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2 anni, 6 mesi fa di MarioArrozzi

Buon pomeriggio a tutti gli stagisti o tirocinanti, sono un ragazzo di 35 anni che a Luglio ho iniziato un percorso di tirocinio per reinserineto persone svantaggiate, inserito dalla mia assistente sociale dentro ad un'agenzia, che mi segue affiancandomi una tutor.
Il mio tirocinio è un tirocinio da 250 euro, ovviamente no contributi, no ferie, no malattia, solo assicurazione infortuni.
La mia mansione é quella di addetto alle pulizie, ho scelto di accontentarmi arrivato alla mia età e senza gli studi.
Ora ho un problema, mi é crollata la volta plantare del piede, con conseguente pronazione di ambedue i piedi e gli astragali molto storti.
Ho i plantari ma sono arrivato a questa situazione dopo anni di patologia (ereditaria).
Verso fine luglio ho iniziato a subire dolori tremendi ma io (giustamente) ero all'inizio del mio tirocinio e non volevo
mollare, vado a fare le lastre e si evidenzia anche dalla lastra una pronazione dei piedi importantissima.
Comunico alla mia tutor che ho iniziato ad avere questo dolore e che sarei stato a casa qualche giorno per riposare ed intanto sarei andato a fare una visita specifica.
La tutor, esordisce dicendo che vuole tutti i referti (può?) e che sono fatto di porcellana e che per una fascite la stavo facendo troppo grossa.
Io che non mi sono mai tirato indietro nemmeno facendo lavori ben più faticosi, le ho risposto che qui non si tratta di fascite ma c'è molto di più di grave, si parla anche di intervento, che sicuramente si dovrà fare anche se non so ancora quando.
Ora, la mia assistente sociale "sembra" essere più comprensiva, ma la mia tutor vuole che io riprenda il tirocinio il prima possibile
Il problema é che attualmente non é possibile, giro in stampelle da ormai un mese, il tirocinio é in sospensione ma la mia idea é quella di chiedere un termine, perché come detto prima il problema andrà risolto chirurgicamente e non so ancora quando.
Reazione: Con parole edulcorate mi é stato fatto capire che sono un palle mosce, e a breve sarò convocato da interinale e assistente sociale per discutere di questo problema.
Io non sono un fifone ma se non cammino bene ed ho dolore non posso ricominciare, ma alla convocazione ci andrò, per eticità e chiarimenti, ma che dirgli? Suggerimenti? A me secca perdere opportunità però qui non dipende da me. Buon pomeriggio

MarioArrozzi

2 anni, 6 mesi fa

Grazie per la risposta, molto esaustiva e utile.

In breve: stiamo sicuramente pensando ad un piano B dato che nel contesto raccontato, il percorso di addetto alle pulizie non è proseguibile. Per quel che concerne il titolo di studio io ho il diploma del terzo anno superiore ma non ho la maturità, nel senso che mi sono fermato al terzo anno di superiori e mi hanno rilasciato il foglio e poi ero andato a lavorare, è sicuramente troppo poco per poter accedere a determinati corsi specifici non essendo di maturità (?)
Ma indipendente da questo, ho imparato la lezione (perché è stata anche un po' colpa mia), ho capito che è meglio non rischiare se si ha determinati problemi, perché possono peggiorare, ma io ho voluto comunque provare perché mi sembrava un modo come un altro per rimettersi in carreggiata.
Detto questo, sicuramente dopo la convocazione ce ne saranno altre, e per mia fortuna l'assistente sociale che mi sta aiutando è una persona abbastanza paziente e umana, credo che mi aiuterà anche per competenza a trovare un' occupazione più idonea. Grazie buon fine settimana risposta a #31471

Redazione_RdS

2 anni, 6 mesi fa

Ma FIGURIAMOCI se un'azienda può chiedere un REFERTO medico a uno stagista. Non può farlo manco con un dipendente, con il quale c'è un contratto di lavoro firmato da ambo le parti... Men che meno può farlo con uno stagista, che tecnicamente non è nemmeno un dipendente, bensì una persona impegnata in un percorso di formazione "on the job".

Giusto a titolo informativo: anche quando un lavoratore presenta in azienda il famoso "certificato medico" (CERTIFICATO, non referto) che attesta l'indicazione di un medico ad astenersi dal lavoro per tot giorni, il motivo medico dell'assenza rientra nella sfera privata del lavoratore e non viene scritto da nessuna parte. Il medico conferma o revoca l'incapacità al lavoro, ma non informa il datore di lavoro rispetto alla natura del problema del suo paziente!

Dunque già che tu abbia spiegato nel dettaglio cosa ti stava succedendo ai piedi è pura gentilezza, era una informazione che non eri tenuto a dare; certamente la tua tutor non ha voce in capitolo e non sta a lei valutare se con quella diagnosi tu possa o non possa proseguire il tirocinio, se sia abbastanza "grave" oppure no.

In generale, lasciando perdere le parole non appropriatissime della tua tutor, ci sembra che sia un po' difficile svolgere le mansioni di addetto alle pulizie quando si hanno le stampelle, ora e nel prossimo futuro. Quindi forse con la assistente sociale che ti segue, specialmente considerando che la patologia di cui stai soffrendo è ereditaria ed è improbabile che ti scompaia completamente, dovreste cominciare a pensare a un piano B, a qualche altra attività.

Hai mai pensato per esempio di fare qualche corso professionalizzante in ambito informatico / ICT? Ci sono dei corsi regionali di 3-4 mesi (noi per esempio conosciamo quelli organizzati da AFOL Milano, in Lombardia: tu in che Regione vivi?) che insegnano particolari tipi di codici di programmazione (coding) che sono molto richiesti dalle aziende. Per fare questi corsi non c'è bisogno di particolari titoli di studio, basta il diploma superiore, tu hai questo titolo Mario?

Il lavoro che si apre con competenze di coding è quello di consulente / programmatore, un lavoro prevalentemente statico che quindi ti permetterebbe di tenere a riposo i tuoi piedi. Certo, però, bisogna ricominciare da capo, tornando (anche se per un periodo breve) dietro i banchi di scuola :-)

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