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Chiedo un supporto psicologico

2 anni, 6 mesi fa di ninnaaaaa

Ciao a tutti,
Ho iniziato da 5 giorni uno stage in una multinazionale e i rapporti con la mia tutor non sono per niente buoni già da ora. Mi sono trasferita qui da sola, a 1000 km dalla mia famiglia e da un paio di giorni rientro a casa piangendo. La mia tutor ha modi abbastanza irruenti e spesso mi rimprovera davanti agli altri facendomi pesare errori che credevo fossero ordinaria amministrazione dopo cinque giorni.
Sto soffrendo moltissimo. Non conosco nessuno, non ho nessuno con cui parlare o sfogarmi e vi giuro che lei mi sta facendo sentire molto stupida. Non mi sta facendo un affiancamento molto efficace perché spesso è impegnata in altro o mi segue contemporaneamente alle riunioni a cui deve presenziare. Non ha pazienza, sbuffa, mi guarda con sufficienza, come se avesse davanti un verme della terra. Non sopporta di dovermi ripetere le cose due volte e non capisce che per imparare a destreggiarmi nelle cose da fare ho bisogno di farle almeno una volta insieme a lei.

Io ormai mi addormento stremata e piangendo e mi sveglio con il terrore che lei mi tolga lo stage. Ho investito tutto in questo progetto e già so che mi sono giocata forse l'unica possibilità che avevo di rimanere in questa azienda, perché a lei non piaccio.

Mi sento inutile.

Santa_Pazienza

2 anni, 6 mesi fa

Ciao, mi dispiace molto sentirti dire queste cose. Se hai bisogno di fare due chiacchiere scrivimi in privato  o lasciami un recapito Instagram o FB. 

Tieni duro. Non mollare. Ti sono vicino. 
RESISTI. 
risposta a #31463

Redazione_RdS

2 anni, 6 mesi fa

In ogni azienda funziona diversamente, dunque non possiamo dire con certezza che quella sia una strada percorribile. Quello che possiamo dire è che una richiesta del genere può essere fatta, e non è impossibile che possa essere esaudita; ma è anche chiaro che debba essere usata come "ultima istanza", dunque prima di concentrarti su questa possibiità il nostro consiglio è quello di prendere in considerazione tutti gli altri suggerimenti che abbiamo elencato, primo fra tutti il cercare di recuperare il rapporto con questa tutor dal carattere spigoloso.

Se dopo varie settimane di impegno nel cercare di riportare il rapporto su un binario positivo per tutti, tu dovessi accorgerti che i tuoi sforzi finiscono nel vuoto, lo step successivo è quello di contattare il tutor del soggetto promotore e spiegare la situazione; magari potrebbe essere direttamente questa persona, se lo riterrà opportuno dopo aver avuto da te un quadro della vicenda e magari aver sentito anche la tutor in questione, a rivolgersi all'ufficio del personale sondando la possibilità che tu sia cambiata di ufficio per la parte restante dello stage, per manifesta incompatibilità caratteriale tra stagista e tutor.

E' anche probabile che, se riuscirai a lavorare sulla parte "non professionale" del tuo malessere - cioè quella legata al cambio di città, al sentirti sola e spaesata - e quindi a stare meglio tu stessa psicologicamente ed emotivamente, anche la situazione in ufficio migliorerà. Non si tratta di un wishful thinking o di una magia, bensì di una semplice realtà: noi affrontiamo le giornate di lavoro con il bagaglio di emozioni che ci portiamo dietro da casa, dunque se adesso tu sei così giù, è inevitabile che anche al lavoro le cose non vadano benissimo. Tantopiù se ti trovi a dover gestire una situazione complessa come quella che si è creata in queste tue prime settimane di stage.

In bocca al lupo!

ninnaaaaa

2 anni, 6 mesi fa

Ciao ragazzi e grazie della vostra risposta! 

