in caso di interruzione anticipata». Sta insomma al buon cuore dell'impresa decidere se decurtare l'importo del rimborso spese o no.
E, andando ancora a monte, se un'azienda offre uno stage a X euro al mese e poi, quando lo stage comincia, cambia le carte in tavola dicendo «ci spiace, niente più rimborso spese», è nel pieno del suo diritto? Nella fattispecie, una segnalazione di questo tipo è arrivata alla Repubblica degli Stagisti da un ragazzo che frequentava un master: all'inizio dell'anno gli era stato detto che sarebbe stato mandato a fare lo stage di fine corso in un'azienda che gli avrebbe erogato un rimborso spese di 500 euro al mese; ma al momento di cominciare lo stage l'azienda ha ritrattato, dicendo che avrebbe erogato solo un buono pasto al giorno.

«Il discorso è sempre quello: per attivare uno stage l'azienda firma una convenzione con un ente promotore - che può essere di volta in volta il liceo, l'università etc
» chiarisce Falcioni: «Se le carte in tavola vengono cambiate, lo stagista ha diritto di fare riferimento all'ente sottoscrittore, che provvederà a verificare con il datore di lavoro le motivazioni che hanno portato a questo inadeguato comportamento». Ma molto spesso  l'ammontare e la stessa esistenza di un rimborso spese non vengono nemmeno specificati nella convenzione di stage: e in quei casi chiaramente il ragazzo non ha modo di avanzare pretese. Come si dice... verba volant, scripta manent!

Eleonora Voltolina


Per saperne di più su questo argomento, vedi anche gli articoli:
«Rimborso spese per lo stage: bisogna pagarci le tasse? Risponde un commercialista "telematico"»

«Fisco e rimborso spese, ancora qualche chiarimento con il Commercialista telematico»

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