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Urgono nuove regole per proteggere tirocinanti e praticanti: tante idee della Repubblica degli Stagisti nel disegno di legge di Cesare Damiano

12 anni, 12 mesi fa di Eleonora Voltolina

Link all'articolo originale: Urgono nuove regole per proteggere tirocinanti e praticanti: tante idee della Repubblica degli Stagisti nel disegno di legge di Cesare Damiano È stata presentato ieri alla Sala Stampa della Camera dei deputati un disegno di legge che mira a riordinare la materia dei tirocini formativi e dei praticantati. Primo firmatario Cesare Damiano, già ministro del Lavoro nel secondo governo Prodi e oggi capogruppo del Partito democratico in Commissione Lavoro. Per costruire la proposta sono stati coinvolti molti esperti: dai sindacati alle associazioni universitarie e dei giovani professionisti, fino alla Repubblica degli Stagisti chiamata ovviamente a suggerire il modo per contrastare i …

GenerazioneP

12 anni, 11 mesi fa

"Fatta la legge trovato l'inganno?" No, non credo a questa logica. E vero, le leggi non sono perfette, come del resto non sono perfetti gli esseri umani. Ma affermare questa logica significa sostenere che sicuremente ogni nostra azione e legge verranno raggirate un giorno.
E a questo punto dovremmo chiederci il senso dell'agire e di fare delle proposte legislative.

Cordiali Saluti
Marco Patruno

giusi8n2

12 anni, 12 mesi fa

Sarebbe pure ora!!!
Molti giovani laureati, una volta finita la carriera scolastica si ritrovano svantaggiati per mancanza di esperienza professionale, rispetto a tanti altri giovani diplomati già entrati nel mondo del lavoro. E allora, per non restare neolaureati per tutta la vita, devono iniziare, a 27 anni (età media della conclusione dell'università) a lavorare gratuitamente. E la domanda che sorge spontaneamente è "Quando potranno iniziare ad essere autonomi ed indipendenti???".
Ma all'assurdo non c'è mai fine. Pensiamo alla mia esperienza. Terminata la laurea, inizio il praticantato di consulente del lavoro, che "PER LEGGE" è gratuito. E' solo rimessa alla discrezionalità del professionista la corresponsione, quantomeno, di un rimborso spese. Ma secondo voi, qualcuno ha questo buon senso di fronte alla legittimazione di avere un impiegato senza obbligo di corrispettivo. No. Ma continuiamo. Dopo due anni di lavoro full time, senza ricevere un solo euro, ma sostenendo spese di viaggio e di iscrizione all'albo (circa 2.000,00 a fine praticanto), se non hai la fortuna di poter sostenere subito l'esame di Stato, poichè questo si tiene il mese di novembre ogni anno, ti ritrovi a dover affrontare il mondo del lavoro senza nè arte nè parte, direi.
Eh si, perchè dovete sapere che per il mercato del lavoro, un praticante è equiparato a un neolaureato senza esperienza. Addirittura mi sono sentita dare questa risposta da un centro per l'impiego: un ente pubblico. Il paradosso è che rispondo ad un annuncio per "apprendista paghe e contributi con un minimo di esperienza". Già, di per sè, l'annuncio elude la disciplina legale, dal momento che l'apprendistato è un contratto con finalità formative: tu entri nell'azienda senza alcuna competenza e vieni retribuito in misura inferiore proprio in virtù del fatto che la causa del contratto è lo scambio tra la prestazione lavorativa e la formazione.
Quindi, io specifico nel curriculum inviato a quest'ente pubblico (ci tengo a sottolineare che si tratta di un ente statale) la mia esperienza nel settore, con il risultato che la mia candidatura non è neanche stata inoltrata all'azienda "per mancanza dei requisiti richiesti dall'annuncio: non ho un minimo di esperienza". Che dire, senza parole.
E il discorso non cambia nel settore privato. Sicchè, ora mi ritrovo a dover valutare nuovamente offerte di stage o tirocini. Ed anche in questo caso non si parla mai di compensi per il lavoro prestato.
La cosa che mi disgusta è che migliaia di giovani si trovano nella mia situazione.
Direi a tutti i datori di lavoro "mettetevi una mano sulla coscienza, e l'altra nel portafoglio!".

cecimarghe

12 anni, 12 mesi fa

speriamo abbiamo un pensiero anche per gli psicologi, con i loro tirocini obbligatori e soprattutto non pagati PER ESPRESSO REGOLAMENTO DELL'ORDINE DEGLI PSICOLOGI

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