Io non so come funzioni nelle aziende. C'è davvero la possibilità di avere un nuovo tutor o di cambiare campo lavorativo all'interno della stessa azienda? 
Perché io sono davvero terrorizzata all'idea che mi tolgano lo stage. Sarei davvero in mezzo a una strada, perché qui sono da sola e ho firmato il contratto di casa per sei mesi. Vorrei capire se il loro ragionamento è "o questo, o niente" oppure se c'è davvero la possibilità di spostarsi in altri settori senza troppi traumi. 
Grazie davvero, se non avessi trovato questo forum probabilmente starei peggio di prima. 
In risposta a #31470

Redazione_RdS

2 anni, 6 mesi fa

A volte anche solo sfogarsi e buttar fuori il malcontento e le angosce può servire a star meglio. Leggendo la tua storia ci sembra che il problema sia duplice: da una parte sei scioccata dalla nuova esperienza lontano da casa, ti senti sola, non hai più i punti di riferimento della tua città, la tua famiglia, i tuoi amici; dall'altra c'è questo contrasto con la tua tutor che ti mette ansia. Sei fragile emotivamente in questo momento, e ti senti in balia degli eventi.

Il primo problema è più facile da risolvere. Trova un'associazione di qualsiasi tipo a cui connetterti per fare volontariato. Puoi scegliere tra partiti politici, associazioni ambientaliste, movimenti per i diritti delle donne, della comunità Lgbt, puoi unirti ai banchetti di raccolta firme per i referendum. Quando ci si trasferisce in una città nuova è normale sentirsi spaesati, ma il modo più veloce ed efficace per crearsi un network è di cercare un posto con persone che abbiano interessi comuni, e che svolgano attività che presuppongono riunioni, uscite insieme, progetti.

Un altro modo per risolvere il problema della solitudine è quello di legare, sul posto di lavoro, con altri giovani. Tu racconti di svolgere il tuo stage in una multinazionale: dunque ci saranno anche altri stagisti oltre a te, no? Magari non proprio nel tuo ufficio, ma forse in altri uffici? Ecco, cerca di conoscerli, magari di andare a pranzo con loro, o anche solo a prenderti un caffé: ci sarà certamente qualcuno che si trova nella tua stessa situazione di spaesamento e che sarà contento di poter creare una connessione con te. Con un po' di fortuna, poi, ci saranno anche altre persone - magari stagisti in quell'azienda da più tempo, oppure ex stagisti che poi sono stati assunti - che potrebbero essere disponibili a darti una mano.

Il secondo problema, il rapporto con la tua tutor. Come giustamente dici anche tu, e come sacrosantamente hai avuto modo di dire anche a questa persona, non basta una settimana per inquadrare un rapporto. Dunque sia da parte sua sia da parte tua questa è ancora una fase di esplorazione, rodaggio e assestamento. Da quel che racconti sembra che questa manager sia molto ostica, e che non abbia voglia di perdere il suo tempo seguendo il tuo percorso di formazione. Però potrebbe anche essere un pregiudizio da parte tua: magari siete semplicemente partite con il piede sbagliato, forse senza accorgertene hai fatto/detto qualcosa che l'ha indispettita, e da lì quindi la strada si è fatta in salita.

Prova magari, nelle prossime settimane, a seguire i suoi consigli, a farle domande (anche quando non ti sembrano particolarmente intelligenti: magari lei è una persona a cui piace insegnare/rispondere); insomma dimostrati proattiva e interessata a metterci del tuo per riportare il vostro rapporto tutor/stagista sui giusti binari (come ti ha suggerito qui sotto anche il lettore Mario!).

In alternativa, se tutti questi tentativi dovessero fallire, dato che si tratta di una multinazionale è probabile che vi siano tanti dipendenti e tanti uffici: potresti chiedere un appuntamento con l'ufficio risorse umane, magari proprio con l'addetto HR che si occupa degli stagisti e della talent acquisition. In questo incontro potresti spiegare le tue difficoltà e proporre di essere spostata, per la seconda metà del tuo stage, presso un altro ufficio, con un altro tutor.

Facci avere tue notizie, ti facciamo un grande in bocca al lupo perché la situazione si risolva per il meglio!

ninnaaaaa

2 anni, 6 mesi fa

Ehi ciao, grazie di cuore per aver risposto..

