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Master in Marketing e Comunicazione: consigli ed esperienze personali???

11 anni, 1 mese fa di lisaelle

Salve a tutti,
vi scrivo per chiedervi un consiglio e spero possiate aiutarmi. Mi chiamo Lisa, ho quasi 27 anni, sono laureata da 6 mesi e, attualmente, sono disoccupata. Per questo motivo sto pensando di frequentare un Master in Comunicazione e Marketing, sperando che possa innalzare le mie possibilità di carriera future. Leggendo discussioni e pareri sull'argomento in Internet ho trovato opinioni molto discordanti e vorrei cercare di fare chiarezza.
Ho trovato commenti positivi sui Master della Bocconi, del Sole 24 ore, dell'Università Ca' Foscari e perciò sarei orientata principalmente su questi enti, ma quando provo ad approfondire l'argomento "placement" relativo allo stage obbligatorio finale trovo opinioni molto discordanti. Ovviamente mi interesserebbe frequentare un Master per la preparazione che esso offre, ma vorrei poterne scegliere uno che mi permetta anche di stabilire dei buoni "contatti" per lo stage finale. Per dirla in parole povere: non vorrei accollarmi una spesa di 15000 euro per poi ritrovarmi al punto di partenza. Infatti ho letto resoconti di ragazze che sono in attesa di fare lo stage nonostante siano passati mesi dalla fine dei corsi, ed altri relativi a persone che si sono ritrovate a fare fotocopie per 6 mesi, senza apprendere nulla né avere la possibilità di dimostrare le proprie qualità.
Visto che il costo di questi corsi è tutt'altro che trascurabile, vorrei "andare sul sicuro" e perciò mi affido a Voi e alla Vostra esperienza.
Vi spiego la mia situazione, in modo che possiate inquadrare al meglio il mio caso e consigliarmi di conseguenza.
Mi sono laureata lo scorso settembre in Filologia Moderna (laurea magistrale successiva alla laurea triennale in Lettere) con 110/110. Ho scelto questo tipo di percorso perché sognavo di poter lavorare, dopo la laurea, in una casa editrice. Purtroppo il mio sogno è condiviso da molti e questo permette alla maggior parte delle agenzie o delle case editrici (soprattutto quelle minori) di proporre contratti da fame senza prospettive di assunzione. Inoltre al momento il settore editoriale è in fortissima crisi (so che c'è crisi per tutti ma in editoria siamo veramente alla frutta) e questo - in un contesto come quello italiano che non è mai stato molto felice per il mondo editoriale - è davvero un dato preoccupante. Dopo un paio di mesi passati ad inviare CV senza ricevere neppure risposta, ho pertanto deciso di accantonare il mio sogno e rivolgermi anche ad altri settori. Fortunatamente mentre studiavo ho sempre lavorato (per mantenermi e pagarmi gli studi) per cui, pur essendo neolaureata, ho una discreta esperienza professionale (soprattutto ufficio marketing e commerciale) che credevo mi avrebbe avvantaggiato. Sbagliavo!
Mi sono iscritta alle liste di collocamento, ho piantonato tutte le agenzie per il lavoro interinale della zona, ho inviato altre pile e pile di curricula, ma ho ottenuto solo pochissime risposte e tutte relative a stage sottopagati, in realtà minuscole in cui non avrei neppure imparato granché. La responsabile di una delle agenzie interinali a cui mi sono rivolta ha ammesso candidamente che per gli impieghi "di rilievo" sono troppo poco qualificata (avendo una laurea umanistica che indubbiamente mi penalizza) mentre, paradossalmente, per gli impieghi più umili sono troppo qualificata (e dunque i datori di lavoro si aspettano che io molli l'impiego alla prima offerta vantaggiosa).
Capite quindi che per me è indispensabile trovare un modo per uscire da questa impasse. Vista la mia pluriennale esperienza in un ufficio marketing ho pensato quindi di seguire questo percorso. Subito dopo la laurea mi era anche stata offerta una borsa di studio totale per il Master in Digital Marketing dello IED, ma all'epoca speravo ancora che avrei potuto iniziare subito a lavorare in ambito editoriale. Inoltre il Master propostomi dallo IED mi sembrava un po' troppo settoriale e riduttivo (visto che era incentrato sul DIGITAL marketing, più che sul marketing in generale), e questo aspetto non mi convinceva, anche perché per me avrebbe comunque significato dovermi trasferire a Milano (con tutti i costi connessi) e temevo sarebbe stato un passo azzardato. Ora me ne pento ma, onestamente, potendo scegliere, preferirei un corso più "generico", che mi lasciasse aperte più possibilità.
Spero di essere stata chiara... Mi aiutate?

Lisa

Panda_

11 anni, 1 mese fa

E' possibile omettere alcune voci del proprio CV, è vero. Tuttavia se si è lavorato poco, o discontinuamente, o part time, è difficile spiegare in un colloquio che cosa si sia fatto dal diploma ai 26 anni. Il problema per Lisa non dovrebbe esserci, dato che ha già esperienza nel campo.

Per ciò che riguarda i master, anche io stavo pensando di frequentarne uno, ed in particolare mi stavo informando sull'offerta formativa della Cattolica a Milano. Qualcuno saprebbe darmi opinioni in merito? :)

Panda

albertagort

11 anni, 1 mese fa

un consiglio che ha attinenza con una frase del post. la legge non vieta di omettere delle voci nel curriculum. per cui, se dobbiamo fare richiesta di assunzione in certi ambiti, è bene tralasciare certe qualifiche penalizzanti. Sembra un assurdità vero?

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