Soldi pubblici per pagarsi il master: a disposizione oltre 30 milioni di euro in 12 regioni. Ancora dieci giorni per partecipare al bando

Marianna Lepore

Marianna Lepore

Scritto il 25 Lug 2011 in Notizie

C’è tempo fino alle ore 18 del 4 agosto per provare a partecipare gratuitamente a uno dei quasi duemilacinquecento corsi di specializzazione e master finanziabili attraverso il catalogo interregionale dell’Altacatalogoaltaformazionelogo Formazione,  giunto alla terza edizione. Dodici le regioni che hanno aderito: Valle d'Aosta, Friuli Venezia Giulia, Veneto, Emilia Romagna, Liguria, Marche, Lazio, Campania, Basilicata,  Puglia, Sardegna, Sicilia. Destinatari dei voucher per favorire la formazione professionale sono, con alcune differenze da regione a regione, gli occupati diplomati o i disoccupati/inoccupati laureati. L’investimento complessivo da parte di tutte le Regioni, grazie al cofinanziamento del Fondo sociale europeo, è di oltre 30 milioni di euro.
L’offerta formativa - composta da 230 master universitari e 2194 tra non universitari, accreditati Asfor e corsi di specializzazione – si divide in aree tematiche: progettazione tecnica; direzione e management; informatica e ict; marketing e commerciale; gestione e sviluppo delle risorse umane; comunicazione; amministrazione, finanza e controllo; lingue.
Primo requisito richiesto per presentare la domanda è la residenza in una delle regioni che aderiscono al progetto. Mentre gli altri criteri preferenziali per ottenere il voucher sono: il voto di laurea, il reddito, l’età e la coerenza con il tipo di formazione pregressa.
Tra le regioni più intraprendenti c’è la Campania, con 565 tra master universitari e non, seguita dalla Puglia con 478 corsi e dal Veneto con 308. L’importo massimo dei voucher è di 6mila euro e la finalità del progetto è di favorire l’inserimento nel mercato del lavoro grazie all’incremento delle competenze professionali in seguito alla frequenza di corsi di alta formazione.
Il primo passo per ottenere il voucher formativo è iscriversi sul portale Altaformazione effettuando la registrazione. A disposizione di tutti gli interessati c’è anche una guida interattiva che spiega i passi per l’iscrizione. Nella homepage si può selezionare la scritta Registrati e passare alla compilazione del form. Si deve selezionare il tipo di soggetto a cui si collegherà l’account che verrà creato e scegliere l’opzione utente.  Poi compilare tutti i campi contrassegnati dall’asterisco, scegliere una password e cliccare Salva per la richiesta di registrazione. A questo punto si riceverà un’email con i dati necessari per il primo accesso: username, password e codice di verifica (da usare solo la prima volta). Si passa quindi alla scelta del corso per cui chiedere il voucher e quindi alla compilazione della domanda. Tre i possibili percorsi: partire dalla domanda di richiesta voucher selezionando dalla propria area riservata la voce Richiedi un voucher, oppure selezionare la voce Catalogo dal menù in alto ed effettuare una ricerca secondo criteri precisi per individuare  un corso di proprio interesse o, ancora, per chi non fosse a conoscenza del proprio livello di conoscenze e competenze è possibile cliccare sulla voce Autodiagnosi. Risultati alla mano si potranno controllare i suggerimenti relativi ai corsi di formazione disponibili nel Catalogo interregionale per l’alta formazione che consentono di migliorare proprio le competenze critiche.
Bisogna quindi scegliere il corso da associare alla domanda di voucher e per farlo è necessario selezionare la regione e la provincia dell’attività formativa, che non devono necessariamente essere quelle in cui si ha la residenza.
Ogni regione ha stabilito l’ammontare dei voucher e i requisiti per richiederli. Per conoscere questi requisiti è necessario consultare gli avvisi delle singole regioni e quindi dalla home page del sito Altaformazione selezionare la regione desiderata e accedere alla sezione Avvisi e documenti o alla sezione FAQ. Scorrendo i dettagli dei bandi regione per regione, si scopre che il finanziamento massimo previsto da quasi tutte per ogni voucher è di 6 mila euro, escluse Emilia Romagna e Lazio dove il tetto massimo è di 5 mila.
