Corsa agli stage, la crisi mette un freno. Primi dati del nuovo Rapporto Excelsior: 322mila tirocinanti l'anno scorso nelle imprese private italiane

Eleonora Voltolina

Eleonora Voltolina

Scritto il 29 Lug 2010 in Notizie

La corsa forsennata degli stage rallenta il suo ritmo. Il numero dei giovani che fanno esperienze on the job nelle imprese italiane continua ad aumentare, ma con percentuali più moderate rispetto agli anni passati. Lo evidenzia il nuovo Rapporto Excelsior di Unioncamere, presentato oggi, secondo cui sono stati quasi 322mila gli stagisti ospitati nelle imprese private italiane nel corso del 2009.
Un aumento di circa il 5,5% rispetto all'anno precedente (quando i tirocinanti "censiti" erano stati poco più di 305mila). Certamente in questo rallentamento ha un grande peso l'effetto della crisi economica globale: quando non c'è lavoro, gli stagisti servono di meno. Ma un raggio di speranza va nella ripresa della percentuale rilevata di assunzione dopo lo stage: 11,6%, oltre due punti in più rispetto all'anno scorso. Un timido segnale?
Nello specifico, come al solito, le probabilità di essere assunti sono direttamente proporzionali alla grandezza dell'azienda ospitante: se meno di uno stagista su dieci viene assunto nelle microimprese (da uno a nove dipendenti, Excelsior rileva per la precisione 9,2 possibilità su cento di sentirsi proporre un contratto al termine dell'esperienza formativa) e poco più di uno su dieci nelle piccole imprese (da 10 a 49 dipendenti, percentuale media di assunzione dopo lo stage 10,5%), le probabilità aumentano nelle medie e grandi imprese (rispettivamente 16,1% e 17,9%) per superare poi quota uno su cinque per le imprese molto grandi, con oltre 500 dipendenti: qui la percentuale di assunzione rilevata è 21,5%.
Circa uno stagista su tre va nell'industria: Il 19% degli stage viene effettuato nell'industria in senso stretto (specialmente in quella metallurgica), e un altro 10% nel settore delle costruzioni. Ma ben il 70% degli stagisti finisce in imprese di servizi, in particolare quelli di alloggio/ristorazione e turistici (oltre 55mila stage in questo settore, pari al 17% del totale). Seguono a ruota il settore della sanità, assistenza sociale e servizi sanitari privati e quello del commercio al dettaglio (rispettivamente 24.950 e 23.930 stage, poco più del 7% del totale per ciascuno).
A livello geografico, il Rapporto conferma ancora una netta preponderanza del Nord: il 60% degli stage viene effettuato nelle regioni settentrionali, il restante 40% è equamente suddiviso tra centro e sud/isole.
L'indagine Excelsior viene realizzata annualmente da Unioncamere,
su un campione di oltre 100mila imprese con almeno un dipendente, per fotografare i fabbisogni delle aziende. Nel 2006 aveva censito 228mila stagisti; l'anno successivo il numero era lievitato a 256mila, con un aumento di oltre il 12%. Nel 2008 il numero era schizzato a 305mila: un incremento del 19% rispetto all'anno precedente.
Con il dato appena uscito, comunque, la crescita non si ferma: rapportando i 322mila stagisti del 2009 ai 228mila del 2006, si evince che negli ultimi quattro anni c'è stato un aumento di oltre il 41% nel numero delle persone che fanno questo tipo di esperienza nelle imprese private italiane.

Eleonora Voltolina

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