Oggi mi ha detto che sono la peggiore stagista che lei abbia mai avuto. 
L'impatto con questa frase è stato orribile, ma poi ho recuperato coraggio e dignità e le ho detto che mi sembra molto prematuro da parte sua dare un giudizio del genere dopo quasi una settimana di lavoro. 
Mi ha detto anche che mi giudica così perché finora le ho fatto poche domande. Semplicemente ho risposto che faccio domande quando penso di averne di abbastanza intelligenti (cosa che comunque ho fatto in questi giorni). 
Non so come andrà a finire. Terrò duro finché potrò, sinceramente questa formazione mi serve e vorrei finire lo stage In santa pace, ma quando sto con lei sto davvero male. Mi trovo molto meglio con tantissime altre persone che sono carinissime e gentilissime. In risposta a #31463

MarioArrozzi

2 anni, 6 mesi fa

Se dopo 5 giorni sei crollata vuol dire che sei una persona molto emotiva, non è colpa tua.

Ora non conosco la situazione che stai vivendo ma la sto solo leggendo, non siamo tutti uguali e tu sei crollata subito era capitato anche a me di avere un crollo emotivo.
Poi... Sei lontana da casa, 1000 km hai scritto e non sono pochi e purtroppo è  normale che tu ti senta sola e avvilita.
Riguardo la tua tutor, purtroppo non fa bene il compito che le è stato assegnato, cioè quello di insegnamento perché tu sei lì per imparare e non per essere abbandonata a te stessa e se tu hai uno stress emotivo deve aiutarti a superarlo o almeno provarci.
Purtroppo molte/i tutor fanno quello che hai scritto tu, anche se non sono tutte così esiste anche chi prova ad affiancarti nel migliore dei modi, ma non pare il suo caso.
Tu scrivi:
"Non mi sta facendo un affiancamento molto efficace perché spesso è impegnata in altro o mi segue contemporaneamente alle riunioni a cui deve presenziare. Non ha pazienza, sbuffa, mi guarda con sufficienza, come se avesse davanti un verme della terra. Non sopporta di dovermi ripetere le cose due volte e non capisce che per imparare a destreggiarmi nelle cose da fare ho bisogno di farle almeno una volta insieme a lei.

Non riesce a gestire il suo ruolo, non è all'altezza, si sente stressata e se la rifà sui tirocinanti/stagisti... Può capitare anche questo perché ognuno tira l'acqua al suo mulino.

Poi ti rispondo a: "Io ormai mi addormento stremata e piangendo e mi sveglio con il terrore che lei mi tolga lo stage. Ho investito tutto in questo progetto e già so che mi sono giocata forse l'unica possibilità che avevo di rimanere in questa azienda, perché a lei non piaccio"

Dunque io se fossi in te penserei prima alla salute e poi al lavoro, puoi fare solo una cosa quando la incontrerai, tirare un sospiro, contare fino a 10 e chiederle molto lecitamente se stai facendo qualcosa che non va o che le ha dato fastidio, perché in 5 giorni se si pone subito così vuol dire che potrebbe avere problemi caratteriali e con il personale non si fa.
Fatto questo senti cosa ti dice, prova a resistere ancora un po' e poi se non se ne esce credo che dovresti essere tu a mollare lo stage, anche se mi dispiace che tu ci abbia investito soldi e relazioni sociali, più o meno ci siamo passati tutti siamo empatici.

Perché: "Io ormai mi addormento stremata e piangendo e mi sveglio con il terrore che lei mi tolga lo stage."

Se devi fare tutta l'esperienza in questo modo, non ne vale la pena, per quanto non esiste un luogo di lavoro paradisiaco sta sbagliando lei e l'azienda, non so che contratto da stagista ti abbiano proposto, di norma il tirocinante per qualsivoglia motivo giustificato può lasciare l'azienda senza preavviso, anche di tronco... Comunicando tutto con lettera formale dove scrivere le motivazioni di questa scelta.
Però prima di mollare prova a chiarire, prova a capire se questa situazione si può recuperare, nel caso contrario, se la tua tutor continua a trattarti come dici, molla tu!!! Sei molto emotiva evidentemente e non reggi questa pressione.
Hai investito soldi e tempo ma la salute prima di tutto, non vivere in mezzo alle paure e lo stress perché non è salutare e parlane anche alla tua famiglia di questa cosa, se sono comprensivi sapranno consigliarti al meglio.
Poi se sei giovane avrai altri lavori ed esperienze davanti, anche questa se pur per te non bella e gratificante, lo è.
Questo è l'unico consiglio che posso darti io.
Saluti e tieni duro

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