La Sardegna è la regione che ha stanziato più soldi, 11 milioni di euro. La richiesta può essere inoltrata dai residenti in regione disoccupati, inoccupati e occupati in possesso di un titolo di laurea e da occupati o in mobilità in possesso di un diploma di scuola secondaria superiore. La Sicilia ha stanziato invece 8 milioni di euro e la richiesta per i voucher può essere avanzata dai residenti laureati sia occupati sia disoccupati, inoccupati o in mobilità. In Puglia i fondi totali stanziati sono tre milioni di euro e possono fare domanda i laureati e diplomati di scuola secondaria superiore purché occupati, anche in Cigo (cassa integrazione guadagni ordinaria) e Cigs (cassa integrazione guadagni straordinaria). Sono esclusi dal finanziamento i laureati disoccupati e inoccupati a cui già si rivolge il bando Ritorno al Futuro. La Campania ha stanziato due milioni e mezzo di euro e al bando possono partecipare tutti i residenti in regione che siano disoccupati (quindi iscritti ai Centri per l’impiego dopo aver dichiarato l’immediata disponibilità al lavoro) e in possesso di un titolo di laurea. Il Veneto e la Liguria hanno stanziato un milione e mezzo di euro e in entrambe le regioni i voucher copriranno solo l’80% del costo dei corsi di formazione scelti. Compilando la domanda il sistema calcola automaticamente in base ai requisiti indicati dal richiedente la quota del contributo erogato dalla regione e quella a carico dell’assegnatario del voucher. Sia in Veneto sia in Liguria le domande possono essere inoltrate dai disoccupati o inoccupati in possesso di un titolo di laurea e dagli occupati, o persone in mobilità, purché in possesso almeno di un diploma di scuola secondaria superiore. Friuli Venezia Giulia, Emilia Romagna, Lazio e Basilicata hanno stanziato un milione di euro per il finanziamento dei voucher. In Friuli Venezia Giulia è previsto un cofinanziamento a carico dell’utente che deve essere pari almeno al 20% del costo del corso. Sono previsti, però, nel caso di frequenza di un corso in una Regione diversa da quella di domicilio, parziali coperture per le spese di trasporto vitto e alloggio. La domanda in questo caso può essere richiesta dai disoccupati o inoccupati in possesso di laurea o dagli occupati, anche in Cig, purché in possesso di un diploma di scuola secondaria superiore. In Emilia Romagna, gli utenti che possono partecipare devono avere tra i 18 e i 64 anni, essere residenti in regione e disoccupati o inoccupati in possesso di un titolo di laurea oppure occupati o in Cigo, Cigs o mobilità ma in possesso di un diploma di scuola secondaria superiore. Nel Lazio la richiesta può essere avanzata dai disoccupati e inoccupati in possesso di una laurea o dagli occupati o persone in Cigo o Cigs ma in possesso di entrambi i seguenti requisiti: laurea o diploma di scuola secondaria e almeno tre anni di esperienza lavorativa attinente al percorso formativo scelto. In Basilicata i voucher possono essere richiesti dai laureati occupati, inoccupati o disoccupati in possesso di un titolo rilasciato anche da atenei stranieri o da diplomati ma occupati anche in Cigo o Cigs. Nelle Marche sono stati stanziati 300 mila euro per i voucher che coprono l’80% del costo dei corsi e possono essere richiesti da chi non abbia superato il 35° anno di età, sia in possesso di una laurea e sia inoccupato o disoccupato e iscritto ai centri per l’impiego. Il fondo messo a disposizione dalla Valle d’Aosta, invece, è di 150 mila euro. Le domande possono essere presentate da residenti in regione disoccupati, inoccupati con un diploma di laurea o persone in Cigo, Cigs, mobilità o cassa integrazione in deroga ma in possesso di almeno un diploma di scuola secondaria superiore. È previsto anche il rimborso delle spese di vitto, alloggio e viaggio per corsi organizzati a più di 80 km dal Comune di residenza.
Conviene controllare nei portali regionali tutti i requisiti, che variano di poco da regione a regione (in alcune ad esempio è necessario anche inserire il reddito I.S.E.E. – l’Indicatore della situazione economica equivalente) e accertarsi delle quote di cofinanziamento privato necessarie in alcuni casi.
Una volta compilata la domanda bisogna cliccare il pulsante Esegui la validazione finale della domanda. Se il sistema non rileva errori o campi non riempiti si può stampare il facsimile della domanda per verificare il contenuto.
Se tutto è corretto si deve selezionare Completa l’invio telematico della domanda e successivamente, più in basso, il pulsante Ho finito! A questo punto si deve selezionare la voce Scarica la domanda compilata, stamparla, firmarla e ricordarsi di inviarla con eventuali allegati, dove previsto, alle sedi competenti con raccomanda A/R. Sui siti dedicati alle singole regioni sono indicati gli indirizzi a cui spedire il materiale. È importante controllare la scadenza del bando regionale interessato. Se la compilazione online scade quasi per tutti il 4 agosto, la spedizione cartacea ha tempistiche diverse da regione a regione: ad esempio in Campania la scadenza sono le ore 12 dell’8 agosto, in Basilicata le ore 18 del 4 agosto, in Valle D’Aosta (dove la scadenza per la compilazione online sono le ore 13 del 25 agosto) le ore 13 del 26 agosto.

Marianna Lepore

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