285 posti come assistenti di italiano all'estero: ancora pochi giorni per candidarsi al nuovo bando del ministero

Marianna Lepore

Marianna Lepore

Scritto il 18 Feb 2016 in Notizie

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Under 30, con una laurea specialistica presa non prima del gennaio 2015 e tanta voglia di fare un’esperienza lavorativa in un paese europeo: è questo il target di riferimento del nuovo bando del ministero dell’istruzione per assistenti di lingua italiana all’estero per l’anno scolastico 2016-2017. Le domande vanno consegnate entro le 23.59 del 29 febbraio e, una volta vagliati i requisiti, si potrebbe rientrare tra i circa 285 posti di assistente distribuiti tra Austria, Belgio, Francia, Germania, Regno Unito, Spagna e Irlanda.

Gli assistenti affiancheranno i docenti di lingua italiana in servizio nelle scuole del Paese di destinazione «fornendo un originale contributo alla promozione e alla conoscenza della lingua e della cultura italiana» recita il bando.

Tra i requisiti necessari per partecipare elencati c'è la cittadinanza italiana, non aver compiuto 30 anni, non essere stati già assistenti di lingua italiana all’estero su incarico del ministero, non essere legati da alcun rapporto di lavoro con amministrazioni pubbliche dal settembre 2016 al maggio 2017 e aver preso una laurea specialistica o magistrale a partire dal 1° gennaio 2015. Quindi se si è in possesso di laurea presa nel dicembre 2014, o prima, si è automaticamente esclusi.

Ma non basta: è necessario aver anche sostenuto almeno quattro esami nel corso di laurea – triennale, quadriennale o specialistica – relativi alla lingua o letteratura o linguistica italiana e del Paese per cui si presenta domanda appartenenti ai settori tecnico scientifici indicati in due tabelle allegate al bando. Requisiti che devono già essere posseduti alla data di scadenza dell’avviso, pena l’esclusione dalla selezione.

La somma dei requisiti determinerà il punteggio finale che sarà inserito nella graduatoria di merito pubblicata sul sito del ministero. A quel punto i candidati in posizione utile nelle singole graduatorie dovranno inviare curriculum, lettera di presentazione di un docente universitario della lingua per la quale si fa domanda e documenti di identità che saranno vagliati per la selezione. 

Il periodo di insegnamento è di circa otto mesi, con un impegno di 12 ore settimanali, e si potrà essere assegnati a scuole di vario grado – scuole elementari solo in Francia (se si è interessati a questa opportunità è necessario specificarla nel modulo di candidatura), medie e superiori ovunque.

Il compenso mensile varia non solo in base alla durata del contratto – in alcuni paesi da ottobre ad aprile, in altri fino a maggio – ma cambia anche da Paese a Paese. Si va dalle 1.100 sterline per gli assistenti dell'area di Londra, ai poco più di mille euro netti dell'Austria, passando per gli 830 del Belgio e i 700 euro netti per 12 ore settimanali della Spagna (dove lo stipendio, però, sale a 1.000 euro per la città di Madrid con un aumento delle ore fino a 16).  Tutte le altre spese – quindi volo, appartamento ed eventuali assicurazioni – sono a carico degli assistenti, con la sola eccezione della Germania che oltre agli 800 euro netti garantisce anche l’assicurazione malattia, infortuni e responsabilità civile da parte dell’autorità che gestisce il programma.

Il ministero non può al momento sapere come saranno precisamente distribuiti i posti, ma per avere un’idea delle richieste si possono guardare i numeri dell’anno scorso che hanno visto, ad esempio, solo tre assistenti in Belgio (di lingua francese), 25 in Spagna, 34 in Austria e ben 178 in Francia, il paese con il numero più alto.

Per candidarsi è necessario collegarsi al sito predisposto dal ministero, dove fino alla scadenza dei termini di presentazione della domanda è possibile modificare e integrare il proprio modulo online. Una volta pubblicata la graduatoria di merito e determinati i posti definitivi messi a disposizione, saranno le autorità dei Paesi partner a contattare direttamente gli assistenti e a formalizzare gli incarichi per il nuovo anno scolastico. In quel caso, entro 5 giorni dalla lettera di incarico sarà necessario comunicare l’accettazione o meno del mandato.

E se all’ultimo momento per qualche motivo si decidesse di rinunciare all’incarico? Se ci sono motivi di salute grave, che quindi comportano un ricovero ospedaliero, o se si ha un contratto di lavoro nel periodo di svolgimento dell’incarico, allora la rinuncia non comporta la perdita dal partecipare alle prossime selezioni. In caso contrario, invece, si sarà cancellati dall’elenco.

Basta fare una piccola ricerca in internet per scoprire che la maggior parte di coloro che hanno fatto questa esperienza, in grandi o piccole città, la descrivono come molto positiva, nonostante le difficoltà iniziali a trovarsi in contesti molto diversi dallo scenario italiano. Molti, una volta rientrati, raccontano di aver trovato molto utile questa pratica prima di insegnare in scuole italiane, e c'è addittura chi la definisce una delle esperienze più stimolanti della propria vita.

Se foste interessati e le FAQ predisposte dal ministero non esaudissero tutti i dubbi, ci sono anche molti gruppi Facebook, divisi per paese di destinazione, a cui potersi iscrivere per trovare maggiori informazioni. I motivi per partecipare certamente non mancano: l’esperienza internazionale arricchisce sempre il proprio curriculum, in primis, e poi c'è la possibilità di insegnare, che
al momento per molti dei potenziali candidati nel nostro Paese è una prospettiva lontana.

Marianna Lepore

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